Garattini, dati importanti escludono nesso paracetamolo-autismo

Il farmacologo, nessun legame da ricerca su 2,5 milioni di donne


"A meno che non abbiano informazioni che non conosciamo, i dati più importanti di cui disponiamo sono quelli di uno studio pubblicato lo scorso anno sul Journal of the American Medical Association. La ricerca, condotta in Svezia, ha considerato 2,5 milioni di donne in gravidanza, da cui sono derivati 185 mila neonati esposti al paracetamolo ed è emerso che non c'era nessuna differenza" tra assunzione del farmaco e autismo. Così all'ANSA Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs, in merito all'annuncio del presidente statunitense Donald Trump sul possibile legame tra paracetamolo in gravidanza e autismo.
    La ricerca citata da Garattini non è l'unica sul tema. Per esempio, "ad agosto è comparso uno studio, realizzato mettendo insieme molti altri piccoli studi. Ma è meno attendibile di quello svedese", aggiunge il farmacologo e fondatore dell'Istituto Mario Negri, che spiega come l'importanza di questa ricerca risieda sia nell'ampiezza del campione preso in considerazione, sia dalla qualità dei dati. "La Svezia raccoglie le informazione su tutti farmaci a livello individuale. Si può dunque risalire ai farmaci assunti da ciascuna persona", spiega.
    Ciò rende gli studi particolarmente affidabili.
    "Naturalmente - precisa Garattini - non si tratta di uno studio realizzato appositamente per valutare questo fenomeno", come una sperimentazione clinica che consente di analizzare un farmaco in un contesto controllato. "È invece uno studio osservazionale, ma al momento è il meglio che abbiamo", conclude.
   

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