"Il diabete rappresenta una delle
principali sfide per la salute pubblica che oggi l'Europa e il
mondo si trovano ad affrontare. La portata di questa crisi è
impressionante: circa 32 milioni di europei convivono
attualmente con il diabete e prevediamo che il loro numero
aumenti e che possa raggiungere 55 milioni di persone entro il
2050, se non invertiamo le tendenze attuali e subito. Ogni anno
più di 686.000 persone in Europa muoiono a causa del diabete e
delle complicanze a esso correlate. Il diabete, l'obesità e le
complicanze ad essi associate, come l'ipertensione, costano
all'Unione europea la cifra sbalorditiva di 240 miliardi di euro
ogni anno, tra costi diretti e indiretti. Italia nel 2022 si
stimavano circa 3,9 milioni di persone con diabete,
corrispondenti al 6,6% della nostra popolazione. Sappiamo però
che il numero reale è certamente più alto a causa di chi ha il
diabete e non lo sa. Il dato più significativo è che in Italia
tra le persone con il diabete circa due milioni sono anche obese
e queste persone hanno un rischio quadruplicato di mortalità
entro 10 anni rispetto a chi ha un peso normale". Lo ha detto
Ignazio Marino, membro della Commissione per la sanità pubblica
del Parlamento Europeo, intervenuto con un videomessagio
all'Eudf Italia Forum 2025 in corso a Roma. "Qui, oggi e ogni
giorno dobbiamo sostenere il fatto che il 75% dei costi sanitari
legati al diabete sia attribuibile a complicanze prevenibili
come malattie cardiovascolari, insufficienza renale. Dobbiamo
sempre di più coniugare il progresso clinico scientifico con
misure economiche e di giustizia sociale. Sappiamo infatti che
sono ancora troppe le disparità nell'accesso alle cure.
Disparità sociali, economiche, geografiche. A doverci allarmare
sono anche le profonde differenze nell'accesso ai servizi
diabetologici tra le diverse regioni italiane, con alcune aree
che offrono cure più avanzate rispetto ad altre".
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