In Europa cresce l'abuso di una
particolare categoria di oppioidi (detti nitazeni), che spesso
non sono rilevati dai test ospedalieri e "stanno causando un
numero crescente, seppure non marcato, di intossicazioni acute".
È l'allarme lanciato dal congresso della Società Italiana di
Tossicologia (Sitox) 'Antidotes in Depth 2025 - Clinical
Toxicology, Substances of Abuse and Chemical Emergencies' in
corso all'Irccs Maugeri di Pavia.
Oggi in Europa circolano oltre 1.050 nuove sostanze
psicoattive - sottolineano gli esperti - e molte di queste
riescono a sfuggire ai comuni test. "Le nuove droghe arrivano
prima della legge, prima della prevenzione e spesso prima della
consapevolezza dei consumatori", dice Carlo Locatelli, past
president Sitox e direttore dell'Unità Operativa Tossicologia,
Centro Antiveleni e Centro Nazionale di Informazone
Tossicologica, del Maugeri. "Quello che stiamo osservando è
inquietante", aggiunge. "Nuove droghe sintetiche causano
intossicazioni rapidissime, spesso non riconoscibili dai test
standard, e possono portare all'insufficienza respiratoria o a
danni neurologici permanenti in poche ore".
Per questa ragione, conclude il presidente Sitox Orazio
Cantoni, "è prioritario ribadire l'importanza della rete dei
centri antiveleni italiani, capaci di monitorare in tempo reale
la comparsa di nuove sostanze, condividere esperienze cliniche e
aggiornare protocolli terapeutici, accorciando i tempi tra
diagnosi e intervento".
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