Capire se l'integrazione di
informazioni complementari sulla salute - derivanti ad esempio
da immagini radiologiche o dati genetici - aiuti a stimare
meglio il rischio che una persona sviluppi una malattia
cardiovascolare a 10 anni, in modo da fornire consigli sempre
più personalizzati per prevenire queste patologie. È questo lo
scopo di 'Al Cuore della Prevenzione/CVrisk-IT', lo studio
scientifico randomizzato e controllato di portata nazionale
finanziato dal Ministero della Salute e che vede la
partecipazione di ben 17 Istituti di Ricovero e cura a carattere
scientifico (Irccs), tra cui il San Raffaele di Roma, afferenti
alla Rete Cardiologica.
Allo screening può partecipare gratuitamente chiunque abbia
tra i 40 e gli 80 anni, senza precedenti di malattie
cardiovascolari diagnosticate (eccetto l'ipertensione) o
diabete. In occasione della Giornata mondiale del cuore (29
settembre), viene ribadita l'importanza della prevenzione. "Lo
studio - sottolinea Massimo Volpe, responsabile dell'Area
Prevenzione Cardiovascolare del San Raffaele - integra le
valutazioni cliniche tradizionali con strumenti innovativi,
dall'imaging cardiovascolare per l'identificazione precoce di
lesioni subcliniche, fino all'analisi genetica tramite polygenic
risk score, con l'obiettivo di definire strategie di prevenzione
sempre più mirate e personalizzate".
L'Irccs San Raffaele di Roma, il Poliambulatorio San
Raffaele di Roma e l'Irccs San Raffaele di Cassino sono le
strutture del Gruppo romano presso le quali è possibile eseguire
lo screening che contempla una valutazione clinica e
laboratoristica completa e una stima personalizzata del proprio
rischio cardiovascolare.
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