"Negli ultimi quindici anni l'ambito
clinico che ha registrato i risultati più significativi è quello
delle malattie cardiovascolari, in particolare lo scompenso
cardiaco cronico, dove i decessi si sono praticamente dimezzati
grazie ai progressi terapeutici e alla migliore gestione dei
pazienti. Pur restando la principale causa di morte in Italia,
le patologie cardiovascolari mostrano un trend in costante calo:
prevenzione e innovazione stanno producendo effetti concreti":
lo ha reso noto Lorenzo Menicanti, presidente della Rete
Cardiologica Irccs del Ministero della Salute, in occasione
della Giornata Mondiale del Cuore, che sarà celebrata il 29
settembre.
"Le nuove molecole farmacologiche - ha aggiunto - stanno
davvero cambiando la pratica clinica: dalla cardiomiopatia
ipertrofica al colesterolo familiare, passando per farmaci che
modulano diabete e grasso viscerale, l'aspettativa e la qualità
di vita dei pazienti sono migliorate sensibilmente".
Sul fronte della prevenzione, inoltre, i dati confermano che
la popolazione, oggi, è maggiormente ricettiva rispetto al
passato. "Abbiamo toccato con mano l'impatto di scelte
coraggiose come il divieto di fumo nei locali pubblici, che
ridusse del 30% gli eventi acuti - ricorda Menicanti - e oggi la
sfida è sfruttare questa consapevolezza diffusa per incidere
ulteriormente sui fattori di rischio".
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