In Friuli Venezia Giulia "nove
strutture regionali garantiscono l'interruzione volontaria di
gravidanza: due nell'area Friuli Occidentale, cinque in Friuli
Centrale e due nell'area Giuliano-Isontina. Nel 2024 sono state
effettuate 1.284 interruzioni di gravidanza, con un aumento
dell'11,5% rispetto al 2023". Lo ha reso noto l'assessore
regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, rispondendo in
Consiglio regionale a Rosaria Capozzi (M5s) che chiedeva
chiarimenti sull'applicazione della legge 194/78, inerente
l'interruzione volontaria di gravidanza, segnalando che "il 45%
dei ginecologi in Fvg è obiettore di coscienza, con punte del
58%".
L'assessore ha precisato che "in tutte le strutture è
garantita la presenza di medici non obiettori sufficienti a
coprire il servizio, sia urgente che programmato, ed è attivo un
monitoraggio costante. Inoltre, qualora un operatore fosse
obiettore, questi non può esimersi dall'assistenza generale alla
persona e dall'erogazione delle cure necessarie sia prima che
dopo l'interruzione di gravidanza".
I dati forniti da Riccardi sono stati definiti da Capozzi
"rassicuranti".
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