L'Ospedale San Raffaele ha
rinnovato per altri cinque anni, raggiungendo così i 16 anni
complessivi, l'accordo con Inter e Milan per la gestione del
servizio sanitario all'interno dello Stadio di San Siro. Medici,
infermieri e personale specializzato continueranno ad essere
operative per un bacino potenziale di 75.000 persone a partire
da un'ora prima dell'inizio delle partite fino al completo
svuotamento dello stadio.
"Garantire la salute e la sicurezza degli spettatori e
giocatori è la nostra priorità assoluta - commenta Francesco
Galli, amministratore unico dell'Ospedale San Raffaele - Il
nostro team è composto da professionisti esperti e perfettamente
addestrati a gestire sia le urgenze più comuni sia eventuali
situazioni critiche, in coordinamento con le autorità sanitarie
e di protezione civile. Il rinnovo di questo accordo testimonia
la fiducia che Inter e Milan continuano a riporre nel San
Raffaele".
Ogni stagione, al Meazza, il San Raffaele garantisce
l'assistenza sanitaria a circa 4 milioni di spettatori, con una
media di 800 interventi sanitari a stagione - circa 16 a partita
- e due arresti cardio-circolatori ogni anno. "Siamo attori
sanitari principali non solo nella tutela del pubblico, ma anche
nella gestione dei traumi e delle patologie gravi degli atleti",
spiega Alessandro Geddo, anestesista rianimatore del San
Raffaele e responsabile del servizio sanitario a San Siro, che
ricorda la disponibilità allo stadio di apparecchiature
radiografiche e sistemi elettronici avanzati in grado di
tracciare in tempo reale la posizione delle unità operative e lo
stato di ciascun intervento. "La nostra missione è portare la
qualità e la sicurezza della cura anche al di fuori delle mura
ospedaliere, in contesti dove il benessere delle persone deve
essere tutelato in maniera capillare ed efficace - conclude
Galli -. Lo sport è un potente collante sociale e culturale, e
il San Raffaele è fiero di contribuire a renderlo accessibile e
sicuro per tutti".
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