L'Ospedale Cardarelli di Napoli è
la prima struttura sanitaria pubblica italiana a dotarsi di una
sala con angiosuite, che potrà gestire sia l'emergenza che le
attività in elezione. L'altra macchina dello stesso genere è
presente in Italia solo all'Ieo di Milano, un ospedale privato
ed è usata solo per le procedure in elezione.
L'investimento per la nuova tecnologia del Cardarelli è stato
di circa 3 milioni di euro ed è stato effettuato attingendo a
fondi ministeriali per l'innovazione tecnologica in ambito
sanitario. La sala angiosuite permetterà di effettuare in un
unico ambiente le procedure che prima si realizzavano in sala
operatoria e nei reparti di Radiologia e Radiologia
Interventistica, evitando di spostare il paziente e riducendo
così i tempi di intervento. L'integrazione tra le diverse
tecnologie, inoltre, permette di avere delle immagini di
altissimo dettaglio, aumentando la precisione di intervento del
Radiologo Interventista. L'angiosuite, infatti, permette di
acquisire le immagini dei vasi sanguigni attraverso l'angiografo
e le immagini degli organi e delle ossa attraverso la Tac; le
informazioni raccolte dai due sistemi vengono integrate da un
software di modellazione 3d che restituisce una visione
estremamente affidabile e dettagliata al medico. Questa
tecnologia apre nuove possibilità di intervento anche
nell'ambito dei trattamenti percutanei in oncologia,
evidenziando al Radiologo una mappa puntuale dei vasi
danneggiati, permettendo biopsie estremamente precise e
garantendo tempi di recupero rapidi al paziente.
Ad inaugurare la sala il presidente della Regione Campania,
Vincenzo De Luca, che ha visitato il reparto di Radiologia
interventistica dove è presente la tecnologia insieme al
direttore generale del Cardarelli Antonio d'Amore.
Successivamente, il governatore ha visitato anche il cantiere
della nuova sala emodinamica della Cardiologia con Utic e il
cantiere del padiglione centrale in fase di restauro.
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