La malattia renale cronica è la nona
causa di morte a livello mondiale, responsabile di quasi 1,5
milioni di decessi in un anno (dati 2023); è anche la settima
causa di morte per cause cardiovascolari (causa quasi il 12% di
tutti i decessi cardiovascolari globali). Colpisce nel mondo
circa il 14% tra gli adulti di età pari o superiore a 20 anni e
i tassi di mortalità continuano ad aumentare (da 24,9 per
100.000 nel 1990 a 26,5 per 100.000 nel 2023), segnalando una
crescente crisi sanitaria globale. Lo rivela uno studio sulla
rivista Lancet, condotto tra ersity of Washington, the New York
University Grossman School of Medicine, University of Glasgow,
il più completo studio fatto finora sul peso sanitario di questa
malattia.
La Cina e l'India hanno il numero più alto di persone con
malattia renale cronica, rispettivamente 152 milioni e 138
milioni. Stati Uniti, Indonesia, Giappone, Brasile, Russia,
Messico, Nigeria, Pakistan, Bangladesh, Iran, Filippine,
Vietnam, Thailandia e Turchia segnalano ciascuno più di 10
milioni di adulti colpiti.
"La malattia renale cronica è una crisi sanitaria globale in
crescita, ma gran parte del suo impatto è prevenibile. Ridurre i
decessi è essenziale per raggiungere l'obiettivo dell'OMS di
ridurre di un terzo la mortalità prematura per malattie non
trasmissibili entro il 2030", afferma la coautrice Lauryn
Stafford.
Sono 14 i fattori di rischio dettagliati in questo studio,
tra questi il diabete, l'ipertensione e l'obesità, il basso
consumo di frutta e verdura e l'alto consumo di sodio.
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