È nata con una grave forma di
onfalocele gigante, una rara malformazione congenita
caratterizzata dalla fuoriuscita di organi attraverso un difetto
della parete addominale anteriore. Poi, grazie all'assistenza
ultraspecialistica dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, la
bambina è stata curata e sottoposta a cinque interventi
chirurgici, quindi è stata dimessa. La malformazione ha
rischiato seriamente di compromettere la sua sopravvivenza. Il
parto, si spiega in un comunicato dell'ospedale, è avvenuto al
Meyer, in stretta collaborazione con il servizio di ginecologia
e ostetricia dell'Ospedale San Giovanni di Dio.
La diagnosi è arrivata durante un controllo eseguito presso
il servizio di diagnostica prenatale del Meyer durante il quale
è stata identificata la condizione e avviato un percorso di
counseling multidisciplinare con la famiglia. Fin dalla
gravidanza è stato definito un percorso diagnostico-terapeutico
personalizzato, che ha coinvolto diversi reparti e
professionalità dell'ospedale. Subito dopo la nascita, la
bambina è stata trasferita nella sala operatoria adiacente alla
sala dedicata al parto e sottoposta a un primo intervento
chirurgico. Il trattamento chirurgico, complesso e progressivo,
ha previsto cinque interventi nel corso del ricovero. L'équipe
della chirurgia pediatrica ha utilizzato un innovativo
dispositivo di trazione costante e graduale della parete
addominale, che ha permesso il graduale rientro degli organi e
la chiusura del difetto addominale in condizioni di sicurezza.
Dopo un lungo e delicato percorso, la bambina è stata dimessa in
buone condizioni cliniche e potrà proseguire il follow-up in
regime ambulatoriale.
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