Dalle terapie geniche alla "ipoacusia
nascosta", dalle cure tradizionali alle terapie più sperimentali
per combattere le patologie dell'udito e ripristinare il senso:
se n'è parlato a Bari in occasione del 40esimo congresso
nazionale della Siaf, Società italiana di audiologia e
foniatria, appena concluso, chair Nicola Quaranta, direttore
dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria del
Policlinico di Bari.
Tra i relatori della intensa tre giorni, Manhoar Bance
(Università di Cambridge), responsabile del progetto Chord, uno
dei quattro trial al mondo sulle terapie genetiche, studio
clinico appena pubblicato sulla rivista scientifica New England
Journal.
E' lui a proiettare le immagini di una piccola paziente in cura
con la terapia sperimentale. Una bambina in cura per una sordità
genetica causata da un gene mancante, l'otoferlina, una malattia
rara dell'udito. Ed è una delle 12 pazienti al mondo sulle quali
è stata sperimentata una cura genetica che consiste
nell'impiantare il gene sano a livello di orecchio interno,
integrandosi con le cellule e ripristinandone il funzionamento.
I primi risultati sembrano incoraggianti, ma è solo l'inizio, ha
spiegato Bance. Intanto, però, è stato piantato un seme per il
futuro: lavorare sul Dna.
Ma al congresso si è parlato anche di molto altro. Così il prof.
Nicola Quaranta traccia il bilancio. "Impianti cocleari,
telemedicina, Intelligenza artificiale applicata all'audiologia
e foniatria, algoritmi di stimolazione dell'orecchio, protesi,
"occhiali acustici" che integrano microfoni direzionali e
altoparlanti nelle aste in modo da amplificare le conversazioni
senza chiudere il condotto uditivo, oltre le sperimentali
terapie geniche per le quali sono stati presentati i primi
risultati al mondo". E di nuove patologie che spuntano
all'orizzonte, come l'ipoacusia nascosta, l'esposizione
inconsapevole degli adolescenti al rumore che proviene da musica
sparata a volume alto, videogame e altre fonti che possono
comportare alterazioni all'udito.
Tre giorni di lavori in cui quasi 900 persone tra specialisti di
audiologia e foniatria, otorinolaringoiatri, professionisti
sanitari, studenti, tecnici hanno approfondito le ultime novità
nel corso in oltre 250 tra sessioni, tavole rotonde e gruppi di
lavoro, con un approccio multidisciplinare.
Al termine dei lavori, Nicola Quaranta ha passato le consegne a
Domenico
Cuda, direttore di Otorinolaringoiatria del Policlinico di
Piacenza e nuovo presidente Siaf eletto dall'assemblea dei soci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
