Novartis, innovare in sanità partendo dall'ascolto dei pazienti

Confronto per velocizzare l'accesso alle nuove cure


Ridurre i tempi di accesso all'innovazione terapeutica e avvicinare la cura ai pazienti, superando disuguaglianze territoriali e colli di bottiglia burocratici. È l'impegno condiviso da oltre trenta Associazioni di pazienti e stakeholder del sistema salute riuniti da Novartis nel percorso 'Pazienti in Agorà', parte del progetto "Partner per il Futuro" avviato dall'azienda nel 2023.
    Il confronto ha coinvolto rappresentanze di diverse aree cliniche ad alta complessità - dall'oncologia al cardiovascolare, dall'immunologia alla neurologia - che hanno individuato quattro priorità: velocizzare l'accesso ai farmaci innovativi, superare le disomogeneità regionali, promuovere una nuova cultura del dato lungo tutto il percorso di presa in carico e rafforzare l'attrattività dell'Italia nella ricerca e sviluppo.
    "L'innovazione in sanità deve partire dall'ascolto dei pazienti e delle loro Associazioni", sostiene Emanuele Monti, presidente della Commissione IX del Consiglio regionale lombardo e membro del CdA di Aifa. "I percorsi organizzativi devono essere modellati sulle sfide quotidiane dei malati. Le priorità emerse in 'Pazienti in Agorà' richiamano la responsabilità di agire per garantire equità e tempestività delle cure". Sui tempi di approvazione è intervenuto anche Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia: "L'Italia assicura l'accesso all'83% dei farmaci approvati a livello europeo, un dato positivo, ma i tempi restano troppo lunghi. Il Paese è all'11esimo posto per rapidità di accesso. Serve uno sforzo comune per avvicinare l'innovazione alle persone e tradurre le opportunità scientifiche in benefici reali".
   

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