Tumore seno metastatico, biopsia liquida solo per 1 donna su 10

Serve a individuare mutazione che causa resistenza a cure


In Italia solo una donna su dieci con tumore del seno metastatico endocrino-responsivo è stata sottoposta a biopsia liquida. Secondo pazienti e caregiver i vantaggi dell'esame sono che è indolore (58%), non provoca effetti collaterali (61%), presenta costi contenuti (37%) ed è ripetibile nel tempo (41%). Per il 62% le terapie innovative dovrebbero essere rese subito disponibili nel nostro Paese. Per il 29% invece queste cure presentano meno controindicazioni rispetto a quelle 'tradizionali'. Tuttavia il 31% sostiene che non sia possibile cronicizzare le forme di tumore del seno metastatico. E solo il 12% conosce l'esistenza di mutazioni come quella Esr1 mentre oltre l'80% vorrebbe ricevere maggiori informazioni sulla neoplasia. Questi i dati contenuti in una survey promossa da Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), con la sponsorizzazione non condizionante di Menarini Stemline, tra malati e caregiver nell'ambito della campagna nazionale 'Tumore del seno metastatico e la mutazione Esr1'. Nell'ambito del progetto sono state realizzati, oltre a due survey (una seconda tra gli oncologi), webinar, attività sui principali social media e videointerviste agli specialisti e un tour di incontri in nove regioni italiane.
    "Nel nostro Paese i casi di carcinoma mammario metastatico ammontano a oltre 50.000 - sottolinea Saverio Cinieri, past president di Fondazione Aiom -. Si calcola che circa il 70% risulta positivo a recettori ormonali e negativo per il recettore Her2 e viene affrontato soprattutto con la somministrazione della terapia ormonale endocrina. Il trattamento ha l'obiettivo di frenare le vie di 'rifornimento' del cancro anche se un numero non trascurabile di pazienti sviluppa una resistenza alla cura, a causa di specifiche mutazioni genetiche. Una di queste è la Esr1 ma oggi sono state messe a punto delle terapie mirate che funzionano anche per le fasi di malattia metastatica. E' però indispensabile svolgere esami diagnostici innovativi come la biopsia liquida. Ogni anno in Italia sono oltre 7.800 le pazienti con neoplasia mammaria che potrebbero trarre benefici da un esame che produce vantaggi sia per la singola donna malata che per l'intero sistema sanitario nazionale".
   

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