All'ospedale Di Venere di Bari arriva il primo lettino operatorio rotante

E' indicato per i pazienti con patologie degenerative della colonna e con deformità


Agganciare e ruotare il paziente all'interno del tavolo operatorio, posizionandolo nella modalità più idonea alla patologia da trattare per eliminare le manovre manuali di trasferimento e garantire maggiore stabilità. Sono gli obiettivi resi possibili dall'uso del tavolo operatorio rotante progettato per la neurochirurgia e la chirurgia della colonna, sia in ambito traumatico sia degenerativo. Il primo esemplare prodotto in Italia è in funzione all'ospedale Di Venere del capoluogo pugliese ed è stato presentato questa mattina dal direttore generale della Asl Bari, Luigi Fruscio. Ne dà notizia la Asl Bari in una nota.
    Il dispositivo è particolarmente indicato per i pazienti con patologie degenerative della colonna, deformità, instabilità vertebrale o che devono sottoporsi a interventi complessi come le artrodesi. La piattaforma elimina, infatti, la necessità di sollevare manualmente il paziente e consente il passaggio fluido tra diverse posizioni - prona, supina e laterale - garantendo maggiore continuità operativa e una migliore qualità delle immagini durante l'intervento.
    Il lettino può sostenere fino a 295-300 chili, mantenendo stabilità anche nelle procedure che richiedono un elevato impegno biomeccanico. Inoltre permette di gestire in modo più efficace le fasi delicate del passaggio della posizione prona a quella supina, grazie all'assenza di compressione addominale. Il lettino è anche completamente radiotrasparente, consentendo radiografie, fluoroscopie e imaging 3D intraoperatorio senza muovere il paziente.
   

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