Caos in reparto, Rsu 'il San Raffaele torni a erogare sanità di qualità'

Sindacato questa mattina in Commissariato per perfezionare denuncia


"L'Irccs San Raffaele deve poter tornare ad erogare la sanità di qualità per tutti, standard per cui è diventato un modello a livello mondiale". Così in una nota la Rsu, che chiede al nuovo amministratore unico Marco Centenari di "incontrare il sindacato per discutere il piano di rilancio del San Raffaele, che non potrà prescindere dal rispetto di pazienti e lavoratori". Questa mattina il coordinamento della Rsu si recherà al Commissariato di Polizia per dettagliare la denuncia già inviata sabato alla Questura.
    La Rsu denuncia, in particolare, "scarsa manutenzione, carichi di lavoro insostenibili, un contratto scaduto da cinque anni e con una differenza salariale con il pubblico tale da rendere conveniente, perfino a infermieri e altri professionisti con più di dieci anni di esperienza, ripartire dall'inquadramento dei neoassunti: infatti, i colleghi vincono i concorsi e si dimettono a decine dal San Raffaele".
    "L'appalto a cooperative e società di professionisti non è la soluzione - sostiene ancora la Rsu -: occorre continuità delle cure; soprattutto in un Policlinico complesso, quale è il San Raffaele, tale modello non può funzionare. Sono anni che lo diciamo e questo epilogo l'avevamo previsto già molto prima: non siamo e non saremo mai conniventi con questa gestione".
    La Rsu chiede infine alla Regione Lombardia "di dar seguito al più presto al pronunciamento del Consiglio, che chiede l'equiparazione dei trattamenti contrattuali tra pubblico e privato accreditato", nonché "di vigilare su come vengono spesi i soldi pubblici ed impedire che i pazienti corrano questi rischi, nel momento della loro maggiore fragilità".
   

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