Non solo eliminare quel velo di sporco che inquina la vista, ma correggere anche i difetti come la miopia, fino a poter dire addio agli occhiali. È quello che in molti casi si può ottenere oggi con l'intervento di cataratta. Lo ricorda la Società Oftalmologica Italiana (Soi), che sottolinea che, nonostante questa opportunità, questo tipo di intervento - detto 'rifrattivo' - non sempre è offerto ai pazienti.
"La chirurgia della cataratta ha avuto un'evoluzione entusiasmante. Siamo partiti 50 anni fa da interventi che davano scarsi risultati e frequenti complicanze per arrivare oggi a un intervento estremamente sicuro, affidabile ed efficace", illustra il presidente Soi Matteo Piovella. Inoltre, "grazie alla tecnologia di costruzione di cristallini artificiali è oggi possibile correggere ogni difetto visivo ed eliminare gli occhiali".
Nonostante ciò, spiega Piovella, non sempre i pazienti che si sottopongono a un intervento di cataratta vengono informati di questa opportunità. "Purtroppo motivi organizzativi e lo scarso interesse fanno sì che l'intervento rifrattivo non venga offerto nel servizio sanitario nazionale", aggiunge l'esperto. "C'è poi un problema legato ai rimborsi dati agli ospedali, che non sono sufficienti a coprire i costi dell'operazione con i cristallini di ultima generazione capaci di risolvere i problemi di vista".
In tal modo ai cittadini viene negata una preziosa opportunità. "Togliere gli occhiali non è una questione estetica, ma funzionale: correggendo i difetti della vista, gli occhi lavorano insieme, armonicamente. Inoltre, oltre il 25% dei nostri concittadini considera la correzione con gli occhiali un vero handicap, che cambia la loro attività lavorativa e di vita", conclude Piovella. "Per questo i pazienti devono essere a conoscenza di questa opportunità".
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