Acido Borico - 3% 500ml

Dettagli:
Nome:Acido Borico - 3% 500ml
Codice Ministeriale:031361025
Principio attivo:Acido Borico
Codice ATC:D08AD
Fascia:C
Prezzo:3.2
Produttore:Zeta Farmaceutici Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:SOP - ricetta non richiesta art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione cutanea
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:60 mesi

Denominazione

ACIDO BORICO ZETA 3% SOLUZIONE CUTANEA

Formulazioni

Acido Borico - 3% 500ml

Categoria farmacoterapeutica

Antisettici e disinfettanti.

Principi attivi

100 g di soluzione contengono: acido borico 3 g.

Eccipienti

Sodio benzoato, metile paraidrossibenzoato, etile paraidrossibenzoato,propile paraidrossibenzoato, sodio idrossido, glicole propilenico, ac qua depurata.

Indicazioni

Antisettico per la disinfezione di ustioni minori e di aree cutanee irritate o screpolate. La soluzione si utilizza, inoltre, sotto forma ditamponi locali ad azione decongestionante. L'acido borico e' indicato come antibatterico per il trattamento dell'acne.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; estese lesioni cutanee; bambini di eta' inferiore a 3 anni.

Posologia

Adulti: l'acido borico puo' essere applicato direttamente una o due volte al giorno sulle aree infiammate in caso di pelle screpolata, irritata o secca, abrasioni, scottature lievi, scottature solari, scottature da vento o punture di insetti. Bambini al di sopra dei 3 anni: l'acido borico puo' essere applicato direttamente una o due volte al giornosulle aree infiammate associate a pelle screpolata, irritata o secca, dermatiti da pannolino, scottature lievi, scottature solari, scottatu re da vento o punture d'insetti. Modo di somministrazione. Uso esterno: applicare al bisogno sulla zona interessata.

Conservazione

Tenere il contenitore ben chiuso per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Un'eccessiva e prolungata applicazione su aree estese o su cute lesa puo' causare tossicita' da accumulo. Si sono verificati decessi a seguito di ingestione accidentale. Il medicinale non deve essere utilizzatoper uso oftalmico. Contiene paraidrossibenzoati: possono causare reaz ioni allergiche (anche ritardate); sodio benzoato: lievemente irritante per cute, occhi e membrane mucose; glicole propilenico: puo' causareirritazione cutanea.

Interazioni

Non sono note interazione tra l'acido borico per uso esterno e altri medicinali.

Effetti indesiderati

L'assorbimento dell'acido borico attraverso la cute integra e' inferiore allo 0,5%; tuttavia puo' aumentare se somministrato accidentalmenteper via sistemica o applicato su ferite o lesioni. Di seguito sono ri portati gli effetti indesiderati dell'acido borico verificatisi in caso di tossicita' da accumulo, dopo esposizione prolungata e a seguito di assorbimento sistemico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatiti, eruzioni cutanee, alopecia. Patologie gastrointestinali: disturbi gastro-intestinali nausea, vomito, diarrea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia. Patologie endocrine: disordini mestruali. Patologie del sistema emolinfopoietico: anemia. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: debolezza.Disturbi psichiatrici: confusione. Patologie del sistema nervoso: con vulsioni. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte. Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sullo sviluppo embrionale/fetale. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto, tuttavia se il medicinale e' utilizzato in accordo con le modalita'd'uso, l'assorbimento e' scarso e, quindi, il rischio di effetti sist emici e' minimo. Non sono disponibili dati sull'utilizzo del medicinale durante l'allattamento e non e' noto se tale principio attivo passi nel latte materno. Tuttavia, poiche' l'assorbimento del farmaco puo' ritenersi trascurabile, e' molto improbabile che quantita' rilevanti raggiungano il latte materno.