Aerius - 18cpr Orodisp 2,5mg

Dettagli:
Nome:Aerius - 18cpr Orodisp 2,5mg
Codice Ministeriale:035201401
Principio attivo:Desloratadina
Codice ATC:R06AX27
Fascia:C
Prezzo:15
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse orodispersibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

AERIUS 2,5 MG COMPRESSE ORODISPERSIBILI

Formulazioni

Aerius - 6cpr Orodisp 2,5mg
Aerius - 18cpr Orodisp 2,5mg
Aerius - 30cpr Orodisp 2,5mg
Aerius - 20cpr Riv 5mg

Categoria farmacoterapeutica

Antistaminici - H 1 antagonisti.

Principi attivi

2,5 mg di desloratadina.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato sodio amido glicolato, magnesio stearato, copolimero metacrilato butilato, crospovidone, sodio idrogeno carbonato, acido citrico, silice colloidale diossido, ossido ferrico, mannitolo, aspartame (E951), aroma Tutti-Frutti.

Indicazioni

Adulti, adolescenti di 12 anni di eta' o superiore e bambini di eta' compresa tra i 6 e gli 11 anni per l'alleviamento dei sintomi associatia: rinite allergica; orticaria.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, a uno qualsiasi degli eccipientielencati al paragrafo 6.1 o alla loratadina.

Posologia

Adulti e adolescenti (12 anni di eta' o superiore): due compresse orodispersibili da 2,5 mg poste nella bocca una volta al giorno. Bambini di eta' compresa tra i 6 e gli 11 anni: una compressa orodispersibile da 2,5 mg posta nella bocca una volta al giorno. La sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore a 6 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. L'esperienza proveniente dagli studi clinici che hanno valutato l'efficacia di desloratadina in bambini di eta' compresa tra 6 e 11 anni e' limitata. L'esperienza proveniente daglistudi clinici che hanno valutato l'efficacia di desloratadina negli a dolescenti di eta' compresa tra 12 e 17 anni e' limitata. Si deve trattare la rinite allergica intermittente (presenza dei sintomi per meno di 4 giorni nel corso di una settimana o per meno di 4 settimane) in accordo con la valutazione della storia clinica del paziente e si puo' interrompere il trattamento dopo la risoluzione dei sintomi e ricominciare dopo che siano riapparsi. Nel caso di rinite allergica persistente (presenza dei sintomi per 4 giorni o piu' nel corso di una settimanae per piu' di 4 settimane) si puo' consigliare ai pazienti un trattam ento continuativo durante il periodo di esposizione agli allergeni. Uso orale. La dose puo' essere assunta con o senza cibo. Immediatamente prima dell'uso e' necessario rimuovere con attenzione la pellicola di chiusura del blister e prelevare la dose di compressa orodispersibile senza romperla. La dose di compressa orodispersibile va posta nella bocca dove si sciogliera' immediatamente. Non sono necessari acqua o altri liquidi per ingerire la dose. e' necessario assumere la dose non appena il blister e' stato aperto.

Conservazione

Conservare nella confezione originale.

Avvertenze

In caso di insufficienza renale grave, il farmaco deve essere usato con cautela. Ogni compressa orodispersibile da 2,5 mg contiene 1,4 mg difenilalanina. La fenilalanina puo' essere dannosa per soggetti con fe nilchetonuria.

Interazioni

Nel corso degli studi clinici con desloratadina compresse nei quali sono stati somministrati contemporaneamente eritromicina o ketoconazolo non sono state osservate interazioni di rilevanza clinica. Popolazionepediatrica: studi di interazione sono stati effettuati solo negli adu lti. In uno studio di farmacologia clinica l'assunzione concomitante del farmaco con alcol non ha mostrato di potenziare gli effetti dannosidell'alcol sulle capacita' psicofisiche dei soggetti. Tuttavia, duran te l'uso post-marketing sono stati segnalati casi di intolleranza e diintossicazione alcolica. Pertanto, si raccomanda cautela in caso di a ssunzione concomitante di alcol.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi piu' frequenti segnalati in eccesso rispetto al placebo sono stati affaticamento, secchezza delle fauci e cefalea. Popolazione pediatrica: l'evento avverso piu' comune e' stato la cefalea. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota. Disturbi psichiatrici. Molto raro: allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; molto raro: capogiro, sonnolenza, insonnia, iperattivita' psicomotoria, convulsioni. Patologie cardiache. Molto raro: tachicardia, palpitazioni;non nota: prolungamento del QT. Patologie gastrointestinali. Comune: secchezza della bocca; molto raro: dolore addominale, nausea, vomito, dispepsia, diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina, epatite; non nota: ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; molto raro: reazioni di ipersensibilita' (come anafilassi, angioedema, dispnea, prurito, eruzione cutanea e orticaria); non nota: astenia. Popolazione pediatrica: altri effetti indesiderati segnalati durante il periodo post-marketing in pazienti pediatrici con una frequenza non nota comprendevano prolungamento del QT, aritmia e bradicardia. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco.

Gravidanza e allattamento

Un ampio numero di dati in donne in gravidanza (piu' di 1.000 gravidanze esposte) indica che la desloratadina non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva. E' preferibile evitare l'uso durante la gravidanza. La desloratadina e' stata rilevata in neonati e lattanti allattati al seno delle donne trattate. L'effetto della desloratadina su neonati/lattanti non e'noto. Si deve pertanto decidere se interrompere l'allattamento o inte rrompere/astenersi dalla terapia con il farmaco considerando il benificio dell'allattamento al seno per il bambino e quello della terapia per la madre. Non ci sono dati disponibili sulla fertilita' maschile e femminile.