Aggrastat - Iv Fl50ml 250mcg/Ml

Dettagli:
Nome:Aggrastat - Iv Fl50ml 250mcg/Ml
Codice Ministeriale:034357018
Principio attivo:Tirofiban Cloridrato Monoidrato
Codice ATC:B01AC17
Fascia:H
Prezzo:262.9
Produttore:Correvio Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Evitare il congelamento
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Aggrastat - Iv Fl50ml 250mcg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Il tirofiban cloridrato e' un antagonista non peptidico del recettore GP IIb/IIIa, un importante recettore di superficie delle piastrine coinvolto nell'aggregazione piastrinica. Il tirofiban cloridrato previeneil legame del fibrinogeno al recettore GP IIb/IIIa, bloccando in ques to modo l'aggregazione piastrinica.

Indicazioni

Indicato per la prevenzione a breve termine di infarti del miocardio in pazienti con angina instabile o infarto miocardico non-Q con l'ultimo episodio di dolore toracico che si manifesta entro le 12 ore e con alterazioni all'ECG e/o enzimi cardiaci elevati. I pazienti che piu' vreosimilmente traggono beneficio dal trattamento con Aggrastat, sono quelli ad alto rischio per lo sviluppo di infarto miocardico entro i primi 3-4 giorni successivi all'inizio dei sintomi di angina acuta compresi, ad esempio, coloro che probabilmente saranno sottoposti ad una precoce PTCA (PTCA = percutaneous transluminal coronary angioplasty).

Controindicazioni / effetti secondari

Controindicato in pazienti ipersensibili ad uno dei costituenti della preparazione o in coloro che hanno sviluppato trombocitopenia durante una precedente somministrazione di un antagonista del recettore GP IIb/IIIa. Poiche' l'inibizione dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, e' controindicato in pazienti con: - anamnesi positiva per ictus entro i 30 giorni precedenti o anamnesi positiva per ictus emorragico; - anamnesi positiva per patologia intracranica (per es. neoplasia, malformazione arterovenosa, aneurisma); - sanguinamento clinicamente rilevante in atto o recente (entro i 30 giorni precedenti il trattamento) (per es. sanguinamento gastrointesti-nale); - ipertensione maligna; - trauma rilevante o intervento di chirurgia maggiore entro le sei settimane precedenti; - trombocitopenia (conta piastrinica <100.000/mm3), alterazioni della funzione piastrinica; - alterazioni della coagulazione [per es. tempo di protrombina >1,3 volte la norma o INR (International Normalized Ratio) >1,5]; - insufficienza epatica grave. Non deve essere usato in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Vista la potenzialita' di effetti indesiderati sul lattante, deve essere deciso se sospendere l'allattamento o il farmaco, tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre.

Posologia

Questo prodotto e' solo per uso ospedaliero da parte di medici specialisti esperti nella gestione di sindromi coronariche acute. Aggrastat concentrato per soluzione per infusione endovenosa deve essere diluito prima dell'uso. Viene somministrato per via endovenosa ad una inizialevelocita' di infusione di 0,4 mcg/kg/min in 30 minuti. Alla fine dell 'infusione iniziale, Aggrastat deve essere proseguito ad una velocita'di infusione di mantenimento di 0,1 mcg/kg/min. Aggrastat deve essere somministrato con eparina non frazionata (usualmente un bolo endovenoso di 5.000 unita' [U] contemporaneamente all'inizio della terapia con Aggrastat, poi circa 1.000 U per ora, titolata sulla base del tempo ditromboplastina parziale attivata [APTT], che deve essere circa il dop-pio del valore normale), e con ASA, salvo controindicazioni. Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio per gli anziani. Pazienti con insufficienza renale grave. Nell'insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) il dosaggio deve essere ridotto del 50 %.Deve essere iniziato entro 12 ore dopo l'ultimo episodio anginoso. La durata raccomandata della terapia non deve essere inferiore a 48 ore. L'infusione di Aggrastat e di eparina non frazionata puo' essere pros eguita durante l'angiografia coronarica e deve essere mantenuta per almeno 12 ore e non oltre le 24 ore successive all'angioplastica/aterectomia. L'infusione deve essere sospesa una volta che il paziente sia clinicamente stabile e non siano programmate dal medico curante tecniched'intervento coronarico. L'intera durata del trattamento non deve ess ere superiore a 108 ore. Terapia concomitante (eparina non frazionata), ASA). Il trattamento con eparina non frazionata va iniziato con un bolo endovenoso di 5.000 U e quindi proseguito con un'infusione di mantenimento di 1.000 U per ora. Il dosaggio dell'eparina e' titolato in modo da mantenere un APTT di circa il doppio del valore normale. Salvo controindicazioni, tutti i pazienti devono ricevere ASA per os prima dell'inizio di Aggrastat. Il trattamento con questo farmaco deve essereproseguito almeno per la durata dell'infusione di Aggrastat. Se e' ri chiesta l'angioplastica coronarica (PTCA), l'eparina deve essere sospesa dopo PTCA e le cannule devono essere rimosse una volta che la coagulazione sia ritornata nella norma, per es. quando il tempo di coagulazione attivata [ATC = activated clotting time] e' inferiore a 180 secondi (di solito 2-6 ore dopo la sospensione dell'eparina). ISTRUZIONI PER L'USO. Aggrastat concentrato deve essere diluito prima dell'uso: Estrarre 50 ml da un contenitore con 250 ml di soluzione fisiologia allo 0,9 % o soluzione glucosata al 5 % sterili e sostituire con 50ml di Aggrastat (da un flaconcino perforabile di 50 ml) in modo da cotituire una concentrazione di 50 microgrammi/ml. Mescolare bene primadell'uso. Usare in accordo al dosaggio della tavola precedente. Ove la soluzioneed il contenitore lo permettano, i farmaci parenterali devono essere esaminati prima dell'uso per particelle o variazioni di colore rilevabili visivamente. Deve essere somministrato solo per via endovenosa e puo' essere somministrato con eparina non frazionata attraverso lo stesso deflussore. Si raccomanda che sia somministrato con un set da infusione calibrato, usando materiale sterile. Prestare attenzione al fine di assicurare che non si verifichi il prolungamento del tempo d'infusione della dose iniziale e che siano evitati errori di calcolo della velocita' di infusione, sulla base del peso del paziente, per la dose dimantenimento.

Interazioni

La somministrazione concomitante di Aggrastat ed ASA aumenta l'inibizione dell'aggregazione piastrinica ex vivo indotta dall'adenosin difosfato (ADP) in maniera maggiore rispetto all'ASA da solo. La somministrazione concomitante di AGGRASTAT ed eparina non frazionata aumenta il prolungamento del tempo di emorragia in maniera maggiore rispetto all'eparina non frazionata da sola. Usando in concomitanza Aggrastat con eparina non frazionata ed ASA si e' verificata una piu' alta incidenza di sanguinamenti rispetto a quando sono stati usati insieme solo eparinnon frazionata ed ASA. La somministrazione concomitante di Aggrastat (circa la meta' della dose raccomandata) e ticlopidina, ha aumentato significativamente l'inibzione dell'aggregazione piastrinica indotta sia da ADP che collagene. Aggrastat ha prolungato il tempo di emorragia; comunque, con la somministrazione concomitante di Aggrastat e ticlopidina non si e' osservatoun effetto additivo sul tempo di emorragia. La somministrazione conco mitante di ticlopidina non ha alterato la farmacocinetica del tirofiban cloridrato. L'uso concomitante del warfarin con Aggrastat piu' eparina e' stato associato con un aumentato rischio di sanguinamento.

Effetti indesiderati

SANGUINAMENTI: l'evento indesiderato correlato alla terapia con Aggrastat (usato in concomitanza con eparina non frazionata ed ASA) piu' comunemente riportato, e' stato il sanguinamento di solito di natura piu' lieve. Nello studio PRISM-PLUS, l'incidenza globale di sanguinamento importante secondo i criteri TIMI (definito come riduzione dell'emoglobina di oltre 50 g/l con o senza sito identificato, emorragia intracranica o tamponamento cardiaco) in pazienti trattati con Aggrastat in associazione con eparina, non e' stata significativamente maggiore rispetto al gruppo di controllo. L'incidenza di sanguinamento importante secondo icriteri TIMI e' stata dell'1,4% per Aggrastat in associazione con eparina e dello 0,8% per il gruppo di controllo (che riceveva eparina). L'incidenza di sanguinamento minore secondo i criteri TIMI (definiti come riduzione dell'emoglobina di oltre 30 g/l con sanguinamento da sito noto, ematuria macroscopica spontanea, ematemesi o emottisi) e' stata del 10,5 % per Aggrastat in associazione con eparina e dell'8,0% peril gruppo di controllo. Non ci sono state segnalazioni di sanguinamento intracranico per Aggrastat in associazione con eparina o nel gruppo di controllo. L'incidenza di sanguinamento retroperitoneale segnalata per Aggrastat in associazione con eparina e' stata dello 0,0% e per ilgruppo di controllo dello 0,1%. La percentuale di pazienti che ha ricevuto una trasfusione (inclusi concentrati d'emazie, plasma fresco congelato, sangue intero crioprecipitato e piastrine) e' stata del 4,0% per Aggrastat e del 2,8% per il gruppo di controllo. Aggrastat somministrato con eparina non frazionata ed ASA e' stato associato con sanguinamenti gastrointestinali, emorroidari, e post operatori, epistassi, sanguinamenti gengivali e dermatorragie superficiali cosi' come stillicidio emorragico (ematoma) nell'area dei siti di puntura intravascolare (per es., negli esami di cateterismo cardiaco) significativamente piu' spesso che con eparina non frazionata ed ASA da soli. REAZIONI INDESIDERATE NON ASSOCIATE A SANGUINAMENTO: le piu' comuni reazioni indesiderate da farmaco (incidenza oltre 1%) associate con Aggrastat somministrato in concomitanza con eparina, a prescindere dal sanguinamento, sono state nausea (1,7%), febbre (1,5%) ecefalea (1,1%); nausea, febbre e cefalea si sono verficate con un'incidenza rispettivamente dell'1,4%, 1,1% e 1,2% nel gruppo di controllo. L'incidenza di eventi indesiderati non correlati a sanguinamento e' stata piu' elevata nelle donne (rispetto agli uomini) e nei pazienti piu' anziani (rispetto ai pazienti piu' giovani). Comunque, le incidenze degli eventi indesiderati non correlati al sanguinamento in questi pazienti sono risultate paragonabili per il gruppo "Aggrastat con eparina" ed il gruppo "eparina da sola". PARAMETRI DA LABORATORIO: le piu' comuni variazioni dei parametri di laboratorio associate con Aggrastat correlate al sanguinamento sono state: riduzione dei livelli dell'emoglobina e dell'ematocrito e un aumento dell'incidenza di sangue occulto nelle urine e nelle feci. Occasionalmente, durante la terapia con Aggrastat, si e' verificata una riduzione acuta della conta piastrinica o la trombocitopenia. La percentuale di pazienti nei quali la conta piastrinica e' scesa al di sotto di 90.000/mm3 e' stata dell'1,5 %. La percentuale di pazienti nei quali la conta piastrinica e' scesa al di sotto di 50.000/mm3 e' stata dello 0,3 %. Queste riduzioni sono state reversibili con la sospensio ne di Aggrastat. Sono state osservate diminuzioni acute e gravi delle piastrine dopo riesposizione ad antagonisti del recettore GP IIb/IIIa in pazienti senza precedente storia di trombocitopenia. Nell'esperienza post-marketing sono state riportate raramente le seguenti ulteriori reazioni indesiderate; si tratta di dati provenienti da comunicazioni spontanee di cui non e' possibile calcolare le precise incidenze: Sanguinamento: sanguinamento intracranico, sanguinamento retroperitoneale, emopericardio, emorragia polmonare (alveolare) ed ematoma epidurale nella regione spinale. Sanguinamenti fatali sono stati riportati raramente. Organismo nella sua interezza: riduzioni acute e/o gravi (<20.000/mm3) delle conte piastriniche che possono essere associate a brividi, lieve rialzo febbrile o complicanze emorragiche. Ipersensibilita': reazioni allergiche gravi (ad es.: broncospasmo, orticaria), comprese reazioni anafilattiche.I casi segnalati si sono verificati durante il trattamento iniziale (anche durante il primo giorno)e durante la riesposizione a tirofiban. Alcuni casi sono stati associati a trombocitopenia grave (conta delle piastrine < 10.000/mm3).