Aimafix - Fl 1000ui+fl 10ml+set

Dettagli:
Nome:Aimafix - Fl 1000ui+fl 10ml+set
Codice Ministeriale:025841103
Principio attivo:Fattore Ix Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato
Codice ATC:B02BD04
Fascia:A
Prezzo:676.2
Produttore:Kedrion Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Aimafix - Fl 500ui+fl 10ml+set
Aimafix - Fl 1000ui+fl 10ml+set

Indicazioni

Profilassi e trattamento delle emorragie in pazienti affetti da emofilia B (deficienza congenita di fattore IX). Questo prodotto puo' essereimpiegato nel trattamento della deficienza acquisita di fattore IX.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualunque degli eccipienti. Alto rischio di trombosi o di coagulazione intravascolare disseminata. Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con fattore IX. In base al raro manifestarsi dell'emofilia B nelle donne, datisull'uso del fattore IX durante la gravidanza e l'allattamento non so no disponibili. Pertanto il concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano puo' essere usato durante la gravidanza e l'allattamento solo se chiaramente indicato.

Uso / Via di somministrazione

Antiemorragico fattore XI della coagulazione del sangue.

Posologia

Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dell'emofilia. Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' della deficienza di fattore IX, dalla sede e dall'entita' dell'emorragia, dalla condizione clinica del paziente. Il numero di unita' di fattore IX somministrate e' espresso in Unita' Internazionali (UI), correlate allo standard attualedell'OMS per i prodotti del fattore IX. L'attivita' del fattore IX ne l plasma e' espressa o come percentuale (relativa al plasma umano normale) o in Unita' Internazionali (relative ad uno standard internazionale per il fattore IX plasmatico). L'attivita' di una Unita' Internazionale di fattore IX e' equivalente a quella della quantita' di fattore IX contenuto in un millilitro di plasma umano normale. Il calcolo della dose di fattore IX necessaria si basa sulla osservazione empirica che 1 UI di fattore IX per Kg di peso corporeo aumenta l'attivita' del fattore IX plasmatico dello 0,8% dell'attivita' normale. La dose necessaria viene calcolata usando la seguente formula: unita' necessarie = peso corporeo (Kg) x aumento desiderato di fattore IX (%) x (reciproco del recupero osservato). La quantita' da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempre guidate dall'efficacia clinicanel singolo caso. Raramente i prodotti di fattore IX devono essere so mministrati piu' di una volta al giorno. Nel caso dei seguenti eventi emorragici, l'attivita' del fattore IX nel periodo corrispondente non deve scendere al di sotto del dato livello di attivita' plasmatica (in% del normale). La seguente tabella (indicante la frequenza delle dos i (ore)/ durata della terapia (giorni)) puo' essere usata come riferimento in episodi emorragici e chirurgici. Emorragia. Emartro precoce, emorragia muscolare o emorragia orale: livello di fattore IX necessario20 40%: ripetere ogni 24 ore. Almeno 1 giorno, finche' l'episodio em orragico indicato dal dolore e' risolto o si e' raggiunta la guarigione; emartro, emorragia muscolare o ematoma piu' estesi: livello di fattore IX necessario 30 60%: ripetere l'infusione ogni 24 ore per 3 4 giorni o piu', finche' il dolore e l'invalidita' grave sono passati; emorragie a rischio di vita: livello di fattore IX necessario 60 100%: ripetere l'infusione da 8 a 24 ore finche' il sintomo e' passato. Chirurgia. Minore incluse estrazioni dentarie: livello di fattore IX necessario 30 60%: ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino alla guarigione; maggiori: livello di fattore IX necessario 80 100% (pre- e post-operazione): ripetere l'infusione da 8 a 24 ore fino ad una adeguata guarigione della ferita; poi terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un'attivita' di fattore IX da 30% a 60%. Durante il corso del trattamento, e' richiesta un'appropriata determinazione dei livelli di fattore IX per regolare la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni. In particolare, nel caso di grandi interventi chirurgici, e' indispensabile controllare accuratamente la terapia sostitutiva per mezzo di analisi della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore IX). Le risposte al fattore IX possono variare nei singoli pazienti, raggiungendo diversi livelli del recupero in vivo e mostrando una emivita differente. Per la profilassi a lungo termine delle emorragie in pazienti con emofilia B grave le dosi usuali sono da 20 a 40 UI di fattore IX perkg di peso corporeo a intervalli di 3 4 giorni. In alcuni casi, spec ialmente per i pazienti piu' giovani, possono essere necessari intervalli terapeutici piu' brevi o dosi piu' elevate. Non ci sono dati sufficienti per raccomandare l'uso del farmaco nei bambini di eta' inferiore a 6 anni. I pazienti devono essere controllati per lo sviluppo di inibitori del fattore IX. Se i livelli di attivita' plasmatica di fattore IX attesi non sono raggiunti, o se l'emorragia non e' sotto controllo con una dose appropriata, si deve eseguire un'analisi per determinare se e' presente un inibitore del fattore IX. In pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con fattore IX puo' non essere efficace e devono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche. Iltrattamento di tali pazienti deve essere diretto da un medico con esp erienza nella cura di pazienti emofiliaci. Modo di somministrazione: Il prodotto deve essere somministrato per via endovenosa, per iniezioneo infusione lenta. Si raccomanda di non somministrare dosi superiori a 100 UI/Kg di peso corporeo pro die. La velocita' di infusione deve essere valutata per ogni singolo paziente.

Interazioni

Non sono conosciute interazioni del concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano con altri prodotti medicinali.

Effetti indesiderati

In pazienti trattati con prodotti contenenti fattore IX sono state osservate raramente reazioni di ipersensibilita' o allergiche (che possono includere angioedema, bruciore ed irritazione nel sito di iniezione,brividi, arrossamento, eritema generalizzato, mal di testa, orticaria , ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, formicolio, vomito, dispnea). In alcuni casi queste reazioni sono progredite a grave anafilassi e si sono manifestate in stretta associazione temporale con lo sviluppo di inibitori del fattore IX. Sindrome nefrosica e' stata riportata in seguito a tentativo di induzione di tolleranza immunologica in pazienti con emofilia B coninibitori del fattore IX e anamnesi di reazioni allergiche. In casi r ari e' stata osservata febbre. Pazienti con emofilia B possono sviluppare anticorpi neutralizzanti del fattore IX (inibitori). La presenza di questi inibitori si manifesta con una insufficiente risposta clinica. In tali casi, e' consigliabile contattare un centro specializzato inemofilia. Non ci sono dati sulla comparsa di inibitori nei pazienti t rattati con il farmaco. Esiste un potenziale rischio di episodi tromboembolici in seguito alla somministrazione di prodotti contenenti fattore IX, con un rischio maggiore per i preparati scarsamente purificati.L'uso di prodotti di fattore IX a basso grado di purezza e' stato ass ociato con casi di infarto del miocardio, coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolismo polmonare. L'uso di fattore IX ad elevato grado di purezza e' raramente associato alla comparsa ditali effetti collaterali. Come con qualunque prodotto proteico endove noso, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore IX. Ipazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipers ensibilita' incluso orticaria, eritema generalizzato, senso di costrizione toracica, dispnea, ipotensione e anafilassi. I pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente la somministrazione del prodotto e di contattare il proprio medico se questi segni si manifestano. In caso di shock devono essere seguite le linee guida specifiche attuali della terapia dello shock. Quando si somministrano specialita' medicinali preparate da sangue o plasma umano non puo' essere totalmente escluso il rischio di trasmissione di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Cio' si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta. Per il farmaco il rischio di trasmissione di agenti infettivi e' ridotto da: selezione di donatori tramite intervista e selezione di donazioni individuali e di pool plasmatici per HbsAg, per gli anticorpi HIV e HCV e per il contenuto di ALT; esame dipool plasmatici per materiale genomico di HCV; il processo produttivo comprende stadi di inattivazione virale. Sono state validate due fasi del processo: una di inattivazione chimica mediante trattamento con m iscela solvente/detergente secondo il brevetto New York Blood Center, ed una di inattivazione fisica per trattamento a 100C per 30 min allo stato liofilo. stata dimostrata l'efficacia di inattivazione nei riguardi di HIV e HAV, e di BVDV e PRV, riconosciuti come virus modello per HCV e HBV. Per quanto riguarda il Parvovirus B19, date le sue peculiari caratteristiche, il rischio di trasmissione non puo' essere totalmente escluso. Si consiglia una vaccinazione appropriata (epatite A e B) per i pazienti che ricevono fattore IX derivato da plasma. L'infezione da Parvovirus B19 puo' essere grave in gravidanza (infezione fetale) ed in individui con immunodeficienza o in casi di aumentata produzione di globuli rossi (es. anemia emolitica). Dopo trattamenti ripetuti con fattore IX della coagulazione del plasma umano i pazienti devono essere controllati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori) che devono essere quantificati in Unita' Bethesda (BU) usando appropriati test biologici. Ci sono segnalazioni in letteratura che mostrano una correlazione tra presenza di inibitori del fattore IX e reazioni allergiche. Percio', in pazienti che manifestano reazioni allergiche, deve essere presa in considerazione la presenza di un inibitore. Da notare che i pazienti con inibitori di fattore IX possono avere un maggior rischio di anafilassi ad una successiva esposizione con fattore IX. A causa del rischio di reazioni allergiche con i concentrati di fattore IX, la somministrazione iniziale di fattore IX deve avvenire, in accordo con il parere del medico curante, sotto controllo medico e in un ambiente dove puo' essere fornita un'appropriata cura medica per lereazioni allergiche. Poiche' l'uso di concentrati di complesso protro mbinico e' stato storicamente associato con lo sviluppo di complicanzetromboemboliche, con un rischio piu' elevato per i preparati scarsame nte purificati, l'impiego di prodotti contenenti fattore IX puo' essere potenzialmente rischioso in pazienti con segni di fibrinolisi ed in quelli con coagulazione intravascolare disseminata (CID). Pertanto, a causa del rischio potenziale di complicanze trombotiche, quando si somministra questo prodotto a pazienti con epatopatie, a quelli in periodo post-operatorio o a pazienti a rischio di fenomeni trombotici o CID,dovrebbe essere intrapresa, mediante appropriati test biologici, una sorveglianza clinica per individuare i primi segni di coagulopatie trombotiche e da consumo. In ognuna di queste situazioni, il beneficio del trattamento con il prodotto dovrebbe essere valutato in rapporto al rischio di tali complicazioni. Nell'interesse dei pazienti, si raccomanda che, quando possibile, ogni volta che il farmaco e' somministrato,sia registrato il nome ed il numero di lotto del prodotto.