Altadol - 10f 50mg/1ml

Dettagli:
Nome:Altadol - 10f 50mg/1ml
Codice Ministeriale:103703017
Principio attivo:Tramadolo Cloridrato
Codice ATC:N02AX02
Fascia:n/a
Prezzo:10
Produttore:Formevet Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi, al riparo dalle fonti di calore e dall’umidità
Scadenza:60 mesi
Veterinario:

Denominazione

ALTADOL 50 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE

Formulazioni

Altadol - 10f 50mg/1ml

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici. Oppiodi.

Principi attivi

Una fiala da 1 ml contiene: tramadolo cloridrato 50 mg pari a tramadolo base 43,9 mg.

Eccipienti

Sodio acetato, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Terapia sintomatica degli stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo (es.: stati dolorosi indotti da interventi diagnostici e chirurgici).

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in caso di ipersensibilita' al tramadolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il tramadolo non deve essere somministrato in cani in trattamento contemporaneo con inibitori delle monoaminoossidasi. Usare con cautela nei cani affetti da epilessia e convulsioni, tenendoli sotto monitoraggio continuo.

Sicurezza nelle Specie di Rif

Nelle intossicazioni con il tramadolo e' da prevedere una sintomatolog

Uso / Via di somministrazione

Intramuscolare, endovenosa molto lenta.

Posologia

Da 2 a 4 mg/kg una/due volte al giorno o secondo necessita' in base all'intensita' del dolore, per via iniettiva (intramuscolare o endovenosa). La somministrazione endovenosa deve essere effettuata molto lentamente, meglio se per infusione.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggerlo dalla luce e dall'umidita'. Conservare in luogo asciutto, a temperatura inferiore a 25gradi C e lontano da fonti di calore. Dopo la prima apertura il prodo tto deve essere consumato immediatamente e non conservato.

Avvertenze

Nei soggetti affetti da insufficienza renale od epatica, puo' essere impiegato solo sotto controllo medico, mantenendo monitorati rispettivamente i valori di clearance renale ed i valori ematici relativi alla funzionalita' epatica, tenendo anche conto della possibile diminuzione della metabolizzazione epatica del principio attivo. La somministrazione endovenosa deve essere effettuata molto lentamente, meglio se per infusione. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: in caso di autosomministrazione accidentale, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglio illustrativo o l'etichetta. Le persone con nota ipersensibilita' al tramadolo o ad uno degli eccipienti devono evitare contatti con il medicinale veterinario. Sovradoaggio: nelle intossicazioni con il tramadolo e' da prevedere una sintomatologia simile a quella osservata con altri analgesici ad azione centrale (oppiacei). Essa comprende, in particolare, miosi, vomito, collasso cardiocircolatorio, disturbi della coscienza fino al coma, convulsioni e depressione respiratoria fino all'arresto respiratorio. Terapia: attuare le procedure di emergenza utili al mantenimento della pervieta' delle vie respiratorie (aspirazione); supportare la funzione cardiaca e respiratoria a seconda della sintomatologia. Effettuare lo svuotamento gastrico provocando il vomito o mediante lavanda gastrica. In caso di depressione respiratoria l'antidoto e' il naloxone. Negli animali da esperimento il naloxone non ha avuto effetto sulle convulsioni; in questi casi somministrare diazepam per via endovenosa. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita', non miscelare con altri medicinali veterinari.

Tempo di attesa

Non pertinente.

Specie di destinazione

Cani.

Interazioni

La somministrazione concomitante con farmaci depressivi del sistema nervoso centrale, puo' potenziarne gli effetti sul S.N.C. Non somministrare contemporaneamente ad antidepressivi triciclici, inibitori delle MAO e inibitori della ricaptazione della serotonina. I risultati degli studi di farmacocinetica finora disponibili, mostrano che in caso di somministrazione concomitante o precedente la cimetidina (inibitore enzimatico) sono improbabili interazioni clinicamente rilevanti. La somministrazione concomitante o precedente la carbamazepina (induttore enzimatico) puo' diminuire l'effetto analgesico e ridurre la durata dell'azione del tramadolo. Tramadolo puo' indurre convulsioni e potenziare l'effetto di farmaci che abbassano la soglia convulsivante. Altri farmaci, conosciuti come inibitori del CYP3A4, come l'eritromicina, possonoinibire il metabolismo del tramadolo. La rilevanza clinica di questa interazione non e' stata ancora definitivamente studiata. Il prodotto non deve essere miscelato con soluzioni iniettabili contenenti i seguenti principi attivi: diclofenac, piroxicam, indometacina, fenilbutazone, diazepam, flunitrazepam, nitroglicerina.

Diagnosi e Prescrizione

Medicinale veterinario soggetto a ricetta non ripetibile in copia unica.

Effetti indesiderati

A seguito della somministrazione potrebbero verificarsi la comparsa occasionale di nausea e vomito. In soggetti predisposti si potrebbero manifestare eventi allergici. Nel caso appaia una reazione dovuta all'uso del medicinale, si consiglia di sospendere il trattamento.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: in studi di laboratorio condotti su topi e/o rispettivamente ratti e conigli, l'impiego di tramadolo, non ha evidenziato l'esistenza di effetti teratogenici, fetotossici, maternotossici. Se ne raccomanda l'impiego solamente in conformita' alla valutazione del rapportorischio/beneficio. Allattamento: in studi di laboratorio condotti su topi e/o rispettivamente ratti e conigli, l'impiego di tramadolo, non ha evidenziato effetti negativi sulla prole nel periodo peri e post-natale. Se ne raccomanda l'impiego solamente in conformita' alla valutazione del rapporto rischio/beneficio. Fertilita': in studi di laboratorio condotti su topi e/o rispettivamente ratti e conigli, l'impiego di tramadolo, alle dosi terapeutiche, non ha indotto la comparsa di reazioni sfavorevoli sui parametri riproduttivi e della fertilita' nel maschio e nella femmina. Se ne raccomanda l'impiego solamente in conformita' alla valutazione del rapporto rischio/beneficio.