Azatioprina Asp - 50cpr Riv 50mg

Dettagli:
Nome:Azatioprina Asp - 50cpr Riv 50mg
Codice Ministeriale:020957039
Principio attivo:Azatioprina
Codice ATC:L04AX01
Fascia:A
Prezzo:14.73
Rimborso:13.38
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Aspen Pharma Trading Limited
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:60 mesi

Denominazione

AZATIOPRINA WELLCOME 50 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Azatioprina Asp - 50cpr Riv 50mg

Categoria farmacoterapeutica

Immunosoppressori.

Principi attivi

Azatioprina.

Eccipienti

Lattosio monoidrato, amido di mais, amido di mais pregelatinizzato, magnesio stearato, acido stearico. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400.

Indicazioni

Azatioprina e' utilizzata come agente immunosoppressivo ed antimetabolita sia da sola che, piu' comunemente, in associazione ad altri farmaci (solitamente cortisonici) e tecniche che influenzano la risposta immunitaria. L'effetto terapeutico puo' essere evidente solo dopo settimane o mesi e puo' comportare una riduzione della posologia degli steroidi, cosi' riducendo la tossicita' associata agli alti dosaggi e all'uso prolungato dei cortisonici. Azatioprina, in associazione con i cortisonici e/o con altri farmaci e tecniche immunosoppressive, e' indicatanel trattamento dei pazienti che hanno ricevuto trapianti d'organo; s ia da sola che piu' comunemente in associazione con i cortisonici e/o altre tecniche, e' stata utilizzata con beneficio clinico, comprendente anche la riduzione della posologia o l'interruzione dei cortisonici,in pazienti affetti dalle seguenti patologie: artrite reumatoide seve ra, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, polimiosite, epatite cronica attiva autoimmune, pemfigo volgare, poliarterite nodosa, anemia emolitica autoimmune, porpora trombocitopenica cronica idiopatica refrattaria; indicata nel trattamento delle forme moderate-gravi delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa) nei pazienti nei quali sia richiesta la terapia corticosteroidea per tempi prolungati (pazienti con dipendenza da steroidi), nei pazienti che non tollerano la terapia corticosteroidea, o nei pazienti refrattari agli steroidi o ad altre terapie standard di primo impiego.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'ipersensibilita' alla 6-mercaptopurina deve allertare il medico per una probabile ipersensibilita' all'azatioprina. La terapia con azatioprina non dovrebbe essere iniziata in donne in stato di gravidanza.

Posologia

Azatioprina deve essere somministrata almeno 1 ora prima o 3 ore dopo l'assunzione di cibo o di latte. In particolari condizioni cliniche sideve consultare la letteratura medica specialistica come riferimento. Adulti e bambini: nei trapianti, a seconda del regime di immunosoppre ssione adottato, si usa generalmente una dose di carico fino a 5 mg/kg/die per via orale. La dose di mantenimento varia da 1 a 4 mg/kg/die per via orale, aggiustata secondo le esigenze cliniche e la tolleranza ematologica. La terapia con azatioprina deve essere continuata indefinitamente, sia pure a basso dosaggio, per evitare il rischio di rigettodel trapianto. Nelle altre indicazioni in generale la dose iniziale e ' compresa tra 1 e 3 mg/kg/die e deve essere ridotta a seconda delle esigenze cliniche (che possono non essere evidenti per settimane o mesi) e della tolleranza ematologica. Quando la risposta terapeutica e' evidente, occorre considerare la possibilita' di ridurre la dose di mantenimento al livello di posologia piu' basso compatibile con il mantenimento della risposta terapeutica. Se non si osserva alcun miglioramento nello stato di salute del paziente nei primi tre mesi, occorre considerare la possibilita' di interrompere la terapia. Tuttavia, nei pazienti con malattia infiammatoria cronica dell'intestino, deve essere presa in considerazione una durata di trattamento non inferiore ai 4 mesiin quanto una risposta al trattamento puo' non essere clinicamente ev idente prima di tale periodo. La dose di mantenimento richiesta puo' variare fra 1 e 3 mg/kg/die, dipendendo dalla patologia in trattamento e dalla risposta individuale del paziente, compresa la tolleranza ematologica. Bambini in sovrappeso: possono richiedere dosi al livello piu' alto del range posologico e pertanto si raccomanda un attento monitoraggio della risposta al trattamento. Pazienti anziani: l'esperienza di somministrazione di azatioprina e' limitata. Sebbene i dati disponibili non evidenzino che l'incidenza degli effetti indesiderati nei pazienti anziani sia piu' alta di quella negli altri pazienti trattati conazatioprina, si consiglia di monitorare la funzionalita' renale ed ep atica e di considerare la riduzione della dose in presenza di insufficienza. Insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale e/oepatica si deve prendere in considerazione la riduzione del dosaggio. Insufficienza epatica: nei pazienti con insufficienza renale e/o epat ica si deve prendere in considerazione la riduzione del dosaggio. Interazioni farmaceutiche: quando in concomitanza ad azatioprina sono somministrati inibitori della xantina ossidasi, come l'allopurinolo, e' essenziale che venga somministrato solo il 25% della dose usuale di azatioprina, in quanto l'allopurinolo riduce la velocita' del catabolismo di azatioprina. Pazienti con deficit di TPMT: presentano un rischio maggiore di grave tossicita' da azatioprina a seguito di dosi convenzionali di azatioprina e generalmente richiedono una sostanziale riduzionedella dose. Non e' stata definita la dose iniziale ottimale per pazie nti omozigoti per la carenza. La maggior parte dei pazienti eterozigoti per la carenza di TPMT puo' tollerare le dosi raccomandate di azatioprina, ma alcuni possono richiedere una riduzione del dosaggio. Sono disponibili test genotipici efenotipici per TPMT.

Conservazione

Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.

Avvertenze

L'immunizzazione che utilizza vaccini vivi ha la potenzialita' di causare infezioni negli ospiti immunocompromessi. Pertanto non e' raccomandata l'immunizzazione con vaccini vivi. Non si consiglia la co-somministrazione di ribavirina ed azatioprina. La ribavirina puo' ridurre l'efficacia ed aumentare la tossicita' di azatioprina. Monitoraggio: l'uso di azatioprina presenta rischi potenziali. Prescrivere solo se il paziente puo' essere adeguatamente controllato per gli effetti tossici durante tutta la durata della terapia. Prestare attenzione nel monitorare la risposta ematologica e nel ridurre il dosaggio di mantenimento al minimo richiesto per la risposta clinica. Eseguire durante le prime otto settimane di terapia esami emocromocitometrici. La frequenza degli esami emocromocitometrici puo' essere ridotta nel prosieguo della terapia, ma si suggerisce di effettuarli mensilmente o almeno ad intervalli di non piu' di 3 mesi. Ai primi segni di riduzione anomala della conta ematica, sospendere il trattamento. I pazienti devono essere istruiti a riferire qualsiasi evidenza di infezioni, facilita' all'evenienza di emorragie od ematomi inattesi od altre manifestazioni che possano essere legate a depressione midollare. La soppressione midollare e' reversibile se azatioprina viene sospesa abbastanza precocemente. Azatioprina e' epatotossica e si devono monitorare routinariamente i test di funzionalita' epatica. Un monitoraggio piu' frequente puo' essere consigliabile in quei pazienti con malattie epatiche preesistenti o chericevono terapie potenzialmente epatotossiche. Istruire il paziente a d interrompere azatioprina immediatamente se compare ittero. Esistono individui con deficienza ereditaria dell'enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT) che possono essere sensibili in modo non usuale all'effetto mielosoppressivo della azatioprina e portati a sviluppare una rapidadepressione midollare a seguito del trattamento iniziale. Questo prob lema puo' essere esacerbato dalla co- somministrazione con farmaci cheinibiscono il TPMT, quali l'olsalazina, la mesalazina o la sulfasalaz ina. In individui che ricevevano 6-mercaptopurina in combinazione con altri citotossici, e' stata anche riportata una possibile associazionetra una riduzione dell'attivita' del TPMT e leucemie e mielodisplasie secondarie. Pertanto l'attento monitoraggio della conta ematica e' se mpre necessario. Puo' essere necessario ridurre il dosaggio di azatioprina quando questo farmaco e' associato ad altri farmaci per i quali la tossicita' primaria o secondaria sia la mielosoppressione. Insufficienza renale e/o epatica: si consiglia cautela durante la somministrazione di azatioprina in pazienti con insufficienza renale e/o epatica. In questi pazienti si deve prendere in considerazione la riduzione del dosaggio e si deve monitorare attentamente la risposta ematologica. Sindrome di Lesh-Nyhan: esperienze limitate suggeriscono che azatioprinanon dia benefici ai pazienti con deficienza di ipoxantina guanina fos foribosil transferasi. Pertanto, considerate le anomalie del metabolismo in tali pazienti, non e' prudente raccomandare la somministrazione di azatioprina in questi pazienti. Mutagenesi: sono state osservate anomalie cromosomiche in pazienti maschi e femmine trattati con azatioprina. E' difficile stabilire il ruolo di azatioprina nello sviluppo di tali anomalie. Sono state osservate anomalie cromosomiche, che scompaiono col tempo, nei linfociti della prole di pazienti trattati con azatioprina. Tranne che in casi estremamente rari, nessuna evidente anomalia fisica e' stata osservata nella prole di pazienti trattati con azatioprina. Azatioprina e luce ultravioletta a onde lunghe hanno mostratoun effetto clastogeno sinergico nei pazienti trattati con azatioprina per alcuni disturbi. Effetti sulla fertilita': il miglioramento della insufficienza renale cronica dovuto al trapianto renale, che ha compo rtato la somministrazione di azatioprina, e' stato accompagnato dall'incremento della fertilita' nei pazienti trapiantati sia maschi che femmine. Cancerogenesi: i pazienti in terapia immunosoppressiva presentano un rischio maggiore di sviluppare linfomi non-Hodgkin e altri tumorimaligni, in particolare tumori cutanei (melanoma e non-melanoma), sar coma (Kaposi e non -Kaposi) e cancro del collo dell'utero in situ . Ilrischio sembra essere correlato alla intensita' ed alla durata della immunosoppressione, piuttosto che all'uso di uno specifico agente. E' stato riportato che la riduzione o l'interruzione della immunosoppressione puo' essere associata alla parziale o completa regressione dei linfomi non-Hodgkin e sarcoma di Kaposi. Nella popolazione con malattie infiammatorie croniche dell'intestino sono stati segnalati casi di linfoma epatosplenico a cellule T quando azatioprina e' stata utilizzata assieme ad agenti anti-TNF. I pazienti in trattamento con piu' agenti immunosoppressivi possono essere a rischio di una sovra-immunosoppressione, pertanto tale terapia deve essere mantenuta al piu' basso livello efficace. Poiche' in tali pazienti e' usuale l'incremento del rischio di tumori cutanei, si deve limitare l'esposizione alla luce solare ealla luce ultravioletta, e i pazienti devono indossare un abbigliamen to protettivo e utilizzare creme solari ad elevato fattore di protezione. Infezione da Virus della Varicella Zoster: l'infezione da virus della varicella zoster puo' divenire grave durante la somministrazione di immunosoppressivi. Deve essere posta attenzione in particolare con riferimento a quanto segue: prima di iniziare la somministrazione di immunosoppressivi, il medico deve verificare se il paziente ha una anamnesi positiva per infezione da VZV. Un test sierologico puo' essere utile per determinare precedenti esposizioni. I pazienti che non hanno precedenti di esposizione devono evitare il contatto con individui che hanno la varicella o l'herpes zoster. Se il paziente e' esposto al VZV,deve essere posta particolare attenzione per evitare che i pazienti s viluppino varicella o herpes zoster, e puo' essere presa in considerazione una immunizzazione passiva con immunoglobuline della varicella-zoster (VZIG). Se il paziente e' infettato con VZV, devono essere prese appropriate misure, che possono includere terapia antivirale e terapiedi supporto. Il medicinale contiene lattosio. Leucoencefalopatia mult ifocale progressiva (LMP): e' stata segnalata in pazienti che ricevevano azatioprina assieme ad altri agenti immunosoppressivi. La terapia immunosoppressiva deve essere interrotta ai primi segni o sintomi suggestivi di LMP e una appropriata valutazione deve essere intrapresa per definire una diagnosi. Epatite B: i portatori di epatite B sono a rischio di riattivazione della replicazione dell'HBV, con aumenti asintomatici dei livelli sierici di HBV DNA e ALT.

Interazioni

Vaccini: l'attivita' immunosoppressiva di azatioprina potrebbe dar luogo ad una risposta ai vaccini vivi atipica e potenzialmente negativa epertanto la sommistrazione di vaccini vivi a pazienti che ricevono az atioprina non e' raccomandata. E' probabile una riduzione della risposta ai vaccini uccisi e una tale risposta e' stata osservata al vaccinodell'epatite B in pazienti trattati con l'associazione azatioprina e corticosteroidi. Un limitato studio clinico ha mostrato che dosi terapeutiche standard di azatioprina non influenzano in modo negativo la risposta al vaccino pneumococcico polivalente, come valutato sulla base alla concentrazione media anticorpale specifica anti-capsulare. >>Effetti di farmaci concomitanti su azatioprina. Ribavirina: inibisce l'enzima inosina monofosfato deidrogenasi (IMPDH), portando ad una piu' bassa produzione di nucleotidi attivi di 6-tioguanina. E' stata segnalatamielosoppressione grave a seguito della somministrazione concomitante di azatioprina e ribavirina; pertanto la somministrazione concomitant e non e' consigliata. Agenti citostatici/mielosoppressivi: la somministrazione concomitante di farmaci citostatici, o farmaci che possono avere effetto mielosoppressivo, come la penicillamina, deve essere, ove possibile, evitata. Esistono segnalazioni contrastanti di interazioni cliniche, che comportano anomalie ematologiche gravi, tra azatioprina e co-trimossazolo. Sono stati riportati casi che suggeriscono che la comparsa di anomalie ematologiche puo' essere dovuta alla co-somministrazione di azatioprina e ACE inibitori. Vi sono indicazioni che cimetidina e indometacina possono avere effetto mielosoppressivo, che puo' essere incrementato dalla co-somministrazione di azatioprina. Allopurinolo/oxipurinolo/tiopurinolo: l'attivita' della xantino-ossidasi e' inibita dall'allopurinolo, dall'oxipurinolo e dal tiopurinolo con la conseguenza di una ridotta conversione dell'acido 6-tioinosinico biologicamente attivo in acido 6-tiourico biologicamente inattivo. Quando l'allopurinolo, l'oxipurinolo e/o il tiopurinolo sono somministrati in associazione con la 6-mercaptopurina o con l'azatioprina, la dose di questiultimi deve essere ridotta al 25% della dose originale. Aminosalicila ti: vi sono evidenze in vitro e in vivo che derivati aminosalicilici (per esempio olsalazina, mesalazina o sulfasalazina) inibiscono l'enzima TPMT. Pertanto puo' essere necessario considerare dosi piu' basse diazatioprina quando viene somministrata in concomitanza con derivati a minosalicilici. Metotrexato: il metotrexato (20 mg/m^2 per via orale) aumenta la AUC della 6-mercaptopurina di circa il 31% e il metotrexato(2 o 5 g/m^2 per via endovenosa) aumenta la AUC della 6-mercaptopurin a di circa il 69 e 93% rispettivamente. Pertanto, quando azatioprina e' co-somministrata ad alte dosi di metotrexato, la dose deve essere aggiustata per mantenere una idonea conta leucocitaria. >>Effetti di azatioprina su altri farmaci. Anticoagulanti: e' stata riportata inibizione dell'effetto anticoagulante di warfarin e dell'acenocumarolo, quando somministrati in concomitanza con azatioprina; pertanto possono essere necessarie dosi piu' alte dell'anticoagulante. Si raccomanda che i test di coagulazione siano attentamente monitorati quando gli anticoagulanti sono somministrati in concomitanza ad azatioprina.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a secondo dell'indicazione. La seguente convenzione e' stata usata per la classificazione della frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni virali, fungine e batteriche in pazienti trapiantati che ricevono azatioprina in associazione con altri immunosoppressivi; non comune: infezioni virali, fungine e batteriche in altre popolazioni di pazienti.I pazienti in trattamento con azatioprina, da sola o in associazione con altri farmaci immunosoppressivi, in particolare corticosteroidi, hanno mostrato una aumentata suscettibilita' ad infezioni virali, fungine e batteriche, incluse infezioni gravi o atipiche e riattivazioni dei virus varicella zoster, epatite B e altri agenti infettivi; molto raro: leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) associati al virus JC a seguito dell'uso di azatioprina in associazione ad altri immunosoppressivi. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipicompresi). Raro: neoplasie inclusi linfomi non-Hodgkin, cancro della pelle (melanoma e non-melanoma), sarcoma (Kaposi e non-Kaposi) e cancro del collo dell'utero in situ, leucemia mieloide acuta e mielodisplasia. Il rischio di sviluppare linfomi non-Hodgkin e altri tumori maligni, e' aumentato nei pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressivi, particolarmente nei pazienti trapiantati che ricevono un trattamento aggressivo, e tale terapia dovrebbe essere mantenuta ai piu' bassilivelli efficaci. L'aumentato rischio di sviluppare linfomi non-Hodgk in nei pazienti con artrite reumatoide immunosoppressi in confronto con la popolazione generale sembra essere correlato almeno in parte allamalattia stessa. Vi sono state rare segnalazioni di leucemia mieloide acuta e mielodisplasia (alcune in associazione con anomalie cromosomi che); molto raro: linfoma epatosplenico a cellule T nei pazienti con malattie infiammatorie croniche dell'intestino quando utilizzata assieme ad agenti anti-TNF. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: depressione della funzione del midollo osseo; leucopenia; comune: trombocitopenia; non comune: anemia; raro: agranulocitosi, pancitopenia, anemia aplastica, anemia megaloblastica, ipoplasia della serie eritroide. L'azatioprina puo' essere associata a depressione midollare, generalmente reversibile, dose-correlata, piu' frequentemente in formadi leucopenia, ma anche a volte di anemia e trombocitopenia, e rarame nte di agranulocitosi, pancitopenia e anemia aplastica. Questo avvieneparticolarmente nei pazienti predisposti alla mielotossicita', quali i pazienti con deficienza di TPMT e con insufficienza renale e epatica, pazienti in trattamento con allopurinolo che non riducono la dose diazatioprina. La terapia con azatioprina e' stata associata ad un aume nto, reversibile e dose-correlato, del volume corpuscolare medio e della concentrazione emoglobinica dei globuli rossi. Sono state osservatealterazioni megaloblastiche a carico del midollo osseo, ma sono rare l'anemia megaloblastica grave o l'ipoplasia della serie eritroide. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; molto raro: sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Sono state descritte occasionalmente, a seguito di somministrazione del farmaco, alcune differenti sindromi cliniche, che appaiono essere reazioni idiosincratiche di ipersensibilita'. Le manifestazioni cliniche comprendono malessere generale, vertigini, nausea, vomito, diarrea, febbre, brividi, esantema, rash, vasculite, mialgie, artralgie, ipotensione, alterazioni della funzionalita' renale, alterazioni della funzionalita' epatica e colestasi, disritmia cardiaca. In molti casi laripresa del trattamento con azatioprina ha confermato l'associazione con il farmaco. La sospensione immediata del trattamento con azatioprina e l'istituzione di un appropriato supporto circolatorio hanno portato alla risoluzione nella maggioranza dei casi. Altre gravi patologie concomitanti hanno contribuito a casi di decesso molto rari. A seguitodi reazioni di ipersensibilita' ad azatioprina, si deve attentamente considerare, sulla base della valutazione del singolo individuo, la necessita' di continuare la somministrazione di azatioprina. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: polmoniti reversibili. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Una bassa percentuale di pazienti riferisce nausea dopo l'inizio della terapia con azatioprina. Questa sembra diminuire se le compresse sono assunte dopo i pasti; non comune: pancreatiti; molto raro: colite, diverticolite e perforazione dell'intestino descritte in pazienti sottoposti a trapianti, diarrea grave nella popolazione con malattie infiammatorie dell'intestino. Complicanze gravi, quali colite, diverticolite e perforazione intestinale, sono state descritte in pazienti trapiantati in trattamento immunosoppressivo. Tuttavia l'eziologia non e' chiaramente stabilita e potrebbero essere implicati gli alti dosaggi dei cortisonici. In pazienti trattati con il medicinale per malattie infiammatorie croniche dell'intestino e' comparsa diarrea grave, recidivante alla ripresa del trattamento. Si deve tener conto, nel trattare questi pazienti, della possibilita' che la risacerbazione dei sintomi possa essere farmaco-correlata. Pancreatite e' stata osservata in una bassa percentuale di pazienti in terapia con il farmaco, in particolare in quelli sottoposti a trapianto renale o nei soggetti affetti da malattie infiammatorie intestinali. E' difficile correlare l'evenienza della pancreatite con la somministrazione di un solo farmaco, sebbene la ripresa del trattamento abbia confermato l'osservazione. Patologie epatobiliari. Non comune: colestasi e riduzione della funzionalita' epatica; raro: danno epatico pericoloso per la vita. Sono state osservate occasionalmente in associazione al trattamento con azatioprina colestasi e riduzione della funzionalita' epatica, generalmente reversibili con la sospensione della terapia. Tali sintomi possono essere associati ai sintomi di reazione di ipersensibilita'. Principalmente in pazienti sottoposti a trapianto sono stati decritti casi rari, ma pericolosi per la vita, di danno epatico associato a somministrazione cronica di azatioprina. I referti istologici comprendono dilatazione sinusoidale, peliosi epatica, malattia veno-occlusiva e iperplasia nodulare rigenerativa. In alcuni casi lasospensione della azatioprina ha comportato un miglioramento, tempora neo o permanente, del dato istologico e dei sintomi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: alopecia.

Gravidanza e allattamento

E' stato osservato il verificarsi della trasmissione sostanziale transplacentare e transamniotica di azatioprina e dei suoi metabolici dallamadre al feto. L'azatioprina non deve essere somministrata a pazienti che sono in gravidanza o che probabilmente lo siano a breve senza una attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'evidenza della teratogenesi di azatioprina nell'uomo e' dubbia. Come nel caso di tutti gli altri trattamenti chemioterapici citotossici, adeguate precauzioni contraccettive devono essere impiegate quando ad uno dei partner venga somministrata azatioprina. In seguito all'esposizione della madre ad azatioprina, soprattutto in combinazione con corticosteroidi, sono stati riportati casi di nascite premature e di neonati sottopeso alla nascita. Si sono verificati casi di aborto spontaneo successivamente ad esposizione materna o paterna ad azatioprina. Sono state riportate leucopenia e/o trombocitopenia in una percentuale di neonati, alle cui madri era stata somministrata azatioprina nel corso della gravidanza. Durante la gravidanza si consiglia particolare cura al monitoraggio ematologico. Nel colostro e nel latte di donne in trattamento con azatioprina e' stata identificata 6-mercaptopurina. Si raccomanda alle donneche ricevono azatioprina di non allattare al seno.