Benlysta - Ev 1fl 400mg

Dettagli:
Nome:Benlysta - Ev 1fl 400mg
Codice Ministeriale:041381029
Principio attivo:Belimumab
Codice ATC:L04AA26
Fascia:H
Prezzo:764.19
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:60 mesi

Denominazione

BENLYSTA 400 MG

Formulazioni

Benlysta - Ev 1fl 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Immunosoppressori.

Principi attivi

Belimumab.

Eccipienti

Acido citrico monoidrato (E330); sodio citrato (E331); saccarosio; polisorbato 80.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato come terapia aggiuntiva nei pazienti adulti con lupus eritematoso sistemico (LES) attivo, autoanticorpi-positivo, con un alto grado di attivita' della malattia (ad esempio anti-dsDNA positivi e basso complemento) nonostante la terapia standard.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Il trattamento con il farmaco deve essere iniziato e supervisionato daun medico qualificato esperto nella diagnosi e nel trattamento del LE S. Le infusioni di medicinale devono essere somministrate da un operatore sanitario qualificato addestrato alla somministrazione della terapia infusionale. La somministrazione del medicinale puo' causare reazioni di ipersensibilita' e reazioni infusionali gravi o pericolose per la vita. E' stata riportata la comparsa di sintomi di ipersensibilita' acuta nei pazienti varie ore dopo la somministrazione per infusione. E' stata anche osservata la ricomparsa di reazioni clinicamente significative dopo l'inizio del trattamento appropriato dei sintomi. Pertanto, il farmaco deve essere somministrato in un ambiente dove siano immediatamente disponibili risorse per il trattamento di tali reazioni. I pazienti devono rimanere sotto controllo clinico per un periodo prolungato di tempo (per varie ore), a seguito almeno delle 2 prime infusioni, tenendo conto della possibilita' di una reazione ad inizio ritardato. I pazienti trattati con il prodotto devono essere informati del potenziale rischio di ipersensibilita' grave o pericolosa per la vita e del potenziale ritardo nell'inizio delle reazioni o della ricomparsa deisintomi. Non sono disponibili dati, o questi sono insufficienti, sugl i effetti del medicinale nei pazienti con nefrite lupica attiva grave o con lupus attivo grave a carico del sistema nervoso centrale. Pertanto, il farmaco non puo' essere raccomandato per trattare queste condizioni. Prima dell'infusione del farmaco, puo' essere somministrato un pre-trattamento che include un antistaminico, con o senza un antipiretico. La dose raccomandata e' di 10 mg/kg ai Giorni 0, 14 e 28, ed in seguito ad intervalli di 4 settimane. Le condizioni del paziente devono essere valutate in modo continuo. Si deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento con il farmaco in caso di assenza di miglioramento nel controllo della malattia dopo 6 mesi di trattamento. Anziani (> 65 anni): l'efficacia e la sicurezza del medicinale negli anziani non sono state stabilite. I dati relativi ai pazienti di > 65 anni sono limitati a < 1,6% della popolazione studiata. Pertanto, l'uso del farmaco nei pazienti anziani non e' raccomandato a meno che i benefici attesi superino i rischi. Nel caso sia considerata necessaria la somministrazione del prodotto a pazienti anziani, non e' richiesto un aggiustamento della dose. Insufficienza renale: belimumab e' stato studiato in un numero limitato di pazienti con insufficienza renale affetti da LES. Sulla base delle informazioni disponibili, non e' richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale lieve, moderata o grave. Tuttavia, a causa della mancanza di dati, si raccomanda cautela nei pazienti con insufficienza renale grave. Insufficienza epatica: non sono stati condotti studi specifici con il medicinalein pazienti con insufficienza epatica. E' improbabile che i pazienti con insufficienza epatica richiedano un aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini(di eta' inferiore a 18 anni) non sono state stabilite. Non sono disp onibili dati. Il prodotto e' somministrato per infusione endovenosa, edeve essere ricostituito e diluito prima della somministrazione. Il m edicinale deve essere somministrato per infusione endovenosa della durata di 1 ora. Il farmaco non deve essere somministrato come bolo endovenoso. La velocita' di infusione puo' essere rallentata o interrotta se il paziente sviluppa una reazione infusionale. L'infusione deve essere interrotta immediatamente se il paziente manifesta una reazione avversa potenzialmente pericolosa per la vita.

Conservazione

Flaconcini non aperti: conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Il medicinale non e' stato studiato nei seguenti gruppi di pazienti, nei quali non e' raccomandato: lupus attivo grave a carico del sistema nervoso centrale; nefrite lupica attiva grave; HIV; anamnesi positiva,o malattia in corso, per epatite B o C; ipogammaglobulinemia (IgG <40 0 mg/dl) o deficit di IgA (IgA <10 mg/dl); anamnesi positiva per trapianto di organo maggiore o trapianto di linea cellulare/cellula ematopoietica/midollo o trapianto renale. Uso concomitante di terapia che ha come target le cellule B o ciclofosfamide: il farmaco non e' stato studiato in associazione con un'altra terapia che abbia come target le cellule B o con ciclofosfamide per via endovenosa. Si deve esercitare cautela se il medicinale e' somministrato in associazione con un'altra terapia che abbia come target le cellule B o con ciclofosfamide. Reazioni da infusione e ipersensibilita': la somministrazione del farmaco puo' causare reazioni di ipersensibilita' e reazioni da infusione che possono essere gravi e fatali. Nel caso di una reazione grave, la somministrazione del prodotto deve essere interrotta e deve essere somministrata una terapia medica appropriata. Il rischio di reazioni di ipersensibilita' e' stato maggiore con le prime due infusioni; tuttavia si deve considerare tale rischio per ogni somministrazione per infusione. Ipazienti con anamnesi positiva per allergie multiple a farmaci o iper sensibilita' significativa possono essere soggetti ad un aumento del rischio. Prima dell'infusione del medicinale, puo' essere somministratoun pre- trattamento che include un antistaminico, con o senza un anti piretico. Non vi e' sufficiente evidenza per determinare se la pre-medicazione riduce la frequenza o la gravita' delle reazioni da infusione. Negli studi clinici reazioni gravi da infusione e di ipersensibilita' hanno interessato lo 0,9% circa dei pazienti, ed hanno incluso reazioni anafilattiche, bradicardia, ipotensione, angioedema e dispnea. Le reazioni da infusione si sono presentate piu' frequentemente durante le prime due infusioni e tendevano a ridursi con le infusioni successive. E' stata riportata la comparsa di sintomi di ipersensibilita' acutanei pazienti varie ore dopo la somministrazione per infusione. E' sta ta anche osservata la ricomparsa di reazioni clinicamente significative dopo l'inizio del trattamento appropriato dei sintomi. Pertanto, il farmaco deve essere somministrato in un ambiente dove siano immediatamente disponibili risorse per il trattamento di tali reazioni. I pazienti devono rimanere sotto controllo clinico per un periodo prolungato di tempo (per varie ore), a seguito almeno delle 2 prime infusioni, tenendo conto della possibilita' di una reazione ad inizio ritardato. I pazienti devono essere informati che le reazioni di ipersensibilita' sono possibili il giorno dell'infusione, o il giorno successivo, e devono essere informati dei potenziali segni e sintomi e della possibilita'della loro ricomparsa. I pazienti devono essere istruiti di rivolgers i immediatamente al medico se presentano uno qualsiasi di questi sintomi. Infezioni: il meccanismo d'azione del medicinale potrebbe aumentare il potenziale rischio di sviluppare infezioni, incluse le infezioni opportunistiche. Esercitare cautela quando prendono in considerazione l'uso del farmaco nei pazienti con infezioni croniche o con anamnesi positiva per infezioni ricorrenti. I pazienti che ricevono qualsiasi terapia per una infezione cronica non devono iniziare la terapia con il prodotto. I pazienti che sviluppano una infezione mentre sono in trattamento con il farmaco devono essere attentamente monitorati. Non e' noto il rischio relativo all'uso del medicinale nei pazienti con tubercolosi attiva o latente. Immunizzazione: i vaccini vivi non devono essere somministrati nei 30 giorni precedenti o in concomitanza con il farmaco, in quanto non e' stata stabilita la sicurezza clinica. Non sono disponibili dati relativi alla trasmissione secondaria di infezioni da persone che ricevevano vaccini vivi a pazienti che ricevevano il prodotto. A causa del suo meccanismo d'azione, belimumab puo' interferire con la risposta all'immunizzazione. Non e' nota l'efficacia della vaccinazione concomitante nei pazienti che ricevono il farmaco. Dati limitati suggeriscono che il medicinale non influisce in modo significativo sulla capacita' di mantenere una risposta immunitaria protettiva alle immunizzazioni ricevute prima della somministrazione del farmaco. In un sotto-studio, in un piccolo gruppo di pazienti che aveva ricevuto inprecedenza vaccinazioni per il tetano, per il pneumococco o per l'inf luenza e' stato rilevato il mantenimento dei titoli protettivi dopo iltrattamento con il farmaco. Non vi sono dati sufficienti per trarre c onclusioni relative alla capacita' dei soggetti che ricevono il medicinale di aumentare le risposte protettive ai vaccini. Patologie malignee linfoproliferative: i medicinali immunomodulatori, incluso il belim umab, possono aumentare il rischio di patologie maligne. Si deve esercitare cautela quando si prende in considerazione la terapia con belimumab per i pazienti con anamnesi positiva per patologie maligne o quando si prende in considerazione la prosecuzione del trattamento nei pazienti che sviluppano patologie maligne. Non sono stati studiati pazienti affetti da neoplasie maligne negli ultimi 5 anni, ad eccezione dei pazienti con carcinoma della cute basale o a cellule squamose o con carcinoma della cervice uterina, che sono stati escissi in modo completo o trattati in modo adeguato.

Interazioni

Non sono stati condotti studi di interazione.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla classificazione sistemica organica secondo MedDRA ed in base alla frequenza. Le categorie di frequenza usate sono: molto comune (> 1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000 a <1/100). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni batteriche, ad esempio bronchite,cistite; comune: gastroenterite virale, faringite, nasofaringite. Pat ologie del sistema emolinfopoietico. Comune: leucopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni di ipersensitivita'; non comune:reazioni anafilattiche, angioedema. Disturbi psichiatrici. Comune: de pressione, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: emicrania.Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, eruzion e cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alle estremita'. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazioni correlateall'infusione, piressia. Le Reazioni da ipersensibilita' comprendono un gruppo di reazioni, inclusa l'anafilassi, e si possono manifestare con una gamma di sintomi che includono ipotensione, angioedema, orticaria o altre eruzioni cutanee, prurito, e dispnea. Le Reazioni correlate all'infusione' comprendono un gruppo di reazioni e si possono manifestare con una gamma di sintomi che includono bradicardia, mialgia, cefalea, eruzione cutanea, orticaria, piressia, ipotensione, ipertensione, capogiri, e artralgia. A causa della sovrapposizione dei segni e deisintomi non e' possibile distinguere in tutti i casi tra reazioni da ipersensibilita' e reazioni da infusione. Reazioni da infusione e ipersensibilita': l'incidenza delle reazioni da infusione e delle reazionida ipersensibilita' che si sono verificate durante il giorno stesso d ell'infusione e' stata del 17% nel gruppo che ha ricevuto il farmaco edel 15% nel gruppo che ha ricevuto placebo, con l'1% e lo 0,3 %, risp ettivamente, che ha richiesto l'interruzione permanente del trattamento. Queste reazioni sono state generalmente osservate il giorno dell'infusione, ma reazioni acute di ipersensibilita' possono anche presentarsi il giorno successivo alla somministrazione. I pazienti con anamnesipositiva per allergie multiple a farmaci o significative reazioni di ipersensibilita' possono essere soggetti ad un aumento del rischio. Infezioni: l'incidenza complessiva delle infezioni e' stata del 70% nel gruppo che ha ricevuto il medicinale e del 67% nel gruppo che ha ricevuto placebo. Le infezioni che si sono verificate in almeno il 3% dei pazienti trattati con il farmaco e almeno l'1% piu' di frequente rispetto ai pazienti che ricevevano placebo, sono state nasofaringiti, bronchiti, faringiti, cistiti, e gastroenteriti virali. Infezioni gravi si sono verificate nel 5% dei pazienti che ricevevano il prodotto o placebo. Infezioni che hanno portato all'interruzione del trattamento si sono verificate nello 0,6% dei pazienti che ricevevano il farmaco e nell'1% dei pazienti che ricevevano placebo. Sono state segnalate infezioni opportunistiche in tre pazienti trattati con il medicinale. In un caso, il nesso di causalita' e' improbabile. Non sono state segnalate infezioni opportunistiche nel gruppo placebo. Leucopenia: l'incidenza della leucopenia segnalata come effetto indesiderato e' stata del 4% nelgruppo che ha ricevuto il farmaco e del 2% nel gruppo che ha ricevuto placebo. Disturbi psichiatrici: l'insonnia si e' verificata nel 7% de l gruppo che ha ricevuto il medicinale e nel 5% del gruppo che ha ricevuto placebo. Depressione e' stata segnalata nel 5% e nel 4% dei gruppi che hanno ricevuto il farmaco e placebo, rispettivamente. Patologie gastrointestinali: i pazienti obesi (IMC >30 kg/m^2) trattati con il prodotto hanno segnalato percentuali piu' elevate di nausea , vomito e diarrea rispetto al placebo, ed in confronto ai pazienti con peso normale (IMC da >=18,5 a <=30 kg/m^2). Nessuno di questi eventi gastrointestinali nei pazienti obesi e' stato grave.

Gravidanza e allattamento

Le donne potenzialmente fertili devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e per almeno 4 mesi dopo l'ultimo trattamento. Vi e' un numero limitato di dati sull'uso del medicinale nelle donne in gravidanza. Non sono stati condotti studi formali. Oltre all'atteso effetto farmacologico, ovvero alla riduzione delle cellule B, studi nell'animale condotti sulle scimmie non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Il farmaco non deve essere usato in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Non e' noto se il medicinale sia escreto nel latte umano o se sia assorbito per via sistemica dopo l'ingestione. Tuttavia, belimumabe' stato rilevato nel latte di scimmie femmine alle quali erano stati somministrati 150 mg/kg ogni 2 settimane. Poiche' gli anticorpi mater ni (IgG) sono escreti nel latte materno, si raccomanda che venga presala decisione di interrompere l'allattamento al seno o di interrompere la terapia con il farmaco, tenendo in considerazione il beneficio del l'allattamento materno per il bambino e il beneficio della terapia perla donna. Non vi sono dati sugli effetti del medicinale sulla fertili ta' umana. Gli effetti sulla fertilita' maschile e femminile non sono stati formalmente valutati negli studi sull'animale.