Bicavera - 2,3% Glu 2500ml 4sacc

Dettagli:
Nome:Bicavera - 2,3% Glu 2500ml 4sacc
Codice Ministeriale:035498070
Principio attivo:Soluzione Per Dialisi Peritoneale
Codice ATC:B05DB
Fascia:C
Prezzo:128.67
Produttore:Fresenius Medical Care It. Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione per dialisi peritoneale
Contenitore:Sacca
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non inferiore a + 4 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Formulazioni

Bicavera - 2,3% Glu 2000ml 4sacc
Bicavera - 2,3% Glu 2500ml 4sacc

Categoria farmacoterapeutica

SOLUZIONI PER DIALISI PERITONEALE

Indicazioni

Stadio terminale (scompensato) dell'insufficienza renale cronica di qualsiasi natura, trattata con dialisi peritoneale.

Controindicazioni / effetti secondari

Non deve essere somministrata in pazienti affetti da grave ipokaliemia, grave ipercalcemia, ipovolemia e ipotensione. Per il trattamento di dialisi peritoneale in generale. La dialisi peritoneale non va iniziatta in caso di: recente operazione chirurgica, lesione addominale, storia di numerose operazioni all'addome con aderenze fibrose, gravi ustioni addominali, perforazione intestinale, stati di infiammazione estesadella cute della parete addominale (dermatite), malattie infiammatori e dell'intestino (morbo di Crohn, colite ulcerosa, diverticolite), peritonite localizzata, fistola addominale interna o esterna, ernie ombelicali, inguinali o altre ernie addominali, tumori a livello addominale, ileo, malattie polmonari (soprattutto polmonite), sepsi, grave iperlipidemia, in casi rari di uremia, non trattabili con la dialisi peritoneale, cachessia e gravi perdite di peso, soprattutto nei casi in cui non viene garantita l'assunzione adeguata di proteine, pazienti fisicamente o mentalmente incapaci di effettuare la dialisi peritoneale, in base alle istruzioni del medico. Se una qualsiasi delle patologie sovradescritte dovesse manifestarsi durante la dialisi peritoneale, spettera' al medico curante decidere come procedere. Questa soluzione per dialisi peritoneale non deve essere usata per infusione endovenosa. Non ci sono dati adeguati relativi all'uso delle soluzioni in studi animali in donne in gravidanza. Deve essere usata cautela nella prescrizionea donne in gravidanza o durante l'allattamento.

Posologia

E' indicata esclusivamente per uso intraperitoneale. Le modalita' terapeutiche, la frequenza di somministrazione e i tempi di sosta richiesti verranno indicati dal medico curante. Dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). Se non diversamente consigliati, i pazienti riceveranno un'infusione di 2000 ml di soluzione per scambio, per quattro volte al giorno. Dopo un tempo di sosta compreso tra le 2 e le 10 ore, la soluzione dovra' essere drenata. Sara' necessario un aggiustamento di dosaggio per i singoli pazienti. Se all'inizio della dialisi peritoneale dovessero comparire dolori da sovradistensione addominale, la quantita' di soluzione per scambio dovra' essere inizialmente ridotta a 500-1500 ml. In pazienti di corporatura robusta, e se in essi non vi e' piu' alcuna funzione renale residua, sara' una dose di dialisato maggiore. In questi pazienti, o nei pazienti in grado di tollerare volumimaggiori, potra' essere somministrata una dose pari a 2500 ml di solu zione per scambio. Nei bambini la quantita' di soluzione per scambio deve essere ridotta in base all'eta', alla statura ed al peso corporeo 30-40 ml/Kg di peso corporeo). Dialisi peritoneale automatizzata (APD). Nel caso si usi un'apparecchiatura per dialisi peritoneale ciclica intermittente o continua (apparecchiatura sleep.safe), utilizzare sacche di volume maggiore (3000 ml), in grado di contenere piu' di una soluzione per lo scambio. L'apparecchiatura esegue scambi di soluzione secocondo la prescrizione medica memorizzata nell'apparecchiatura sleep.safe. Le soluzioni per dialisi peritoneale ad alta concentrazione di glucosio (2,3% o 4,25%) vengono utilizzate quando il peso corporeo e' superiore al peso desiderato. Il prelievo di liquido dal corpo aumenta in rapporto alla concentrazione di glucosio della soluzione per dialisiperitoneale. Queste soluzioni devono essere utilizzate con cautela, n el rispetto della membrana peritoneale, al fine di evitare disidratazione e mantenere il carico di glucosio il piu' basso possibile. La dialisi peritoneale e' una terapia a lungo termine, che prevede la somministrazione ripetuta di singole soluzioni. 1000 ml di soluzione bicaVera2,3 % glucosio contengono 22,73 g di glucosio. In base al dosaggio, oggni sacca fornisce al paziente fino a 45,5 g di glucosio. La dialisi, con le dosi prescritte, deve essere effettuata ogni giorno. La dialisiperitoneale deve protrarsi, finche' viene richiesta una terapia sosti tutiva delle funzioni renali.

Interazioni

L'uso di questa soluzione per dialisi peritoneale pu diminuire o annullare l'efficacia di altri medicinali, se questi vengono dializzati attraverso la membrana peritoneale. Potrebbe essere necessario regolarne la dose. Una riduzione della kaliemia puo' aumentare la frequenza di reazioni avverse associate a digitale. I livelli di potassio devono essere monitorati in modo particolarmente accurato durante la terapia associata a digitale. La somministrazione in concomitanza di farmaci contenenti calcio, cosi' come vitamina D, potrebbero provocare ipercalcemia. L'uso dei diuretici puo' contribuire a mantenere la diuresi residua, ma anche provocare disequilibrio di liquidi ed elettroliti. Nei pazienti diabetici, la dose quotidiana di medicamenti che riducono la glicemia va adattata al maggiore carico di glucosio.

Effetti indesiderati

E' una soluzione elettrolitica, la cui composizione e' simile a quelladel sangue. Inoltre, viene utilizzato il bicarbonato come tampone fis iologico. In generale, la soluzione e' molto ben tollerata. Eventuali effetti collaterali che potrebbero derivare dalla dialisi peritoneale stessa o essere indotti dalla soluzione per dialisi peritoneale. Possibili effetti collaterali legati alla soluzione per dialisi peritonealesono: problemi elettrolitici, p.e. ipokaliemia, ipercalcemia associat a ad un maggiore assorbimento di calcio, p.e. a causa della somministrazione di chelanti del fosforo contenenti calcio. Problemi d'idratazione. Una rapida diminuzione del peso corporeo, un calo della pressione sanguigna e/o tachicardia possono indicare disidratazione; edema, ipertensione ed eventuale dispnea potrebbero invece indicare iperidratazione. Aumento della glicemia, iperlipidemia, aumento del peso corporeo. Eventuali effetti collaterali che potrebbero derivare dal tipo di trattamento sono: peritonite, segnalata da un dialisato torbido. Possibileche in seguito si manifestino dolori addominali, febbre, sensazione d i malessere generale e, in casi molto rari, setticemia generalizzata (sepsi). Il paziente deve immediatamente rivolgersi al medico curante. In questi casi e' necessario chiudere la sacca con dialisato torbido con un tappo sterile e sottoporla a valutazioni supplementari. Infezione cutanea all'uscita del catetere o del tunnel sottocutaneo segnalata da rossore, edema, dolore, essudazioni o croste. Il medico curante deve essere consultato il prima possibile. Disturbi durante l'infusione oil drenaggio della soluzione, diarrea o stipsi, dispnea causata da elevazione del diaframma, ernia, dilatazione addominale e senso di sazieta', dolore alle spalle. Deve essere somministrata solo dopo un attentoaccertamento del rischio-beneficio nel caso di: perdita di elettrolit i dovuta a vomito e/o diarrea (una modifica temporanea di una soluzione per dialisi peritoneale contenente potassio dovrebbe allora diventare necessaria). Ipercalcemia, p.e. dovuta alla somministrazione di leganti del del fosforo contenenti calcio. Un transitorio o permanente passaggio ad una soluzione di dialisi peritoneale con una minore concentrazione di calcio deve pertanto essere considerato. Terapia digitalica: obbligatorio un monitoraggio regolare del livello di potassio nel siero. Una grave ipokaliemia potrebbe richiedere l'uso di una soluzione per dialisi contenente potassio, oltre a consigli dietetici. La naturale acidosi metabolica dovuta ad una insufficienza renale non potrebbe essere totalmente compensata dai 34 mmol/l del livello di bicarbonato della soluzione finale. Lacidosi potrebbe essere associata ad effetti indesiderati, p.e. malnutrizione. Una perdita di proteine, aminoacidi e vitamine idrosolubili si verifica durante la dialisi peritoneale. Per evitare squilibri, deve essere garantita una dieta adeguata o una integrazione. Le caratteristiche di trasporto della membrana peritonealepotrebbero modificare durante la dialisi peritoneale a lungo termine, inizialmente indicate da una perdita di ultrafiltrazione. In casi gra vi la dialisi peritoneale deve essere interrotta ed iniziata lemodialisi. Si devono monitorare i seguenti parametri: peso corporeo per riconoscere precocemente stati di iperidratazione e disidratazione, natriemia, kaliemia, calcemia, magnesio e fosfati nel sangue, equilibrio acido-base e proteine nel sangue, creatininemia ed uremia, paratormone e altri indicatori del metabolismo osseo, glicemia, funzione renale residua per poter adattare il trattamento di dialisi peritoneale. Pazienti anziani. Prima di iniziare la dialisi peritoneale, bisogna considerarela maggior incidenza di ernia nei pazienti anziani.