Bupaq - Iniet 1fl 10ml 0,3mg/Ml

Dettagli:
Nome:Bupaq - Iniet 1fl 10ml 0,3mg/Ml
Codice Ministeriale:104356011
Principio attivo:Buprenorfina
Codice ATC:N02AE01
Fascia:n/a
Prezzo:25
Stupefacente:Tabella medicinali sez. A - DL 36 20/3/2014
Produttore:Richter Pharma Ag
SSN:Veterinario
Ricetta:MMR - modello minist.a ricalco L 49/06. Detenzione e approvvigionamento riservati al medico veterinario DM 28/7/09
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce, non congelare
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

BUPAQ

Formulazioni

Bupaq - Iniet 1fl 10ml 0,3mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici.

Principi attivi

Buprenorfina (come cloroidrato) 0,3 mg/ml.

Eccipienti

Clorocresolo.

Indicazioni

CANI: Analgesia post operatoria. Potenziamento degli effetti sedativi delle sostanze che agiscono a livello centrale. GATTI: Analgesia post operatoria.

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in animali con ipersensibilita' al principio attivo o ad unoqualsiasi degli eccipienti. Non somministrare per via intratecale o e pidurale. Non utilizzare nella premedicazione in caso di parto cesareo.

Uso / Via di somministrazione

Intramuscolare, endovenosa.

Posologia

Per uso intramuscolare e endovenoso. CANI: Analgesia post operatoria, potenziamento della sedazione. GATTI: Analgesia post operatoria. 10-20microgrammi/kg (0,3-0,6 ml ogni 10 kg di peso). Se e' necessario alle viare ulteriormente il dolore, la dose puo' essere ripetuta: CANE: dopo 3-4 ore con 10 mcg/kg, oppure dopo 5-6 ore con 20 mcg/kg. GATTI: unavolta sola, dopo 1-2 ore con 10-20 mcg/kg. Il tappo di gomma puo' ess ere perforato un massimo di 25 volte. Mentre gli effetti sedativi si manifestano 15 minuti dopo la somministrazione, l'attivita' analgesica compare approssimativamente dopo 30 minuti. Per essere sicuri che l'analgesia sia presente durante l'intervento e in fase di recupero post operatorio, il prodotto dovrebbe essere somministrato prima dell'intervento, in fase di premedicazione. Se somministrato per potenziare la sedazione o in premedicazione, si dovrebbe ridurre il dosaggio di altre sostanze che agiscono a livello centrale, come l'acepromazina o la medetomidina. Questa riduzione sara' dipendente dal grado di sedazione richiesta, dalle caratteristiche dell'animale, dagli altri agenti inclusi nella premedicazione e da come l'anestesia verra' indotta e mantenuta. Potrebbe rivelarsi possibile anche la riduzione della quantita' di anestetico inalatorio da usare. Negli animali ai quali sono somministrati oppiacei con proprieta' sedative e analgesiche si possono manifestare effetti diversi. Per cui la risposta al farmaco dovrebbe essere monitorata in ogni animale, modificando le dosi successive di conseguenza. Talvolta dosi ripetute potrebbero non garantire una maggiore analgesia. In questi casi potrebbe essere preso in considerazione l'utilizzodi FANS iniettabili. E' opportuno utilizzare una siringa adeguatament e graduata per garantire il corretto dosaggio.

Conservazione

Tenere il flacone nel confezionamento esterno per proteggerlo dalla luce. Non refrigerare o congelare. Periodo di validita' dopo la prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.

Avvertenze

La somministrazione e detenzione del medicinale deve essere effettuataesclusivamente dal medico veterinario. La buprenorfina puo' causare d epressione respiratoria e come per altri oppiacei, bisogna prestare particolare attenzione nel trattare animali con funzionalita' respiratoria compromessa o animali che ricevono farmaci in grado di indurre depressione respiratoria. Nei casi di disfunzione renale, epatica e cardiaca o shock, l'uso di questo prodotto e' associato ad un rischio maggiore. La sicurezza non e' stata pienamente valutata in gatti clinicamente compromessi. La buprenorfina dovrebbe essere usata con cautela in soggetti con alterazioni della funzionalita' epatica e soprattutto con patologie a carico del tratto biliare, poiche' la buprenorfina e' metabolizzata nel fegato, nei suddetti animali l'intensita' e la durata d'azione della stessa potrebbe essere influenzata. La sicurezza della buprenorfina non e' stata dimostrata in animali di eta' inferiore alle 7 settimane. Non sono raccomandate somministrazioni ripetute ad intervalli piu' brevi rispetto a quelli previsti. Nei gatti la tollerabilita' della buprenorfina a lungo termine non e' stata valutata per piu' di 5giorni consecutivi di somministrazione. L'effetto di un oppiaceo sul trauma cranico e' dipendente dal tipo e dalla severita' del danno nonche' dal supporto respiratorio utilizzato. L'uso del prodotto in questecircostanze dovrebbe avvenire solo in seguito ad una valutazione del rapporto rischio/beneficio. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: in caso di versamento accidentale del prodotto lavarsi accuratamente le mani o la zona interessata. Avendo la buprenorfina un'azione oppioido-simile, bisognerebbe prendere ogni precauzione per evitare l'auto iniezione. In caso di auto iniezione o ingestione accidentali, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli ilfoglietto illustrativo o l'etichetta. In caso di esposizione parenter ale accidentale dovrebbe essere a disposizione il naloxone. In seguitoa contatto con occhi o cute, lavare accuratamente con acqua corrente fredda. Consultare il medico se l'irritazione persiste. Sovradosaggio:in caso di sovradosaggio, bisogna mettere in atto misure di sostegno, e se opportuno somministrare naloxone e sostanze stimolanti la respir azione. Nel cane, se somministrata a dosi superiori rispetto a quelle terapeutiche, la buprenorfina puo' causare letargia. A dosaggi molto alti sono stati osservati bradicardia e miosi. Il naloxone puo' apportare benefici nel ripristinare la ridotta frequenza respiratoria e gli stimolanti della respirazione come il doxapram si sono rivelati efficaci nell'uomo. Potrebbero essere necessarie somministrazioni ripetute o infusioni continue in virtu' degli effetti prolungati della buprenorfina rispetto ad altri farmaci. Nell'uomo studi su volontari hanno indicato che gli antagonisti degli oppioidi potrebbero non contrastare pienamente gli effetti della buprenorfina. In studi tossicologici sulla buprenorfina cloroidrato nei cani, si e' potuta osservare iperplasia biliare dopo somministrazioni orali di dosi pari e superiori a 3,5 mg/kg/die durante un intero anno. L'iperplasia biliare non si e' manifestatain seguito ad iniezioni intramuscolari a dosaggi fino a 2,5 mg/kg/die per 3 mesi. Queste dosi sono decisamente superiori a quelle utilizzat e in qualsiasi schema posologico nel cane. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.

Tempo di attesa

Non pertinente.

Specie di destinazione

Cani, gatti.

Interazioni

La buprenorfina puo' causare sonnolenza, che può essere potenziata da altre sostanze che agiscono a livello centrale, compresi tranquillanti, sedativi ed ipnotici. Nell'uomo e' stato evidenziato che dositerapeutiche di buprenorfina non riducono l'efficacia analgesica di d osi standard di agonisti degli oppioidi e che quando la buprenorfina e' utilizzata all'interno del normale intervallo terapeutico, dosi standard di agonisti degli oppioidi possono essere somministrate prima chegli effetti della precedente somministrazione siano terminati, senza comprometterne l'analgesia. Ad ogni modo si raccomanda di non utilizzare la buprenorfina in associazione con la morfina o altri oppiacei di tipo analgesico, quali ad esempio l’etorfina, il fentanil, la petidina, il metadone, il papaveretum o il butorfanolo. La buprenorfina e' stata utilizzata con acepromazina, alphaxalone/alphadolone, atropina, dexmedetomidina, alotano, isofluorano, ketamina, medetomidina, propofolo, sevofluorano, tiopentale e xilazina. Se usato in combinazione con sedativi, gli effetti depressivi sulla frequenza cardiaca e sulla respirazione possono aumentare.

Effetti indesiderati

Nel cane posso manifestarsi salivazione, bradicardia, ipotermia, agitazione, disidratazione, miosi e piu' raramente ipertensione e tachicardia. Nei gatti si manifestano frequentemente midriasi e segni di euforia (il gatto fa le fusa, cammina e si sfrega in maniera eccessiva), ma normalmente queste manifestazioni si risolvono nell'arco delle 24 ore.La buprenorfina puo' causare depressione respiratoria. Se utilizzata a scopo analgesico, la sedazione e' molto rara, ma si puo' manifestarecon dosi superiori a quelle raccomandate.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: studi di laboratorio nei ratti non hanno dimostrato alcun effetto teratogeno. Comunque questi studi hanno evidenziato perdite successive all'annidamento dell'embrione e morte fetale precoce. Tali manifestazioni possono essere ricondotte alle carenti condizioni fisichedurante la gestazione e le cure parenterali post partum a causa della sedazione a cui le madri sono state sottoposte. Poiche' non sono stat i eseguiti studi sulla tossicita' riproduttiva nelle specie target, usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/ beneficio. Il prodotto non dovrebbe essere usato in premedicazione in caso di parto cesareo, a causa del rischio di determinare depressione respiratoria nel nascituro e nella fase post operatoria dovrebbe essere utilizzato esclusivamente con particolari precauzioni. Allattamento: studi di laboratorio in ratti in lattazione hanno evidenziato che in seguito a somministrazione intramuscolare di buprenorfina la concentrazione dibuprenorfina immodificata nel latte eguagliava o superava quella del plasma. Poiche' e' plausibile che la buprenorfina sia escreta nel latte anche in altre specie, l'utilizzo in lattazione non e' raccomandato.Usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/benefi cio.