Bydureon - Sc 4pen 2mg 0,65ml Rp

Dettagli:
Nome:Bydureon - Sc 4pen 2mg 0,65ml Rp
Codice Ministeriale:041276039
Principio attivo:Exenatide
Codice ATC:A10BX04
Fascia:A
Prezzo:148.48
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Astrazeneca Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per sospensione iniettabile rilascio prolungato
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

BYDUREON 2 MG POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE A RILASCIO PROLUNGATO IN PENNA PRERIEMPITA

Formulazioni

Bydureon - Sc 4pen 2mg 0,65ml Rp

Categoria farmacoterapeutica

Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

Principi attivi

Exenatide.

Eccipienti

Polvere: poly (D,L-lactide-co-glicolide); saccarosio. Solvente: croscaramellosa sodica; sodio cloruro; polisorbato 20; fosfato sodico diidrogeno monoidrato; fosfato disodico eptaidrato; acqua per preparazioni iniettabili; idrossido di sodio (per l'aggiustamento del pH).

Indicazioni

Il medicinale e' indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 in associazione a: metformina; sulfanilurea; tiazolidindione; metformina e sulfanilurea; metformina e tiazolidindione in pazienti adulti che non hanno raggiunto un adeguato controllo glicemico con la dose massima tollerata di queste terapie orali.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

La dose raccomandata e' 2 mg di exenatide una volta a settimana. I pazienti che passano da exenatide a rilascio immediato (Byetta) a exenatide a rilascio prolungato possono manifestare degli aumenti transitori delle concentrazioni di glucosio nel sangue che generalmente migliorano entro le prime due settimane dopo l'inizio della terapia. Quando exenatide a rilascio prolungato viene aggiunto alla terapia in atto con metformina e/o un tiazolidindione, la dose in corso di metformina e/o tiazolidindione puo' essere mantenuto. Quando exenatide a rilascio prolungato e' aggiunto alla terapia con una sulfanilurea, una riduzione della dose della sulfanilurea deve essere presa in considerazione per ridurre il rischio di ipoglicemia. Exenatide a rilascio prolungato deve essere somministrato una volta a settimana, lo stesso giorno di ogni settimana. Il giorno della somministrazione settimanale puo' essere cambiato se necessario purche' la dose successiva sia somministrata almeno un giorno dopo (24 ore). Exenatide a rilascio prolungato puo' esseresomministrato in qualsiasi momento del giorno, indipendentemente dai pasti. Se una dose viene dimenticata, deve essere somministrata non appena possibile. Per l'iniezione successiva i pazienti possono tornare al loro giorno scelto per le iniezioni. Tuttavia, deve essere fatta una sola iniezione nell'arco delle 24 ore. L'uso di exenatide a rilascioprolungato non richiede un automonitoraggio aggiuntivo dei livelli di glicemia. Tuttavia, l'automonitoraggio dei livelli glicemici puo' div entare necessario per aggiustare la dose della sulfanilurea. Se, dopo l'interruzione di exenatide a rilascio prolungato, viene iniziato un differente trattamento ipoglicemizzante e' necessario fare attenzione al rilascio prolungato di exenatide a rilascio prolungato. Anziani: nonsono richiesti aggiustamenti della dose in base all'eta'. Tuttavia, p oiche' la funzionalita' renale generalmente diminuisce con l'eta', la funzione renale del paziente deve essere presa in considerazione. L'esperienza clinica nei pazienti sopra i 75 anni e' molto limitata. Dannorenale: non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti co n danno renale lieve (clearance della creatinina da 50 a 80 ml/min). L'esperienza clinica nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina da 30 a 50 ml/min) e' molto limitata. Exenatide a rilascio prolungato non e' raccomandato in questi pazienti. Exenatide a rilascio prolungato non e' raccomandato nei pazienti con malattia renale in stadio terminale o con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min) Compromissione epatica: non sono richiesti aggiustamenti della dose per i pazienti con compromissione epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di exenatide a rilascio prolungato in bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite; non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione: exenatide a rilascio prolungato e' adatto all'autosomministrazione da partedel paziente. Ogni penna deve essere usata da una sola persona ed e' monouso. Prima di iniziare il trattamento con exenatide a rilascio prolungato, si raccomanda fortemente che i pazienti e il personale di assistenza non sanitario vengano istruiti da un operatore sanitario. Le "Istruzioni per l'utilizzatore" allegate alla confezione devono essere seguite attentamente. Ogni dose deve essere somministrata mediante iniezione sottocutanea nell'addome, nella coscia o nella parte alta posteriore delle braccia immediatamente dopo la sospensione della polvere nel solvente.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); non congelare; prima dell'uso, le penne possono essere tenute fino a 4 settimane a una temperatura inferiore a 30 gradi C; dopo questo periodo le penne devono essere usate o gettate via; conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Exenatide a rilascio prolungato non deve essere usato nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Exenatide a rilascio prolungato non deve essere somministrato mediante iniezione endovenosa o intramuscolare. Compromissione renale: nei pazienti con malattia renale in fase terminale sottoposti a dialisi, dosi singole di exenatide a rilascio immediato hanno causato un aumento della frequenza e della gravita' delle reazioni avverse gastrointestinali; pertanto, exenatide a rilascio prolungato non e' raccomandato nei pazienti con malattia renale in fase terminale o con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min). L'esperienza clinica in pazienti con compromissione renale moderata e' molto limitata e l'uso di exenatide a rilascio prolungato non e' raccomandato. Con exenatide ci sono stati casi non comuni di alterazione dellafunzione renale, incluso aumento della creatininemia, compromissione renale, peggioramento dell'insufficienza renale cronica e insufficienza renale acuta, che talvolta hanno richiesto la emodialisi. Alcuni di questi eventi si sono verificati in pazienti che presentavano eventi in grado di alterare lo stato di idratazione, inclusi nausea, vomito e/o diarrea e/o che erano in trattamento con medicinali noti per alterare lo stato di idratazione/la funzione renale. I medicinali assunti contemporaneamente includevano gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, gli antagonisti dell'angiotensina II, farmaci antinfiammatori non steroidei e diuretici. La reversibilita' dell'alterazione della funzione renale e' stata osservata con un trattamento di supporto e con l'interruzione dell'assunzione degli agenti potenzialmente responsabili di questi eventi, incluso exenatide. Patologia gastrointestinale grave: exenatide a rilascio prolungato non e' stato studiato inpazienti con gravi patologie gastrointestinali, inclusa la gastropare si. Il suo uso e' comunemente associato a reazioni avverse a livello gastrointestinale, comprendenti nausea, vomito e diarrea. Pertanto, l'uso di exenatide a rilascio prolungato non e' consigliato nei pazienti con gravi patologie gastrointestinali. Pancreatite acuta: l'uso di agonisti del recettore GLP-1 e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. Sono stati riportati spontaneamente casi di pancreatite acuta con exenatide a rilascio prolungato. La risoluzione della pancreatite e' stata osservata con un trattamento di supporto, ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o morte. I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta: forte e persistente dolore addominale.Se esiste il sospetto di pancreatite, exenatide a rilascio prolungato deve essere interrotto; se la pancreatite acuta e' confermata, il tra ttamento con exenatide a rilascio prolungato non deve essere ripreso. Si deve esercitare cautela nei pazienti con storia di pancreatite. Medicinali usati contemporaneamente L'uso di exenatide a rilascio prolungato in associazione ad insulina, derivati della D-fenilalanina (meglitinidi), inibitori dell'alfa-glucosidasi, inibitori della dipetidil peptidasi-4 o altri agonisti del recettore GLP-1 non e' stato studiato. L'uso di exenatide a rilascio prolungato in associazione ad exenatide arilascio immediato non e' stato studiato e non e' raccomandato. Inter azioni con warfarin: durante l'uso contemporaneo di warfarin ed exenatide sono stati riportati spontaneamente casi di aumentato INR, talvolta associati a sanguinamento. Ipoglicemia: quando negli studi clinici exenatide a rilascio prolungato e' stato usato in associazione ad una sulfanilurea, il rischio di ipoglicemia e' aumentato. Inoltre, negli studi clinici, i pazienti con lieve compromissione renale, sottoposti altrattamento in associazione ad una sulfanilurea, hanno avuto un aumen to dell'incidenza dell'ipoglicemia rispetto ai pazienti con funzione renale normale. Per ridurre il rischio di ipoglicemia associato all'usodi una sulfanilurea, deve essere presa in considerazione una riduzion e della dose della sulfanilurea. Rapida perdita di peso: in pazienti trattati con exenatide e' stata osservata una rapida perdita di peso >1,5 kg a settimana. Una perdita di peso di questa entita' puo' avere conseguenze dannose. I pazienti con rapida perdita di peso devono esseremonitorati per i segni e sintomi di colelitiasi. Interruzione del tra ttamento: dopo l'interruzione, l'effetto di exenatide a rilascio prolungato puo' continuare dal momento che i livelli plasmatici di exenatide diminuiscono nell'arco di 10 settimane. La scelta di altri medicinali e la scelta della dose devono essere valutate di conseguenza, poiche' le reazioni avverse possono continuare e l'efficacia puo' persistere, almeno in parte, fino a quando i livelli di exenatide non diminuiscono. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioe' e' praticamente "senza sodio".

Interazioni

Sulfaniluree: la dose di una sulfanilurea puo' richiedere un aggiustamento dovuto all'aumentato rischio di ipoglicemia associata alla terapia con sulfanilurea. Svuotamento gastrico: i risultati di uno studio che usa paracetamolo come marcatore dello svuotamento gastrico suggeriscono che l'effetto di exenatide a rilascio prolungato sul rallentamentodello svuotamento gastrico sia minore e non si prevede che determini delle riduzioni clinicamente significative della velocita' e del gradodell'assorbimento dei medicinali orali somministrati contemporaneamen te. Pertanto, non sono necessari aggiustamenti della dose per i medicinali sensibili al ritardato svuotamento gastrico. Quando, dopo 14 settimane di terapia di exenatide a rilascio prolungato, sono stati somministrati 1000 mg di paracetamolo in compresse, indipendentemente dai pasti, non sono state osservate variazioni significative dell'AUC del paracetamolo rispetto al periodo di controllo. La C max del paracetamoloe' diminuita del 16% (a digiuno) e del 5% (a stomaco pieno) e il t ma x e' aumentato da circa 1 ora nel periodo di controllo a 1,4 ore (a digiuno) e 1,3 ore (a stomaco pieno). I seguenti studi di interazione sono stati condotti usando 10 mcg di exenatide a rilascio immediato ma non con exenatide a rilascio prolungato. Warfarin: quando warfarin e' stato somministrato 35 minuti dopo exenatide a rilascio immediato, e' stato osservato un ritardo del t max di circa 2 ore. Non sono stati osservati effetti clinicamente significativi sulla C max o l'AUC. E' stato riportato spontaneamente un aumentato valore dell'INR durante l'uso concomitante di warfarin e exenatide a rilascio prolungato. L'INR deveessere controllato all'inizio della terapia di exenatide a rilascio p rolungato nei pazienti in trattamento con warfarin e/o derivati cumarinici. Inibitori della Idrossi metil glutaril coenzima A (HMG CoA) reduttasi: l'AUC e la C max di lovastatina sono state diminuite rispettivamente di circa il 40% e 28%, e il t max e' stato ritardato di circa 4 ore quando exenatide a rilascio immediato e' stato somministrato in associazione ad una singola dose di lovastatina (40 mg) rispetto a lovastatina somministrata da sola. Negli studi clinici a 30 settimane, controllati con placebo, con exenatide a rilascio immediato, l'uso concomitante di exenatide con inibitori della HMG CoA reduttasi non e' stato associato ad una corrispondente variazione del profilo lipidico. Non e' richiesto un aggiustamento predeterminato della dose; tuttavia, i profili lipidici devono essere monitorati in maniera appropriata. Digossina e lisinopril: in studi di interazione dell'effetto di exenatide a rilascio immediato sulla digossina e sul lisinopril non sono stati osservati effetti clinici rilevanti sulla C max o sull'AUC; tuttavia, e' stato osservato un ritardo del t max di circa 2 ore. Etinilestradiolo e levonorgestrel: la somministrazione di un contraccettivo orale combinato (30 mc g di etinilestradiolo piu' 150 mc g di levonorgestrel) un'ora prima di exenatide a rilascio immediato non ha modificato l'AUC, la C max o la C min di etinilestradiolo o levonorgestrel. La somministrazione del contraccettivo orale combinato 35 minuti dopo exenatide nonha modificato l'AUC, ma ha determinato una riduzione del 45% della C max di etinilestradiolo e una riduzione del 27- 41% della C max di levonorgestrel ed un ritardo di 2-4 ore del t max dovuto allo svuotamentogastrico piu' lento. La riduzione della C max e' di limitata rilevanz a clinica e non e' necessario nessun aggiustamento della dose dei contraccettivi orali. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d' interazione con exenatide solo negli adulti.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' frequenti sono state principalmente a livellogastrointestinale (nausea che e' stata la rezione piu' frequente e as sociata all'inizio del trattamento ed e' diminuita con il proseguo della terapia e diarrea). In aggiunta, si sono verificate reazioni a livello del sito d'iniezione (prurito, noduli, eritema), ipoglicemia (con una sulfanilurea) e mal di testa. La maggior parte delle reazioni avverse associate con l'uso di exenatide a rilascio prolungato sono state di intensita' da lieve a moderata. Da quando exenatide a rilascio immediato e' stata commercializzata, la pancreatite acuta e' stata riportata con una frequenza non nota e l'insufficienza renale acuta e' stata riportata non comunemente. La frequenza delle reazioni avverse di exenatide a rilascio prolungato identificate da studi clinici e segnalazioni spontanee (non osservate negli studi clinici, frequenza non nota). La fonte dei dati degli studi clinici di exenatide include 18 studi controllati con placebo, 21 con controllo attivo e 2 studi clinici in aperto. Le terapie di base comprendevano dieta ed esercizio fisico, metformina, una sulfanilurea, un tiazolidindione o una associazione di medicinali ipoglicemizzanti orali. Le reazioni sono di seguito elencate secondo i termini stabiliti dal MedDRA sulla base della classificazioneper sistemi ed organi e alla frequenza assoluta. La frequenza e' cosi ' definita: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune(>=1/1.000, <1/100), rara (>=1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.0 00) e non nota. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioneanafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comu ne: ipoglicemia (con una sulfanilurea); comune: riduzione dell'appetito; non comune: disidratazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, vertigini; non comune: disgeusia, sonnolenza. Patologie gastrointestinali. Non comune: ostruzione intestinale, eruttazione; non nota: pancreatite acuta; molto comune: nausea, diarrea; comune: vomito, dispepsia, dolore addominale, malattia da reflusso gastroesofageo, distensione addominale, costipazione, flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: rash maculare e papulare, edema angioneurotico, ascesso e cellulite al sito di iniezione; comune: pruritoe/o orticaria, iperidrosi, alopecia. Patologie renali e urinarie. Non comune: alterata funzione renale comprendente insufficienza renale ac uta, peggioramento dell'insufficienza renale cronica, compromissione della funzione renale, aumento della creatininemia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: pruritoa livello del sito d'iniezione, affaticamento, rash a livello del sit o di iniezione, astenia; non comune: eritema a livello del sito di iniezione; rara: sensazione di nervosismo. Esami diagnostici. Non nota: aumento del Rapporto Normalizzato Internazionale. La segnalazione dellereazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

A causa del lungo periodo di eliminazione di exenatide a rilascio prolungato, le donne in eta' fertile devono usare un metodo contraccettivodurante il trattamento con exenatide a rilascio prolungato. Exenatide a rilascio prolungato deve essere interrotto almeno 3 mesi prima dell a gravidanza pianificata. I dati relativi all'uso di Exenatide a rilascio prolungato in donne in gravidanza non sono adeguati. Gli studi condotti sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Exenatide a rilascioprolungato non deve essere usato durante la gravidanza ed e' raccoman dato l'uso di insulina. Non e' noto se exenatide sia escreto nel lattematerno. Exenatide a rilascio prolungato non deve essere usato durant e l'allattamento. Non sono stati effettuati studi di fertilita' sull'essere umano.