Caninsulin - Im Sc 10cart 2,7ml

Dettagli:
Nome:Caninsulin - Im Sc 10cart 2,7ml
Codice Ministeriale:100123076
Principio attivo:Insulina Zinco Sospensione Composta
Codice ATC:A10AC03
Fascia:n/a
Prezzo:90
Produttore:Msd Animal Health Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Sospensione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Veterinario:

Denominazione

CANINSULIN 40 UI/ml, SOSPENSIONE INIETTABILE PER CANI E GATTI

Formulazioni

Caninsulin - Im Sc 10cart 2,7ml
Caninsulin - Im Sc 1fl 2,5ml
Caninsulin - Im Sc 10fl 2,5ml

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci usati nel diabete. Insuline ed analoghi.

Principi attivi

Insulina 40 UI/ml (insulina di origine suina, composta da 35% di insulina zinco amorfa e 65% di insulina zinco cristallina).

Eccipienti

Metilparaidrossibenzoato; cloruro di zinco; sodio acetato triidrato; sodio cloruro; acido cloridrico o idrossido di sodio (per l'aggiustamento del pH); acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito in cani e gatti.

Controindicazioni / effetti secondari

Non deve essere somministrato per via endovenosa. Il prodotto e' un'insulina di durata intermedia e non deve essere utilizzato per il trattamento di animali che presentano chetoacidosi diabetica.

Uso / Via di somministrazione

Sottocutanea.

Posologia

Somministrare una o due volte al giorno, secondo necessita', mediante iniezione sottocutanea. Alternare ogni giorno il sito d'inoculo. Agitare accuratamente il flacone fino ad ottenere una sospensione lattiginosa omogenea ed uniforme. Lasciare che la schiuma sulla superficie della sospensione, formatasi durante lo scuotimento, si disperda prima di utilizzare il prodotto e, se necessario, ruotare delicatamente il flacone prima dell'uso per mantenere la sospensione omogenea ed uniforme. Nelle sospensioni di insulina si possono formare agglomerati: non utilizzare il prodotto se, anche dopo averlo accuratamente agitato, persistono agglomerati visibili. Deve essere utilizzata una siringa da insulina 40 UI/ml. Nella maggior parte dei cani diabetici, un'iniezione unavolta al giorno e' sufficiente a ridurre la glicemia. Comunque, in al cuni cani diabetici la durata d'azione puo' variare, rendendo necessaria la somministrazione d'insulina due volte al giorno. Nei gatti diabetici, la somministrazione del prodotto deve essere effettuata due volte al giorno. La dose dipende dal grado di carenza nella produzione di insulina da parte dell'animale stesso ed e' percio' diversa per ogni caso. CANI: la terapia con insulina viene iniziata con una dose iniziale di 0,5-1 UI /kg peso corporeo una volta al giorno, arrotondando per difetto al numero intero di unita' piu' basso. Il successivo adeguamento per stabilire la dose di mantenimento deve essere effettuato aumentando o diminuendo la dose giornaliera di circa il 10%, secondo l'evoluzione dei segni clinici del diabete e dei risultati delle misurazioni seriali della glicemia. Le modifiche della dose normalmente devono essere effettuate ogni 3-7 giorni e non piu' frequentemente. In alcuni cani, la durata d'azione dell'insulina puo' richiedere una somministrazione del trattamento due volte al giorno. In questi casi, la dose per iniezione deve essere diminuita del 25% in modo che la dose totale giornaliera sia inferiore al doppio. Per esempio, per un cane di 10 kg chericeve 5 UI una volta al giorno, la nuova dose (arrotondata per difet to all'unita' piu' vicina) dovrebbe essere inizialmente 3 UI per iniezione. Le due dosi giornaliere devono essere somministrate ad intervalli di 12 ore. Ulteriori adeguamenti della dose devono essere fatti progressivamente come spiegato in precedenza. Dopo il passaggio alle due dosi giornaliere, si raccomanda di monitorare attentamente i segni clinici e la risposta glicemica. Per raggiungere un bilancio fra la produzione di glucosio e l'effetto del prodotto, la somministrazione del cibo deve essere sincronizzata con il trattamento e la razione giornaliera deve essere divisa in due pasti. La composizione e la quantita' del pasto giornaliero devono essere costanti. Nei cani trattati una volta al giorno, il secondo pasto viene dato solitamente nel momento in cui si ha l'effetto picco dell'insulina. Nei cani trattati due volte al giorno, i pasti coincidono con la somministrazione. Ogni pasto deve essere dato tutti i giorni alla stessa ora. GATTI. la dose iniziale e' pari a 1 UI o 2 UI per iniezione. I gatti richiedono due somministrazionial giorno. Glicemia: <20 mmol/l o <3,6 g/l (<360 mg/dl): 1 UI due vol te al giorno; glicemia >=20 mmol/l o >=3,6 g/l (>=360 mg/dl): 2 UI duevolte al giorno. La dose iniziale non deve essere superiore a 2 UI pe r iniezione. In teoria, non dovrebbero essere somministrate piu' di 2 UI per iniezione durante le prime tre settimane di trattamento. Il successivo adeguamento per stabilire la dose di mantenimento deve essere effettuato aumentando o diminuendo la dose giornaliera secondo i risultati delle misurazioni seriali della glicemia. Le modifiche della dosenormalmente non devono essere effettuate piu' di una volta a settiman a. Si raccomandano incrementi di 1 UI/somministrazione, in quanto la variazione della risposta glicemica si ha giorno per giorno e le differenze di risposta all'insulina vengono osservate nel tempo. La composizione e la quantita' del pasto giornaliero devono essere costanti. Una volta raggiunta la dose di mantenimento e la stabilizzazione dell'animale, e' necessario definire un programma di gestione a lungo termine. Lo scopo deve essere quello di gestire l'animale in modo tale da minimizzare le variazioni della richiesta d'insulina. Cio' include il monitoraggio clinico per rilevare sottodosaggi o sovradosaggi di insulina ela correzione della dose, se richiesto. Un'attenta stabilizzazione e monitoraggio aiuteranno a limitare i problemi cronici associati al diabete, che comprendono la cataratta (cani), steatosi epatica (cani e gatti), ecc. I controlli successivi devono essere eseguiti ogni 2-4 mesi(o piu' spesso in caso di problemi) per monitorare la salute dell'ani male, le osservazioni dei proprietari ed i parametri biochimici (come glicemia e/o concentrazione di fruttosamine). Gli adeguamenti della dose di insulina devono essere effettuati basandosi sull'interpretazionedei segni clinici con il supporto dei risultati di laboratorio. L'eff etto Somogyi, chiamato anche iperglicemia di rimbalzo, e' la risposta ad una dose eccessiva di insulina, insufficiente pero' a causare un'ipoglicemia, potenzialmente fatale. Come inizia a svilupparsi ipoglicemia, si scatena una risposta ormonale che da' luogo al rilascio di glucosio dai depositi di glicogeno epatico. Questo causa un'iperglicemia dirimbalzo che puo' anche manifestarsi come glicosuria per un periodo n elle 24 ore. C'e' il rischio che l'effetto Somogyi sia interpretato come una richiesta di aumento della dose di insulina piuttosto che una diminuzione. Questo puo' essere evitato basando le decisioni su misure seriali della glicemia piuttosto che su misurazioni singole. E' molto importante la capacita' dei proprietari di riconoscere i segni dell'ipo- o dell'iperglicemia e rispondere in modo appropriato.

Conservazione

Conservare in posizione verticale in frigorifero fra 2 e 8 gradi C. Proteggere dalla luce. Non congelare. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario. Flaconi: 28 giorni, se conservatotra 2 e 8 gradi C. Cartucce: 28 giorni, se conservato a temperatura i nferiore a 25 gradi C, oppure 42 giorni, se conservato tra 2 e 8 gradiC.

Avvertenze

Il prodotto e' una sospensione iniettabile di insulina suina, costituita da insulina zinco amorfa ed insulina cristallina. Le fluttuazioni nel rapporto tra le due forme di insulina potrebbero, in alcuni casi, prolungare il tempo necessario alla stabilizzazione dei livelli di glicemia, soprattutto negli animali nella fase cronica. Nel gatto, e' possibile la remissione clinica del diabete. Nelle cagne, alte concentrazioni di progesterone, per esempio a seguito di trattamento progestinicoo durante il diestro, possono essere associate con i segni clinici de l diabete mellito. In questi casi, la remissione clinica del diabete puo' essere possibile se la fonte del progesterone, per esempio le ovaie, viene rimossa (mediante ovariectomia chirurgica/ovarioisterectomia). La mancata assunzione di un pasto, il cambiamento dell'apporto calorico, un'imprevista ed intensa attivita' fisica o una dose d'insulina troppo alta in relazione al fabbisogno, possono portare all'ipoglicemia. In caso di ipoglicemia, che puo' manifestarsi con segni di fame, aumento dello stato di ansieta', spasmi muscolari, deambulazione instabile o debolezza degli arti posteriori e disorientamento, tachicardia, deve essere fornita una fonte di glucosio. Le malattie concomitanti, specialmente le infezioni e le patologie febbrili, di solito aumentano ilfabbisogno d'insulina dell'animale. Una posologia inadeguata o l'inte rruzione del trattamento possono portare ad iperglicemia e a chetoacidosi diabetica. Normalmente i primi sintomi di iperglicemia compaiono gradualmente nell'arco di poche ore o giorni. I segni clinici piu' comuni di iperglicemia, che compaiono anche nei casi cronici, sono poliuria, polidipsia e polifagia in combinazione con perdita di peso, condizioni generali scadenti, perdita di pelo o anomalie nel mantello, letargia, nausea e vomito. Tali segni richiedono la somministrazione di insulina per ripristinare i livelli di glicemia ai valori di riferimento. Si deve evitare l'uso di progestinici in pazienti affetti da diabete mellito. Bisogna fare attenzione all'uso di glucocorticosteroidi. Bisogna evitare gli stress ed un esercizio fisico eccessivo. Nelle femmine intere si deve prendere in considerazione l'ovarioisterectomia. E' importante stabilire un regolare programma alimentare con minime fluttuazioni o variazioni. La somministrazione del prodotto deve essere effettuata da un adulto responsabile della cura dell'animale. Il prodotto deve essere somministrato con specifiche siringhe monouso sterili 40 UI/ml. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali:l'autoiniezione accidentale puo' provocare ipoglicemia e, in casi rar i, reazioni allergiche. In caso di autosomministrazione accidentale, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta. Incompatibilita': non miscelare con altri medicinali veterinari. Sovradosaggio: puo' verificarsi ipoglicemia. I segni clinici possono includere fame, irrequietezza, tremori, atassia, disorientamento, convulsioni e coma; alcuni animali diventano solo molto calmi e smettono di mangiare. L'immediata somministrazione orale di una fonte di glucosio (1 g/kg peso corporeo) puo' alleviare questi sintomi. A seguito della somministrazione d'emergenza di glucosio, devono essere somministrate ripetutamente piccole quantita' di cibo ad intervalli di 1-2 ore. I proprietari devono essere avvisati di tenere sempre a disposizione un'idonea fonte di glucosio. Incompatibilita': non miscelare con altri medicinali veterinari.

Tempo di attesa

Non pertinente.

Specie di destinazione

Cani, gatti.

Interazioni

La richiesta di insulina puo' variare a seguito della somministrazionedi sostanze che alterano la tolleranza al glucosio, come i corticoste roidi, i diuretici tiazidici, i progestinici, amitraz, adrenalina, farmaci della tiroide, inibitori della monoaminossidasi, fenilbutazone, tetracicline e gli alfa-2 agonisti quali la medetomidina, la dexmedetomidina, la xilazina. Si deve monitorare la glicemia per adattare la dose di conseguenza. Allo stesso modo, le variazioni nella dieta e nell'attivita' fisica possono alterare la richiesta di insulina.

Diagnosi e Prescrizione

Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria in copia unica non ripetibile.

Effetti indesiderati

Sono stati segnalati casi molto rari di reazioni avverse locali associate alla somministrazione di insulina suina in cani e gatti. Queste reazioni sono generalmente lievi e reversibili. In casi estremamente rari sono state segnalate reazioni allergiche all'insulina suina come respirazione difficoltosa, orticaria, gonfiore del muso e della lingua, improvvisa comparsa di diarrea, vomito, shock, convulsioni. L'ipoglicemia e' la reazione avversa piu' comune, spesso causata da un sovradosaggio del medicinale, mancanza o ritardo nella somministrazione del cibo, cambiamento della dieta e dell'apporto calorico, aumento dell'esercizio fisico, infezioni o malattie e interazione tra farmaci.

Gravidanza e allattamento

L'uso del prodotto non e' controindicato durante la gravidanza o l'allattamento, ma richiede un'attenta supervisione da parte del veterinario per tenere sotto controllo le variazioni metaboliche che si verificano durante questo periodo.