Carboplyina - 50tbf 30mg/Ml 1,8m

Dettagli:
Nome:Carboplyina - 50tbf 30mg/Ml 1,8m
Codice Ministeriale:036013047
Principio attivo:Mepivacaina Cloridrato
Codice ATC:N01BB03
Fascia:C
Prezzo:41.63
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Dentsply Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:USPL - uso riservato allo specialista art.94 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco odontoiatrico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi, non congelare
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CARBOPLYINA 30MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE PER USO GENGIVALE

Formulazioni

Carboplyina - 50tbf 30mg/Ml 1,8m

Categoria farmacoterapeutica

Anestetico locale di tipo amidico.

Principi attivi

Mepivacaina cloridrato 30 mg.

Eccipienti

Sodio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Tutti gli interventi che riguardano odontoiatria e stomatologia (estrazioni dentali, chirurgia dentale e paradentale, terapia conservativa eprotesica).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravidanza accertata o presunta.

Posologia

1-2 ml o piu' in relazione alle esigenze dell'intervento, per infiltrazione o blocco nervoso periferico. La soluzione anestetica deve essereiniettata in piccole dosi, con una velocita' di somministrazione di c irca 1 ml/minuto previa una appropriata aspirazione. Nell'adulto sano,non pretrattato con sedativi, la dose massima in singola somministraz ione o in piu' somministrazioni ripetute in un tempo inferiore a 90 minuti e' di 7 mg/kg di mepivacaina cloridrato senza superare mai i 550 mg. La dose totale nelle 24 ore non deve superare i 1000 mg. Nei bambini le dosi vanno ridotte proporzionalmente al peso ed all'eta' senza superare i 5-6 mg/kg.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C nell'imballaggio esterno. Non congelare.

Avvertenze

Prima dell'uso il medico deve accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare mai due dosi massime di quest'ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore. E' necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni piu' basse che possano consentire di ottenere l'effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate e' consigliabile lasciare trascorrere circa due minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. II paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (es. modificazioni del sensorio). E' necessario avere la disponibilita' immediata dell'equipaggiamento, dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenza, poiche' in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell'uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilita' individuale nell'anamnesi.

Interazioni

Non sono note interazioni.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati che possono insorgere con la somministrazionedi mepivacaina sono analoghi a quelli osservabili con altri anestetic i locali di tipo amidico. Si tratta di effetti dose-dipendenti che possono derivare da alti livelli plasmatici conseguenti ad eccesso di dosaggio, al rapido assorbimento, ad accidentale iniezione intravasale oppure possono essere determinati da ipersensibilita', idiosincrasia, diminuita tolleranza da parte del paziente. Tra gli effetti tossici da sovradosaggio sono stati riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se e' interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l'apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergiche si possono verificare soprattutto nei soggetti ipersensibili, ma sono stati riferiti molti casi con assenza di ipersensibilita' individuale nell'anamnesi. Le manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di vario tipo, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico.

Gravidanza e allattamento

Da non usare in gravidanza accertata o presunta.