Cefam - Im Iv 1f 1g+f 3ml

Dettagli:
Nome:Cefam - Im Iv 1f 1g+f 3ml
Codice Ministeriale:024294011
Principio attivo:Cefamandolo Nafato Sodico
Codice ATC:J01DC03
Fascia:A
Prezzo:4.15
Rimborso:3.44
Produttore:Magis Farmaceutici Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

CEFAM 1 G/3 ML

Formulazioni

Cefam - Im Iv 1f 1g+f 3ml

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici beta-lattamici.

Principi attivi

Cefamandolo.

Eccipienti

Flaconcino: carbonato di sodio. Fiala solvente: lidocaina cloridrato, acqua per preparazioni iniettabili. Questo medicinale contiene 63 mg di sodio per dose. Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalita' renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertatao presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Adulti: il dosaggio e' di 0,5 - 2 g ogni quattro-otto ore, a seconda del tipo e della gravita' della infezione. Nelle infezioni potenzialmente letali la dose puo' essere aumentata fino a 12 g al di'. Lattanti (di oltre due mesi) e bambini: nella maggior parte delle infezioni si e' dimostrata efficace la dose di 50-100 mg/Kg al di' in dosi uguali ripartite ogni quattro-otto ore. Nelle infezioni gravi questa dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 150 mg/Kg al di' (non puo' comunque essere superata la dose massima riportata per gli adulti). Funzionalita' renale ridotta: nella funzionalita' renale ridotta dopo le dosi iniziali di 1-2 g, a seconda della gravita' dell'infezione, la dose di mantenimento deve essere diminuita. >>Dosi di mantenimento in caso di funzionalita' renale ridotta. Funzionalita' renale lievemente ridotta: infezioni potenzialmente letali - dose massima 2 g ogni 6 h; infezioni gravi 1,5 g ogni 6 h o 2 g ogni 8 h. Funzionalita' renale moderatamente ridotta: infezioni potenzialmente letali - dose massima 2 g ogni 8 h; infezioni gravi 1,5 g ogni 8 h. Funzionalita' renale fortementeridotta: infezioni potenzialmente letali - dose massima 1 g ogni 6 h o 1,25 g ogni 8 h; infezioni gravi 1 g ogni 8 h. Funzionalita' renale molto fortemente ridotta: infezioni potenzialmente letali - dose massima 1 g ogni 12 h; infezioni gravi 0,5 g ogni 8 h o 0,75g ogni 12 h. Funzionalita' renale non presente: infezioni potenzialmente letali - dose massima 0,5 g ogni 8 h o 0,75 g ogni 12h; infezioni gravi 0,5 g ogni12h. Il prodotto puo' essere somministrato per via endovenosa o intra muscolare. Somministrazione intramuscolare: l'iniezione intramuscolaredeve essere effettuata profondamente in un grosso muscolo. Somministr azione per via endovenosa: per ottenere una soluzione isotonica, sciogliere 1 g di prodotto in 22 ml di acqua per iniezioni. Somministrazione per via endovenosa intermittente diretta: ogni g di prodotto viene sciolto in 10 ml di acqua per iniezioni, di soluzione fisiologica di cloruro di sodio o di soluzione di glucosio al 5% e lentamente viene iniettato (in 3 -5 minuti) direttamente per via endovenosa o nella cannula di una infusione in corso. Infusione per via endovenosa intermittente con apparecchio e/o con pompa da perfusione: si puo' adottare questotipo di somministrazione mentre vengono infusi altri fluidi per via e ndovenosa. Tuttavia, durante l'infusione di soluzione di Cefamandolo deve essere interrotta la somministrazione di altre soluzioni. Se si usa come solvente l'acqua per iniezioni devono esserne impiegati 20 ml per ogni grammo di Cefamandolo, per evitare una soluzione ipotonica. Con altri solventi impiegare 100 ml di soluzione per 1-2 g di prodotto. Infusione endovenosa goccia a goccia: sciogliere ogni grammo di prodotto in 10 ml di acqua per iniezioni quindi aggiungere la necessaria quantita' di soluzione infusionale. Compatibilita': il prodotto e' compatibile con le seguenti soluzioni: soluzione fisiologica di cloruro di sodio; soluzione di glucosio al 5 o al 10%; soluzione di glucosio al 5%con 0,9%, 0,45% o 0,2% di cloruro di sodio, soluzione di lattato di s odio (1/6 molare). Se vengono somministrati contemporaneamente il prodotto e un antibiotico amminoglicosidico entrambi devono essere somministrati contemporaneamente, ma non mescolati, ne' debbono essere mischiati nello stesso flacone, prima dell'infusione.

Conservazione

Il prodotto sciolto si mantiene a temperatura ambiente per 24 ore, in frigorifero 96 ore. Se il prodotto viene conservato a temperatura ambiente, dopo essere stato sciolto, nel flacone si puo' sviluppare una certa superpressione che si lascia uscire prima di prelevare il contenuto. Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

Nonostante il prodotto influenzi la funzionalita' renale soltanto raramente, si raccomanda un controllo della funzionalita' renale, in particolare ai pazienti gravemente ammalati che ricevono le dosi massime. Irischi della nefrotossicita' aumentano se vengono associati antibioti ci aminoglicosidici. Per cui, in questi casi, i dosaggi devono essere congrui ed i controlli piu' assidui ed approfonditi. Nel determinare il glucosio urinario si possono avere reazioni erratamente positive se si usano: il reagente di Benedict; la soluzione di Fehling o compresseClinitest; cio' non avviene pero' se si impiegano tavolette Clinistix per analizzare il glucosio urinario o se si usa il Glukotest per anal izzare il glucosio. La dimostrazione dell'albumina nelle urine mediante acidi o denaturazione puo' risultare erratamente positiva nella terapia con il prodotto. Sono state segnalate, in corso di trattamento concefalosporine, positivita' dei tests di Coombs (talora false). Il pro dotto deve essere usato con prudenza nei pazienti allergici alla penicillina. Da alcuni referti risulta una parziale allergia crociata tra penicillina e cefalosporina e sono stati riferiti alcuni casi con reazioni gravi di ipersensibilita' nei confronti di entrambe le sostanze. Ai soggetti allergici, in particolare ai soggetti allergici ai farmaci,devono essere somministrati con prudenza gli antibiotici. Il prodotto va usato con cautela, specie alle dosi massime, in soggetti con ridot ta funzionalita' renale.

Interazioni

Non sono note interazioni con altri farmaci.

Effetti indesiderati

Disturbi gastrointestinali: raramente glossite, nausea, vomito. Reazioni da ipersensibilita': reazioni anafilattiche ed allergiche della pelle, eosinofilia e febbre da farmaci possono manifestarsi specie nei soggetti allergici particolarmente nei soggetti allergici alla penicillina. Sangue: neutropenia eosinofilia e trombocitopenia sono state riferite raramente. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine. Fegato: aumento transitorio di SGOT, SGPT e fosfatasi alcalina e della bilirubina totale. Reni: aumento dell'azoto ureico nel sangue e riduzione della clearance della creatinina, in particolare nei pazienti con preesistente funzionalita' renale ridotta. Reazioni locali: sono rari i dolori dopo iniezioni intramuscolari. Tromboflebite in casi sporadici. Le cefalosporine di III^ generazione come altre betalattamine possono indurre resistenza microbica e tale evenienza e' maggiore verso organismi opportunisti, specialmente enterobacteriacee e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e probabilmente, associando fra loro piu' betalattamine. Con l'uso di cefamandolo possono verificarsi rari casi di ipotrombinemia. Sono maggiormente soggetti al rischio di emorragie e di fenomeni tromboembolici i pazienti con disordini primari o secondari della emocoagulazione (trombocitopenia, trombopatia, altri disordini della coagulazione del sangue). In questi pazienti e' opportuno effettuare il test di Quick ogni 2-3 giorni e somministrare vitamina K (10 mg per settimana).

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita'. Il prodotto vasomministrato con cautela nelle madri che allattano.