Chetotifene My - 15cpr 2mg Rp

Dettagli:
Nome:Chetotifene My - 15cpr 2mg Rp
Codice Ministeriale:033799038
Principio attivo:Ketotifene Fumarato Acido
Codice ATC:R06AX17
Fascia:A
Prezzo:3.22
Rimborso:2.67
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CHETOTIFENE MYLAN GENERICS 2 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO

Formulazioni

Chetotifene My - 15cpr 2mg Rp

Categoria farmacoterapeutica

Antistaminici per uso sistemico.

Principi attivi

Chetotifene fumarato acido 2,75 mg (pari a chetotifene 2 mg).

Eccipienti

Lattosio monoidrato, cellulosa acetoftalato, idrossipropilmetilcellulosa, silice precipitata, magnesio stearato, talco, polietilenglicole 6000, titanio biossido (E171), ossido di ferro giallo (E172).

Indicazioni

Trattamento sintomatico della rinite allergica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; epilessia; pazienti in trattamento con farmaci antidiabetici orali; allattamento.

Posologia

Adulti: 2 mg una volta al giorno preferibilmente la sera; se necessario 2 mg due volte al giorno (mattino e sera, intervallo 12 ore). Bambini sopra i tre anni: 2 mg una volta al giorno, preferibilmente la sera.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Il chetotifene non e' efficace per la prevenzione o il trattamento degli attacchi acuti d'asma. Farmaci antiasmatici sintomatici e a scopo profilattico usati in precedenza non devono mai essere interrotti bruscamente all'inizio di un trattamento a lungo termine con il medicinale.Questa precauzione vale soprattutto per i corticosteroidi sistemici a causa della possibile esistenza di insufficienza adrenocorticale in p azienti steroido-dipendenti. In tali casi, il ripristino di una normale funzionalita' dell'asse ipofisi-surrene puo' richiedere fino ad un anno. Trombocitopenia puo' verificarsi in pazienti che assumono Chetotifene in concomitanza con farmaci antidiabetici orali. La somministrazione concomitante di questi farmaci deve pertanto essere evitata. Sono stati segnalati rari casi di convulsioni durante la terapia con chetotifene. Poiche' chetotifene puo' abbassare la soglia convulsiva, deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi positiva per epilessia. In caso di calo di attenzione, dovuto all'effetto sedativo di chetotifene, la dose deve essere ridotta. Le compresse a rilascio prolungato contengono lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficienza di Lapp lattasi o di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Chetotifene puo' potenziare gli effetti dei farmaci depressivi del SNC, degli antistaminici, degli anticoagulanti e dell'alcol. L'assunzionecontemporanea di farmaci antidiabetici orali e chetotifene deve esser e evitata. Il chetotifene aumenta l'effetto dei broncodilatatori; pertanto occorre ridurre la frequenza d'uso di questi ultimi qualora vengano somministrati contemporaneamente al chetotifene.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono elencati secondo frequenza, piu' frequenti i primi, utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/1000, < 1/100); rari (>= 1/10.000, < 1/1000); molto rari (< 1/10.000), compresi casi isolati.Infezioni ed infestazioni. Non comuni: cistite. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, gravi reazioni cutanee. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Rari: aumento di peso. Disturbi psichiatrici. Comuni: eccitazione, irritabilita', insonnia, nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: vertigini; rari: sedazione. Patologie gastrointestinali. Noncomuni: secchezza della bocca. Patologie epatobiliari. Molto rari: ep atite, aumento degli enzimi epatici. Sonnolenza e sedazione, secchezzadella bocca e vertigini possono verificarsi all'inizio del trattament o e per lo piu' scompaiono spontaneamente dopo alcuni giorni di terapia. Sono stati segnalati casi di nausea, vomito, mal di testa, convulsioni, orticaria e rash cutanei. Sintomi di stimolazione del SNC, come eccitazione, irritabilita', insonnia e nervosismo sono stati osservati soprattutto nei bambini. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Sebbene negli animali il chetotifene sia risultato privo di effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo peri- e post-natale ai livelli di dosaggio tollerati dalle madri, nell'uomo la sua sicurezza d'uso in gravidanza non e' stata stabilita. Pertanto chetotifene deve essere somministrato a donne in gravidanza solo in circostanze di effettiva necessita'. Il chetotifene viene escreto nel latte materno dei ratti. Si ritiene che questo farmaco sia escreto anche nel latte umano, pertanto le madri che assumono chetotifene non devono allattare al seno.