Chimono - 5cpr Riv 400mg

Dettagli:
Nome:Chimono - 5cpr Riv 400mg
Codice Ministeriale:027957024
Principio attivo:Lomefloxacina Cloridrato
Codice ATC:J01MA07
Fascia:A
Prezzo:18.37
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Ist.Lusofarmaco D'italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

CHIMONO 400 MG

Formulazioni

Chimono - 5cpr Riv 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici chinolonici.

Principi attivi

Lomefloxacin.

Eccipienti

Carmellosa calcica, idrossipropilcellulosa, lattosio idrato, magnesio stearato, polioxil 40 stearato, macrogol 400, ipromellosa, titanio diossido.

Indicazioni

Trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle basse vie respiratorie causate da microorganismi sensibili al lomefloxacin.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri chemioterapici della classe dei chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti; precedenti tendinopatie con fluorochinolonici. Dal momento che non e' stata stabilita la sicurezza d'impiego ed in particolare non potendosi escludere la possibilita' di danni alle cartilagini articolari negli organismi non ancora sviluppati, il farmaco non deve essere somministrato alle donnein stato di gravidanza, durante l'allattamento, nei pazienti in eta' pediatrica e nei soggetti giovani con incompleto sviluppo scheletrico e nei pazienti a rischio di artropatie.

Posologia

La dose normale e' di 1 compressa da 400 mg una volta al giorno, durante o lontano dai pasti. La durata del trattamento va adeguata alla gravita' del caso ed al decorso clinico e batteriologico. In linea di massima, il trattamento deve essere proseguito per almeno tre giorni dopolo sfebbramento o la remissione dei sintomi clinici. In via indicativ a, la durata normale della terapia e' la seguente. Infezioni semplici delle vie urinarie: 7-10 giorni; infezioni complicate (incluse le infezioni ricorrenti) delle vie urinarie: 10-14 giorni; infezioni delle basse vie respiratorie: 7-10 giorni. Si consiglia di assumere il medicinale la sera per ridurre i rischi di sensibilizzazione in caso di esposizione ai raggi solari. Anziani: la posologia non va modificata se la funzione renale e' normale (clearance creatininica maggiore di 40 ml/min/1,73m^2). Alterata funzionalita' renale: poiche' il farmaco viene eliminato principalmente a livello renale, si consiglia una modifica del dosaggio nei pazienti con funzione renale significativamente ridotta. Quando la clearance creatininica e' minore di 40 ml/min/1,73m^2, la dose consigliata per la maggior parte delle infezioni e' una dose da carico di 400 mg, seguita da una dose di mantenimento di 200 mg una volta al giorno (mezza compressa). Pazienti dializzati: l'emodialisi elimina il farmaco solo in quantita' trascurabile (3% in 4 ore); i pazienti emodializzati dovrebbero pertanto ricevere una dose di carico iniziale di 400 mg, seguita da una dose di mantenimento di 200 mg al giorno (mezza compressa). Ridotta funzionalita' epatica: la ridotta funzione epatica non riduce la clearance non-renale del farmaco: l'eventuale riduzione di dosaggio dovrebbe essere stabilita in base al grado di funzione renale del paziente. Non e' necessario modificare la posologia inpazienti con clearance di creatinina >= 40 ml/min/1,73 m^2.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.

Avvertenze

Il medicinale deve essere usato con attenzione in pazienti anziani ed in quelli con disordini del sistema nervoso centrale riconosciuti o sospetti quali epilessia od altri fattori che predispongono alle convulsioni. I fluorochinoloni, tra cui lomefloxacin, possono causare stimolazione del sistema nervoso centrale associate a sintomi autonomi periferici, indurre convulsioni ed esacerbare disturbi psichiatrici. L'uso prolungato del prodotto, puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi i funghi, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. In pazienti con ridotta funzionalita' renale, l'eliminazione del farmaco e' ridotta, pertanto il dosaggio dovra' essere adattato. Poiche' e' stato dimostrato che alcuni chinoloni, tra cui la lomefloxacina, provocano fotosensibilita', i pazienti devono essere avvertiti che, durante il trattamento e per diversi giorni dopo la sospensione dello stesso, devono evitare esposizioni dirette e/o indirette alla luce solare o ai raggi ultravioletti. Sono stati segnalati casi difotosensibilizzazione anche con l'utilizzo di filtri solari di protez ione. Si raccomanda di interrompere la terapia con il prodotto qualorasi riscontrino fenomeni di sensibilizzazione. In casi sporadici in co rso di terapie con fluorochinolonici si possono manifestare infiammazioni e lesioni con rottura dei tendini. In caso di comparsa di dolore e/o edema al tendine di Achille (a livello della caviglia) interrompereil trattamento, mettersi a completo riposo ed avvisare il proprio med ico per l'adozione delle opportune misure terapeutiche. Fattori predisponenti alle tendiniti o alla rottura dei tendini sono: eta' avanzata,esercizio fisico intenso, trattamento a lungo termine con corticoster oidi, fase precoce di deambulazione di pazienti a letto. E' stato riportato che il Clostridium difficile associato a diarrea e' strettamentecorrelato all'impiego di agenti antibatterici, incluso lomefloxacina HCI, la cui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Iltrattamento con agenti antibatterici altera la normale flora batteric a del colon portando ad una crescita eccessiva di C. difficile. Il C. difficile produce tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo di CDAD ( Clostridium difficile associated diarrhea). L'ipertossina proveniente da ceppi di C. difficile provoca un aumento della morbidita' e della mortalita', in quanto queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono talvolta richiedere colectomia. Il CDAD deve essere necessariamente considerato in tutti quei pazienti che presentano diarrea a seguito di terapia antibiotica. E' essenzialeun'approfondita anamnesi nel caso in cui si riscontri presenza di CDA D da oltre due mesi dopo somministrazione di agenti antibatterici. Disturbi cardiaci: altri antibiotici appartenenti alla classe dei fluorchinoloni sono stati associati a casi di prolungamento dell'intervallo QT. Pazienti con deficienza dell'enzima glucosio 6-fosfato deidrogenasiquando sono sottoposti a terapia con fluorochinolonici possono essere a rischio di emolisi. Il medicinale contiene lattosio.

Interazioni

Il sucralfato e gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio ed i cationi metallo derivati da altre sostanze (come gli integratori minerali) formano chelati con lomefloxacin interferendo con la biodisponibilita' del farmaco; pertanto la loro somministrazione dovrebbe precedere di almeno 4 ore o seguire di almeno due ore l'assunzione del medicinale. Negli studi clinici la somministrazione concomitante di lomefloxacina e teofillina non ha dato luogo ad alcuna evidenza clinica di interazione, nonostante la fluttuazione dei livelli individuali di teofillina. Non e' stata osservata interferenza farmacocinetica tra il farmaco eteofillina o ranitidina. I fluorochinoloni possono potenziare l'effet to degli anticoagulanti orali quali warfarin o i suoi derivati. Quandoquesti sono somministrati concomitantemente il tempo di protrombina o altri test atti a misurare l'attivita' dei fattori di coagulazione de vono essere attentamente monitorati. Durante l'assunzione contemporanea di fluorochinoloni con agenti antidiabetici possono verificarsi reazioni ipoglicemiche quindi e' necessario monitorare i livelli di glucosio nel sangue e aggiustare la dose degli agenti antidiabetici. La somministrazione concomitante di fluorochinoloni e corticosteroidi, specialmente in eta' avanzata, puo' portare ad un aumento del rischio di rottura del tendine. La somministrazione contemporanea di probenecid ne rallenta l'eliminazione. Nel topo, la co-somministrazione con fenbufen,a dosi 10 volte superiori a quelle terapeutiche, ha indotto comparsa di manifestazioni convulsive. Tale effetto non e' stato osservato invece per co-somministrazioni con altri farmaci anti-infiammatori. Benche' non vi siano prove cliniche di un'interazione tra fenbufen e il medicinale, la loro somministrazione contemporanea andrebbe evitata.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati osservati con maggior frequenza (compresa tral'1,1% ed il 5,6%) negli studi clinici sono stati di intensita' lieve -moderata e principalmente a carico del SNC, il sistema gastrointestinale, la pelle e gli annessi cutanei: dolore addominale, diarrea, capogiri, cefalea, nausea, fotosensibilizzazione, nervosismo e dispnea. La farmacovigilanza internazionale ha riportato le seguenti reazioni avverse da fluorochinoloni (compreso il lomefloxacin cloridrato). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: senso di fatica, malessere. Disturbi del sistema immunitario: prurito, eruzioni cutanee, febbre, brivido, edema del viso. Con l'uso del prodottosono possibili reazioni allergiche, incluse reazioni anafilattoidi gr avi (edema della lingua, edema della glottide, dispnea, ipotensione arteriosa fino allo shock pericoloso) e angioedema. Patologie gastrointestinali: dispepsia, flatulenza, vomito, stipsi, candidosi orale, boccasecca, infiammazione gastro-intestinale, mucosa orale dolente. Se si dovesse manifestare diarrea grave e persistente, durante o dopo la terapia, prendere in considerazione la possibilita' di una colite pseudo membranosa, affezione molto grave che richiede la sospensione immediata della terapia e l'adozione di un idoneo trattamento (es. vancomicinaorale 4x250 mg/die). Patologie del sistema nervoso: insonnia, tremori , sincope, parestesie, contrazioni muscolari, sonnolenza, disturbi delsonno, confusione, convulsioni, agitazione, atassia, alterazioni dell 'umore, ansia, allucinazioni, disgeusia. Patologie dell'orecchio e dellabirinto: otalgia, tinnitus. Patologie cardiache: ipotensione, tachi cardia, torsione di punta, edema, arresto cardiopolmonare. Patologie del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Patologie renali e urinarie: nefrite interstiziale, poliuria, ritenzione urinaria, insufficienza renale. Patologie epatobiliari: epatite. Patologie del sistema emolinfopoietico: linfoadenopatia, porpora, aumentata fibrinolisi, trombocitopenia, trombosi cerebrale, anemia emolitica. Patologie vascolari:vasculite. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto co nnettivo: artralgia, crampi alle gambe, mialgia, tendiniti, rottura del tendine (rottura unilaterale o bilaterale del tendine di Achille), dolore dorsale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema laringeo, edema polmonare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatite esfoliativa, iperpigmentazione, orticaria, eritema, sindrome di Stevens-Johnson, epidermolisi necrotica. Patologie dell' occhio: dolore oculare, visione confusa, diplopia, fotofobia. >>Modificazioni dei parametri di laboratorio, transitorie, osservate nelle sperimentazioni cliniche, correlate o meno al farmaco. Epatiche: modificazioni di ALT/SGPT, AST/SGOT, bilirubina, fosfatasi alcalina, gammaglutamiltransferasi, riduzione delle proteine totali e dell'albuminemia; renali: aumento dell'azoto ureico e riduzione della potassiemia; anormalita' del peso specifico ed elettroliti urinari; ematologiche: monocitosi, riduzione delle piastrine, riduzione dell'emoglobinemia, aumento della VES, diatesi emorragica, anemia, leucopenia, eosinofilia. In casodi comparsa di effetti collaterali, valutare con cura l'opportunita' o meno di interrompere il trattamento. Al contrario di quanto riscontrato con gli altri chinoloni, negli studi con il medicinale non e' stata osservata cristalluria. Gli studi finora effettuati non consentono una valutazione definitiva dei possibili effetti collaterali del lomefloxacin. Il suo profilo di tollerabilita' e' simile a quello degli altri chinoloni; pertanto non si puo' escludere durante il trattamento la comparsa di eventuali reazioni indesiderate note per altri chinoloni, anche se non riportate per il prodotto.

Gravidanza e allattamento

Come per altri chinoloni, la sicurezza d'impiego nelle donne in stato di gravidanza non e' stata verificata. Pertanto il farmaco non deve essere somministrato a donne in stato di gravidanza sospetta o confermata. Non e' noto se il medicinale venga secreto nel latte umano; tuttavia e' stato osservato che viene secreto nel latte dei ratti in allattamento, e che altre sostanze della stessa classe vengono secrete nel latte umano. Pertanto, il farmaco non deve essere somministrato durante l'allattamento.