Colirei - 16bust 17,5g

Dettagli:
Nome:Colirei - 16bust 17,5g
Codice Ministeriale:035704016
Principio attivo:Macrogol 4000/Sodio Solfato Anidro/Sodio Bicarbonato/Sodio Cloruro/Potassio Cloruro
Codice ATC:A06AD65
Fascia:C
Prezzo:14.5
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sofar Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere per soluzione orale
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo da luce e umidità
Scadenza:60 mesi

Denominazione

COLIREI POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

Formulazioni

Colirei - 16bust 17,5g

Categoria farmacoterapeutica

Lassativi ad azione osmotica - Macrogol, associazioni.

Principi attivi

Ogni bustina bipartita contiene: macrogol 4000 14,580 g, sodio solfatoanidro 1,422 g, sodio bicarbonato 0,422 g, sodio cloruro 0,365 g, pot assio cloruro 0,185 g.

Eccipienti

Sodio ciclammato, acesulfame K, sodio saccarinato, maltodestrina, aroma arancio.

Indicazioni

Trattamento della stitichezza. Condizioni cliniche che richiedono uno svuotamento completo dell'intestino crasso (per esempio preparazione preoperatoria, indagini diagnostiche, ecc..).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi od ad uno qualsiasi degli eccipienti; perforazione gastrointestinale; gravi malattie infiammatorie dell'intestino (quali ad esempio rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn e megacolon tossico); forme occlusive o subocclusive o stenotiche dell'intestino, stasi gastrica, ileo dinamico, ileo paralitico; dolore addominale di origine sconosciuta, coliti acute, nausea, vomito, marcata accentuazione o riduzione della peristalsi, sanguinamento rettale (la presenza di una o piu' di questi segni e sintomi richiede un adeguato approfondimento del medico al fine di escludere la presenza di condizioni patologiche che controindicano l'uso di lassativi; grave stato di disidratazione; dambini di eta' inferiore a 8 anni e di peso inferiore a20 kg; generalmente controindicato in gravidanza.

Posologia

Pulizia intestinale. Adulti: 4 litri (16 bustine da 17,50 g disciolte ciascuna in 250 ml di acqua) da assumere, in unica dose, il pomeriggioprecedente l'esame, o frazionate in due dosi, 2 litri la sera precede nte l'esame e 2 litri la mattina stessa dell'esame. Il ritmo di assunzione e' di 250 ml ogni 15 minuti, fino ad esaurimento dei 4 litri. E' preferibile che ogni singola dose venga ingerita rapidamente. La primaevacuazione si verifica, di regola, circa 90 minuti dopo l'inizio del la somministrazione. Si deve continuare a bere finche' l'efflusso rettale sara' limpido. Il preparato va ingerito dopo un digiuno di 3-4 ore. In ogni caso non vanno ingeriti cibi solidi a partire da 2 ore primadell'assunzione fino all'esecuzione dell'esame. L'apporto di acqua e' invece libero. La soluzione risulta piu' gradevole se raffreddata. Il medicinale e' di norma assunto per via orale, ma puo' essere somminis trato per sonda nasogastrica in infusione continua. In questo caso, laquantita' da somministrare dovrebbe essere dai 20 ai 30 ml al minuto. Bambini (di eta' superiore a 8 anni e di peso superiore a 20 kg) e ad olescenti: il dosaggio consigliato e' di 25-40 ml/ kg/ora fino ad ottenere un efflusso rettale limpido. Trattamento della stitichezza. Adulti, adolescenti e bambini (di eta' superiore a 8 anni e di peso superiore a 20 kg): iniziare il trattamento con due bustine al di', una al mattino a digiuno ed una alla sera prima di coricarsi. Ottenuto il risultato di una evacuazione al giorno, la dose puo' essere ridotta ad una bustina al giorno, anche in due somministrazioni di mezza bustina ciascuna o una bustina a giorni alterni. L'effetto lassativo del preparatosi manifesta da 24 a 48 ore dopo la somministrazione. La dose corrett a e' quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. La durata del trattamento e' limitata a tre mesi; in ogni caso il paziente dovra' attenersi alla prescrizione del Medico. Modalita' di preparazione: sciogliere il contenuto di una bustina in 250 ml diacqua di rubinetto. La dose ridotta di mezza bustina va sciolta in un bicchiere d'acqua. Nel caso non venga ingerita subito, la soluzione v a conservata in frigorifero e, comunque, utilizzata entro 48 ore dallasua preparazione. Non aggiungere altri ingredienti alla soluzione ric ostituita.

Conservazione

Conservare il medicinale nella confezione originale per riparare il prodotto dall'umidita'. La soluzione ricostituita deve essere conservataa 2-8 gradi C (in frigorifero) e usata entro 48 ore dalla preparazion e. La soluzione residua deve essere eliminata.

Avvertenze

L'abuso di lassativi puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidicardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abuso di lassativi puo' caus are dipendenza, stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). L'uso ripetuto di lassativi puo' dareorigine ad assuefazione o danni di diverso tipo. Il medicinale va som ministrato con particolare cautela in pazienti cardiopatici o nefropatici, in pazienti con riflesso della deglutizione e stato mentale compromessi, per il rischio di aspirazione da rigurgito. Nei soggetti anziani o in non buone condizioni di salute, la prescrizione deve essere preceduta da una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'impiego prolungato di un lassativo per il trattamento della stipsi e' sconsigliato. Il trattamento farmacologico della stipsi deve essere considerato un adiuvante al trattamento igienico-dietetico. Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'interventodel medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorvegli anza nel corso della terapia. Un'attenta valutazione del medico e' indispensabile quando la necessita' del lassativo deriva da un improvvisocambiamento delle precedenti abitudini intestinali che duri da piu' d i due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. Una dieta ricca di liquidi favorisce l'azione del medicinale.

Interazioni

I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo. L'uso di liquiriziaaumenta il rischio di ipopotassiemia.

Effetti indesiderati

Dosi troppo elevate possono provocare diarrea che scompare in 24-48 ore dopo la sospensione del trattamento. In seguito la terapia puo' essere ripresa a dosi inferiori. Gli effetti indesiderati osservati piu' frequentemente sono: nausea, senso di ripienezza epigastrica e gonfioreaddominale; meno frequentemente: crampi addominali, vomito ed irritaz ioni rettali. Nessuna significativa alterazione e' stata segnalata in studi controllati per quanto concerne parametri obbiettivi (peso corporeo) vitali (pressione arteriosa) biochimici (ematocrito, emoglobina, sodiemia, potassiemia, cloremia, bicarbonati e pCO 2). Sono stati segnalati casi di aritmie cardiache ipo-ipercinetiche probabilmente secondarie ad alterazione del tono vagale o simpatico conseguente a distensione luminale, transito accelerato, frequente defecazione. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: distensione addominale, nausea; non comuni: dolori addominali, irritazione rettale, vomito; rare: diarrea grave, sanguinamento rettale o melena (emissione di feci nerastre). Disordini generali. Molto rare: reazioni da ipersensibilita'. Possono manifestarsi con: prurito, eruzioni cutanee, orticaria o edema (gonfiore, localizzato specialmente al viso o alle mani; gonfiore o pizzicore alle labbra o alla gola), difficolta' respiratoria.

Gravidanza e allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.