Cortivis - Coll 20fl Monod 0,3ml

Dettagli:
Nome:Cortivis - Coll 20fl Monod 0,3ml
Codice Ministeriale:038555025
Principio attivo:Idrocortisone Sodio Fosfato
Codice ATC:S01BA02
Fascia:C
Prezzo:13
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Medivis Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Collirio
Contenitore:Contenitore monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

CORTIVIS 0,3 ML COLLIRIO, SOLUZIONE

Formulazioni

Cortivis - Coll 20fl Monod 0,3ml

Categoria farmacoterapeutica

Antinfiammatori.

Principi attivi

Idrocortisone sodio fosfato 1,005 mg.

Eccipienti

Acido ialuronico sale sodico, sodio cloruro, potassio cloruro, sodio fosfato bibasico dodecaidrato, sodio fosfato monobasico biidrato, acquaper preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Affezioni infiammatorie ed allergiche del tratto anteriore del globo oculare.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a qualsiasi componente del prodotto; ipertensione oculare; herpes semplice acuto e malattie virali della cornea in fase acuta ulcerativa, salvo associazione con chemioterapici specifici per il virus erpetico, congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale; tubercolosi o micosi dell'occhio; oftalmie purulenti acute, congiuntiviti purulente e blefariti purulenti ed erpetiche che possono essere mascherate o aggravate dagli antinfiammatori; orzaiolo.

Posologia

Applicare 2 gocce (pari a circa 0,2 mg) nel sacco congiuntivale, 2 o piu' volte al giorno, a seconda della gravita' dell'affezione. Anziani:non ci sono informazioni che suggeriscano un cambiamento di dosaggio, tuttavia bisogna fare attenzione quando il medicinale viene somminist rato a questo gruppo di pazienti.

Conservazione

Nessuna.

Avvertenze

L'uso degli steroidi nelle cheratiti erpetiche virali richiede molta cautela e puo' essere consentito solo sotto stretta sorveglianza dell'oculista. Nelle malattie che causano assottigliamento della cornea o della sclera, l'uso di steroidi topici puo' causare perforazione. In assenza di un miglioramento clinico, l'uso dei corticosteroidi non deve essere prolungato in quanto puo' occultare l'estensione di un'infezione, a causa dell'effetto mascherante degli steroidi. Un'eventuale infezione da fungo deve essere sospettata in caso di ulcera corneale in cui sia in corso o sia stato fatto un trattamento prolungato con uno steroide. Il trattamento con corticosteroidi non deve essere ripetuto o prolungato senza opportuni controlli per escludere l'insorgenza di pressione intra-oculare e di infezioni insospettate o la formazione di cataratta. Si deve prestare attenzione quando il collirio viene somministrato a pazienti anziani.

Interazioni

Non sono note interazioni.

Effetti indesiderati

Rialzo della pressione endoculare con possibile sviluppo di glaucoma; formazione di cataratta subcapsulare posteriore in seguito a trattamenti prolungati; sviluppo o aggravamento di infezioni batteriche da Herpes simplex o da funghi; ritardo della cicatrizzazione; manifestazione,dopo somministrazioni prolungate, di effetti collaterali gravi quali ispessimento della sclera, midriasi, rilassamento delle palpebre. Dal momento che si puo' verificare un assorbimento sistemico in seguito all'uso topico di corticosteroidi si possono verificare effetti avversi sistemici: cefalea, ipotensione, rinite e faringite.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso topico dell'idrocortisone sodio fosfato in donne in stato di gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Non e' noto se dell'idrocortisone sodio fosfato per uso topico sia escreto nel latte umano. L'escrezione di idrocortisone sodio fosfato dopo somministrazione topica non e' stata studiata negli animali.Una decisione se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/ interrompere la terapia con il medicinale deve essere presa tenendo inconsiderazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il ben eficio della terapia per la donna.