Cycloviran - Ev 5fl 500mg

Dettagli:
Nome:Cycloviran - Ev 5fl 500mg
Codice Ministeriale:025299138
Principio attivo:Aciclovir
Codice ATC:J05AB01
Fascia:H
Prezzo:138.11
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sigmatau Ind.Farm.Riunite Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

CYCLOVIRAN 250 - 500 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Cycloviran - Ev 5fl 500mg
Cycloviran - Ev 5fl 250mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali ad azione diretta.

Principi attivi

Aciclovir 250 - 500 mg.

Eccipienti

Sodio idrossido.

Indicazioni

L'uso del farmaco e' riservato agli ospedali, cliniche e case di cura.Infezioni da Herpes simplex e da Varicella-zoster in pazienti immunoc ompromessi; profilassi delle infezioni da Herpes simplex in pazienti gravemente immunocompromessi; forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella-zoster e forme gravi di Herpes genitalis primario in soggetti con normale funzione immunitaria; encefalite da virus Herpes Simplex; trattamento delle infezioni da Herpes simplex nei neonati.

Controindicazioni / effetti secondari

Aciclovir soluzione per infusione e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota ad aciclovir, valaciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti; generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento.

Posologia

>>Adulti. Nelle infezioni da Herpes simplex (con l'eccezione dell'encefalite erpetica) e nelle forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella-zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio e' di5 mg/kg ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. N ei pazienti immunocompromessi con infezioni da virus Varicella-zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex , il dosaggio e' di 10 mg/kg ogni 8 ore purche' la funzione renale non sia compromessa. Ai pazienti obesi somministrare la dose raccomandata negli adulti facendo riferimento a peso corporeo ideale piuttosto che quello effettivo.La dose nei bambini tra i 3 mesi ed i 12 anni e' calcolata in base al la superficie corporea. Nei bambini di 3 mesi di eta' o piu' con infezioni da Herpes simplex (con l'eccezione dell'encefalite erpetica) ed in quelli con forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella- zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio e' di 250 mg/m^2di superficie corporea ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. Nei bambini immunocompromessi con infezioni da virus Var icella-zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex, il dosaggio e' di 500 mg/m^2 ogni 8 ore purche' la funzione renale non sia compromessa. Neonati e bambini fino a tre mesi di eta': calcolare ladose sulla base del peso corporeo. La dose raccomandata per il tratta mento dei neonati con nota o sospetta infezione da Herpes neonatale e'di 20 mg/kg di peso corporeo di aciclovir soluzione iniettabile ogni 8 ore per 21 giorni nel caso di malattia diffusa e a livello del sistema nervoso centrale o per 14 giorni nel caso di malattia limitata allacute e alle mucose. I neonati e i bambini con una funzione renale com promessa, richiedono una modifica appropriata della dose in base al grado di compromissione renale. Anziani: ai deve tener conto della possibilita' di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deveessere modificato; mantenere un'adeguata idratazione. Pazienti con fu nzionalita' renale compromessa: si consiglia cautela nel somministrareaciclovir soluzione iniettabile nei pazienti con funzionalita' renale compromessa; mantenere un'adeguata idratazione. L'aggiustamento del d osaggio per i pazienti con compromissione renale si basa sulla clearance della creatinina in unita' di ml/min negli adulti e adolescenti e in unita' di ml/min/1,73 m^2 per i neonati e i bambini di eta' inferiore ai 13 anni. >>Aggiustamenti del dosaggio negli adulti e adolescenti.Clcr da 25 a 50 ml/min: si raccomanda di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) ogni 12 ore; clcr da 10 a 25 ml/min: si raccomanda di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) ogni 24 ore;clcr da 0 (anuria) a 10 ml/min: nei pazienti sottoposti a dialisi con tinua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m^2) e somministrata ogni 24 ore. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata(5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m^2) e somministrata ogni 24 ore e dopo la dialisi. >>Aggiustamenti del do saggio nei neonati e nei bambini. Clcr da 25 a 50 ml/min/1,73 m^2: siraccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 12 ore; clcr da 10 a 25 ml/min/1,73 m^2: si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 24 ore; clcr da 0 (anuria) a 10 ml/min/1,73 m^2: nei pazienti sottoposti a dialisi continua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (250 o 500 mg/m^ di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata (250 o 500 mg/m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore e dopo la dialisi. Durata: la somministrazione va continuata per 5 giorni; tuttavia la sua durata puo' essere modificata in base alle condizioni del paziente ed alla risposta terapeutica. Nella terapia dell'encefalite erpetica la somministrazione va continuata per 10 giorni. Nel trattamentodell'Herpes neonatale la somministrazione va continuata per 14 giorni per le infezioni mucocutanee (cute-occhio- bocca) e per 21 giorni per la malattia diffusa e per la malattia a livello del sistema nervoso c entrale. La durata della somministrazione profilattica del farmaco e' determinata dal periodo di rischio. Ricostituzione: sciogliere il contenuto di ogni flaconcino in 10 ml (250 mg) o 20 ml (500 mg) di acqua per preparazioni iniettabili o di soluzione fisiologica, agitando delicatamente sino a che il contenuto si sia completamente dissolto. Cio' consente di ottenere una soluzione di 25 mg/ml di aciclovir. Somministrare la dose richiesta per fleboclisi lenta in un intervallo di tempo di 1 ora. Dopo la ricostituzione, il farmaco puo' essere somministrato mediante una pompa per infusione a velocita' controllata. In alternativa, la soluzione ricostituita puo' essere ulteriormente diluita sino araggiungere una concentrazione di aciclovir non superiore a 5 mg/ml ( 0,5 p/v), e somministrata tramite fleboclisi: aggiungere il volume richiesto di soluzione ricostituita al liquido di infusione scelto, come specificato di seguito, ed agitare bene per assicurare una adeguata miscelazione; nei bambini e nei neonati, nei quali e' opportuno mantenere il volume dei fluidi per infusione al minimo, si raccomanda che la diluizione avvenga aggiungendo 4 ml di soluzione ricostituita (100 mg di aciclovir) a 20 ml di soluzione per fleboclisi; negli adulti si raccomanda di utilizzare contenitori per fleboclisi in cui siano presenti 100 ml di soluzione per fleboclisi, anche quando cio' comporti una concentrazione di aciclovir sostanzialmente al di sotto di 0,5% p/v. Pertanto un contenitore per fleboclisi da 100 ml puo' essere utilizzato per qualsiasi dose di aciclovir compresa tra 250 mg e 500 mg (10 e 20 mldi soluzione ricostituita rispettivamente) ma un secondo contenitore deve essere utilizzato per dosi comprese tra 500 mg e 1000 mg. Dopo diluizione, in accordo con quanto sopra specificato, il farmaco e' compatibile con i seguenti liquidi perfusionali e stabile fino a 12 ore a temperatura ambiente (fra 15 gradi e 25 gradi C): sodio cloruro (0,9% p/v); glucosio con sodio cloruro I (rispettivamente 4,7% p/v e 0,18% p/v); glucosio con sodio cloruro III (rispettivamente 2,75% p/v e 0,45% p/v); ringer lattato. Nel caso compaia torbidita' o presenza di cristalli nella soluzione prima o durante la somministrazione, scartare la soluzione. Poiche' vi e' assenza di qualsiasi conservante antimicrobico, condurre la ricostituzione e la diluizione in asepsi, immediatamenteprima dell'uso ed scartare ogni residuo inutilizzato. Non congelare la soluzione ricostituita o diluita.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. La soluzione ricostituita o diluita non deve essere congelata. Dopo diluizione, il prodotto e' compatibile con i liquidi perfusionali indicati e stabile finoa 12 ore a temperatura ambiente (15 gradi - 25 gradi C).

Avvertenze

Nei pazienti a cui viene somministrato aciclovir per via endovenosa o alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta un'adeguataidratazione. Le dosi per via endovenosa devono essere somministrate m ediante infusione per un'ora per evitare la precipitazione di aciclovir nel rene; iniezioni rapide o in bolo devono essere evitate. Il rischio di insufficienza renale e' aumentata con l'uso di altri medicinali nefrotossici. Si richiede cautela se si somministra aciclovir per via endovenosa con altri medicinali nefrotossici. Uso nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti anziani: aciclovir e' eliminato per mezzo della clearance renale, pertanto la dose deve essere ridotta nei pazienti con compromissione renale. E' probabile che i pazienti anziani abbiano una funzionalita' renale ridotta e pertanto in tale gruppo di pazienti si deve considerare la necessita' di una riduzione della dose. Sia i pazienti anziani che i pazienti con insufficienza renale sono ad aumentato rischio di sviluppo di effetti collaterali a livello neurologico e devono essere attentamente controllati per la comparsa di questi effetti. Nelle segnalazioni riportate, queste reazioni sono state generalmente reversibili una volta sospeso il trattamento. In pazienti sottoposti a trattamento con aciclovir soluzione iniettabile ai dosaggi piu' elevati (ad esempio per la terapia dell'encefalite erpetica), dovra' essere posta particolare attenzione alla funzionalita' renale, particolarmente in caso di pazienti con scarsa idratazione o con funzione renale compromessa. Aciclovir soluzione iniettabile per infusione ricostituito ha un pH di circa 11,0 e non puo' pertanto essere somministrato per via orale. Cicli prolungati o ripetuti di aciclovir in soggetti gravemente immunocompromessi possono comportare la selezione di ceppi virali resistenti con ridotta sensibilita' che possono non rispondere a trattamenti continui di aciclovir. Il prodotto contiene sodio (26 mg, circa 1,13 mmol).

Interazioni

Aciclovir viene principalmente eliminato immodificato nelle urine attraverso secrezione tubulare renale attiva. Qualsiasi farmaco somministrato contemporaneamente in grado di competere con questo meccanismo puo' far aumentare le concentrazioni plasmatiche di aciclovir. Probenecide cimetidina attraverso questo meccanismo determinano un aumento dell 'area sotto la curva delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir (AUC) e, quindi, ne diminuiscono la clearance renale. Cio' nonostante none' necessario alcun aggiustamento del dosaggio in considerazione dell 'ampio indice terapeutico di aciclovir. Nei pazienti che ricevono aciclovir per via endovenosa e' richiesta cautela durante la somministrazione concomitante di medicinali che competono con aciclovir attraverso la via di eliminazione a causa del potenziale incremento dei livelli plasmatici di uno o di entrambi i farmaci o dei loro metaboliti. Si sono evidenziati incrementi nelle AUC plasmatiche di aciclovir e del metabolita inattivo del mofetil micofenolato , un agente immunosoppressivousato nei pazienti trapiantati, qualora i medicinali siano somministr ati assieme. Se viene somministrato litio in concomitanza al alte dosidi aciclovir per via endovenosa, le concentrazioni sieriche del litio devono essere attentamente controllate a causa del rischio di tossici ta' del litio. Si richiede attenzione (mediante monitoraggio dei cambiamenti nella funzionalita' renale) qualora venga somministrato aciclovir per via endovenosa assieme a farmaci che influiscono con altri aspetti della fisiologia renale (ad esempio ciclosporina, tacrolimus). Unostudio sperimentale su 5 soggeti di sesso maschile indica che la tera pia concomitante di aciclovir con teofillina aumenta l'AUC della teofillina somministrata totalmente del 50%. Si raccomanda di misurarne le concentrazioni plasmatiche durante la terapia con aciclovir.

Effetti indesiderati

Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito riportati sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sonodisponibili dati attendibili per calcolare l'esatta incidenza. Inoltr e l'incidenza degli eventi avversi puo' variare a seconda dell'indicazione. La seguente convenzione e' stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 e <1/10), non comune (>=1/1000 e <1/100), raro (>=1/10.000 e <1/1000), molto raro (<1/10.000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: diminuzione degli indici ematologici (a nemia, trombocitopenia e leucopenia). Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso. Molto raro: cefalea, capogiri, agitazione, stato confusionale, tremori, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sopore, encefalopatia, coma. I suddetti eventi, sono di solito reversibili e si verificano generalmente in pazienti con compromissione renale o con altri fattori predisponenti. Patologie vascolari. Comune: flebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito; molto raro: diarrea, dolore addominale. Patologie epatobiliari. Comune: innalzamenti reversibili degli enzimi epatici; molto raro: innalzamenti reversibili della bilirubina, ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, orticaria, rash (inclusa fotosensibilita'); molto raro: angioedema. Patologie renali e urinarie. Comune: aumenti dell'azotemia e della creatinina. Si ritiene che irapidi aumenti dei livelli dell'azotemia e della creatinina siano cor relati al picco dei livelli plasmatici e allo stato di idratazione delpaziente. Per evitare questo effetto il farmaco non deve essere sommi nistrato per iniezione endovenosa in bolo ma mediante infusione lenta in un intervallo di tempo di almeno un'ora. Molto raro: compromissionerenale, insufficienza renale acuta, dolore renale. Deve essere manten uta un'adeguata idratazione dei pazienti. La compromissione renale generalmente risponde rapidamente alla reidratazione del paziente e/o alla riduzione del dosaggio o alla sospensione del farmaco. La progressione ad insufficienza renale acuta puo', comunque, verificarsi in casi eccezionali. Il dolore renale puo' essere associato ad insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: affaticamento, febbre, reazioni infiammatorie locali. Gravi reazioni infiammatorie locali, che portano talvolta a lesioni della cute, si sono verificate quando il farmaco polvere per soluzione iniettabile e' stato inavvertitamente iniettato nei tessuti extravascolari.

Gravidanza e allattamento

L'impiego del farmaco deve essere considerato solo quando il potenziale beneficio superi ogni possibile rischio non conosciuto. Un registro relativo all'impiego di aciclovir in gravidanza, ha fornito dati sugliesiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni di aciclovir , dopo la commercializzazione. Tali osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di anomalie alla nascita tra i soggettiesposti ad aciclovir in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarita' o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica. La sommin istrazione per via sistemica di aciclovir utilizzando test standard accettati a livello internazionale non ha prodotto effetti embriotossicio teratogeni nei conigli, nei ratti o nei topi. In una prova sperimen tale non compresa nei test standard, condotta sui ratti, si sono osservate anormalita' del feto, ma solo dopo dosi sottocutanee di aciclovircosi' elevate da produrre effetti tossici sulla madre. La rilevanza c linica di questi risultati e' incerta. A seguito della somministrazione, per via orale, di 200 mg di aciclovir, 5 volte/die, si e' osservatala presenza di aciclovir, nel latte materno, a concentrazioni pari a 0,6-4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici. Tali livelli esporrebbero, potenzialmente, i lattanti, a dosi di aciclovir fino a 0,3 mg/kg/die. Pertanto, si consiglia cautela nell'uso di aciclovir durante l'allattamento.