Duodopa - 7sa 100ml20mg/Ml+5mg/M

Dettagli:
Nome:Duodopa - 7sa 100ml20mg/Ml+5mg/M
Codice Ministeriale:036885010
Principio attivo:Levodopa/Carbidopa
Codice ATC:N04BA02
Fascia:H
Prezzo:1126.05
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Abbvie Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Gel intestinale
Contenitore:Sacca
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:15 settimane

Denominazione

DUODOPA, 20 MG/ML + 5 MG/ML GEL INTESTINALE

Formulazioni

Duodopa - 7sa 100ml20mg/Ml+5mg/M

Categoria farmacoterapeutica

Sostanze dopaminergiche.

Principi attivi

Levodopa e carbidopa monoidrato.

Eccipienti

Carmellosa sodica, acqua depurata.

Indicazioni

Trattamento del morbo di Parkinson in stadio avanzato rispondente a levodopa, con gravi fluttuazioni motorie e iper/discinesia, quando le combinazioni disponibili di medicinali antiparkinsoniani non hanno dato risultati soddisfacenti. E' richiesto un esito positivo del test dellarisposta clinica al farmaco, somministrata attraverso un sondino naso -duodenale provvisorio, prima dell'inserimento di un sondino permanente.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a levodopa, carbidopa o ad uno qualsiasi degli eccipienti; glaucoma ad angolo chiuso; insufficienza epatica e renale grave;insufficienza cardiaca grave; aritmia cardiaca grave; ictus acuto; gl i inibitori non selettivi delle MAO e gli inibitori selettivi delle MAO di tipo A non devono essere somministrati in concomitanza, e devono essere sospesi almeno due settimane prima di iniziare con il medicinale, in cui siano controindicati gli adrenergici, ad es. feocromocitoma,ipertiroidismo e sindrome di Cushing.

Posologia

Il prodotto e' un gel per somministrazione intestinale continua. Per la terapia a lungo termine, il gel deve essere somministrato con una pompa portatile direttamente nel duodeno o nel primo tratto del digiuno tramite un sondino permanente attraverso gastrostomia endoscopica percutanea, con un sondino transaddominale esterno e un sondino intestinale interno. In alternativa, puo' essere considerata la possibilita' di una gastrodigiunostomia radiologica, se, per un qualunque motivo, la gastrostomia endoscopica percutanea non e' adatta. La creazione della porta transaddominale e l'aggiustamento posologico devono essere effettuati in collaborazione con una clinica neurologica. Si raccomanda un sondino naso-duodenale provvisorio per verificare se il paziente risponde positivamente a questo metodo di trattamento e per aggiustare la dose, prima di iniziare il trattamento con un sondino permanente. La dose deve essere aggiustata per una risposta clinica ottimale nel singolopaziente, il che significa massimizzare il periodo "ON" funzionale du rante il giorno, riducendo al minimo il numero di episodi "OFF" e il periodo "OFF" (bradicinesia) e riducendo al minimo il periodo "ON" con discinesia invalidante. Il medicinale deve essere somministrato inizialmente come monoterapia. Se necessario, altri medicinali per il morbo di Parkinson possono essere assunti concomitantemente. Per la somministrazione del farmaco, deve essere usata unicamente la pompa per il prodotto CADD-legacy (CE 0473). Unitamente alla pompa portatile e' fornito un manuale con le istruzioni per l'uso. Il trattamento con il medicinale utilizzando un sondino permanente puo' essere sospeso in qualsiasi momento estraendo il sondino e lasciando cicatrizzare la ferita. Il trattamento deve poi proseguire con medicinali orali contenenti levodopa/carbidopa. La dose giornaliera totale e' composta da tre dosi aggiustate individualmente: la dose bolo al mattino, la dose di mantenimento continua e dosi bolo extra. Dose mattutina: la dose bolo mattutina e' somministrata tramite la pompa per raggiungere rapidamente il livello di dosaggio terapeutico (entro 10-30 minuti). La dose deve basarsi sull'assunzione di levodopa del mattino precedente del paziente + il volume per riempire il sondino. La dose mattutina totale e' abitualmentedi 5-10 ml, corrispondenti a 100-200 mg di levodopa. La dose mattutin a totale non deve superare i 15 ml (300 mg di levodopa). Dose di mantenimento continua: la dose di mantenimento e' aggiustabile in incrementi di 2 mg/ora (0,1 ml/ora). La dose deve essere calcolata sulla base dell'assunzione giornaliera precedente di levodopa del paziente. Quandosi sospendono farmaci integrativi, la dose deve essere aggiustata. La dose di mantenimento continua viene aggiustata individualmente. Deve essere mantenuta all'interno di un range di 1- 10 ml/ora (20-200 mg dilevodopa/ora) e di solito e' di 2-6 ml/ora (40-120 mg di levodopa/ora ). La massima dose giornaliera raccomandata e' 200 ml. In casi eccezionali, puo' essere necessaria una dose piu' elevata. >>Esempio. Assunzione giornaliera di levodopa come farmaco: 1640 mg/die. Dose bolo mattutina: 140 mg = 7 ml (escluso il volume per riempire il sondino intestinale). Dose di mantenimento continua: 1500 mg/die 1500 mg/die: 20 mg/ml = 75 ml di medicinale al giorno L'assunzione e' calcolata nell'arco di 16 ore: 75 ml/16 ore = 4,7 ml/ora. Dosi bolo extra: da somministrare come necessario, se il paziente diventa ipocinetico nel corso della giornata. La dose extra deve essere aggiustata individualmente, normalmente 0,5-2,0 ml. In rari casi, puo' essere necessaria una dose piu' elevata. Se la necessita' di dosi bolo extra supera le 5 al giorno, deve essere aumentata la dose di mantenimento. Dopo l'impostazione della dose iniziale, devono essere effettuati aggiustamenti precisi della dose bolo mattutina, della dose di mantenimento e delle dosi bolo extra nell'arco di qualche settimana. Se giustificato dal punto di vista medico, il prodotto puo' essere somministrato durante la notte. Monitoraggio del trattamento: un improvviso peggioramento della risposta al trattamento, con fluttuazioni motorie ricorrenti, deve far sospettare chela parte distale del sondino si sia spostata dal duodeno allo stomaco . L'ubicazione del sondino deve essere stabilita con radiografia e l'estremita' del sondino ricollocata nel duodeno, sotto controllo radiologico. Pazienti pediatrici: non ci sono indicazioni rilevanti relative all'uso del prodotto nei bambini e negli adolescenti. Pazienti geriatrici: esiste una considerevole esperienza dell'uso di levodopa/carbidopa in pazienti anziani. Le raccomandazioni sul dosaggio sopra esposte riflettono i dati clinici derivati da questa esperienza. Alterata funzionalita' renale ed epatica: non e' necessario un aggiustamento del dosaggio. Interruzione della terapia: i pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione in caso sia richiesta un'improvvisa riduzione della dose o se diventa necessario sospendere il trattamento con il farmaco, in particolare nei pazienti in trattamento con antipsicotici. Incaso di demenza sospettata o diagnosticata con un abbassamento della soglia confusionale, la pompa del paziente deve essere manipolata solodal personale paramedico o da un parente stretto in grado di farlo. Q uando deve essere utilizzata la cassetta, questa va applicata alla pompa portatile e il sistema collegato alla sonda naso-duodenale o alla porta transaddominale/sondino duodenale per la somministrazione, secondo le istruzioni impartite. Le cassette del farmaco sono monouso e non devono essere utilizzate per piu' di un giorno (fino a 16 ore), anche se rimane del medicinale inutilizzato. Non riutilizzare una cassetta aperta. Al termine del periodo di conservazione, il gel puo' diventare giallastro. Cio' non influisce sulla concentrazione del farmaco o sul trattamento.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Conservare la cassetta nell'imballaggio esterno per tenerla al riparo dalla luce.

Avvertenze

Il medicinale non e' raccomandato per il trattamento di reazioni extrapiramidali indotte da farmaci. La terapia con il prodotto deve essere somministrata con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o polmonari di grado severo, asma bronchiale, malattie renali, epatiche o endocrine, o con storia di ulcera peptica o convulsioni. Nei pazienti con storia di infarto del miocardio, che presentano aritmie residue nel nodo atriale o ventricolari, e' necessario controllare attentamente la funzione cardiaca durante il periodo di iniziale aggiustamento del dosaggio. Tutti i pazienti trattati con il farmaco devono essere controllati attentamente per lo sviluppo di alterazioni psichiche, depressione con propositi suicidi e altre gravi alterazioni psichiche. I pazienti con episodi di psicosi pregressa o in atto devono essere trattati con cautela. La somministrazione concomitante di farmaci antipsicotici con proprieta' bloccanti dei recettori dopaminergici, specialmente gli antagonisti dei recettori D2 , deve essere eseguita con cautela e il paziente deve essere osservato attentamente per la perdita dell'effetto antiparkinsoniano o per l'aggravamento dei sintomi parkinsoniani.I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere tratt ati con il medicinale con cautela, purche' la pressione intraoculare sia ben controllata e il paziente sia seguito attentamente per eventuali variazioni della pressione intraoculare. Il farmaco puo' indurre ipotensione ortostatica. Quindi il medicinale deve essere somministrato con cautela ai pazienti che stanno assumendo altri medicinali che possono causare ipotensione ortostatica. Levodopa e' stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso in pazienti con morbo di Parkinson. Pertanto, e' necessaria cautela durante la guida o l'uso di macchinari. Dopo interruzione brusca di agenti antiparkinsoniani, e' stata segnalata una sindrome che assomiglia alla sindrome neurolettica maligna e che comprende rigidita' muscolare, innalzamento della temperatura corporea, alterazioni dello stato mentale (es. agitazione, confusione, coma) e aumento della creatinfosfochinasi sierica. In pazienti con morbo di Parkinson, si e' osservata raramente l'insorgenzadi rabdomiolisi secondaria a Sindrome Neurolettica Maligna (NMS) o a gravi discinesie. Pertanto, i pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione in caso di brusca riduzione o interruzione delle combinazioni levodopa/carbidopa, in particolare se sono in trattamento con antipsicotici. Ne' NMS ne' rabdomiolisi sono state segnalate in associazione al farmaco. I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e coloro che si prendono cura dei pazienti devono essere consapevoli che isintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi incl uso gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita',shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollat o ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o con altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa incluso il farmaco. Se si sviluppano tali sintomi, si raccomanda una rivalutazione del trattamento. In caso di necessita' di anestesia generale, il trattamento con il prodotto puo' essere continuato finoa quando il paziente puo' assumere liquidi e medicinali per bocca. In caso di necessita' di sospensione temporanea della terapia, il tratta mento con il medicinale puo' essere ripreso con il medesimo dosaggio non appena al paziente sara' nuovamente consentito di assumere liquidi per bocca. Puo' essere necessario aggiustare la dose del farmaco riducendola, al fine di evitare discinesia indotta da levodopa. Durante unaterapia prolungata con il medicinale, e' raccomandato un controllo pe riodico della funzione epatica, ematopoietica, cardiovascolare e renale. Il prodotto contiene idrazina, un prodotto di degradazione della carbidopa che puo' essere genotossico e forse cancerogeno. La dose giornaliera media raccomandata e' 100 ml, che contengono 2 g di levodopa e 0,5 g di carbidopa. La massima dose giornaliera raccomandata e' 200 ml. Cio' include l'idrazina fino ad un'esposizione media di 4 mg/die, con un massimo di 8 mg/die. Il significato clinico di questa esposizioneall'idrazina non e' nota. Un precedente intervento chirurgico nella p arte superiore dell'addome puo' rendere difficoltosa l'esecuzione di gastrostomia o digiunostomia. Sono stati ricevuti report isolati in cuiveniva descritto il blocco del sondino per gastrostomia e/o ostruzion e intestinale con formazione di bezoario, che richiede la sostituzionedel sondino ed, in rari casi, un intervento chirurgico. I sintomi pre coci includono peggioramento dei sintomi del Parkinson, efficacia ridotta, dolore addominale, nausea e vomito. In alcuni casi sono state riscontrate ulcerazioni gastriche ed intestinali. I bezoari sono concrezioni di materiale derivante da cibo non digerito trattenuti nel tratto intestinale. Il maggior numero di bezoari dimora nello stomaco ma i bezoari si possono riscontrare anche in altre parti del tratto intestinale. Una ridotta capacita' di manipolare il sistema (pompa, raccordi dei sondini) puo' comportare complicazioni. Tali pazienti devono essere assistiti da una seconda persona (ad es. infermiere, aiuto-infermiere o un parente stretto). Un improvviso o graduale aggravamento della bradicinesia puo' indicare un'ostruzione nel dispositivo da qualunque causa e deve essere indagato.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione con il farmaco. Dalla generica combinazione di levodopa/carbidopa sono note le seguenti interazioni. Occorre procedere con cautela nella somministrazione concomitante del farmaco con i seguenti medicinali. Antiipertensivi: si e' verificata ipotensione posturale sintomatica se combinazioni di levodopa eun inibitore della decarbossilasi vengono aggiunte al trattamento di pazienti che gia' ricevono antiipertensivi. Puo' essere necessario aggiustare il dosaggio dell'agente antiipertensivo. Antidepressivi: raramente sono state riportate reazioni avverse, fra cui ipertensione e discinesia, risultanti dalla somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici e preparazioni di carbidopa/levodopa. Anticolinergici: gli anticolinergici possono agire sinergicamente con levodopa per ridurre il tremore. Tuttavia, l'uso combinato puo' esacerbare i movimenti involontari anomali. Gli anticolinergici possono ridurre gli effetti della levodopa ritardandone l'assorbimento. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco. Inibitori delle COMT (tolcapone, entacapone): l'uso concomitante di inibitori delle COMT (Catecol-O-Metil transferasi) e del medicinale puo' aumentare la biodisponibilita'di levodopa. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio. An tagonisti dei recettori dopaminici (alcuni antipsicotici, ad es. fenotiazine, butirrofenoni e risperidone, e antiemetici, ad es. metoclopramide), benzodiazepine, isoniazide, fenitoina e papaverina possono fare diminuire l'effetto terapeutico di levodopa.I pazienti trattati con tali medicinali in concomitanza con il medicinale devono essere seguiti attentamente per eventuale perdita della risposta terapeutica. Il prodotto puo' essere assunto in concomitanza con la dose raccomandata di un inibitore delle MAO, selettivo per le MAO di tipo B (ad es. selegilina-cloridrato). L'uso concomitante di selegilina e levodopa-carbidopa e' stato associato a ipotensione ortostatica seria. Amantadina ha un effetto sinergico con levodopa e puo' aumentare gli eventi avversi legati alla levodopa. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggiodel medicinale. I farmaci simpaticomimetici possono aumentare gli eve nti avversi cardiovascolari legati alla levodopa. Levodopa forma chelati con il ferro nel tratto gastrointestinale, portando a una riduzionedell'assorbimento di levodopa. Poiche' la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l'assorbimento di levodopa puo' essere disturbato in alcu ni pazienti in regime dietetico altamente proteico. L'effetto della somministrazione di antiacidi e il farmaco sulla biodisponibilita' di levodopa non e' stato studiato.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati che si verificano frequentemente con levodopa/carbidopa sono quelli derivanti dall'attivita' neurofarmacologica a livello centrale della dopamina. Tali reazioni generalmente vengono ridotte con la diminuzione del dosaggio della levodopa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: leucopenia, anemia emolitica e non-emolitica, trombocitopenia; molto rari: agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: anoressia; non comuni: perdita di peso, aumento di peso. Disturbi psichiatrici. Comuni: allucinazioni, confusione, incubi, sonnolenza, affaticamento, insonnia, depressione con tentativi di suicidio molto rari, euforia, demenza, episodi psicotici, senso di stimolazione; rari: agitazione, paura, ridotta capacita' di pensare, disorientamento, aumento della libido, intorpidimento. Patologie del sistema nervoso. Comuni: discinesie, movimenti coreiformi e distonia, episodi "ON-OFF" capogiri, bradicinesia (episodi "ON-OFF"), sonnolenza; non comuni: atassia, aumento del tremore delle mani; rari: sindrome neurolettica maligna, parestesie, cadute, anomalie dell'andatura, trisma, cefalea, convulsioni. Patologie dell'occhio. Rari: offuscamento della visione, blefarospasmo, attivazione della sindrome di Horner latente, visione doppia, pupille dilatate, crisi oculogiriche. Patologia cardiache. Comuni: palpitazioni, battito irregolare. Patologie vascolari. Comuni: ipotensione ortostatica, tendenza allo svenimento, sincope; non comune: ipertensione; rari: flebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: raucedine, dolore toracico; rari: dispnea, anomalie del pattern respiratorio. Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, vomito, secchezza delle fauci, gusto amaro; non comuni: costipazione, diarrea, scialorrea, disfagia, flatulenza; rari: dispepsia, dolori gastrointestinali, saliva scura, bruxismo, singhiozzo, emorragia gastrointestinale, sensazione di bruciore nella lingua, ulcerazione duodenale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: edema; rari: angioedema, orticaria, prurito, rossore facciale, perdita dei capelli, esantema, aumento della traspirazione, liquido di traspirazione scuro, melanoma maligno, porpora di Sch?nlein-Henoch. Patologie del sistema muscoloscheletrico, tessuto connettivo edelle ossa. Non comuni: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie . Non comuni: urine scure; rari: ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, priapismo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Non comuni: debolezza, malessere. Bradicinesia ( episodi "ON-OFF") puo' comparire dopo alcuni mesi o anni dall'inizio del trattamento con levodopa ed e' probabilmente legata alla progressione della malattia. Puo' essere necessario un adattamento del programmae degli intervalli di somministrazione. Levodopa/carbidopa e' associa ta a sonnolenza ed e' stata associata molto raramente a eccessiva sonnolenza diurna e episodi di attacchi di sonno improvviso. Altre reazioni averse sono state riportate in associazione alle combinazioni levodopa/ carbidopa incluso il farmaco. Disturbi del controllo degli impulsi: gioco d'azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualita', shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollatoad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o con altri trattamenti dopaminergici contenenti lev odopa compreso il medicinale. Esami di laboratorio: sono state segnalate le seguenti anomalie nei parametri di laboratorio durante il trattamento con levodopa/carbidopa, e devono quindi essere tenute presenti nel trattamento dei pazienti con il farmaco: valori elevati di azoto ureico, fosfatasi alcaline, S-AST, S-ALT, LDH, bilirubina, glicemia, creatinina, acido urico e test di Coombs positivo, e valori ridotti di emoglobina ed ematocrito. Sono stati segnalati leucociti, batteri e sangue nelle urine. Levodopa/carbidopa, e quindi il medicinale, possono essere responsabili di risultati falsi positivi al test per i chetoni urinari mediante dipstick. Tale reazione non cambia portando ad ebollizione il campione di urina. L'uso di metodi con glucosio-ossidasi puo' provocare risultati falsi negativi per la glicosuria. Dispositivo: le complicazioni con il dispositivo sono molto comuni (>=1/10), ad es. fuoriuscita di liquidi dal connettore, dislocazione del sondino intestinale. La dislocazione del sondino intestinale posteriormente nello stomaco porta alla ricomparsa di fluttuazioni motorie (dovute allo svuotamento gastrico erratico del farmaco nell'intestino tenue). In generale, il riposizionamento del sondino puo' essere effettuato utilizzando un filo-guida per indirizzare il sondino nel duodeno in fluoroscopia. L'occlusione, gli attorcigliamenti semplici o con formazione di nodi del sondino intestinale comportano l'emissione di segnali di alta pressione dalla pompa. Le occlusioni vengono di solito corrette irrorando il sondino con acqua del rubinetto; l'attorcigliamento semplice, l'attorcigliamento con formazione di nodi o la dislocazione del sondino possonorichiedere il suo riposizionamento. Qualora si verifichi un guasto co mpleto del sondino intestinale o della pompa, il paziente deve essere trattato con levodopa/carbidopa orale fino alla risoluzione del problema. La stomia di solito guarisce senza complicazioni. Tuttavia, doloriaddominali, infezione e perdita di liquido gastrico possono verificar si subito dopo l'intervento chirurgico; raramente si tratta di problemi a lungo termine. Le complicazioni riportate includono perforazione delle strutture anatomiche adiacenti soprattutto durante il posizionamento della PEG e sanguinamento, infezione a livello dello stoma (la piu' comune complicazione) e peritonite. Le infezioni locali intorno allastomia sono trattate in modo conservativo con disinfettante; il tratt amento con antibiotico e' raramente necessario. Sono stati ricevuti report isolati relativi alla formazione di bezoari.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di levodopa/carbidopa nelle donne in gravidanza. I dati derivanti dagli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Duodopa non deve essere usato durante la gravidanza a meno che i benefici per la madre non siano superiori al possibile rischio per il feto. La levodopa viene escreta nel latte materno. Esistono prove che la lattazione viene inibita durante il trattamento con levodopa. Non e' noto se la carbidopa sia escreta nel latte umano. Studi su animali hanno evidenziato l'escrezione di carbidopa nellatte. Non e' nota la sicurezza di levodopa e carbidopa nei neonati. Duodopa non deve essere utilizzato durante l'allattamento.