Efedrina Cloridr - 5f 25mg 1ml

Dettagli:
Nome:Efedrina Cloridr - 5f 25mg 1ml
Codice Ministeriale:029835042
Principio attivo:Efedrina Cloridrato
Codice ATC:C01CA26
Fascia:C
Prezzo:10.1
Doping:Proibito solo in gara
Produttore:Galenica Senese Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

EFEDRINA CLORIDRATO GALENICA SENENSE

Formulazioni

Efedrina Cloridr - 1f 10mg 1ml
Efedrina Cloridr - 1f 25mg 1ml
Efedrina Cloridr - 5f 10mg 1ml
Efedrina Cloridr - 5f 25mg 1ml
Efedrina Cloridr - 10f 1ml 25mg
Efedrina Cloridr - 10f 1ml 10mg

Categoria farmacoterapeutica

Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci.

Principi attivi

Efedrina cloridrato.

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento acuto del broncospasmo; trattamento e prevenzione dell'ipotensione indotta da anestesia spinale, epidurale o intratecale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, alle amine simpaticomimetiche o ad uno qualsiasi degli eccipienti; glaucoma ad angolo chiuso; psicosi;generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Posologia

>>Trattamento del broncospasmo. Adulti e adolescenti: da 12,5 a 25 mg somministrati per via intramuscolare, sottocutanea o endovenosa. Bambini (fino a 12 anni di eta'): 750 mcg per kg di peso corporeo 25 mg perm^2 di superficie corporea, somministrati per via sottocutanea o endo venosa, a seconda della risposta del paziente. >>Trattamento dell'ipotensione indotta da anestesia spinale, epidurale o intratecale. Adulti e adolescenti: da 25 a 50 mg per via sottocutanea o intramuscolare oppure per via endovenosa qualora sia richiesta una rapida risposta pressoria. Bambini (fino a 12 anni di eta'): 0,2 - 0,3 mg per kg di peso corporeo, da ripetere ogni 4-6 ore a seconda della risposta del paziente.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Usare estrema cautela nel somministrare il farmaco nelle seguenti situazioni: angina pectoris; malattie cardiache croniche; ipertrofia prostatica; eta' avanzata; gravidanza con pressione arteriosa materna superiore a 130/80. La somministrazione di efedrina cloridrato in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o cardiopatia ischemica puo' determinare dolore anginoso in quanto il farmaco aumenta il consumo di ossigeno. I farmaci simpaticomimetici, incluso il medicinale, possono determinare effetti indesiderati a livello cardiovascolare. I dati post-marketing ed i dati di letteratura hanno evidenziato rari casi di ischemia miocardica associata all'uso di farmaci beta-agonisti. I pazienti affetti da gravi patologie cardiache (per esempio malattie ischemiche del miocardio, aritmie o grave scompenso cardiaco) che ricevono efedrina cloridrato dovrebbero informare il medico in caso di dolore al petto o altri sintomi di peggioramento della patologia cardiaca. Particolare attenzione dove essere posta alla valutazione dei sintomi come dispnea o dolore toracico in quanto tali sintomi potrebbero avere sia origine respiratoria che cardiaca. Il medicinale deve essere somministrato con cautela in caso di diabete, ipertensione o altri disordini cardiovascolari, tireotossicosi.

Interazioni

Efedrina Cloridrato non dovrebbe essere utilizzato in associazione conaltri medicinali simpaticomimetici. La somministrazione di agenti alf a-bloccanti ne riduce la risposta vasopressoria. La somministrazione di agenti beta-bloccanti (come il propranololo) puo' determinare il blocco degli effetti a livello cardiaco e bronchiale. Porre particolare attenzione all'associazione di Efedrina Cloridrato con i seguenti medicinali. Idrocarburi alogenati, come il ciclopropano e alotano: puo' insorgere aritmia cardiaca in quanto tali farmaci aumentano la sensibilita' del miocardio e gli effetti dell'efedrina; guanetidina: diminuzionedell'effetto ipotensivo della guanetidina; farmaci I-MAO (es. furazol idone, isocarbossazide, iproniazide, pargilina, fenelezina, selegelina): possono determinare crisi ipertensive. La somministrazione di efedrina determina un maggior rilascio di noradrenalina dai depositi neuronali che, unita alla riduzione del metabolismo delle monoaminoossidasi (MAO) indotta dai farmaci suddetti, si traduce in una maggiore stimolazione recettoriale; procarbazina: puo' determinare crisi ipertensive; sodio bicarbonato: puo' determinare ipertensione e tachicardia poiche'riduce l'eliminazione renale di efedrina; aminofillina, teofillina, e tilendiamina: aumento del rischio e della severita' degli effetti collaterali (nausea, vomito, insonnia); glicosidi cardioattivi: sensibilizzazione del miocardio agli effetti dell'efedrina.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell'efedrina organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache: ipertensione, palpitazioni, tachicardia, aritmie ventricolari, dolore precordiale, ischemia miocardica.Patologie gastrointestinali: disturbi gastrici, anoressia, nausea e v omito. Patologie del sistema nervoso: ansieta', paura, agitazione, eccitamento, irrequietezza, debolezza, irritabilita', insonnia, tremori, paranoia, allucinazioni. Patologie renali ed urinarie: ritenzione urinaria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: difficolta' respiratorie, secchezza della mucosa nasale e faringea. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo: sudorazione profusa.

Gravidanza e allattamento

Gli studi sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo fetale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. L'efedrina attraversa la placenta e puo' determinare iperattivita', irritabilita' e tachicardia fetale. Gli effetti sullo sviluppo non sono noti. L'efedrina non deve essere utilizzata in gravidanza, se non in caso di assoluta necessita' e dovrebbe essere riservata ai casi che non rispondono alla rapida infusione di fluidi. Non e' noto se il medicinale venga escreto nel latte materno ne' se influisca sulla quantita' o sulla composizione del latte materno. Pertanto, e' necessario utilizzare efedrina in donne che stanno allattando solo in caso di assoluta necessita'.