Enbrel - Sc 4sir 25mg 0,5ml+8tam

Dettagli:
Nome:Enbrel - Sc 4sir 25mg 0,5ml+8tam
Codice Ministeriale:034675102
Principio attivo:Etanercept
Codice ATC:L04AB01
Fascia:H
Prezzo:760.02
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:30 mesi

Denominazione

ENBREL 25 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA

Formulazioni

Enbrel - Sc 4sir 25mg 0,5ml+8tam

Categoria farmacoterapeutica

Immunosoppressori, inibitori del Fattore di Necrosi Tumorale alfa (TNF-alfa).

Principi attivi

Ciascuna siringa preriempita contiene 25 mg di etanercept.

Eccipienti

Saccarosio, sodio cloruro, L-Arginina cloridrato, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato dibasico diidrato, acqua per preparazioniiniettabili.

Indicazioni

Artrite reumatoide: in associazione con metotressato e' indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide in fase attiva da moderata a grave negli adulti quando la risposta ai farmaci antireumatici modificanti la malattia, metotressato incluso (a meno che controindicato) e' risultata inadeguata. Puo' essere utilizzato in monoterapia in caso di intolleranza al metotressato o quando il trattamento continuo con il metotressato e' inappropriato. Indicato anche nel trattamento dell'artrite reumatoide grave, attiva e progressiva negli adulti non trattati precedentemente con metotressato. Il medicinale ha dimostrato di ridurre il tasso di progressione del danno delle articolazioni, come misurato radiograficamente, e di migliorare la funzione fisica. Artrite giovanile poliarticolare idiopatica: trattamento dell'artrite giovanile poliarticolare idiopatica attiva in bambini e adolescenti a partire dai 2 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti al metotressato. Il farmaco non e' stato studiato su bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Artrite psoriasica: trattamento dell'artrite psoriasica in fase attiva e progressiva negli adulti, quando la risposta ai farmaci antireumatici modificanti la malattia e' risultata inadeguata. Il farmaco ha dimostrato di migliorare la funzione fisica in pazienti con artrite psoriasica, e di ridurre il tasso diprogressione del danno periferico alle articolazioni come da rilevazi oni ai raggi X in pazienti con sottotipi simmetrici poliarticolari della malattia. Spondilite anchilosante: trattamento della spondilite anchilosante grave in fase attiva negli adulti che hanno avuto una risposta inadeguata alla terapia convenzionale. Psoriasi a placche: trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti che non hanno risposto, o presentano una controindicazione, o sono intolleranti ad altre terapie sistemiche, inclusi ciclosporina, metotressato o psoralene e luce ultravioletta A (PUVA). Psoriasi pediatrica a placche: trattamento della psoriasi a placche cronica grave nei bambini ed adolescenti a partire dai 6 anni d'eta' che non sono controllati in maniera adeguata da altre terapie sistemiche o fototerapie o che sono intolleranti ad esse.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Sepsi o rischio di sepsi. Il trattamento deve essere iniziato nei pazienti con infezione attiva, comprese le infezioni croniche o localizzate.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un medico specialistache ha esperienza nella diagnosi e nel trattamento dell'artrite reuma toide, dell'artrite giovanile idiopatica, dell'artrite psoriasica, della spondilite anchilosante, della psoriasi a placche o della psoriasi pediatrica a placche. Artrite reumatoide: 25 mg, da somministrare due volte a settimana. Alternativamente 50 mg somministrati una volta a settimana hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci. Artrite psoriasica e spondilite anchilosante: 25 mg somministrati due volte a settimana, o 50 mg somministrati una volta a settimana. Psoriasi a placche: 25 mg somministrati due volte a settimana o di 50 mg somministrati una volta a settimana. In alternativa, possono essere utilizzati 50 mg duevolte a settimana per 12 settimane, seguiti, se necessario, da una do se di 25 mg due volte a settimana o di 50 mg una volta a settimana. Iltrattamento deve continuare fino al raggiungimento della remissione, per un massimo di 24 settimane. La terapia continua per un periodo superiore a 24 settimane puo' essere appropriata per alcuni pazienti adulti. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con il farmaco, devono essere seguite le stesse istruzioni sulla durata del trattamento. La dose deve essere di 25 mg due volte a settimana o di 50 mg una volta a settimana. Insufficienza renale ed epatica: non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. Anziani (>= 65 anni): non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. La posologia ed il modo di somministrazione sono uguali a quelli per gli adulti di eta' compresa tra i 18 ed i 64 anni. Popolazione pediatrica: ildosaggio per i pazienti pediatrici dipende dal peso corporeo. I pazie nti il cui peso corporeo e' inferiore a 62,5 kg devono dosare il medicinale con attenzione su una base mg/kg usando la polvere e solvente per soluzione iniettabile da 25 mg/ml per uso pediatrico. I pazienti il cui peso e' uguale o superiore a 62,5 Kg possono usare sia la siringa preriempita sia la penna preriempita, a dosi fisse. Artrite giovanile poliarticolare idiopatica (a partire dai 2 anni di eta') La dose raccomandata e' di 0,4 mg/Kg (fino ad un massimo di 25 mg per dose), somministrati due volte a settimana per iniezione sottocutanea con un intervallo di 3-4 giorni tra le dosi. Nei pazienti che non mostrano rispostadopo 4 mesi di trattamento si deve considerare l'interruzione del tra ttamento. Ai bambini con artrite giovanile poliarticolare idiopatica con un peso inferiore ai 25 kg puo' essere piu' adeguato somministrare il flaconcino con il dosaggio da 10 mg. Non sono stati effettuati studi clinici in bambini di eta' compresa tra i 2 e i 3 anni. Tuttavia, i limitati dati di sicurezza estrapolati da un registro dei pazienti indica che il profilo di sicurezza nei bambini di 2-3 anni di eta' e' simile a quello osservato negli adulti e nei bambini dai 4 anni di eta', quando si somministra il prodotto settimanalmente con un dosaggio di 0,8 mg/kg per via sottocutanea. In linea generale non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 2 anni per l'indicazione artrite giovanile poliarticolare idiopatica. Psoriasi pediatrica a placche (a partire dai 6 anni di eta') La dose raccomandata e' di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana fino a 24 settimane. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con il farmaco, devono essere seguite le indicazioni sulla durata del trattamento sopra riportate. La dose deve essere di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana. In linea generale non e' adatto ai bambini eta' inferiore ai 6 anni per l'indicazione psoriasi a placche. Modo di somministrazione: iniezione sottocutanea.

Conservazione

Conservare in frigorifero (tra 2 gradi C e 8 gradi C). Non congelare. Puo' essere conservato ad una temperatura massima di 25 gradi C fino a4 settimane, per una sola volta; dopo tale periodo non puo' essere ri posto nuovamente in frigo. Se non utilizzato nelle 4 settimane fuori dal frigo, deve essere gettato. Tenere le siringhe preriempite nell'imballaggio esterno per proteggerle dalla luce.

Avvertenze

Sono state riportate infezioni gravi, sepsi, tubercolosi ed altre infezioni opportunistiche, incluse infezioni fungine invasive. Nell'esaminare i pazienti per valutare le infezioni, deve essere considerato il rischio per il paziente di rilevanti infezioni opportunistiche. Se il paziente sviluppa un'infezione grave, la somministrazione deve essere interrotta. La sicurezza e l'efficacia in pazienti con infezioni croniche non sono state valutate. I medici devono essere cauti quando valutano l'uso in pazienti con un'anamnesi di infezioni ricorrenti o croniche, o con condizioni di base che possono predisporre i pazienti alle infezioni, cosi' come in caso di diabete avanzato o scarsamente controllato. Tubercolosi: sono stati riportati casi di tubercolosi attiva incluso tubercolosi miliare e tubercolosi con localizzazione extra- polmonare. Prima di iniziare il trattamento, tutti i pazienti devono essere sottoposti ad analisi per la tubercolosi attiva ed inattiva ("latente"). Test di screening appropriati, per esempio test cutaneo alla tubercolina e raggi X del torace, devono essere eseguiti su tutti i pazienti. Si ricorda ai medici il rischio di falso negativo del test cutaneo alla tubercolina. Se viene diagnosticata una tubercolosi attiva, la terapia con il farmaco non deve essere iniziata. Se viene diagnosticata una tubercolosi inattiva ("latente"), il trattamento per la tubercolosilatente deve essere iniziato con terapia anti-tubercolosi prima di in iziare la terapia con il prodotto e secondo le norme locali. Riattivazione del virus dell'Epatite B: e' stata riportata riattivazione del virus dell'Epatite B (HBV) in pazienti portatori cronici di questo virusche ricevono anti-TNF. I pazienti a rischio di infezione da HBV devon o essere sottoposti a test preliminari per l'infezione da HBV prima dicominciare la terapia. Particolare cautela deve essere prestata quand o si somministra il farmaco a pazienti portatori di HBV. Se il prodotto e' utilizzato in portatori di HBV, i pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi dell'infezione attiva da HBV e, se necessario, deve essere iniziato un trattamento adeguato. Peggioramento dell'epatite C: e' stato riportato un peggioramento dell'epatite C; usare con cautela. Trattamento contemporaneo con anakinra: non e' raccomandato. Trattamento contemporaneo con abatacept: non e' raccomandato. Reazioni allergiche associate alla somministrazione del farmaco sono state comunemente riportate. Se si verifica una qualsiasi reazione grave allergica o anafilattica, la terapia con il prodotto deve essere interrotta immediatamente ed iniziata una terapia appropriata. Il cappuccio dell'ago della siringa preriempita contiene lattice. Immunosoppressione: esiste la possibilita' che gli antagonisti TNF pregiudichino le difesedell'ospite contro le infezioni ed i tumori maligni, poiche' il TNF m edia l'infiammazione e modula le risposte immunitarie cellulari. I pazienti con una esposizione significativa al virus della varicella, devono interrompere temporaneamente la terapia con il medicinale e deve essere preso in considerazione un trattamento profilattico con immunoglobuline anti Varicella Zoster. Non sono state valutate la sicurezza e l'efficacia in pazienti con immunosoppressione. Tumori maligni solidi ed ematopoietici (esclusi i tumori della pelle): e' stata riportata l'insorgenza di tumori maligni. Sono stati riportati casi di leucemia. Non e' possibile escludere lo sviluppo di linfomi, leucemie o altri tumori maligni solidi o ematopoietici in pazienti trattati con farmaci anti-TNF. Deve essere usata cautela quando si prende in considerazione laterapia con farmaci anti-TNF in pazienti con storia di tumori maligni o la prosecuzione della terapia in pazienti che sviluppano un tumore maligno. In bambini ed adolescenti trattati con farmaci anti -TNF non puo' essere escluso un rischio di sviluppare un tumore maligno. Tumoricutanei. Melanomi e tumori cutanei non melanomici (NMSC) sono stati r iportati in pazienti trattati con antagonisti del TNF. Casi di carcinoma a cellule di Merkel in pazienti trattati sono stati riportati moltoraramente nell'esperienza postmarketing. Esami cutanei periodici sono raccomandati per tutti i pazienti. I vaccini vivi non devono essere s omministrati in concomitanza con il farmaco. Il trattamento puo' causare la formazione di anticorpi autoimmuni. Reazioni ematologiche: rari casi di pancitopenia e rarissimi casi di anemia aplastica, alcuni dei quali con esito fatale, sono stati riportati in pazienti trattati con il medicinale. Deve essere prestata attenzione nei pazienti in trattamento con il prodotto che hanno un'anamnesi di discrasie ematiche. In caso di discrasie ematiche, il trattamento con il farmaco deve essere interrotto. Patologie neurologiche: esistono rare segnalazioni di malattie demielinizzanti del SNC. Inoltre sono state riportate molto raramente segnalazioni di polineuropatie demielinizzanti periferiche. Studi clinici in pazienti con sclerosi multipla hanno mostrato un aumento dell'attivita' della malattia. Terapia combinata: l'associazione del farmaco e metotressato non ha dato risultati inattesi relativi alla sicurezza ed inoltre il profilo di sicurezza del medicinale, quando somministrato in associazione con metotressato e' risultato simile al profilonegli studi del farmaco e metotressato somministrati in monoterapia. Insufficienza renale ed epatica: non e' richiesta una modifica della dose in pazienti con insufficienza renale o epatica. Insufficienza cardiaca congestizia: usare cautela nell'impiego in pazienti che presentino insufficienza cardiaca congestizia. Esistono segnalazioni post-marketing di peggioramento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Epatitealcolica: non utilizzare nei pazienti per il trattamento dell'epatite alcolica. Granulomatosi di Wegener: il medicinale non e' raccomandato nel trattamento della granulomatosi di Wegener. Ipoglicemia in pazien ti in trattamento per il diabete: dopo l'inizio della terapia in pazienti che ricevevano medicinali per il diabete, vi sono state segnalazioni di ipoglicemia che hanno richiesto, in alcuni di questi pazienti, la riduzione del medicinale anti-diabete. Pazienti anziani (>= 65 anni): devono essere trattati con cautela e prestare attenzione al verificarsi di infezioni. Popolazione pediatrica. Vaccinazioni: si raccomanda che i pazienti pediatrici, prima di iniziare la terapia con il farmacoabbiano, se possibile, completato tutte le immunizzazioni in accordo con le vigenti linee guida sull'immunizzazione. Malattia infiammatoriaintestinale (Inflammatory bowel disease, IBD) nei pazienti con artrit e giovanile idiopatica (Juvenile Idiopathic Arthritis, JIA): sono stati segnalati casi di IBD nei pazienti affetti da JIA trattati con il farmaco.

Interazioni

Trattamento contemporaneo con anakinra: nei pazienti adulti trattati col farmaco ed anakinra si e' osservata una maggiore incidenza di infezioni gravi rispetto a pazienti trattati separatamente o con il farmacoo con anakinra (dati storici). Inoltre, in uno studio clinico in dopp io cieco placebo-controllato effettuato su pazienti adulti gia' in trattamento con metotressato, i pazienti trattati con il farmaco ed anakinra mostravano una maggiore incidenza di infezioni gravi (7%) e di neutropenia rispetto a pazienti trattati con il farmaco. La associazione del farmaco ed anakinra non ha dimostrato un aumentato beneficio clinico e pertanto non e' raccomandata. Trattamento contemporaneo con abatacept: negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ed il farmaco ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'uso non e' raccomandato. Trattamento contemporaneo con sulfasalazina: in uno studio clinico su pazienti adulti che ricevevano dosi stabilite di sulfasalazina, a cui e' stato aggiunto il prodotto, i pazienti nel gruppo in associazione hanno riscontrato una diminuzione statisticamente significativa nella conta media dei globuli bianchi rispetto ai gruppi trattati solo con il farmaco o solo con sulfasalazina. Il significato clinico di questa interazione e' sconosciuto. I medici devono essere cauti quando valutano la terapia combinata con sulfasalazina. Non interazioni Durante gli studi clinici, non sono stateosservate interazioni quando il medicinale e' stato somministrato con glucocorticoidi, salicilati (ad eccezione della sulfasalazina), farma ci anti-infiammatori non steroidei (FANS), analgesici o metotressato. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche farmaco-farmaco significative in studi con digossina o warfarina.

Effetti indesiderati

>>Effetti indesiderati in pazienti pediatrici affetti da artrite giovanile poliarticolare idiopatica. Gli eventi avversi gravi riportati comprendevano varicella con segni e sintomi di meningite asettica risoltasi senza postumi, appendicite, gastroenterite, depressione/alterazionidella personalita', ulcera cutanea, esofagite/gastrite, shock settico da streptococco di gruppo A, diabete mellito di tipo I, infezione del tessuto molle ed infezione di ferite chirurgiche. In uno studio su ba mbini affetti da artrite giovanile idopatica di eta' compresa dai 4 ai17 anni, 43 bambini su 69 hanno sviluppato una infezione mentre ricev evano il medicinale durante i 3 mesi dello studio (parte 1 in aperto) e la frequenza e la gravita' delle infezioni e' stata simile in 58 pazienti che hanno completato la terapia nell'estensione in aperto di 12 mesi. La tipologia e la proporzione di eventi avversi in pazienti affetti da artrite giovanile idiopatica sono state simili a quelle osservate negli studi con il farmaco su pazienti adulti affetti da artrite reumatoide e sono state per la maggior parte lievi. Molti eventi avversisono stati riportati piu' comunemente nei 69 pazienti affetti da artr ite giovanile idiopatica che assumevano il medicinale per 3 mesi in confronto ai 349 adulti affetti da artrite reumatoide. Questi comprendevano cefalea, nausea, dolore addominale e vomito. Sono stati riportati 4 casi di sindrome da attivazione dei macrofagi negli studi clinici sull'artrite giovanile idiopatica. Nell'esperienza post-marketing ci sono stati casi di malattia infiammatoria intestinale nei pazienti affetti da JIA trattati, incluso un numero molto limitato di casi con rechallenge positivo. >>Effetti indesiderati in pazienti pediatrici affetti da psoriasi a placche: gli eventi avversi riportati sono stati simili a quelli visti in studi precedenti negli adulti affetti da psoriasi a placche. Effetti indesiderati negli adulti: le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono le reazioni al sito di iniezione (quali dolore, gonfiore, prurito, arrossamento e sanguinamento a livello del sitodi iniezione), infezioni (quali infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, infezioni della vescica ed infezioni della pelle), reazion i allergiche, sviluppo di anticorpi, prurito e febbre. Sono state segnalate anche reazioni avverse gravi. Gli antagonisti del TNF influenzano il sistema immunitario e il loro uso puo' influenzare le difese dell'organismo nei confronti di infezioni e cancro. Infezioni gravi sono state riscontrate in meno di 1 paziente su 100 trattati. Le segnalazioni includevano anche casi di sepsi e di infezioni con esito fatale o che ponessero in grave pericolo la vita del paziente. Sono stati segnalati vari tumori maligni associati all'uso. Sono state segnalate anche gravi reazioni ematologiche, neurologiche e di tipo autoimmune. Queste reazioni includono le rare segnalazioni di casi di pancitopenia e le molto rare segnalazioni di casi di anemia aplastica. Eventi di demielinizzazione a livello centrale e periferico sono stati notati, rispettivamente, raramente e molto raramente. Ci sono state segnalazioni di lupus, condizioni correlate al lupus e vasculiti. Il seguente elenco di reazioni avverse si basa sulla esperienza derivata dagli studi clinici negli adulti e sulle esperienze di post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Molto comuni: infezioni (incluse infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, cistiti, infezioni della pelle); non comuni: infezioni gravi (inclusa polmonite, cellulite, artrite settica, sepsi); rare: tubercolosi, infezioni opportunistiche (incluse infezioni fungine invasive, protozoarie, batteriche e micobatteriche atipiche). Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comuni: tumore cutaneo non melanoma; rari: linfoma, melanoma; non noti: leucemia, carcinoma a cellule di Merkel. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: trombocitopenia; rare: anemia, leucopenia, neutropenia, pancitopenia; molto rare: anemia aplastica. Disturbi del sistema immunitario. Comuni: reazioni allergiche, formazione di autoanticorpi;non comuni: vasculite sistemica (inclusa vasculite associata agli ant icorpi citoplasmatici antineutrofili); rare: gravi reazioni allergicheed anafilattiche (inclusi angioedema e broncospasmo), sarcoidosi; non note: sindrome da attivazione dei macrofagi. Patologie del sistema ne rvoso. Rare: convulsioni, episodi di demielinizzazione del SNC indicativi di sclerosi multipla oppure di situazioni localizzate di demielinizzazione quali neurite ottica e mielite trans versa; molto rare: eventi di demielinizzazione a livello periferico, incluse la sindrome di Guillain- Barre', la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, la polineuropatia demielinizzante e la neuropatia motoria multi focale. Patologie dell'occhio. Non comuni: uveite. Patologie cardiache. Rare: peggioramento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: patologie polmonari interstiziali (inclusa polmonite e fibrosi polmonare). Patologie epato-biliari. Rare: enzimi epatici elevati, epatite autoimmune. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito; non comuni:angioedema, orticaria, rash, rash psoriasiforme, psoriasi (inclusa nu ova insorgenza o peggioramento e pustolosa, primariamente palmo-plantare); rare: vasculite cutanea (inclusa vasculite leucocitoclastica), sindrome di Steven-Johnson, eritema multiforme; molto rare: necrolisi epidermale tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rare: Lupus eritematoso cutaneo subacuto, lupus eritematoso discoide, sindrome lupus- simile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: reazioni al sito di iniezione (inclusi sanguinamento, ecchimosi, eritema, prurito, dolore, gonfiore); comuni: febbre. Pancitopenia e anemia aplastica: visono state segnalazioni post-marketing di pancitopenia e anemia aplas tica, alcune delle quali ad esito fatale. Patologie polmonari interstiziali: vi sono state segnalazioni post-marketing di patologie interstiziali polmonari alcune delle quali hanno avuto esiti fatali. Trattamento contemporaneo con anakinra: e' stata osservata un'incidenza maggiore di infezioni gravi rispetto al farmaco da solo ed il 2% dei pazientihanno sviluppato neutropenia. Un paziente neutropenico ha sviluppato cellulite che si e' risolta dopo ospedalizzazione.

Gravidanza e allattamento

Le donne in eta' fertile devono essere informate della necessita' di utilizzare misure contraccettive appropriate per evitare l'instaurarsi di una gravidanza durante e fino a tre settimane dopo l'interruzione del trattamento con Enbrel. Studi di tossicita' dello sviluppo su rattie conigli non hanno rivelato alcuna prova di danno dovuto ad etanerce pt sul feto o sul ratto neonato. Non ci sono studi con Enbrel su donnein stato di gravidanza. Percio' non e' raccomandato durante la gravid anza. Non e' noto se il farmaco sia escreto nel latte materno. A seguito della somministrazione sottocutanea a ratti che allattavano, etanercept era escreto nel latte e ritrovato nel siero dei cuccioli. Poiche'le immunoglobuline, cosi' come molti altri medicinali, possono essere secreti nel latte materno, si deve decidere se interrompere l'allatta mento o interrompere la terapia con il prodotto tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio dellaterapia per la donna. Non sono disponibili dati preclinici sulla toss icita' peri- e post-natale di etanercept e relativi agli effetti di etanercept sulla fertilita' e sulla performance riproduttiva generale.