Ethyol - Iv Infus 3fl Polv 500mg

Dettagli:
Nome:Ethyol - Iv Infus 3fl Polv 500mg
Codice Ministeriale:030725016
Principio attivo:Amifostina
Codice ATC:V03AF05
Fascia:H
Prezzo:839.29
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Clinigen Healthcare Ltd
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Ethyol - Iv Infus 3fl Polv 500mg

Categoria farmacoterapeutica

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Indicazioni

Chemioterapia. E' indicato per ridurre il rischio di infezione correlato a neutropenia (es. febbre neutropenica) dovuta al regime di associazione ciclofosfamide e cisplatino in pazienti in stadio avanzato (FIGO stadio III o IV) di carcinoma ovarico. E' indicato per proteggere i pazienti portatori di tumori solidi in stadio avanzato derivanti da cellule non germinali, dalla nefrotossicita' cumulativa del cisplatino e degli schemi terapeutici che lo contengono, dove l'intervallo della dose unitaria sia compreso tra 60 e 120 mg/mq, insieme ad adeguate misure di idratazione. Radioterapia. E' indicato, in associazione alla radioterapia standard frazionata, per proteggere dalla xerostomia acuta e tardiva nei pazienti affetti da tumore testa-collo. Non e' stato stabilito il rapporto rischio/beneficio di Ethyol in associazione con radioterapia ad intensita' modulata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota ai composti aminotiolici. Ethyol non deve essere somministrato a pazienti ipotesi o disidratati. Poiche' deve essere somministrato in associazione a farmaci la cui attivita' teratogena e mutagena e' nota, la terapia non deve essere praticata durante la gravidanza e nel corso dell'allattamento. A causa della limitata esperienza in pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, nei bambini e nei pazienti anziani di eta' superiore ai 70 anni, e' controindicato in questi gruppi di pazienti. Gravidanza e potenziale stato di gravidanza. Sebbene abbia evidenziato embriotossicita' dose-correlata nei ratti a dosi superiori a 200 mg/kg, non e' teratogeno. Non esistono studi in donne gravide. Poiche' questo farmaco viene somministrato in associazione ad agenti con dimostrata attivita' teratogena, questa terapia non deve essere praticata a donne in stato di gravidanza. Se nel corso della terapia si verificasse una gravidanza, la paziente deve essere informata circa i potenziali rischi per il feto. Non sono disponibili dati relativi all'escrezione di amifostina o dei suoi metaboliti nel latte materno. Di conseguenza, si raccomanda di interrompere l'allattamento prima di iniziare la terapia. Fertilita'. Studi negli animali hanno mostrato una degenerazione bilaterale dell'epitelio germinale dei testicoli e ipospermia bilaterale negli epididimi. Il potenziale rischio per l'uomo e' sconosciuto.

Posologia

Va ricostituito, prima della somministrazione endovenosa, con soluzione sterile di cloruro di sodio allo 0,9 % (9,7 ml per il flacone da 500 mg e 7,3 ml per quello da 375 mg). La soluzione ricostituita (50 mg di amifostina/ml) puo' essere conservata per 6 ore a temperatura ambiente (fino a 25C) o per 24 ore, se refrigerata (2 - 8C). I prodotti per uso parenterale devono essere ispezionati visivamente, prima della somministrazione, quando il contenitore e la soluzione lo permettano, per rilevare la eventuale presenza di particelle o di decolorazione. Non utilizzare se si osserva intorbidamento o precipitato. Deve essere utilizzato solo sotto la supervisione di un medico esperto in chemioterapia oncologica o radioterapia. Chemioterapia: Nelle pazienti con carcinoma ovarico avanzato che ricevono la terapia di associazione cisplatino e ciclofosfamide, la dose iniziale raccomandata e' di 910 mg/mq, somministrata in dose singola per infusione della durata di 15 minuti, iniziando entro i 30 minuti precedenti la chemioterapia con farmaci somministrati per infusione breve. Se viene somministrato per ridurre la nefrotossicita' associata a cisplatino, la dose di partenza di Ethyol deve essere correlata con la dose e lo schema posologico di cisplatino. Per dosi di cisplatino di 100-120 mg/m2, la dose di partenza raccomandata e' 910 mg/m2 somministrata come infusione della durata di 15 minuti, iniziando entro i 30 minuti precedenti la chemioterapia. Se la dose di cisplatino e' inferiore a 100 mg/mq , ma superiore o uguale a 60 mg/mq, la dose di partenza raccomandata e' 740 mg/mq, somministrata sotto forma di infusione della durata di 15 minuti iniziando entro i 30 minuti precedenti la chemioterapia. Viene riferito che l'infusione della durata di 15 minuti per le dosi di 740-910 mg/m2 e' meglio tollerata delle infusioni di durata superiore. Tempi di infusione ulteriormente ridotti non sono stati valutati in modo sistematico con i vari regimi chemioterapici. Durante l'infusione deve essere monitorata la pressione arteriosa. L'infusione deve essere interrotta se la pressione arteriosa sistolica diminuisce in modo significativo rispetto ai valori basali. Se la pressione arteriosa ritorna alla norma entro 5 minuti e se il paziente e' asintomatico, e' possibile continuare l'infusione e somministrare l'intera dose. Se non si puo' procedere alla somministrazione dell'intera dose, la dose per i cicli chemioterapici successivi deve essere ridotta del 20% circa. Per esempio, la dose di 910 mg/mq dovrebbe essere ridotta a 740 mg/mq. Radioterapia: se viene utilizzato per la protezione dalla tossicita' associata alla radioterapia, la dose raccomandata e' di 200 mg/m2 somministrata giornalmente per infusione endovenosa della durata di 3 minuti iniziando entro 15-30 minuti prima della radioterapia standard frazionata. La pressione sanguigna deve essere misurata prima e dopo l'infusione.

Interazioni

Sono disponibili solo pochi dati dagli studi di interazione. La rapida clearance plasmatica di amifostina minimizza il rischio di interazioni tra amifostina stessa ed altri farmaci. Deve essere prestata particolare attenzione in caso di somministrazione contemporanea con farmaci antiipertensivi o con altri farmaci che possano accentuare l'ipotensione. Non sono stati eseguiti studi specifici di interazione con altri medicinali in pazienti che ricevono Ethyol associato a radioterapia.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse che sono state riportate con maggiore frequenza sono nausea, vomito e ipotensione transitoria. Ha incrementato l'incidenza di nausea/vomito di grado lieve o moderato il giorno 1 della chemioterapia e questo e' stato di solito temporaneamente associato alla somministrazione. Non aumenta l'incidenza di nausea e vomito ritardati indotti dalla chemioterapia a base di cisplatino. L'ipotensione e' solitamente di breve durata e strettamente associata alla somministrazione di Ethyol, ma puo' persistere o manifestarsi a distanza di ore dalla somministrazione. In alcuni casi, l'infusione deve essere terminata in anticipo a causa di una diminuzione della pressione sanguigna sistolica troppo pronunciata. L'ipotensione puo' essere trattata con la somministrazione di fluidi e il controllo della postura. Piressia e brividi possono verificarsi durante o entro qualche ora dopo la somministrazione. Di seguito sono elencati, per sistema corporeo, organo e frequenza assoluta, gli eventi avversi ritenuti almeno possibilmente correlati al trattamento. La frequenza e' definita come molto comune (>=10%), comune (>=1% a <=10 %), non comune (>=0,1% a <=1 %), rara (>=0,01% a <=0,1 %) e molto rara (<0,01%). La frequenza degli eventi avversi riportati negli studi clinici (tabella sottostante) si basa sulle segnalazioni riportate in 342 pazienti arruolati. Alterazioni cardiache. Comune: aritmia. Alterazioni dell'apparato. Gastrointestinale. Molto comune: nausea, vomito. Comune: singhiozzo. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Molto comune: sensazione di calore. Comune: piressia, brividi, malessere, sensazione di freddo. Alterazioni del metabolismo. Comune: ipocalcemia. Alterazioni del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, vertigini, sincope (perdita di coscienza). Alterazioni dell'apparato respiratorio. Molto comune: starnuti. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash. Non comune: eritema multiforme. Alterazioni del sistema vascolare. Molto comune: ipotensione, rossore. Comune: ipertensione. Inclusi i due studi randomizzati di Fase III in pazienti con tumore ovarico (WR-0001) e in pazienti con tumore testa-collo (WR-0038). La frequenza degli eventi avversi nel periodo successivo alla commercializzazione e' basata su rapporti di farmacovigilanza ricevuti da oltre 100.000 pazienti stimati in trattamento con Ethyol. Gli eventi avversi riportati durante gli studi clinici non sono ripetuti nella tabella sottostante che riassume la frequenza di eventi avversi basati sui rapporti di farmacovigilanza. Seri eventi di ischemia miocardica sono stati di solito riportati nell'ambito degli episodi ipotensivi. L' ipersensibilita' cutanea grave puo' verificarsi anche dopo settimane di trattamento. Alterazioni del sistema vascolare. Raro: fibrillazione/flutter atriale, tachicardia sopraventricolare, tachicardia. Molto raro: ischemia miocardica, infarto miocardico, arresto cardiaco, bradicardia. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Raro: dolore toracico. Molto raro: oppressione toracica. Alterazioni del sistema immunitario. Raro: reazioni allergiche, reazioni anafilattiche. Alterazioni del sistema nervoso. Raro: convulsioni. Alterazioni dell'apparato respiratorio. Raro: dispnea, apnea, ipossia. Molto raro: edema laringeo, arresto respiratorio. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: orticaria, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, prurito. Molto raro: dermatite esfoliativa, tossidermia e dermatite bollosa. Alterazioni renali e delle vie urinarie. Raro: insufficienza renale. Alterazioni del sistema vascolare. Molto raro: aggravamento dell'ipertensione. REAZIONI CUTANEE. Sono state segnalate reazioni cutanee severe, in qualche caso fatali, includenti eritema multiforme e, in rari casi, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Nel numero limitato di pazienti inclusi negli studi clinici, la frequenza e': Comune in pazienti sottoposti con radioterapia [105 casi su 10.000 pazienti]. Rara in pazienti sottoposti a chemioterapia [7 casi su 10.000 pazienti]. Nel periodo successivo alla commercializzazione, la frequenza di reazioni cutanee gravi e': Rara in pazienti sottoposti a radioterapia. Molto rara in pazienti sottoposti a chemioterapia. REAZIONI ALLERGICHE GRAVI. Con l'uso sono state riportate reazioni allergiche gravi. La maggior parte dei casi si sono manifestati con sintomi non specifici includenti brividi, tremori, dolore al torace ed eruzioni cutanee. Raramente sono state riportate reazioni anafilattoidi, le cui manifestazioni possono includere dispnea, ipotensione, orticaria e raramente arresto cardiaco.