Eumovate - Ung 30g 0,05%

Dettagli:
Nome:Eumovate - Ung 30g 0,05%
Codice Ministeriale:024603021
Principio attivo:Clobetasone Butirrato
Codice ATC:D07AB01
Fascia:C
Prezzo:3.51
Glutine:Senza glutine
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Unguento
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:60 mesi

Formulazioni

Eumovate - Ung 30g 0,05%

Categoria farmacoterapeutica

Corticosteroide moderatamente attivo (III gruppo).

Indicazioni

E' indicato come trattamento corticosteroideo nelle seguenti affezioni: eczema atopico, eczema seborroico, dermatiti da pannolino; dermatosi localizzate nelle zone cutanee piu' delicate (viso, collo, pliche cutanee); forme lievi di eczema, ustioni di I grado ed eritemi solari. E' inoltre particolarmente indicato: nelle terapie di mantenimento; per il trattamento di superfici cutanee di dimensioni notevoli che peraltro, se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, conviene trattare poco alla volta in considerazione di un possibile maggiore assorbimento del corticosteroide ed onde evitare possibili variazioni della omeostasi termica, che imporrebbero l'interruzione del trattamento.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Infezioni virali primarie della cute da trattare (herpes, varicella, ecc.). Infezioni cutanee primarie causate da funghi o batteri. Il prodotto non e' per uso oftalmico. Generalmente controindicato in gravidanza.

Posologia

Posologia: applicare sull'area affetta in piccole quantita' da 2 a 4 volte al giorno. A miglioramento avvenuto, la frequenza delle applicazioni puo' essere ridotta. Modalita' d'uso: crema: per il suo veicolo idromiscibile viene preferita nel trattamento di superfici cutanee delicate o umide. Unguento: per il suo veicolo grasso e' da preferirsi nel trattamento delle lesioni secche, lichenificate o squamose e tutte le volte in cui si ricorra al bendaggio occlusivo.

Avvertenze

La terapia protratta dovrebbe essere evitata nei bambini, nei quali una soppressione dell'attivita' surrenalica puo' verificarsi con maggiore frequenza anche senza l'impiego del bendaggio occlusivo. L'uso del bendaggio occlusivo aumenta l'assorbimento degli steroidi topici e puo' provocare disturbi dell'omeostasi; nei bambini il pannolino puo' fungere da bendaggio occlusivo. Come con tutti i corticosteroidi, e' sconsigliabile l'applicazione prolungata al viso. Eventuali applicazioni sulle palpebre devono essere effettuate evitando il contatto con l'occhio, per evitare il rischio di glaucoma. Nel trattamento di sovrainfezioni di lesioni infiammatorie deve essere impiegata una terapia antimicrobica appropriata. In caso di diffusione dell'infezione, sospendere la terapia steroidea topica e somministrare antibatterici sistemici. Qualora si faccia ricorso al bendaggio occlusivo, la superficie cutanea deve essere ben detersa prima di ogni rinnovo del bendaggio, per evitare che insorgano infezioni batteriche facili a verificarsi nell'ambiente caldo-umido indotto dall'occlusione. L'uso prolungato o ripetuto del prodotto puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione. I pazienti devono essere avvisati di lavarsi le mani dopo l'applicazione del farmaco a meno che il trattamento non riguardi le mani stesse.

Interazioni

Non note.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi sono elencati di seguito per organo/sistema, classe e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (> 1/10), comune (> 1/100 e < 1/10), non comune (> 1/1000 e < 1/100), raro (> 1/10.000 e < 1/1000) e molto raro (< 1/10.000) inclusi i casi isolati. Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente determinati dai dati provenienti dagli studi clinici. Le incidenze di background osservate nel gruppo trattato con placebo e in quello trattato con il farmaco di confronto non sono state prese in considerazione nell'attribuire le categorie di frequenza agli eventi avversi derivati dai dati degli studi clinici dal momento che queste incidenze sono risultate in genere paragonabili a quelle osservate nel gruppo in trattamento con il farmaco in studio. Gli eventi rari e molto rari sono stati per la maggior parte determinati dalla segnalazione spontanea. Alterazioni del sistema immunitario: molto raro: ipersensibilita'. Reazioni di ipersensibilita' a livello locale come eritema, rash, prurito, orticaria, bruciore locale della cute e dermatite allergica da contatto possono verificarsi nel sito di applicazione e possono assomigliare ai segni/sintomi della condizione che viene trattata. Qualora si dovessero manifestare segni di ipersensibilita', l'applicazione deve essere sospesa immediatamente. Alterazioni del sistema endocrino: molto raro: soppressione surrenalica. Quando vengono trattate con il prodotto ampie superfici corporee e' possibile in alcuni pazienti un assorbimento sistemico di steroide tale da determinare una soppressione surrenalica transitoria, nonostante la ridotta attivita' sistemica del clobetasone butirrato. Questo effetto puo' verificarsi piu' facilmente nei bambini (per un alto rapporto fra superficie cutanea e peso corporeo) e quando si faccia ricorso al bendaggio occlusivo. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: molto raro: atrofia cutanea, alterazioni della pigmentazione, ipertricosi. Modificazioni atrofiche locali potrebbero verificarsi in situazioni dove l'ambiente umido aumenta l'assorbimento di clobetasone butirrato, ma solo a seguito di uso prolungato. Studi effettuati sull'animale e sull'uomo hanno evidenziato come, in caso di uso inappropriato di clobetasone butirrato, l'eventuale assottigliamento dell'epidermide sia inferiore a quello prodotto dagli altri steroidi topici. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: molto raro: esacerbazioni di sintomi pre-esistenti, Con l'uso di corticosteroidi sono state inoltre riferite, dermatiti allergiche da contatto ed esacerbazione dei segni e sintomi delle dermatosi.

Gravidanza e allattamento

La somministrazione topica di corticosteroidi ad animali gravidi puo' causare anormalita' nello sviluppo fetale. La rilevanza di questo dato sperimentale non e' stata constatata nell'uomo: nelle gestanti gli steroidi topici dovrebbero essere usati soltanto nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico e comunque non su aree cutanee estese, in grande quantita' o per periodi prolungati.