Eurartesim - 12cpr Riv320mg+40mg

Dettagli:
Nome:Eurartesim - 12cpr Riv320mg+40mg
Codice Ministeriale:041496047
Principio attivo:Piperachina Tetrafosfato/Diidroartemisinina
Codice ATC:P01BF05
Fascia:C
Prezzo:57.46
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sigmatau Ind.Farm.Riunite Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

EURARTESIM 320 MG/40 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Eurartesim - 12cpr Riv320mg+40mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiprotozoari, antimalarici, artemisinina e derivati, associazioni.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 320 mg di piperachina tetrafosfato (come tetraidrato; PQP) e 40 mg di diidroartemisinina (DHA).

Eccipienti

Nucleo della compressa: amido pregelatinizzato, destrina, ipromellosa (E464), croscarmellosa sodica, magnesio stearato (E572). Film di rivestimento: ipromellosa (E464), titanio biossido (E171), macrogol 400.

Indicazioni

Il prodotto e' indicato per il trattamento della malaria da Plasmodiumfalciparum non complicata, negli adulti, bambini e neonati di 6 mesi di eta' e oltre e di peso pari o superiore a 5 kg. Si devono considerare gli orientamenti ufficiali sull'uso opportuno di agenti antimalarici.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota ad uno qualsiasi dei principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malaria severa secondo la definizione dell'OMS. Anamnesi familiare positiva per morte improvvisa o per prolungamento congenito dell'intervallo QTc. Prolungamento congenito noto dell'intervallo QTc o qualsiasi condizione clinica nota per prolungare l'intervallo QTc. Anamnesi positiva per aritmie cardiache sintomatiche o conbradicardia clinicamente rilevante. Qualsiasi disturbo cardiaco predi sponente ad aritmia, come ipertensione grave, ipertrofia ventricolare sinistra (inclusa cardiomiopatia ipertrofica) o insufficienza cardiacacongestizia, accompagnata da ridotta frazione di eiezione ventricolar e sinistra. Squilibri elettrolitici, in particolare ipokaliemia, ipocalcemia o ipomagnesiemia. Assunzione di medicinali noti per prolungare l'intervallo QTc, tra cui (a titolo non esaustivo): antiaritmici (ad es. amiodarone, disopiramide, dofetilide, ibutilide, procainamide, chinidina, idrochinidina, sotalolo); neurolettici (ad es. fenotiazine, sertindolo, sultopride, clorpromazina, aloperidolo, mesoridazina, pimozide o tioridazina), agenti antidepressivi; alcuni agenti antimicrobici, inclusi agenti delle classi dei macrolidi (ad es. eritromicina, claritromicina), fluorochinoloni (ad es. moxifloxacina, sparfloxacina), agenti antimicotici imidazolici e triazolici e anche pentamidina e saquinavir; alcuni antistaminici non sedativi (ad es. terfenadina, astemizolo, mizolastina); cisapride, droperidolo, domperidone, bepridil, difemanil, probucol, levometadil, metadone, alcaloidi della vinca, arsenico triossido. Trattamento recente con medicinali noti per prolungare l'intervallo QTc, che potrebbero essere ancora presenti nella circolazione nel momento in cui viene iniziata l'assunzione del prodotto (ad es. meflochina, alofantrina, lumefantrina, clorochina, chinino e altri agenti antimalarici) tenendo conto della loro emivita di eliminazione.

Posologia

Il prodotto deve essere somministrato nell'arco di tre giorni consecutivi, per un totale di tre dosi, assunte ogni giorno alla stessa ora. >>Dosaggio. Il dosaggio deve basarsi sul peso corporeo. Peso corporeo da 5 kg a <7 kg: mezza compressa da 160 mg/20 mg (80 mg di PQP, 10 mg di DHA). Peso corporeo da 7 kg a <13 kg: 1 compressa da 160 mg/20 mg (160 mg di PQP, 20 mg di DHA). Peso corporeo da 13 kg a <24 kg: 1 compressa da 320 mg/40 mg (320 mg di PQP, 40 mg di DHA). Peso corporeo da 24kg a <36 kg: 2 compresse da 320 mg/40 mg (640 mg di PQP, 80 mg di DHA ). Peso corporeo da 36 kg a <75 kg: 3 compresse da 320 mg/40 mg (960 mg di PQP, 120 mg di DHA). Peso corporeo da 75 kg a 100 kg: 4 compresseda 320 mg/40 mg (1280 mg di PQP, 160 mg di DHA). Non vi sono dati su cui basare una raccomandazione posologica in pazienti di peso >100 kg.Se il paziente vomita entro 30 minuti dall'assunzione, deve essere nu ovamente somministrata l'intera dose; se il paziente vomita entro 30-60 minuti, deve essere risomministrata meta' dose. La ri-somministrazione del prodotto non deve essere tentata piu' di una volta. Se compare il vomito dopo la seconda dose, deve essere istituita una terapia antimalarica alternativa. Se una dose viene saltata, deve essere assunta non appena possibile e il regime di assunzione raccomandato deve esserecontinuato fino al completamento dell'intero ciclo di trattamento. No n vi sono dati su un secondo ciclo di trattamento. Non possono essere somministrati piu' di due cicli del prodotto in un periodo di 12 mesi.Un secondo ciclo del medicinale non deve essere somministrato nei 2 m esi successivi al primo ciclo, a causa della lunga emivita di eliminazione della piperachina. >>Insufficienza epatica e renale. Il prodotto non e' stato valutato nei soggetti con insufficienza epatica o renale moderata o grave. Si raccomanda pertanto cautela nella somministrazione del farmaco a questi pazienti. >>Anziani. Gli studi clinici non includevano pazienti dai 65 anni di eta' in su, pertanto non e' possibile esprimere raccomandazioni posologiche. Considerando la possibilita' diuna riduzione della funzione epatica e renale associata all'eta', non che' il potenziale di cardiopatie, si deve usare cautela nella somministrazione del medicinale agli anziani. >>Popolazione pediatrica. Considerare lo schema posologico basato sul peso corporeo indicato precedentemente. La sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini di eta' inferiore a 6 mesi e nei bambini di peso inferiore a 5 kg non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili per questi sottoinsiemi di popolazioni pediatriche. >>Modo di somministrazione. Assumere per via orale, con acqua e senza cibo. Ciascuna dose deve essere assunta almeno3 ore dopo l'ultima assunzione di alimenti. Non devono essere assunti alimenti nelle 3 ore successive a ciascuna dose. Per i pazienti non i n grado di inghiottire le compresse, come neonati e bambini piccoli, il farmaco puo' essere frantumato e miscelato con acqua. La miscela deve essere usata subito dopo la preparazione.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'u midita'.

Avvertenze

Non usare il prodotto per il trattamento di malaria falciparum severa e, a causa dell'insufficienza dei dati, non usare per il trattamento di malaria dovuta a Plasmodium vivax, Plasmodium malariae o Plasmodium ovale. La lunga emivita della piperachina (circa 22 giorni) deve essere tenuta presente nel caso in cui si inizi la somministrazione di un altro agente antimalarico a causa dell'insuccesso del trattamento o di una nuova infezione da malaria. La piperachina e' un inibitore del CYP3A4. Si raccomanda cautela nella somministrazione concomitante del prodotto con medicinali che manifestano modelli variabili di inibizione,induzione o competizione per il CYP3A4, poiche' gli effetti terapeuti ci e/o tossici di alcuni medicinali somministrati in concomitanza potrebbero essere alterati. Non usare durante la gravidanza, in situazioniin cui siano disponibili altri antimalarici idonei ed efficaci. In as senza di dati dagli studi di cancerogenicita' e a causa della mancanzadi esperienza clinica con cicli ripetuti di trattamento nell'uomo, no n possono essere somministrati piu' di due cicli del prodotto nell'arco di 12 mesi. >>Effetti sulla ripolarizzazione cardiaca. Negli studi clinici con il farmaco e' stato eseguito un numero limitato di ECG durante il trattamento. Tali ECG hanno dimostrato che il prolungamento delQTc si verifica con piu' frequenza e in misura maggiore in associazio ne alla terapia con il prodotto rispetto ai farmaci di confronto. L'analisi degli eventi avversi cardiaci negli studi clinici ha dimostrato che essi sono stati segnalati con piu' frequenza nei pazienti trattaticon il prodotto, rispetto ai pazienti trattati con farmaci antimalari ci di confronto. Prima della terza dose del prodotto, in uno dei due studi di Fase III, nello 0,4% dei pazienti e' stato segnalato un valoreQTcF > 500 ms, rispetto a nessun paziente nel gruppo di confronto. Il potenziale del farmaco di prolungare l'intervallo QTc e' stato studia to in gruppi paralleli di volontari sani, che hanno assunto ciascuna dose con un pasto ad alto (circa 1000 Kcal) o basso (circa 400 Kcal) contenuto lipidico/calorico o a digiuno. Rispetto al placebo, gli aumenti medi massimi del QTcF, il terzo giorno di somministrazione del farmaco, sono stati rispettivamente di 45,2, 35,5 e 21,0 ms, nelle rispettive condizioni di somministrazione. Il prolungamento del QTcF osservatoa digiuno ha avuto una durata compresa tra 4 e 11 ore, dopo la sommin istrazione dell'ultima dose il giorno 3. Il prolungamento medio del QTcF rispetto al placebo si e' ridotto a 11,8 ms, a 24 ore, e a 7,5 ms, a 48 ore. Nessun soggetto sano in cui la somministrazione e' avvenuta a digiuno ha evidenziato un QTcF maggiore di 480 ms, o un aumento rispetto al basale maggiore di 60 ms. Il numero di soggetti con QTcF superiore a 480 ms dopo la somministrazione con un pasto ipocalorico e' stato 3/64, mentre 10/64 presentavano valori QTcF superiori a questa soglia dopo la somministrazione con un pasto ipercalorico. Nessun soggettoha riportato un valore QTcF superiore a 500 ms in alcuna delle condiz ioni di somministrazione. Un ECG deve essere eseguito non appena possibile durante il trattamento con il prodotto e il monitoraggio dell'ECGdeve essere previsto per i pazienti che potrebbero avere un maggiore rischio di sviluppare aritmia in associazione con il prolungamento delQTc. Se clinicamente opportuno, occorre considerare la possibilita' d i eseguire un ECG su tutti i pazienti prima dell'assunzione dell'ultima delle tre dosi giornaliere e circa 4-6 ore dopo l'ultima dose, poiche' il rischio di un prolungamento dell'intervallo QTc potrebbe essere maggiore durante questo periodo. Intervalli del QTc superiori a 500 mssono associati a un marcato rischio di tachiaritmie ventricolari pote nzialmente letali. Pertanto, il monitoraggio dell'ECG durante le 24-48ore seguenti deve essere previsto per i pazienti in cui si riscontra un prolungamento di tale portata. Questi pazienti non devono ricevere un'altra dose del medicinale e devono essere sottoposti a una terapia antimalarica alternativa. Rispetto ai maschi adulti, le pazienti di sesso femminile e i pazienti anziani hanno intervalli QTc piu' lunghi. Pertanto, potrebbero essere piu' sensibili agli effetti dei medicinali che prolungano il QTc, come il prodotto, e richiedono particolare cautela. Si consiglia una precauzione speciale nei bambini piccoli quando compare il vomito, data la probabilita' che si sviluppino squilibri elettrolitici. Questi possono aumentare l'effetto di prolungamento del QTc del prodotto. La piperachina e' metabolizzata dal CYP3A4 ed e' un inibitore dello stesso. Esiste la possibilita' che si verifichi un aumento di diverse volte delle concentrazioni plasmatiche di piperachina, quando essa viene somministrata in concomitanza con altri substrati del CYP3A4 (per via della competizione) e, soprattutto, con inibitori del CYP3A4, con conseguente esacerbazione dell'effetto sul prolungamentodel QTc. Si richiede pertanto particolare cautela quando si somminist ra il farmaco a pazienti che assumono tali medicinali e si consiglia il monitoraggio ECG, a causa del rischio di concentrazioni plasmatiche piu' elevate di piperachina. Il prodotto non e' stato valutato in pazienti con insufficienza renale o epatica moderata o grave. A causa del potenziale aumento delle concentrazioni plasmatiche di piperachina, siconsiglia cautela in caso di somministrazione del farmaco a pazienti con ittero e/o con insufficienza renale o epatica moderata o grave, e si raccomanda il monitoraggio ECG e della potassiemia.

Interazioni

Il prodotto e' controindicato nei pazienti che gia' assumono altri medicinali noti per prolungare l'intervallo QTc a causa del rischio di interazione farmacodinamica, che comporta un effetto additivo sull'intervallo QTc. Non sono stati effettuati studi di interazione farmacocinetica farmaco-farmaco con il prodotto. La valutazione della potenziale comparsa di interazioni farmaco-farmaco si basa su studi in vitro. >>Effetto del prodotto sui medicinali somministrati in concomitanza. La piperachina viene metabolizzata dal CYP3A4 ed e' un inibitore dello stesso. Pertanto, puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di altri substrati per questo enzima (ad es. inibitori della HMG-CoA reduttasi), con il rischio di un aumento della tossicita'. Occorre prestare particolare attenzione in caso di co-somministrazione di medicinali aventi un indice terapeutico ristretto (ad es. medicinali antiretrovirali e ciclosporina) con il prodotto. La piperachina subisce un basso livello di metabolismo da parte del CYP2C19 ed e' anche un inibitore di questo enzima. Esiste il potenziale di riduzione della velocita' del metabolismo di altri substrati di questo enzima, quali omeprazolo, con conseguente aumento della loro concentrazione plasmatica e quindi della loro tossicita'. La piperachina puo' aumentare la velocita' del metabolismoper i substrati del CYP2E1, con conseguente riduzione delle concentra zioni plasmatiche di substrati quali paracetamolo o teofillina, e i gas anestetici enflurano, alotano e isoflurano. La conseguenza principale di questa interazione potrebbe essere una riduzione dell'efficacia dei medicinali somministrati in concomitanza. La somministrazione di DHA puo' comportare una leggera riduzione dell'attivita' del CYP1A2. Si consiglia quindi cautela quando il prodotto viene somministrato in concomitanza con medicinali metabolizzati da questo enzima che hanno un indice terapeutico ristretto, come teofillina. E' improbabile che gli eventuali effetti persistano oltre le 24 ore dall'ultima assunzione di DHA. >>Effetti dei medicinali somministrati in concomitanza sul prodotto. La piperachina e' metabolizzata dal CYP3A4 in vitro. Non e' noto il contributo del CYP3A4 all'eliminazione della piperachina in vivo. Iltrattamento concomitante con medicinali che inibiscono il CYP3A4 puo' provocare un marcato aumento della concentrazione plasmatica di piper achina, con conseguente esacerbazione dell'effetto sul QTc. Pertanto, si richiede particolare cautela se il prodotto viene somministrato a pazienti che assumono tali medicinali (ad es. alcuni inibitori delle proteasi come amprenavir, atazanavir, indinavir, nelfinavir o ritonavir,oppure nefazodone e verapamil), e si deve considerare il monitoraggio dell'ECG a causa del rischio di un aumento della concentrazione plasm atica di piperachina. Tutte queste potenziali interazioni devono essere considerate per i pazienti che richiedono il trattamento con il farmaco e, a causa della lunga emivita della piperachina, fino a 3 mesi dopo il trattamento. E' probabile che i medicinali induttori enzimatici,come rifampicina, carbamazepina, fenitoina, fenobarbital, erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), provochino una riduzione delle conce ntrazioni plasmatiche di piperachina. Anche la concentrazione di DHA puo' essere ridotta. Il trattamento concomitante con tali medicinali non e' raccomandato. >>Interazioni con il cibo. L'assorbimento della piperachina risulta aumentato in presenza di alimenti grassi e cio' puo' intensificare il suo effetto sull'intervallo QTc. Pertanto, assumere il farmaco solo con acqua. Non assumere con succo di pompelmo, perche' puo' comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di piperachina.

Effetti indesiderati

>>Riassunto del profilo di sicurezza. La sicurezza del prodotto e' stata valutata in due studi di Fase III in aperto. In uno studio randomizzato, si e' valutato che il 25% dei soggetti trattati abbia riportato una reazione avversa da farmaci. Nessun singolo tipo di reazione si e'verificato con un'incidenza >=5%. Le reazioni piu' frequentemente oss ervate con un'incidenza >=1,0% sono state: cefalea, prolungamento del QTc all'elettrocardiogramma, infezione da P. falciparum, anemia, eosinofilia, riduzione dell'emoglobina, tachicardia sinusale, astenia, [riduzione dell']ematocrito, febbre, riduzione della conta eritrocitaria. In totale, 0,8% dei soggetti hanno avuto reazioni avverse gravi durante lo studio. In un secondo studio randomizzato, sono stati esposti al prodotto bambini, di eta' compresa tra 6 mesi e 5 anni e si e' valutato che il 71% abbia riportato una reazione. Le seguenti reazioni sono state osservate con un'incidenza >=5,0%: tosse, febbre, influenza, infezione da P. falciparum, diarrea, vomito e anoressia. In totale, 1,5% dei soggetti hanno avuto reazioni avverse gravi durante lo studio. >>Reazioni avverse negli adulti. Le reazioni sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e disposte in ordine di frequenza, partendo dalle piu' frequenti, utilizzando la convenzione seguente: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione da P. falciparum:non comune: influenza, infezione del tratto respiratorio. Patologie d el sistema emolinfopoietico. Comune: anemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri, convulsioni. Patologie cardiache. Comune: prolungamento del QTc, tachicardia; non comune: disturbi della conduzione cardiaca, aritmie sinusali, bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito, dolore addominale, diarrea, nausea. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite, epatomegalia, anomalie nei test della funzione del fegato. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, febbre. Le reazioni avverse osservate per il farmaco erano in genere lievi in termini di severita' e per la maggior partenon gravi. Reazioni quali tosse, febbre, cefalea, infezione da P. fal ciparum, anemia, astenia, anoressia e le alterazioni osservate nei parametri ematici sono coerenti con quelle attese nei pazienti con malaria acuta. L'effetto sul prolungamento dell'intervallo QTc e' stato osservato il Giorno 2 e si era risolto entro il Giorno 7 (il punto di rilevazione temporale successivo in cui sono stati eseguiti gli ECG). >>Reazioni avverse nella popolazione pediatrica. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: influenza, infezione da P. falciparum; comune: infezione del tratto respiratorio, infezione auricolare. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia, leucocitosi NCA, leucopenia/neutropenia, trombocitopenia; non comune: ipocromia, linfoadenopatia, splenomegalia, trombocitemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: convulsioni, cefalea. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite. Patologie cardiache. Comune: frequenza cardiaca irregolare, prolungamento del QT/QTc; non comune: soffio cardiaco, disturbi della conduzione cardiaca. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse. Non comune: epistassi, rinorrea. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, vomito, diarrea; non comune: nausea, stomatite. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite, epatomegalia, ittero, anomalie nei test della funzione del fegato. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: dermatite, rash cutaneo; non comune: prurito, acantosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: febbre; comune: astenia.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: esistono dati insufficienti sull'uso di DHA e piperachina nelle donne in gravidanza. Sulla base dei dati sugli animali, si sospetta che il prodotto causi gravi malformazioni al feto quando e' somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. Gli studi sulla riproduzione con derivati dell'artemisinina hanno dimostrato potenziale teratogeno, con un aumento del rischio all'inizio della gestazione. La piperachina non e' risultata teratogena nel ratto o nel coniglio. Neglistudi perinatali e postnatali sul ratto, la piperachina e' stata asso ciata a complicanze del parto. Tuttavia, non vi e' stato ritardo dellosviluppo neonatale dopo l'esposizione in utero o tramite il latte mat erno. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza in situazioni in cui siano disponibili altri antimalarici idonei ed efficaci. Allattamento: i dati sugli animali suggeriscono l'escrezione della piperachina nel latte materno, ma non ci sono dati disponibili nell'uomo. Le donne che assumono il prodotto non devono allattare durante il trattamento. Fertilita': non esistono dati specifici relativi agli effetti della piperachina sulla fertilita'; tuttavia, a oggi non sono stati segnalati effetti avversi durante l'impiego clinico. Inoltre, i datiderivati da studi sugli animali evidenziano assenza di effetti della DHA sulla fertilita', sia nelle femmine che nei maschi.