Fixioneal - 40gluc 2,27% 3sa Lin

Dettagli:
Nome:Fixioneal - 40gluc 2,27% 3sa Lin
Codice Ministeriale:036573172
Principio attivo:Soluzione Per Dialisi Peritoneale
Codice ATC:B05DB
Fascia:C
Prezzo:-2
Produttore:Baxter Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Sacca
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non inferiore a + 4 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

FIXIONEAL "40 GLUCOSIO 2,27% P/V / 22,7 MG/ML" IN SACCA CLEAR-FLEX

Formulazioni

Fixioneal - 40gluc 2,27% 5sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 6sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 5sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 6sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 5sa Lin
Fixioneal - 40gluc 2,27% 6sa Lin
Fixioneal - 40gluc 2,27% 4sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 5sa Lue
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Fixioneal - 40gluc 2,27% 3sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 4sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 3sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 4sa Lue
Fixioneal - 40gluc 2,27% 3sa Lin
Fixioneal - 40gluc 2,27% 4sa Lin
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Fixioneal - 40gluc 2,27% 3sa Lin
Fixioneal - 40gluc 2,27% 2sa Lue
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Fixioneal - 40gluc 2,27% 2sa Lue

Categoria farmacoterapeutica

Peritoneali dialitici.

Principi attivi

Glucosio monoidrato; sodio cloruro; calcio cloruro; magnesio cloruro esaidrato; sodio bicarbonato; sodio (S)-lattato soluzione.

Eccipienti

Acido cloridrico diluito (correttore di pH); sodio idrossido (correttore di pH); acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Ogniqualvolta debba essere impiegata la dialisi peritoneale, compresi:insufficienza renale acuta e cronica; grave ritenzione idrica; grave squilibrio elettrolitico; farmaco-intossicazione da sostanze dializzabili, quando non sia disponibile una alternativa terapeutica piu' adeguata. Le soluzioni per dialisi peritoneale, a base di bicarbonato/lattato, a pH fisiologico, sono particolarmente indicate nei pazienti che accusano dolore addominale o fastidio all'infusione quando trattati conle soluzioni contenenti solo tampone lattato, che sono caratterizzate da un basso valore di pH.

Controindicazioni / effetti secondari

Pazienti con: difetti meccanici non correggibili che impediscono una DP efficace o aumentano il rischio di infezione; perdita documentata della funzione peritoneale o aderenze estese che compromettono tale funzione.

Posologia

Il farmaco e' indicato solo per somministrazione intraperitoneale. Da non utilizzare per l'infusione endovenosa. Le soluzioni per la dialisiperitoneale possono essere riscaldate fino a 37 gradi C al fine di mi gliorare il comfort del paziente. Tuttavia, e' necessario utilizzare unicamente calore secco (ad esempio, tamponi e piastre riscaldanti). Non riscaldare le soluzioni in acqua o in forno a microonde per non creare lesioni o disagio al paziente. Utilizzare una tecnica asettica durante l'intera procedura di dialisi peritoneale. Non somministrare se lasoluzione e' scolorita, torbida, contiene particelle, mostra perdite evidenti tra le camere o all'esterno oppure se le membrane non sono intatte. La soluzione drenata deve essere esaminata per evidenziare l'eventuale presenza di fibrina o torbidita' che possono indicare la presenza di peritonite. Solo per uso singolo. Dopo aver tolto la sacca protettiva esterna, aprire immediatamente la sigillatura lunga (sigillatura tra camere) per miscelare le due soluzioni e quindi aprire la sigillatura piu' piccola SafetyMoon (sigillatura sull'accesso) per permettere la somministrazione della soluzione miscelata. La soluzione intraperitoneale deve essere infusa entro 24 ore dalla miscelazione. La modalita' della terapia, la frequenza del trattamento, il volume di scambio,il tempo di permanenza del liquido dialitico nella cavita' peritoneal e e la durata della dialisi devono essere stabiliti dal medico curante. Adulti: i pazienti in dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) normalmente effettuano 4 cicli al giorno (24 ore). I pazienti in dialisi peritoneale automatizzata (APD) normalmente effettuano 4-5 cicli durante la notte e fino a 2 cicli durante il giorno. Il volume da infondere dipende dalla corporatura del paziente e solitamente varia da 2,0 a 2,5 litri. Anziani: come per gli adulti. Pazienti pediatrici, daneonati prematuri ad adolescenti: i pazienti pediatrici non sono stat i inclusi in studi clinici. Pertanto i benefici clinici devono essere bilanciati rispetto ai rischi di effetti indesiderati in questa categoria di pazienti. L'uso del farmaco nel contenitore Clear-Flex non e' raccomandato nei bambini che richiedono un volume di riempimento inferiore a 1600 ml a causa del rischio di una eventuale somministrazione errata non rivelabile (somministrazione del solo contenuto della camera piccola). Per evitare il rischio di grave disidratazione, di ipovolemia e per minimizzare la perdita di proteine, e' consigliabile sceglierela soluzione per dialisi peritoneale con la piu' bassa osmolarita' co mpatibile con la rimozione di liquido desiderata per ogni scambio.

Conservazione

Non conservare a temperatura inferiore ai 4 gradi C.

Avvertenze

La dialisi peritoneale deve essere realizzata con attenzione nei pazienti con: patologie addominali, fra cui disturbi della membrana peritoneale e del diaframma tramite intervento, da anomalie congenite o da traumi fino alla guarigione completa, tumori addominali, infezione dellaparete addominale, ernie, fistola fecale, colostomia o iliostomia, ep isodi frequenti di diverticolite, disturbi infiammatori o ischemici intestinali, grandi reni policistici o altre condizioni che compromettono l'integrita' della parete addominale, superficie addominale o cavita' intra-addominale; e altre patologie fra cui recente innesto dell'aorta e gravi disturbi polmonari. La sclerosi peritoneale incapsulante (EPS) e' considerata una complicazione rara nota della terapia di dialisi peritoneale. L'EPS e' stata riportata in pazienti che utilizzano soluzioni per dialisi peritoneale compresi alcuni pazienti che utilizzanoil medicinale come parte della loro terapia DP. In caso di peritonite , la scelta e il dosaggio di antibiotici devono basarsi sui risultati degli studi di identificazione e sensibilita' degli organismi isolati quando possibile. Prima dell'identificazione degli organismi coinvolti, possono essere indicati antibiotici ad ampio spettro. I pazienti conlivelli elevati di lattato dovrebbero utilizzare con cautela soluzion i per dialisi peritoneale contenenti lattato. E' consigliabile che i pazienti con patologie note per aumentare il rischio di acidosi lattica[ad es. insufficienza renale acuta, alterazioni congenite del metabol ismo, trattamento con farmaci quali metformina e inibitori nucleosidici/nucleotidici della trascrittasi inversa (NRTI)] siano monitorati perla presenza di acidosi lattica prima dell'inizio del trattamento e du rante il trattamento con soluzioni per dialisi peritoneale a base di lattato. Quando si prescrive la soluzione da utilizzare per un singolo paziente, e' necessario tenere in considerazione la potenziale interazione tra il trattamento con dialisi e la terapia diretta per altre malattie esistenti. I livelli di potassio sierico devono essere monitorati attentamente nei pazienti trattati con glicosidi cardiaci. La sicurezza e l'efficacia nei pazienti in eta' pediatrica non sono state stabilite. In pazienti con iperparatiroidismo secondario, deve essere attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio conseguente all'impiegodi una soluzione per dialisi, con un contenuto di calcio di 1,25 mmol /l come il medicinale, che puo' aggravare l'iperparatiroidismo. Deve essere tenuta una accurata registrazione del bilancio idrico ed il pesocorporeo del paziente deve essere attentamente monitorato per evitare iper- od ipo-idratazione con gravi conseguenze che comprendono scompe nso cardiaco congestizio, ipovolemia e shock. In pazienti con livelli plasmatici di ione bicarbonato superiori a 30 mmol/l, e' necessario valutare il rischio di una eventuale alcalosi metabolica in rapporto al beneficio del trattamento con questo medicinale. Durante la dialisi peritoneale possono aversi perdite di proteine, aminoacidi, vitamine idrosolubili e altri farmaci che possono richiedere una terapia sostitutiva. La sovrainfusione delle soluzioni nella cavita' peritoneale puo' essere caratterizzata da distensione addominale, dolore addominale e/o dispnea. Il trattamento in caso di sovrainfusione consiste nel drenarela soluzione dalla cavita' peritoneale. L'uso eccessivo della soluzio ne con una piu' elevata concentrazione di destrosio (glucosio) duranteil trattamento di dialisi peritoneale puo' risultare in una rimozione eccessiva di acqua dal paziente. Le soluzioni non contengono potassio a causa del rischio di iperkaliemia. In situazioni in cui c'e' un liv ello sierico di potassio normale o ipokaliemia, dopo un'accurata valutazione del potassio sierico e del potassio totale corporeo e solo sotto la supervisione del medico curante, per prevenire una grave ipokaliemia puo' essere indicata l'aggiunta di cloruro di potassio (fino ad una concentrazione di 4 meq/l). Devono essere periodicamente monitorati la concentrazione sierica degli elettroliti (in particolare bicarbonato, potassio, magnesio, calcio e fosfato), la chimica del sangue (inclusi l'ormone paratiroideo ed i parametri lipidici) ed i parametri ematologici. In pazienti con diabete, i livelli della glicemia devono essere monitorati e deve essere aggiustato il dosaggio dell'insulina o di altri farmaci per l'iperglicemia. Una sequenza sbagliata di pinzatura odi priming puo' provocare infusione di aria nella cavita' peritoneale che puo' causare dolore addominale e/o peritonite. I pazienti devono essere istruiti sulla necessita' di aprire sia la sigillatura lunga sia la sigillatura piu' piccola, SafetyMoon, prima dell'infusione. Nel caso in cui il paziente apra solo la sigillatura piu' piccola, l'infusione di soluzione non miscelata puo' causare dolore addominale, ipernatremia e grave alcalosi metabolica. Nell'eventualita' in cui venga infusa soluzione non miscelata il paziente deve procedere ad un immediato drenaggio della soluzione infusa ed all'impiego di un'altra sacca di soluzione nuovamente miscelata.

Interazioni

La concentrazione ematica di farmaci dializzabili puo' ridursi duranteuna dialisi. Deve essere preso in considerazione un possibile reinteg ro delle eventuali perdite. Deve essere attentamente monitorato il livello plasmatico di potassio in pazienti in terapia con glicosidi cardiaci poiche' vi e' il rischio di intossicazione digitalica. Puo' rendersi necessario un supplemento di potassio.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: eosinofilia. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Comune: alcalosi, ipokaliemia, ritenzione di liquidi, ipercalcemia; non comune: ipervolemia, anoressia, disidratazione, iperglicemia, acidosi lattica. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Alterazioni del sistema nervoso. Non comune: vertigini, cefalea. Alterazione del sistema vascolare. Comune: ipertensione; non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, tosse. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comune: peritonite; non comune: danneggiamento, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, nausea; non nota: sclerosi peritoneale incapsulante, effluente peritoneale torbido. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: angioedema, rash. Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: do lore muscoloscheletrico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema, astenia; non comune: brividi, edema facciale, ernia, malessere, sete; non nota: piressia. Indagini diagnostiche. Comune: aumento peso; non comune: aumento pCO2. Altrieffetti indesiderati correlati alla procedura di dialisi peritoneale: peritonite batterica, infezione in sede di catetere, complicazioni co rrelate al catetere.

Gravidanza e allattamento

Non vi e' esperienza clinica sull'impiego in gravidanza ed allattamento. Non sono altresi' disponibili dati da studi sugli animali. Deve essere valutato il rapporto rischio/beneficio.