Flolan - Ev Fl 0,5mg

Dettagli:
Nome:Flolan - Ev Fl 0,5mg
Codice Ministeriale:027750025
Principio attivo:Epoprostenolo Sodico
Codice ATC:B01AC09
Fascia:H
Prezzo:173.29
Glutine:Senza glutine
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere e solvente per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

FLOLAN

Formulazioni

Flolan - Ev Fl 0,5mg+fl 50ml Sol
Flolan - Ev Fl 0,5mg
Flolan - Ev Fl 1,5mg+2fl 50ml

Categoria farmacoterapeutica

Antiaggreganti piastrinici, esclusa l'eparina.

Principi attivi

Epoprostenolo 0.5 mg Polvere per Soluzione per Infusione: epoprostenolo sodico equivalente a 0,5 mg di epoprostenolo. Un ml di soluzione concentrata ricostituita contiene 10.000 nanogrammi di epoprostenolo (come epoprostenolo sodico). Epoprostenolo 1,5 mg Polvere per Soluzione per Infusione: epoprostenolo sodico equivalente a 1,5 mg di epoprostenolo. Un ml di soluzione concentrata ricostituita contiene 30.000 nanogrammi di epoprostenolo (come epoprostenolo sodico). La quantita' di sodio presente nella soluzione concentrata ricostituita e' equivalente a 55,9 mg circa. La quantita' di sodio presente nella polvere per soluzione per infusione e' equivalente a 2,7 mg circa per ciascun flaconcino.La quantita' di sodio presente nel solvente per uso parenterale e' eq uivalente a 53,2 mg circa per ciascun flaconcino.

Eccipienti

Polvere per soluzione per infusione: mannitolo, glicina, sodio cloruro, sodio idrossido (per aggiustamenti del pH). Solvente per uso parenterale: glicina, aodio cloruro, sodio idrossido (per aggiustamenti del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa polmonare: trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare (PAH) (idiopatica o PAH ereditaria e PAH associata a malattie del tessuto connettivo) in pazienti con sintomi riferibili alle Classi Funzionali III o IV secondo la classificazione OMS per migliorare la capacita' di esercizio. Dialisi renale: indicato per l'uso in emodialisi nelle situazioni di emergenza quando l'utilizzo di eparina comporti un elevato rischio di provocare o esacerbare sanguinamento o inpresenze di altre controindicazioni all'uso dell'eparina.

Controindicazioni / effetti secondari

Controindicato in pazienti con nota ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza cardiaca congestizia dovuta a disfunzione ventricolare sinistra grave; non deve essereusato in modo cronico in pazienti che sviluppino edema polmonare dura nte la titolazione della dose.

Posologia

Ipertensione arteriosa polmonare: epoprostenolo e' indicato solo per infusione continua per via endovenosa. Il trattamento deve essere iniziato e monitorato solo da un medico esperto nella terapia dell'ipertensione arteriosa polmonare. Range di dosi nel trattamento a breve termine (acuto) Questa procedura deve essere eseguita in un ospedale con adeguato equipaggiamento di rianimazione. Per determinare la velocita' diinfusione nel trattamento a lungo termine e' richiesta una procedura a breve termine con range di dosi somministrate attraverso un cateterevenoso periferico o centrale. La velocita' di infusione iniziale e' d i 2 nanogrammi/kg/min e deve essere aumentata con incrementi pari a 2 nanogrammi/kg/min ogni 15 minuti o piu' fino a quando non sia raggiunto il massimo beneficio emodinamico o gli effetti farmacologici dose-limitanti. Se la velocita' iniziale di infusione di 2 nanogrammi/kg/min non e' tollerata, si deve identificare una dose inferiore che sia tollerata dal paziente. Infusione continua a lungo termine: l'infusione continua a lungo termine del prodotto deve essere effettuata attraverso un catetere venoso centrale. Le infusioni intravenose periferiche temporanee possono essere usate fino a impianto dell'accesso centrale. Le infusioni a lungo termine devono essere iniziate ad una velocita' inferiore di 4 nanogrammi/kg/min rispetto alla velocita' di infusione massima tollerata che era stata definita durante il trattamento a breve termine con range di dosi. Se la velocita' di infusione massima tollerata e' 5 nanogrammi/kg/min o inferiore, in tal caso l'infusione a lungo termine deve essere iniziata ad 1 nanogrammo/kg/min. Modifica della posologia. Modifiche della velocita' di infusione a lungo termine devonoessere basate sulla persistenza, ricorrenza o peggioramento nel pazie nte dei sintomi relativi all'ipertensione arteriosa polmonare o alla comparsa di eventi avversi dovuti a dosi eccessive. In generale, col passare del tempo, ci si deve attendere la necessita' di aumentare la dose rispetto a quella iniziale a lungo termine. Incrementi della dose devono essere presi in considerazione se i sintomi di ipertensione arteriosa polmonare persistono o ricorrono dopo un miglioramento. La velocita' di infusione deve essere aumentata con incrementi da 1 a 2 nanogrammi/kg/min ad intervalli sufficienti al fine di stabilizzare la risposta clinica; tali intervalli devono essere di almeno 15 minuti. Dopo che una nuova velocita' di infusione e' stata stabilizzata, il pazientedeve essere tenuto sotto osservazione e devono essere monitorate la p ressione arteriosa in orto e clinostatismo e la frequenza cardiaca perdiverse ore al fine di assicurarsi che la nuova dose sia tollerata. D urante l'infusione a lungo termine, la presenza di eventi farmacologici dose-correlati simili a quelli osservati durante il periodo del range di dosi, puo' necessitare una riduzione della velocita' infusionale,tuttavia gli eventi avversi possono occasionalmente risolversi senza alcuna modifica della dose. La riduzione della dose deve essere condotta gradualmente con decrementi di 2 nanogrammi/kg/min ogni 15 minuti opiu' fino alla risoluzione degli effetti dose-limitanti. L'interruzio ne brusca di epoprostenolo ovvero riduzioni cospicue ed improvvise della velocita' infusionale devono essere evitate per il rischio di potenziali effetti rebound ad esito fatale. Tranne che nelle situazioni di pericolo di vita (per esempio: perdita di conoscenza, collasso, ecc.) la velocita' infusionale deve essere modificata solo sotto controllo medico. Dialisi renale: somministrabile solo per infusione continua, sia intravascolare che nel sangue che affluisce al dializzatore. Il seguente schema di infusione e' risultato efficace negli adulti: prima della dialisi 4 nanogrammi/kg/min per via endovenosa per 15 minuti, durante la dialisi: 4 nanogrammi/kg/min nell'accesso arterioso del dializzatore. L'infusione deve essere sospesa al termine della dialisi. Le dosi consigliate per la dialisi renale devono essere superate solo con uno stretto monitoraggio della pressione del paziente. Non sono disponibili informazioni specifiche sull'uso nella dialisi renale in pazienti di eta' superiore ai 65 anni in dialisi renale ed in ipertensione arteriosa polmonare. In generale, l'identificazione della dose in un paziente anziano deve essere condotta con attenzione, tenendo conto della maggiore frequenza di insufficienza della funzionalita' epatica, renale(in caso di ipertensione arteriosa polmonare) o cardiaca, di malattie concomitanti, di altre terapie farmacologiche. La sicurezza e l'effic acia di epoprostenolo nei bambini di eta' inferiore a 18 anni non e' stata ancora stabilita. Metodo di somministrazione. Preparazione della soluzione intravenosa iniettabile: le soluzioni ricostituite, preparate in tempo reale, devono essere somministrate entro 12 ore qualora vengano utilizzate a temperatura ambiente (tra 15 gradi C e 25 gradi C). Esse devono essere conservate al di sotto dei 25 gradi C e protette dalla luce. E' possibile refrigerare le soluzioni ricostituite del medicinale, prima che esse vengano usate a temperatura ambiente, la temperatura dovra' essere compresa tra 2 gradi C ed 8 gradi C e non si dovranno superare le 40 ore di conservazione. In questo caso, le soluzioni devono essere usate entro 8 ore quando somministrate a temperatura ambiente. La soluzione ricostituita deve essere esaminata prima della somministrazione. E' proibito l'uso in presenza di una decolorazione o in presenza di particelle. Epoprostenolo non deve essere somministrato tramite bolo iniettabile.

Conservazione

Polvere per soluzione per infusione: non conservare i flaconcini al disopra dei 25 gradi C. Proteggere dalla luce. Mantenere asciutto. Non congelare. Conservare nella confezione originale. Solvente per uso parenterale: conservare il solvente al di sotto dei 25 gradi C. Non congelare. Proteggere dalla luce. Conservare nella confezione originale. Ilsolvente non contiene conservanti; di conseguenza ciascun flaconcino deve essere utilizzato una sola volta e poi scartato. La ricostituzione e la diluizione devono essere fatte immediatamente prima dell'uso. Le soluzioni di epoprostenolo appena preparate per l'ipertensione arteriosa polmonare devono essere utilizzate entro 12 ore a 25 gradi C, oppure conservate fino a 40 ore tra 2 e 8 gradi C e quindi usate entro 8 ore a 25 gradi C. Il tempo massimo di conservazione prima e durante l'uso quando il prodotto e' conservato tra 2 e 8 gradi C non deve superare le 48 ore. Qualora la pompa infusionale consenta l'uso di una tascarefrigerata, la soluzione nella pompa d'infusione deve essere usata e ntro un periodo di 24 ore, a condizione che la tasca refrigerata vengacambiata come necessario durante il giorno.

Avvertenze

A causa dell'elevato pH delle soluzioni finali per infusione, si deve porre attenzione nell'evitare stravaso durante la somministrazione e il conseguente rischio di danno tissutale. E' un potente vasodilatatorepolmonare e sistemico. Gli effetti cardiovascolari che si manifestano durante l'infusione regrediscono entro 30 minuti dalla fine della som ministrazione. E' un inibitore potente della aggregazione piastrinica;di conseguenza, si deve tener conto di un incrementato rischio di com plicanze emorragiche, in particolare per pazienti che hanno anche altri fattori di rischio per emorragia. Se si verifica una ipotensione eccessiva durante la somministrazione, si deve ridurre la dose o l'infusione deve essere interrotta. L'ipotensione da sovradosaggio puo' essereimportante e puo' causare perdita di coscienza. La frequenza cardiaca e la pressione arteriosa devono essere monitorate durante l'infusione . Il farmaco puo' ridurre o aumentare la frequenza cardiaca. Tale variazione puo' dipendere sia dalla frequenza cardiaca basale che dalla concentrazione del medicinale somministrato. Gli effetti sulla frequenzacardiaca possono essere mascherati dall'uso concomitante di farmaci c he agiscono sui riflessi cardiovascolari. Estrema attenzione e' suggerita nei pazienti con malattia coronarica. Sono stati riportati livellisierici elevati di glucosio. Il solvente non contiene conservanti; di conseguenza si deve usare una sola volta e poi eliminare. Questo medi cinale contiene sodio, cio' deve essere tenuto in considerazione da pazienti sottoposti a dieta iposodica. Ipertensione arteriosa polmonare:alcuni pazienti con ipertensione arteriosa polmonare hanno sviluppato edema polmonare durante la titolazione della dose, che puo' essere as sociata a malattia polmonare veno-occlusiva. Non usare in pazienti chesviluppano edema polmonare durante la titolazione della dose. Occorre evitare brusche sospensioni o interruzioni dell'infusione, ad eccezio ne delle situazioni con pericolo di vita. Una brusca interruzione del trattamento puo' portare a rebound dell'ipertensione polmonare che provoca capogiri, astenia, aumento della dispnea, fino alla morte. Il farmaco e' infuso in modo continuo attraverso un catetere venoso centralepermanente per mezzo di una piccola pompa infusionale portatile. Pert anto la terapia con il prodotto richiede da parte del paziente attenzione nella ricostituzione sterile del farmaco, nella sua somministrazione, nella cura del catetere venoso centrale permanente, e disponibilita' ad una continua ed attenta educazione a questa pratica. Nella preparazione del farmaco e nella cura del catetere deve essere applicata una tecnica sterile. Anche brevi interruzioni nella somministrazione delmedicinale possono dar luogo ad un rapido aggravamento sintomatico. L a decisione di somministrare il farmaco per l'ipertensione arteriosa polmonare, deve essere basata sulla consapevolezza da parte del paziente che esiste una elevata probabilita' che la terapia sara' necessaria per periodi prolungati, anche per anni; deve essere quindi attentamente considerata la capacita' del paziente di accettare sia la corretta gestione del catetere endovenoso permanente che della pompa infusionale. Dialisi renale: l'effetto ipotensivo puo' essere accentuato dall'usodi "tampone acetato" nella soluzione dialitica durante la dialisi ren ale. Durante la dialisi renale ci si deve assicurare che la gittata cardiaca aumenti in maniera consistente in modo che il rilascio di ossigeno ai tessuti periferici non diminuisca. Non e' un anticoagulante convenzionale. Esso e' stato usato con successo, in sostituzione dell'eparina, nella dialisi renale, ma in una piccola percentuale di casi si e' avuta la formazione di coaguli nel circuito dialitico cosi' da richiedere la sospensione della dialisi. Quando e' usato da solo, misure come quelle del tempo di coagulazione del sangue intero attivato possononon essere attendibili.

Interazioni

Quando si somministra il farmaco a pazienti che ricevono contemporaneamente anticoagulanti si consiglia il monitoraggio standard dei parametri della coagulazione. L'effetto vasodilatatore del medicinale puo' aumentare o essere aumentato dall'uso concomitante di altri vasodilatatori. L'epoprostenolo puo' ridurre l'efficacia trombolitica dell'attivatore tissutale del plasminogeno (t-PA) aumentandone la clearance epatica. Quando vengono impiegati contemporaneamente FANS o altri farmaci che influenzano l'aggregazione piastrinica, e' possibile che il farmaco aumenti il rischio di emorragia. Dopo l'inizio della terapia con il prodotto i pazienti in trattamento con digossina possono manifestare un aumento delle concentrazioni di digossina che, per quanto transitorio,puo' rivelarsi significativo dal punto di vista clinico in pazienti p redisposti ad intossicazione da digossina.

Effetti indesiderati

Frequenze effetti indesiderati: molto comune >1/10 (>10%), comune >1/100 e <1/10 (>1% e <10%), non comune >1/1000 e <1/100 (>0,1% e <1%), raro >1/10000 e <1/1000 (>0,01% e <0,1%), molto raro <1/10000 (<0,01%), non nota. Infezioni ed infestazioni. Comune: sepsi, setticemia (per lopiu' correlate al sistema di somministrazione). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: calo della conta piastrinica, sanguinamenti in diverse sedi; non nota: splenomegalia, ipersplenismo. Patologie de l sistema endocrino. Molto raro: ipertiroidismo. Disturbi psichiatrici. Comune: ansia, nervosismo; molto raro: agitazione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. Patologie cardiache. Comune: tachicardia, bradicardia. Patologie vascolari. Molto comune: arrossamento del viso (osservato anche in pazienti anestetizzati); comune: ipotensione; molto raro: pallore; non nota: ascite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, diarrea, comune: coliche addominali, talvolta riferite come sensazione di fastidio a livello addominale; non comune: secchezza delle fauci. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore alla mascella; comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: dolore (nonspecificato); comune: dolore al sito di iniezione, dolore toracico; r aro: infezione locale; molto raro: arrossamento al sito di infusione, occlusione del lungo catetere intravenoso, senso di affaticamento, costrizione toracica. Indagini. Non nota: incremento dei valori di glucosio ematico. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Ci sono dati limitati sull'utilizzo in donne in stato di gravidanza. Gli studi sull'animale non indicano effetti dannosi diretti o indirettirelativamente alla tossicita' riproduttiva. Data l'assenza di alterna tive terapeutiche, epoprostenolo puo' essere utilizzato in quelle donne che decidano di continuare la loro gravidanza, nonostante il rischiodi ipertensione arteriosa polmonare durante la gravidanza. Non e' not o se l'epoprostenolo o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Non si puo' escludere un rischio per il bambino allattato al seno. L'allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento con il farmaco. Non ci sono dati sugli effetti di epoprostenolo sulla fertilita' nel genere umano. Gli studi sulla riproduzione non hanno mostrato effetti sulla fertilita'.