Fluorouracile Hosp - Fl 1g/20ml

Dettagli:
Nome:Fluorouracile Hosp - Fl 1g/20ml
Codice Ministeriale:034316036
Principio attivo:Fluorouracile
Codice ATC:L01BC02
Fascia:C
Prezzo:6.92
Produttore:Hospira Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi, non refrigerare ne' congelare
Scadenza:24 mesi

Denominazione

FLUOROURACILE HOSPIRA 50 MG/1 ML SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO

Formulazioni

Fluorouracile Hosp - 5f250mg/5ml
Fluorouracile Hosp - Fl 1g/20ml
Fluorouracile Hosp - Ev 2,5g Onc
Fluorouracile Hosp - Ev 5g/100ml
Fluorouracile Hosp - 5fl 1g/20ml

Categoria farmacoterapeutica

Antimetaboliti.

Principi attivi

Fluorouracile.

Eccipienti

Sodio idrossido; acqua per preparazioni iniettabili; NaOH/HCl come correttori di pH.

Indicazioni

Il fluorouracile e' indicato per il trattamento palliativo del carcinoma della mammella, del colon, del retto, dello stomaco e del pancreas in pazienti selezionati attentamente e considerati intrattabili chirurgicamente o con altri mezzi.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al fluorouracile o ai suoi eccipienti; controindicatanei pazienti in stato di denutrizione, in quelli con diminuzione dell e funzionalita' del midollo osseo o con gravi infezioni; il fluorouracile non deve essere utilizzato per il trattamento delle patologie non maligne; controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

I farmaci somministrati per via parenterale, prima della somministrazione, devono essere sottoposti ad ispezione visiva per verificare l'eventuale presenza di particelle o alterazioni del colore, ogniqualvolta la soluzione e il contenitore lo permettano. Il fluorouracile puo' essere impiegato in combinazione con altri farmaci chemioterapici citotossici; tuttavia la soluzione iniettabile di fluorouracile non deve essere miscelata direttamente nello stesso contenitore contenente altri farmaci chemioterapici ne' altre soluzioni endovenose. Si raccomanda di ospedalizzare i pazienti durante il loro primo ciclo di terapia. Somministrare fluorouracile solo per via endovenosa. E' possibile la somministrazione anche per via intraarteriosa, facendo attenzione, in ambedue i casi, ad evitare stravaso. Il dosaggio deve essere personalizzato e calcolato sul peso corporeo effettivo del paziente, usando l'indice di massa magra corporea (peso secco) se il paziente e' obeso o se il peso risulta artificiosamente aumentato a causa di edema, ascite o altre condizioni di ritenzione idrica anormale. Si raccomanda di valutare attentamente ciascun paziente prima di iniziare il trattamento, al fine di determinare con la massima precisione il dosaggio ottimale di fluorouracile. Fluorouracile puo' essere diluito con sodio cloruro 0,9% per iniezione o con destrosio 5% per iniezione. La soluzione ottenuta e' stabile per 48 ore se conservata a temperatura ambiente. Dosaggio iniziale: la dose e' di 12 mg/kg di peso corporeo una volta al giorno per 4 giorni successivi. La dose giornaliera non dovrebbe superare gli 800 mg. Se non si nota tossicita', si possono somministrare 6 mg/kg in sesta, ottava, decima, dodicesima giornata, mentre nessuna somministrazione deve essere effettuata in quinta, settima, nona, undicesima giornata. La terapia deve essere sospesa alla fine del dodicesimo giorno anche se non si manifestano segni di tossicita'. I pazienti a rischio equelli defedati, dovrebbero ricevere 6 mg/Kg per giorno per 3 giorni consecutivi. Se non compaiono manifestazioni di tossicita' si possono somministrare 3 mg/kg alla quinta, settima, nona giornata, fino a che non si verifichi tossicita'. Nessuna terapia deve essere somministrataalla quarta, sesta, ottava giornata. La dose totale giornaliera non d ovrebbe superare i 400 mg. Una sequenza di somministrazione endovenosaappartenente all'uno o all'altro schema costituisce un "ciclo di tera pia". La terapia deve essere subito interrotta al comparire di segni di tossicita'. Terapia di mantenimento: nei casi in cui la tossicita' non rappresenta un problema, si prosegue la terapia adottando uno o l'altro schema: ripetere la somministrazione con il medesimo dosaggio della precedente ogni 30 giorni dall'ultimo trattamento; quando i segni di tossicita' manifestatasi in seguito al ciclo iniziale di terapia sono diminuiti, somministrare una terapia di mantenimento di 10-15 mg/Kg/settimana in un'unica somministrazione. Non superare 1 gr a settimana e ricorrere a dosi inferiori nei pazienti a rischio. Adattare il dosaggio a seconda delle reazioni avute dal paziente al precedente trattamento. Alcuni pazienti hanno ricevuto da 9 a 45 cicli di trattamento perun periodo compreso tra 12 e 60 mesi. Infusione: una dose giornaliera di 15 mg/kg, ma non superiore ad 1 gr per infusione , da diluire in 5 00 ml di destrosio 5% per iniezione o sodio cloruro 0,9% per iniezionee somministrata per infusione endovenosa alla velocita' di 40 gocce a l minuto in 4 ore. In alternativa, la dose giornaliera puo' essere infusa per 30-60 minuti, oppure con una infusione continua durante le 24 ore. Questa dose giornaliera va somministrata i giorni successivi finoa che non si riscontrano segni di tossicita' oppure fino a che non si e' somministrata una dose di 12-15 gr. Questa sequenza di iniezioni c ostituisce un "ciclo" di terapia. Alcuni pazienti hanno ricevuto fino a 30 gr. con una dose giornaliera massima fino ad 1 gr . L'intervallo tra due cicli dovrebbe essere di 4/6 settimane. Uso in pediatria: la sicurezza e l'efficacia del fluorouracile nei bambini non e' stata ancora stabilita. Uso negli anziani: i pazienti anziani presentano piu' frequentemente diminuzione della funzionalita' renale correlata all'eta', che rende necessaria una riduzione del dosaggio nei pazienti sottoposti a terapia con fluorouracile. Terapia combinata: qualsiasi terapia che determini un aumento dello stress nel paziente, interferisca con la nutrizione o deprima le funzionalita' del midollo osseo, puo' aumentare la tossicita' del fluorouracile.

Conservazione

Conservare nella confezione originale a temperatura inferiore ai 25 gradi C, lontano dalla luce; non refrigerare, ne' congelare. Il prodottonon contiene conservanti. Dopo l'uso va gettato anche se utilizzato s olo parzialmente. Se diluito con tecnica asettica con adatte soluzioniperfusionali le risultanti soluzioni possono essere conservate fino a 24 ore tra i 2 gradi C e gli 8 gradi C. L'utilizzatore e' pertanto re sponsabile sia della modalita' che della durata di conservazione del farmaco diluito. Il pH del fluorouracile iniettabile BP e' 8,9 e il prodotto e' stabile ad un pH compreso tra 8,5-9,1. Se si forma un precipitato a seguito dell'esposizione alle basse temperature, questo puo' essere riportato in soluzione agitando e riscaldando la soluzione a 60 gradi C. Prima dell'uso lasciare raffreddare a temperatura corporea. Ilprodotto non deve essere usato se il suo colore e' marrone o giallo s curo.

Avvertenze

Il contenitore di questo medicinale e' costituito di gomma latex. Puo'causare gravi reazioni allergiche. Il trattamento con fluorouracile e ' generalmente associato a leucopenia. La conta dei globuli bianchi piu' bassa si osserva solitamente tra il settimo e il quattordicesimo giorno dopo il primo ciclo di trattamento, sebbene la depressione possa straordinariamente protrarsi fino al ventesimo giorno. La conta torna solitamente a livelli normali entro il trentesimo giorno. Si raccomanda il monitoraggio giornaliero delle piastrine e dei globuli bianchi e interrompere il trattamento se le piastrine scendono al di sotto di 100.000/mm^3 oppure i leucociti scendono al di sotto di 3.500/mm^3. Quando il valore totale si abbassa al di sotto di 2000/mm^3, in particolare in presenza di granulocitopenia, e per prevenire le infezioni sistemiche, si raccomanda di trasferire il paziente in zone isolate e protette dell'ospedale e di trattarlo con gli opportuni ausili medici. Interrompere il trattamento al primo segno di ulcerazione del cavo orale o in caso di evidenti effetti avversi sul sistema gastrointestinale. La terapia con fluorouracile puo' essere ripristinata solo quando il paziente si riprende da questa sintomatologia. Il rapporto tra dose efficace e dose tossica e' molto modesto ed e' improbabile che la risposta terapeutica avvenga senza qualche segno di tossicita'. E' necessaria, pertanto, molta attenzione nella selezione dei pazienti e nell'aggiustamento della dose. Impiegare il fluorouracile con cautela nei pazienti con ridotta funzionalita' renale o epatica o con ittero. Usare il fluorouracile con cautela nei pazienti con malattie cardiache. Dopo somministrazione di fluorouracile sono stati segnalati casi isolati di angina pectoris, anomalie dell'ECG e raramente infarto del miocardio. Prestare attenzione, quindi, quando si trattano sia i pazienti che lamentano dolore al petto durante il corso della terapia che i pazienti con anamnesi positiva di malattie cardiache. Per il rischio di morte repentina, il trattamento con fluorouracile non deve essere ripristinato successivamente a una documentata reazione cardiovascolare. Si raccomanda che il fluorouracile sia impiegato solo da, o sotto la supervisione di, un medico specializzato nell'uso di chemioterapici ed in particolarenell'uso di potenti antimetaboliti. A causa della possibilita' di gra vi effetti tossici, si raccomanda di ospedalizzare i pazienti almeno durante il ciclo iniziale di terapia. Si deve usare particolare cautelanei pazienti a rischio gia' sottoposti a irradiazioni pelviche ad alt e dosi, o a trattamento con farmaci alchilanti, in pazienti il cui midollo osseo presenta metastasi diffuse, oppure con funzione renale o epatica ridotta. Qualsiasi terapia che aumenti lo stress del paziente, che interferisca con lo stato nutrizionale o che deprima la funzionalita' del midollo osseo aumenta la tossicita' del farmaco. Il fluorouracile non rappresenta una terapia adiuvante da associare alla terapia chirurgica. Il fluorouracile e' un farmaco che possiede elevata tossicita' con un basso margine di sicurezza. I pazienti devono essere attentamente monitorati, dal momento che difficilmente la risposta terapeuticasi verifica senza qualche segno di tossicita'. Con l'uso di fluoroura cile si possono verificare grave tossicita' a livello ematologico, emorragie gastrointestinali e anche decesso, malgrado una attenta selezione dei pazienti e un preciso aggiustamento del dosaggio. Sebbene si possano verificare piu' facilmente gravi effetti tossici in pazienti a rischio, occasionalmente si possono verificare anche in pazienti in condizioni relativamente buone. La terapia deve essere interrotta ogniqualvolta si manifestino uno dei seguenti segni di tossicita': stomatiti o esofagofaringiti, al primo segno visibile; leucopenia (conta dei globuli bianchi - WBC min ore di 3.500) o una rapida caduta della conta dei globuli bianchi; vomito non trattabile; diarrea, frequenti movimenti intestinali e feci acquose; ulcerazioni gastrointestinali e sanguinamento dal tratto gastrointestinale; trombocitopenia (conta delle piastrine minore di 100.000); emorragia. In tutti i casi, gli effetti tossici devono risolversi prima di istituire la terapia di mantenimento. I sintomi tossici spesso si manifestano durante la terapia di mantenimento. Tuttavia, nell'evenienza in cui dovessero manifestarsi, la terapiadeve essere interrotta fino a risoluzione degli stessi. La somministr azione di fluorouracile e' stata associata alla comparsa della sindrome di eritrodisestesia palmo- plantare, anche conosciuta come "hand-foot syndrome" segnalata come complicanza insolita della terapia con fluorouracile con alte dosi in bolo e protratta. Questa sindrome e' caratterizzata da una sensazione di formicolio delle mani e dei piedi che puo' degenerare in pochi giorni in dolore quando si afferrano oggetti o si sta camminando. La pianta dei piedi e delle mani diventano eritematose e gonfie in maniera simmetrica, con accentuata sensibilita' delle falangi distali, a volte con desquamazione. L'interruzione della terapia porta ad una graduale risoluzione in 5-7 giorni. Sebbene si sia osservato che la piridossina puo' migliorare questa condizione, la sua sicurezza ed efficacia non sono state ancora stabilite. Si puo' verificare vasospasmo coronarico con episodi di angina pectoris in pazienti interapia con fluorouracile. Sembra che gli attacchi di angina si verif ichino in circa 6 ore (range, da minuti fino a 7 giorni) dopo la terzadose (range 1-13 dosi). Il rischio e' maggiore in pazienti con preesi stenti disturbi coronarici. I nitrati o la morfina sembrano efficaci nell'alleviare il dolore; puo' essere efficace anche un trattamento preventivo con calcio-antagonisti. Gli effetti tossici piu' marcati e dose limitanti del fluorouracile si manifestano sulle cellule normali, inrapida proliferazione del midollo osseo e sul rivestimento interno de l tratto gastrointestinale. L'effetto immunosoppressivo del fluorouracile puo' causare una maggiore incidenza di infezioni microbiche, un ritardo della cicatrizzazione delle ferite e sanguinamento delle gengive. Raramente, sono state segnalate, associate al fluorouracile, gravi eimpreviste reazioni tossiche. Queste reazioni sono state correlate al la carenza dell'attivita' della diidropirimidina deidrogenasi che sembra causare una ritardata clearance del fluorouracile. Meno di un percento dei pazienti trattati con fluorouracile presentano atassia o altremanifestazioni di sindrome cerebellare acuta secondaria alla neurotos sicita' del farmaco. Associati alla neurotossicita', sono stati riportati disturbi oculomotori che si manifestano principalmente come debolezza della convergenza e della divergenza.

Interazioni

Diverse sostanze sono state segnalate modulare la biochimica dell'effetto antitumorale o della tossicita' del fluorouracile, tra quelle piu'frequentemente segnalate si annoverano il metotressato, il metronidaz olo, il levofolinato oltre all'allopurinolo e alla cimetidina che influenza la biodisponibilita' del farmaco attivo. Il pretrattamento con cimetidina, prima dell'infusione endovenosa di fluorouracile, ne aumentava l'area sotto la curva della concentrazione/tempo (AUC) del 27%. Laclearance corporea totale era ridotta del 28%. Cio' puo' causare un a umento delle concentrazioni plasmatiche del fluorouracile. E' stata segnalata una maggiore incidenza di infarto cerebrale nei pazienti affetti da tumori dell'orofaringe trattati con fluorouracile e cisplatino. Aumenti significativi del tempo di protrombina e dell'INR sono stati segnalati in alcuni pazienti stabilizzati con warfarin dopo inizio di regimi terapeutici a base di fluorouracile. E' stata descritta un'interazione clinicamente significativa tra l'antivirale sorivudina e i profarmaci del fluorouracile quale conseguenza dall'inibizione della diidropirimidina deidrogenasi da parte della sorivudina. Il fluorouracile non deve essere somministrato con sorivudina ne' con analoghi chimicamente correlati. Deve essere prestata attenzione quando si usa il fluorouracile in combinazione con medicamenti che possono influenzare l'attivita' della diidropirimidina deidrogenasi. E' stato segnalato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina dopo impiego concomitante di fenitoina con capecitabina o del suo metabolita fluorouracile.Sono stati condotti studi di interazione tra fenitoina e capecitabina , tuttavia il meccanismo di interazione sembra essere l'inibizione delsistema isoenzimatico CYP2C9 da parte della capecitabina. Fluorouraci le/Calcio folinato: il calcio folinato puo' aumentare la tossicita' del fluorouracile. Fluorouracile/Immunosoppressori/terapia radiante: si puo' verificare un aumento dell'azione immunosoppressiva; puo' essere necessario ridurre il dosaggio quando uno o piu' farmaci immunosoppressivi, inclusa la terapia radiante, sono usati contemporaneamente o consecutivamente. Fluorouracile/Vaccini, Virus uccisi: in funzione del fatto che la terapia con fluorouracile puo' diminuire le normali difese immunitarie, la risposta anticorpale del soggetto puo' risultare diminuita. L'intervallo tra l'interruzione della terapia che causa immunosoppressione e il ripristinarsi della capacita' del paziente di rispondere al vaccino dipende dall'intensita' e dal tipo di immunosoppressioneche il farmaco determina, dalla patologia sottostante e da altri fatt ori; si calcola approssimativamente un periodo compreso tra 3 mesi ed 1 anno. Fluorouracile/Vaccini, Virus vivi attenuati: in funzione del fatto che la terapia con fluorouracile puo' diminuire le normali difeseimmunitarie, l'uso concomitante di vaccini con virus vivi attenuati p uo' determinare un potenziamento della replicazione del virus, con conseguente aumento degli effetti collaterali del vaccino, e/o puo' diminuire la risposta anticorpale del soggetto al vaccino; la vaccinazione di questi pazienti deve essere effettuata con estrema cautela e solo dopo attenta valutazione dei parametri ematologici del paziente e solo con il consenso medico che si occupa della terapia con fluorouracile. L'intervallo tra l'interruzione della terapia che causa immunosoppressione e il ripristinarsi della capacita' del paziente di rispondere al vaccino dipende dall'intensita' e dal tipo di immunosoppressione che il farmaco determina, dalla patologia e da altri fattori; si calcola approssimativamente un periodo compreso tra 3 mesi ed 1 anno. I pazienticon leucemia in remissione non dovrebbero ricevere vaccini contenenti virus vivi attenuati prima di tre mesi dalla loro ultima seduta di ch emioterapia. Inoltre, l'immunizzazione con vaccini contenenti il virusdella poliomielite somministrati per via orale dovra' essere posticip ata nelle persone a diretto contatto con il paziente, specialmente i familiari. Interferenze diagnostiche: si puo' verificare un aumento della fosfatasi alcalina, delle transaminasi, della bilirubina e della lattico-deidrogenasi. Si puo' verificare un aumento nelle urine dell'acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA). L'albumina plasmatica puo' diminuire in seguito ad un malassorbimento proteico causato dal farmaco.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti del fluorouracile, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: disidratazione (frequentemente associata a diarrea e/o vomito). Patologie gastrointestinali: diarrea, vomito, stomatiti, esofago-faringiti (che possono portare a desquamazione e ulcerazione), anoressia, nausea, enteriti, crampi, ulcere duodenali, feci acquose, duodeniti, gastriti, glossiti, e faringiti. Ulcerazioni gastrointestinali e sanguinamento, dolore addominale, proctite. Patologie cardiache: tachicardia, angina, ischemia miocardica, cardiotossicita'. Sono stati segnalati casi di infarto del miocardio. Ci sono stati rapporti di decesso repentino. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, epistassi. Patologie del sistema emolinfopoietico: ematotossicita'. Leucopenia (la conta di globuli bianchi piu' bassa si osserva solitamente tra il settimo e il quattordicesimo giorno dopo il primo ciclo di trattamento, sebbene la massima depressione possa straordinariamente protrarsi fino al ventesimo giorno. La conta torna solitamente a livelli normali entro il trentesimo giorno). Mielosoppressione, pancitopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia, tromboflebiti. Infezioni ed infestazioni: febbre e sepsi (dovute alle complicanze infettive della tossicita' sul midollo spinale ed ematologica). Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita', anafilassi e reazioni allergiche generalizzate. Disturbi psichiatrici: disorientamento, confusione, euforia. Patologie del sistema nervoso: leucoencefalopatia, neuropatia, atassia, mal di testa, letargia, dizione difettosa, capogiri, instabilita', sindrome cerebellare acuta. Questi sintomi possono persistere dopo l'interruzione della terapia. Patologie dell'occhio: fotofobia, lacrimazione, riduzione dell'acuita' visiva, nistagmo, diplopia, stenosi del dotto lacrimale, alterazioni della vista. Patologie epatobiliari: sclerosi intra ed extra epatiche, colecistite in assenza di calcoli. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo: in un numero cospicuo di casi si sono osservati alopecia e dermatiti. La dermatite che compare piu' frequentemente e' una eruzione maculopapulare pruriginosa generalmente localizzata alle estremita' e meno frequentemente al tronco. E' generalmente reversibi le e solitamente risponde ad un trattamento sintomatico. Pelle secca, screpolature, fotosensibilita', che si manifesta sotto forma di eritema o aumentata pigmentazione della pelle, pigmentazione delle vene, sindrome da eritrodisestesia palmare-plantare, che si manifesta come formicolio alle mani ed ai piedi seguito da dolore, eritema e gonfiore, alterazione delle unghie (comprende striature o perdita delle unghie). Esami diagnostici: modificazione dell'elettrocardiogramma. Aumento dei livelli della tiroxina totale sierica (TT4) e della triiodotironina totale sierica (TT3). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere, debolezza. Complicazioni infusionali a livello delle arterie regionali: aneurisma arterioso, ischemia arteriosa, trombosi arteriosa, sanguinamento a livello della cannula, ostruzione della cannula, sfilamento della cannula dal vaso venoso o fuoriuscita in loco del liquido infusionale; embolia, fibromiositi, ascessi, infezioni a livello del sito in cui e' inserita la cannula, tromboflebiti. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il fluorouracile e' controindicato in gravidanza e nelle donne che allattano. Donne in eta' fertile non devono cominciare la terapia con fluorouracile fino a che non sia stata esclusa una eventuale gravidanza edevono anche essere informate sui potenziali rischi per il feto in ca so si instaurasse una gravidanza durante il trattamento.