Furosemide Teva - 20cpr 500mg

Dettagli:
Nome:Furosemide Teva - 20cpr 500mg
Codice Ministeriale:035206010
Principio attivo:Furosemide
Codice ATC:C03CA01
Fascia:A
Prezzo:12.41
Rimborso:12.41
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teva Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

FUROSEMIDE TEVA GENERICS 500 MG COMPRESSE

Formulazioni

Furosemide Teva - 20cpr 500mg

Categoria farmacoterapeutica

Diuretici ad azione diuretica maggiore.

Principi attivi

Furosemide.

Eccipienti

Compresse 500 mg: lattosio, amido di mais, cellulosa microcristallina,sodioamilopectinaglicolato, talco, silice colloidale, magnesio steara to vegetale.

Indicazioni

L'impiego delle preparazioni di farmaco da 500 mg (compresse) e' indicato esclusivamente nei pazienti con: filtrazione glomerulare molto compromessa (F.G. < 0,33 ml/s = 20 ml/min.); insufficienza renale acuta (oligoanuria), ad esempio nella fase postoperatoria nei processi settici; insufficienza renale cronica nello stadio predialitico e dialitico con ritenzione di liquidi, in particolare nell'edema polmonare cronico; sindrome nefrosica con funzionalita' renale fortemente limitata, ad esempio nella glomerulonefrite cronica e nel lupus eritematoso; sindrome di Kimmelstiel-Wilson. Nella sindrome nefrosica la terapia con corticosteroidi ha importanza predominante. Il medicinale e' comunque indicato in caso di insufficiente controllo dell'edema, nei pazienti refrattari alla terapia corticosteroidea o nei casi in cui quest'ultima e' controindicata; insufficienza renale cronica senza ritenzione di liquidi. In questi pazienti e' possibile il tentativo terapeutico con il farmaco; se la diuresi rimane insufficiente (meno di 2,5 l/die) si deve considerare l'inserimento del paziente nel programma di dialisi; statodi shock; prima di iniziare la terapia saluretica si devono risolvere con misure adeguate l'ipovolemia e l'ipotensione. Anche le gravi alte razioni degli elettroliti sierici e dell'equilibrio acido-base devono essere previamente corrette.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; i pazienti con allergia ai sulfamidici (ad es. antibiotici sulfamidici o sulfaniluree) possono manifestare sensibilita' crociata alla furosemide; nei pazienti con ipovolemia o disidratazione; nei pazienti con grave ipotensione; nei pazienti con insufficienza renale anurica che non risponde alla furosemide; nei pazienti con ipokaliemia; nei pazienti con iponatriemia; nei pazienti in stati di precoma o coma, associati ad encefalopatia epatica; iperdosaggio da digitale; gravidanza, accertata e presunta, e durante l'allattamento al seno; il medicinale deve essere utilizzato solamente per i pazienti con una marcata riduzione della filtrazione gloemrulare, altrimenti vi e' il rischio di perdite eccessive di fluidi ed elettroliti.

Posologia

Furosemide 500 mg compresse: nell'insufficienza renale cronica, in cuila dose test di 75- 150 mg di furosemide sia risultata insufficiente, la terapia puo' essere iniziata con le compresse di furosemide 500 mg , somministrando come prima dose mezza compressa (= 250 mg). Se entro 4-6 ore dalla somministrazione non si verifica soddisfacente aumento della diuresi, la dose iniziale puo' essere aumentata di mezza compressa ogni 4-6 ore. Questo procedimento verra' ripetuto fino al raggiungimento della dose efficace, da stabilirsi sempre individualmente, che puo' oscillare fra 250 e 2000 mg (mezza - 4 compresse). L'eliminazione di almeno 2,5 l di urina al giorno rappresenta il parametro per definire efficace la dose di furosemide somministrata. Le compresse sono indicate anche per la terapia di mantenimento in pazienti che hanno risposto positivamente al trattamento con alte dosi di furosemide per via parenterale. A tal fine si somministrera' per via orale, come dose iniziale, quella di furosemide che era risultata efficace per infusione. Seentro 4-6 ore dalla somministrazione della dose iniziale non si ottie ne sufficiente aumento della diuresi, si puo' aumentare la posologia di mezza - 1 compressa (ad esempio dose iniziale 1 compressa; seconda dose 1 e mezza - 2 compresse). Si consiglia di ingerire le compresse dicon un po' di liquido in coincidenza della colazione del mattino.

Conservazione

Proteggere dalla luce.

Avvertenze

E' necessario assicurare il libero deflusso urinario. I pazienti con ostruzione parziale del deflusso urinario richiedono un monitoraggio particolarmente attento, specialmente durante le fasi iniziali del trattamento. Come per tutti i diuretici si consiglia di iniziare il trattamento della cirrosi epatica con ascite in ambiente ospedaliero, in mododa poter intervenire adeguatamente nel caso si manifesti nel corso de lla diuresi tendenza al coma epatico. Il trattamento con furosemide necessita di regolari controlli medici. In particolare, e' necessario unattento monitoraggio nei seguenti casi: pazienti con ipotensione, paz ienti particolarmente a rischio in seguito ad una eccessiva caduta della pressione arteriosa, ad es. pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigni che irrorano il cervello, pazienti con diabete mellito latente o manifesto, pazienti con gotta, pazienti con sindrome epatorenale, ad es. con insufficienza renale funzionale associata a grave epatopatia, pazienti con ipoproteinemia, ad es. associata a sindrome nefrosica (l'azione della furosemide puo' risultarne indebolita e la sua ototossicita' potenziata). E' richiesta particolare cautela nella determinazione del dosaggio; neonati prematuri (per il possibile sviluppo di nefrocalcinosi/nefrolitiasi; e' necessario effettuare ecografia renale e monitoraggio della funzione renale. In genere, nel corso di una terapia con furosemide si raccomanda il regolare monitoraggio di sodiemia, potassiemia e creatininemia; in particolare, un rigoroso controllo e' richiesto per i pazienti ad elevato rischio di squilibrio elettrolitico o quando si verifica una ulteriore significativa eliminazione di liquidi (ad es. a seguito di vomito, diarrea od intensa sudorazione). Sebbene l'impiego di furosemide porti solo raramente ad ipopotassiemia, si raccomanda dieta ricca di potassio. Talvolta puo' essere anche necessaria adeguata correzione farmacologica. In particolare, stati predisponenti a carenza potassica quali cirrosi epatica, diarrea cronica, uso protratto di lassativi, alimentazionepovera di potassio, concomitante impiego di mineralcorticoidi richied ono gli opportuni controlli ed integrazioni. Ipovolemia, disidratazione e qualsiasi alterazione significativa del bilancio elettrolitico ed acido-basico devono essere corretti. Questo puo' richiedere una transitoria sospensione della somministrazione di furosemide. E' consigliabile effettuare anche regolari controlli della glicemia, della glicosuria e, dove necessario, del metabolismo dell'acido urico.

Interazioni

Interazioni con il cibo: la possibilita' e l'eventuale grado di alterazione dell'assorbimento della furosemide somministrata insieme al cibosembrano dipendere dalla sua formulazione farmaceutica. Si raccomanda che la formulazione orale sia assunta a stomaco vuoto. Interazioni co n altri farmaci: la furosemide puo' potenziare l'ototossicita' degli aminoglicosidi e di altri farmaci ototossici. Dato che questo puo' determinare l'insorgenza di danni irreversibili, i suddetti farmaci possono essere usati in associazione alla furosemide soltanto in caso di necessita' cliniche evidenti. La co- somministrazione di furosemide e cisplatino comporta il rischio di effetti ototossici. Inoltre, la nefrotossicita' del cisplatino puo' risultare potenziata se la furosemide nonviene somministrata a piccole dosi (ad es. 40 mg a pazienti con funzi onalita' renale normale) ed in presenza di un bilancio idrico positivo, quando la furosemide viene impiegata per ottenere una diuresi forzata durante trattamento con cisplatino. La somministrazione orale di furosemide e di sucralfato devono essere distanziate di almeno 2 ore, in quanto il sucralfato riduce l'assorbimento intestinale della furosemide, riducendone di conseguenza l'effetto. La furosemide riduce l'eliminazione dei sali di litio e puo' causarne un aumento della concentrazione sierica, con conseguente aumento della tossicita' di quest'ultimo. Pertanto, si raccomanda l'attento monitoraggio delle concentrazioni dilitio nei pazienti ai quali venga somministrata tale associazione. I pazienti in terapia diuretica possono presentare ipotensione grave e compromissione della funzionalita' renale in concomitanza con la prima somministrazione di un ACE-inibitore o la prima volta che se ne aumenta la dose ("ipotensione da prima dose"). Pertanto, si deve prendere inconsiderazione l'opportunita' di sospendere provvisoriamente la sommi nistrazione di furosemide o, quanto meno, di ridurne la dose 3 giorni prima dell'inizio del trattamento con un ACE-inibitore o prima di aumentare la dose di quest'ultimo. La concomitante somministrazione di antiinfiammatori non steroidei, incluso l'acido acetilsalicilico, puo' ridurre l'effetto della furosemide. Nei pazienti con disidratazione o con ipovolemia gli antiinfiammatori non steroidei possono indurre insufficienza renale acuta. La furosemide puo' accentuare la tossicita' dei salicilati. La riduzione dell'effetto della furosemide puo' presentarsi in caso di somministrazione concomitante di fenitoina. Gli effetti dannosi degli antibiotici nefrotossici possono essere aumentati. La somministrazione di corticosteroidi, carbenoxolone e dosi elevate di liquirizia, nonche' l'uso prolungato di lassativi puo' aumentare il rischio di ipopotassiemia. Talune alterazioni elettrolitiche (ad es. ipopotassiemia, ipomagnesiemia) possono incrementare la tossicita' di alcuni farmaci (ad es. preparati a base di digitale e farmaci che inducono lasindrome del QT lungo). In caso di concomitante somministrazione di f urosemide e farmaci antiipertensivi o altri farmaci ad azione potenzialmente antiipertensiva, ci si deve aspettare una piu' accentuata caduta pressoria. Probenecid, metotrexato e altri farmaci che, come la furosemide, sono escreti prevalentemente per via renale, possono ridurre l'effetto della furosemide. Al contrario, la furosemide puo' ridurre l'eliminazione renale di queste sostanze. In caso di trattamento con alte dosi (sia di furosemide che di altri farmaci) puo' verificarsi un aumento delle concentrazioni sieriche dell'una e degli altri. Di conseguenza aumenta il rischio di eventi avversi dovuti alla furosemide od alle altre terapie concomitanti. Gli effetti dei farmaci antidiabetici esimpaticomimetici (ad es. adrenalina, noradrenalina) possono essere d iminuiti. Gli effetti dei miorilassanti curaro-simili (tubocurarina) odella teofillina possono essere aumentati.

Effetti indesiderati

La furosemide determina una aumentata escrezione di ioni sodio e cloroe, conseguentemente, di acqua. Inoltre, risulta aumentata l'escrezion e di altri elettroliti (in particolare: potassio, calcio e magnesio). Alterazioni sintomatiche degli elettroliti e alcalosi metabolica possono insorgere sotto forma di graduale aumento del deficit elettroliticoo di aumentata perdita acuta di elettroliti, ad esempio in caso di so mministrazione di alte dosi di furosemide a pazienti con normale funzionalita' renale. I segni predittivi di alterazioni elettrolitiche consistono in aumento della sete, cefalea, stato confusionale, crampi muscolari, tetania, miastenia, alterazioni del ritmo cardiaco e disturbi gastrointestinali. L'insorgenza di alterazioni elettrolitiche e' influenzata da numerosi fattori, come le patologie di base (ad es. cirrosi epatica, insufficienza cardiaca), le terapie concomitanti e l'alimentazione. In particolare, vomito e diarrea possono provocare carenza di potassio. L'azione diuretica della furosemide puo' determinare o contribuire all'insorgenza di ipovolemia e disidratazione, specialmente nei pazienti anziani. Una accentuata perdita di liquidi puo' determinare emoconcentrazione con tendenza alla trombosi. Il trattamento con furosemide puo' determinare transitori incrementi delle concentrazioni ematiche di creatinina ed urea, nonche' dei livelli sierici di colesterolo etrigliceridi. La stessa eventualita' puo' verificarsi per l'acido uri co, con possibili attacchi di gotta. La tolleranza al glucosio puo' risultare ridotta in concomitanza con l'impiego di furosemide. Questo puo' condurre ad un peggioramento del controllo metabolico nei pazienti con diabete mellito che, se latente, puo' divenire manifesto. La furosemide puo' causare diminuzione della pressione arteriosa che, soprattutto se marcata, puo' determinare una sintomatologia, quale alterata capacita' di concentrazione e di reazione, confusione, cefalea, vertigini, sonnolenza, debolezza, disturbi visivi, secchezza delle fauci, incapacita' ad assumere la posizione ortostatica. L'aumentata produzione di urina puo' provocare od aggravare i disturbi nei pazienti con ostruzione delle vie urinarie. Pertanto, puo' presentarsi ritenzione urinaria acuta, con possibili complicanze, ad esempio, in pazienti con svuotamento vescicale alterato, iperplasia prostatica o stenosi dell'uretra.Rara e' la manifestazione di reazioni gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea. In casi isolati possono manifestarsi colestasi intraepatica, aumento delle transaminasi epatiche o pancreatite acuta. Disturbi a carico dell'udito e ronzio auricolare, sebbene di norma passeggeri, possono verificarsi in rari casi, specialmente in pazienti con insufficienza renale, ipoproteinemia (ad es. in presenza di sindrome nefrosica) e/o in caso di somministrazione endovenosa troppo rapida. Occasionalmente sono state osservate reazioni cutanee ed a carico delle mucose, ad es. prurito, orticaria, rash o lesioni bollose, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, porpora. Raramente possono verificarsi gravi reazioni anafilattiche od anafilattoidi (ad es. accompagnate da shock). Rara e' la comparsa di nefrite interstiziale, vasculite od eosinofilia. Febbre e parestesie possono verificarsi raramente e occasionalmente, fotosensibilita'. Parimenti occasionale e' stata l'insorgenza di trombocitopenia. In rari casi e' stata osservata leucopenia e, in casi isolati, agranulocitosi, anemia aplastica od anemia emolitica. Neineonati prematuri la furosemide puo' precipitare nefrocalcinosi/nefro litiasi. Percio' se viene somministrata ai premautri durante le prime settimane di vita, puo' aumentare il rischio di ritardata chiusura deldotto arterioso.

Gravidanza e allattamento

In gravidanza, presunta o accertata, furosemide non deve essere somministrato. La furosemide passa nel latte materno e puo' inibire la lattazione, pertanto durante il trattamento con furosemide occorre interrompere l'allattamento al seno.