Gabapentin Ran - Fl 30cps 400mg

Dettagli:
Nome:Gabapentin Ran - Fl 30cps 400mg
Codice Ministeriale:038346159
Principio attivo:Gabapentin
Codice ATC:N03AX12
Fascia:A
Prezzo:12
Rimborso:12
Produttore:Ranbaxy Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

GABAPENTIN RANBAXY

Formulazioni

Gabapentin Ran - Fl 50cps 100mg
Gabapentin Ran - Fl 50cps 300mg
Gabapentin Ran - Fl 30cps 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Gabapentin.

Eccipienti

Contenuto delle capsule: mannitolo; amido di mais; talco; magnesio stearato. Involucro delle capsule: gelatina; sodio laurilsolfato; titaniodiossido (E171). Nel 400 mg: ferro ossido rosso (E172). Nel 300 mg e 400 mg: ferro ossido giallo (E172). Inchiostro: gommalacca; ferro ossido nero (E172); potassio idrossido; glicole propilenico.

Indicazioni

Il gabapentin e' indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e nei bambini dai 6 anni in poi; il gabapentin e' indicato in monoterapia nel trattamento delle convulsioni parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di eta' in poi; negli adulti il gabapentin e' indicato per il trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Uso orale. Il gabapentin puo' essere assunto con o senza cibo e la capsula deve essere deglutita intera con una sufficiente quantita' di liquidi (per esempio un bicchiere d'acqua). Di seguito viene descritto uno schema di titolazione per l'inizio della terapia, valido per tutte le indicazioni, ed e' raccomandato per gli adulti e per gli adolescentidi eta' uguale e superiore a 12 anni. >>Titolazione iniziale. Giorno 1: 300 mg una volta/die; giorno 2: 300 mg due volte/die; giorno 3: 300mg tre volte/die. Secondo l'attuale pratica clinica, nel caso si dove sse sospendere il gabapentin, si raccomanda di farlo gradualmente nell'arco di almeno una settimana indipendentemente dall'indicazione. Generalmente l'epilessia richiede una terapia a lungo termine. Stabilire il dosaggio secondo la tollerabilita' e l'efficacia individuale. Adultie adolescenti: in studi clinici, l'intervallo posologico efficace e' stato 900-3600 mg/die. La terapia puo' essere iniziata con una titolazione del dosaggio o somministrando 300 mg tre volte/die (TID) al Giorno 1. Successivamente, in base alla risposta e alla tollerabilita' individuali del paziente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata con incrementi di 300 mg/die ogni 2-3 giorni fino ad un massimo di 3600 mg/die. Una titolazione piu' lenta del dosaggio di gabapentin puo' essere piu' appropriata in alcuni pazienti. Il tempo minimo per raggiungereuna dose di 1800 mg/die e' di una settimana, per raggiungere 2400 mg/ die e' di due settimane in totale e per raggiungere 3600 mg/die e' di tre settimane in totale. In studi clinici a lungo termine condotti in aperto, i dosaggi superiori a 4800 mg/die sono stati ben tollerati. Ladose massima giornaliera deve essere suddivisa in tre singole sommini strazioni, l'intervallo massimo tra le dosi non deve superare le 12 ore per prevenire la comparsa improvvisa di attacchi epilettici. Bambinidi eta' uguale o superiore a 6 anni: la dose iniziale deve variare tr a 10-15 mg/kg/die e la dose efficace e' raggiunta aumentando la titolazione in un periodo approssimativo di tre giorni. La dose efficace di gabapentin nei bambini di eta' uguale o superiore a 6 anni e' di 25-35mg/kg/die. Dosi fino a 50 mg/kg/die sono state ben tollerate in uno s tudio clinico a lungo termine. La dose giornaliera totale deve essere suddivisa in tre singole dosi, l'intervallo massimo tra le dosi non deve superare le 12 ore. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin per ottimizzare la terapia con gabapentin. Inoltre, il gabapentin puo' essere usato in combinazione con altri medicinali antiepilettici senza il rischio di alterare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin o le concentrazioni sieriche di altri medicinali antiepilettici. >>Dolore neuropatico periferico. Adulti: la terapia puo' essere iniziata attraverso una titolazione della dose. In alternativa, la dose iniziale e' di 900 mg/die suddivisa in tre somministrazioni uguali. Successivamente, in base alla risposta e alla tollerabilita' del paziente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata con incrementi di 300 mg/die ogni 2-3 giorni fino ad un massimo di 3600 mg/die. Una titolazione piu' lenta del dosaggio di gabapentin puo' essere piu' appropriata in alcuni pazienti. Il tempo minimo per raggiungere una dose di 1800 mg/die e' di una settimana, per raggiungere 2400 mg/diee' di due settimane in totale e per raggiungere 3600 mg/die e' di tre settimane in totale. Nel trattamento del dolore neuropatico periferic o, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica, l'efficacia e la sicurezza non sono state esaminate in studi cliniciper periodi di trattamento superiori ai 5 mesi. Se un paziente necess ita di un trattamento superiore ai 5 mesi per il dolore neuropatico periferico, valutare le condizioni cliniche del paziente e determinare la necessita' di un prolungamento del trattamento. In pazienti con precarie condizioni di salute generale, per esempio basso peso corporeo, pazienti sottoposti a trapianto d'organo, ecc., effettuare la titolazione del dosaggio piu' lentamente, utilizzando dosaggi piu' bassi o intervalli di tempo piu' lunghi tra gli incrementi di dosaggio. Uso nei pazienti anziani (eta' superiore a 65 anni): puo' essere necessario un aggiustamento della dose a causa di una riduzione della funzionalita' renale correlata all'eta'. Sonnolenza, edema periferico e astenia possono essere piu' frequenti nei pazienti anziani. Uso nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: si raccomanda un aggiustamento della dose. Per seguire le raccomandazioni posologiche nei pazienti con insufficienza renale, possono essere utilizzate le capsule da 100 mg. Dosaggio di gabapentin negli adulti in base alla funzionalita' renale. Clcr>=80 ml/min: 900-3600 mg/die; clcr 50-79 ml/min: 600-1800 mg/die; clc r 30-49 ml/min: 300-900 mg/die; clcr 15-29 ml/min: 150 (da somministrare al dosaggio di 300 mg a giorni alterni) -600 mg/die; clcr <15 ml/min: 150 (da somministrare al dosaggio di 300 mg a giorni alterni) -300 mg/die. La dose totale giornaliera deve essere somministrata suddivisain tre dosi. Dosaggi ridotti sono indicati in pazienti con funzionali ta' renale compromessa (clearance della creatinina <79 ml/min). Per i pazienti con clearance della creatinina <15 ml/min, ridurre la dose giornaliera in proporzione alla clearance della creatinina. Uso nei pazienti sottoposti a emodialisi: nei pazienti con anuria sottoposti ad emodialisi che non sono stati mai trattati con gabapentin, si raccomandauna dose di carico da 300-400 mg, seguita da 200-300 mg di gabapentin dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore. Nei giorni in cui il pazient e non viene sottoposto a emodialisi, non effettuare il trattamento congabapentin. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa sottopo sti a emodialisi, basare la dose di mantenimento sulle raccomandazioniposologiche riportate appena sopra. In aggiunta alla dose di mantenim ento, si raccomanda un'ulteriore dose di 200-300 mg dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo di tale rischio non e' stato stabilito e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un incremento di rischio con gabapentin. Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso deve essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) devono essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari. Se un paziente sviluppa una pancreatite acuta durante il trattamento con gabapentin, deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento con gabapentin. Sebbene non vi siano evidenze di recidive di crisi epilettiche con gabapentin, l'interruzione improvvisa degli anticonvulsivanti in pazienti epilettici puo' precipitare uno stato epilettico. Con gabapentin, come con altri medicinali antiepilettici, in alcuni pazienti puo' verificarsi un aumento della frequenza delle crisi epilettiche o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi. Come con altri antiepilettici, i tentatividi sospendere gli antiepilettici somministrati contemporaneamente in pazienti refrattari al trattamento con piu' farmaci antiepilettici, alfine di raggiungere la monoterapia con gabapentin, hanno una bassa pe rcentuale di successo. Il gabapentin non e' considerato efficace nel trattamento degli attacchi epilettici in presenza di generalizzazione primaria, come ad esempio le assenze, e puo' aggravare queste crisi in alcuni pazienti. Pertanto, il gabapentin deve essere impiegato con cautela in pazienti con attacchi epilettici misti, incluse le assenze. Non sono stati condotti studi sistematici con gabapentin in pazienti di eta' superiore o uguale a 65 anni. In uno studio in doppio cieco in pazienti con dolore neuropatico, si sono verificati sonnolenza, edema periferico ed astenia in una percentuale leggermente maggiore in pazienti di eta' superiore o uguale a 65 anni rispetto a pazienti piu' giovani. A parte questi dati, le valutazioni cliniche in questo gruppo di pazienti non indicano un profilo di sicurezza diverso da quello osservato in pazienti piu' giovani. Gli effetti della terapia a lungo termine (superiore a 36 settimane) sull'apprendimento, l'intelligenza e lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti non sono stati studiati in modo adeguato. I benefici della terapia prolungata devono pertanto essere valutati rispetto ai potenziali rischi di tale terapia. Eruzione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) In pazienti che assumevano farmaci antiepilettici compreso il gabapentin, sono state riferite reazioni sistemiche da ipersensibilita' gravi e pericoloseper la vita come eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintom i sistemici (DRESS). E' importante notare che le prime manifestazioni di ipersensibilita', come febbre o linfoadenopatia, possono comparire anche senza la presenza di eruzione cutanea. Se sono presenti questi segni e sintomi, il paziente deve essere visitato immediatamente. Gabapentin deve essere sospeso se non e' possibile stabilire una diversa eziologia per segni e sintomi. Nella determinazione semi-quantitativa della proteinuria totale con il dipstick test, si possono ottenere risultati falso positivi. Si raccomanda pertanto di verificare un risultatopositivo al dipstick test con metodi che si basano su un principio an alitico diverso, quale il metodo di Biuret, i metodi turbidimetrico o dye-binding, oppure di utilizzare questi metodi alternativi sin dall'inizio.

Interazioni

In uno studio condotto su volontari sani (N=12), quando una capsula a rilascio controllato di morfina da 60 mg e' stata somministrata 2 ore prima di una capsula di gabapentin da 600 mg, l'AUC media di gabapentin e' aumentata del 44% rispetto a quando gabapentin e' stato somministrato senza morfina. Pertanto, i pazienti devono essere attentamente osservati per segni di depressione del SNC, come sonnolenza e la dose digabapentin o di morfina deve essere ridotta in modo adeguato. Non ci sono state interazioni tra gabapentin e fenobarbital, fenitoina, acidovalproico o carbamazepina. La farmacocinetica di gabapentin allo stat o stazionario e' simile nei soggetti sani e nei pazienti con epilessiain trattamento con questi agenti antiepilettici. La somministrazione concomitante di gabapentin e contraccettivi orali contenenti noretindrone e/o etinilestradiolo non modifica la farmacocinetica allo stato stazionario di ciascun componente. La somministrazione concomitante di gabapentin e antiacidi contenenti alluminio e magnesio, riduce la biodisponibilita' di gabapentin fino al 24%. Si raccomanda di assumere gabapentin circa due ore dopo la somministrazione degli antiacidi. L'escrezione renale di gabapentin non viene modificata dal probenecid. Una lieve riduzione nell'escrezione renale di gabapentin osservata quando somministrato con cimetidina non dovrebbe essere di importanza clinica.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse osservate nel corso degli studi clinici condotti nell'epilessia (in terapia aggiuntiva e in monoterapia) e nel dolore neuropatico sono stati riportati nella lista sottostante suddivisi per apparati e per frequenza molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000; <1/1000) e molto raro (< 1/10.000). Quando un effetto indesiderato e' stato osservato confrequenze diverse negli studi clinici, e' stato assegnato alla classe di frequenza piu' alta segnalata. Altre reazioni avverse riferite dop o la commercializzazione del medicinale sono incluse come frequenza Non nota. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni virali; comune: polmonite, infezioni respiratorie, infezioni delle vie urinarie, infezioni, otite media. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune:leucopenia; non nota: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitar io. Non comune: reazioni allergiche (ad esempio orticaria); non nota: sindrome da ipersensibilita', una reazione sistemica che si presenta con diverse variabili che possono comprendere febbre, eruzione cutanea,epatite, linfadenopatia, eosinofilia e altri segni e sintomi. Disturb i del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: ostilita', confusione e instabilita' emotiva, depressione, ansia, nervosismo, anomalie del pensiero; non nota: allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, capogiri, atassia; comune: convulsioni, ipercinesia, disartria, amnesia, tremori, insonnia, cefalea, sensazioni come parestesia, ipoestesia, coordinazione anomala, nistagmo, aumento, riduzione o assenza di riflessi; non comune: ipocinesia; non nota: altri disturbi del movimento (per esempio coreoatetosi, discinesia, distonia). Patologie dell'occhio. Comune: disturbi della vista come ambliopia, diplopia.Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini; non nota: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie vas colari. Comune: ipertensione, vasodilatazione. Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, bronchite, faringite, tos se, rinite. Patologie gastrointestinali. Comune: vomito, nausea, anomalie dentali, gengivite, diarrea, dolore addominale, dispepsia, stipsi,secchezza delle fauci o della gola, flatulenza; non nota: pancreatite . Patologie epatobiliari. Non nota: epatite, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: edema facciale, porpora piu' spesso descritta come lividi a seguito di traumi fisici, rash, prurito,acne; non nota: sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, eritema mult iforme, alopecia, eruzione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Comune: artralgia, mialgia, dolore alla schiena, contrazioni muscolari; non nota: rabdomiolisi, mioclono. Patologie renali e urinarie. Non nota: insufficienza renale acuta, incontinenza. Patologiedell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: impotenza; non n ota: ipertrofia mammaria, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento, febbre; comune: edema periferico, disturbi della deambulazione, astenia, dolore, malessere, sindrome influenzale; non comune: edema generalizzato; non nota: reazioni da sospensione (per la maggior parte ansia, insonnia, nausea, dolori, sudorazione), dolore al torace. Sono stati segnalati casi di morte improvvisa inspiegabili per i quali non e' stata stabilita una relazione di causalita' con il trattamento a base di gabapentin. Esami diagnostici. Comune: riduzione dei globuli bianchi(conta dei globuli bianchi), aumento di peso; non comune: aumento deg li indici di funzionalita' epatica SGOT (AST), SGPT (ALT) e bilirubina; non nota: variazioni dei livelli di glucosio ematico in pazienti diabetici , aumento della creatin-fosfochinasi ematica. Traumatismo e avvelenamento. Comune: ferite accidentali, fratture, abrasioni. Nel corsodel trattamento con gabapentin sono stati segnalati casi di pancreati te acuta. Non e' chiaro il rapporto di causalita' con il gabapentin. Nei pazienti sottoposti a emodialisi a causa di insufficienza renale infase terminale, e' stata riferita miopatia con alti livelli di creati nchinasi. Infezioni delle vie respiratorie, otite media, convulsioni ebronchite sono state segnalate solo nel corso degli studi clinici con dotti nei bambini. Inoltre, negli studi clinici condotti nei bambini, sono stati comunemente segnalati comportamento aggressivo ed ipercinesia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permetteun monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinal e.

Gravidanza e allattamento

Rischi generalmente correlati all'epilessia e ai medicinali antiepilettici: il rischio di difetti della nascita e' aumentato di 2-3 volte nella prole di donne trattate con un medicinale antiepilettico. I difetti segnalati con maggiore frequenza sono labbro leporino, malformazionicardiovascolari e difetti del tubo neurale. Una terapia multipla con diversi farmaci antiepilettici puo' essere associata ad un maggiore rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto e' importante avvalersi della monoterapia ogni qualvolta sia possibile. Alle donne che probabilmente possono avere una gravidanza o che sonoin eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica e la necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quan do una donna sta programmando una gravidanza. Non deve essere effettuata una interruzione improvvisa della terapia antiepilettica perche' cio' puo' causare la comparsa di attacchi epilettici che possono avere conseguenze gravi sia per la mamma sia per il bambino. Raramente e' stato osservato un ritardo nello sviluppo dei bambini nati da donne epilettiche. Non e' possibile distinguere se il ritardo dello sviluppo sia causato da fattori genetici o sociali, dall'epilessia della madre o dal trattamento antiepilettico. Rischi correlati al gabapentin: non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di gabapentin in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo non e' noto. Il gabapentin non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi chiaramente il potenziale rischio per il feto. Non e' possibile trarre conclusioni definitive in merito alla possibile associazione tra gabapentin ed un aumento del rischiodelle malformazioni congenite quando il medicinale viene assunto dura nte la gravidanza; cio' a causa dell'epilessia stessa e della presenzadi farmaci antiepilettici usati in concomitanza durante ogni gravidan za esaminata. Il gabapentin viene escreto nel latte materno. Poiche' non si conoscono gli effetti sul bambino durante l'allattamento, e' necessario prestare attenzione quando il gabapentin viene somministrato alle donne durante l'allattamento. Il gabapentin deve essere usato durante l'allattamento solo se i benefici superano chiaramente i rischi.