Gemcitabina Sun - Inf Fl 1g

Dettagli:
Nome:Gemcitabina Sun - Inf Fl 1g
Codice Ministeriale:038815027
Principio attivo:Gemcitabina Cloridrato
Codice ATC:L01BC05
Fascia:H
Prezzo:113.22
Produttore:Sun Pharmaceuticals Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

GEMCITABINA SUN.

Formulazioni

Gemcitabina Sun - Inf Fl 200mg
Gemcitabina Sun - Inf Fl 1g

Categoria farmacoterapeutica

Analoghi della pirimidina.

Principi attivi

Gemcitabina (in forma di cloridrato).

Eccipienti

Mannitolo (E421), sodio acetato triidrato, sodio idrossido (come correttore di pH), acido cloridrico (come correttore di pH).

Indicazioni

La gemcitabina, in combinazione con cisplatino, e' indicata nel trattamento di pazienti con carcinoma della vescica localmente avanzato o metastatico. La gemcitabina e' indicata nel trattamento di pazienti con adenocarcinoma del pancreas localmente avanzato o metastatico. La gemcitabina, in combinazione con cisplatino e' indicata nel trattamento diprima linea di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico. La gemcitabina in monotera pia puo' essere considerata in pazienti anziani o con performance status uguale a 2. La gemcitabina in combinazione con carboplatino e' indicata nel trattamento di pazienti con carcinoma dell'epitelio dell'ovaio localmente avanzato o metastatico che hanno recidivato almeno 6 mesidopo terapia di prima linea con platino. La gemcitabina, in combinazi one con paclitaxel, e' indicata nel trattamento di pazienti con carcinoma della mammella non resecabile localmente ricorrente o metastatico che hanno recidivato dopo chemioterapia adiuvante e/o neoadiuvante. Laprecedente chemioterapia deve aver incluso una antraciclina a meno ch e questa non fosse controindicata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Allattamento.

Posologia

Variazioni del dosaggio di gemcitabina nell'ambito di un ciclo per il carcinoma della vescica, NSCLC e il carcinoma del pancreas, somministrata in monoterapia o in associazione con cisplatino. Valore assoluto conta dei granulociti > 1000 x 106/l e conta delle piastrine >100000 x 106/l: 100% del dosaggio standard; valore assoluto conta del glanulociti 500-1000 x 106/l o conta delle piastrine 50000-100000 x 106/l: 75% del dosaggio standard; valore assolutio della conta dei granulociti <500 x 106/l o conta delle piastrine <50000 x 106/l: omissione della dose. Variazioni del dosaggio di gemcitabina nell'ambito di un ciclo per il carcinoma della mammella, somministrata in associazione con paclitaxel. Valore assoluto della conta dei granulociti >1200 x 106/l e contadelle piastrine >75000 x 106/l: 100% del dosaggio standard; valore as soluto della conta dei granulociti 1000-<1200 x 106/l o conta delle piastrine 50000-75000 x 106/l: 75% del dosaggio standard; valore assoluto della conta dei granulociti 700-<1000 x 106/l e conta delle piastrine >=50000 x 106/l: 50% del dosaggio standard; valore assoluto della conta dei granulociti <700 x 106/l o conta delle piastrine <50000 x 106/l: omissione della dose. Variazioni del dosaggio di gemcitabina nell'ambito di un ciclo per il carcinoma dell'ovaio, somministrata in associazione con carboplatino. Valore assoluto della conta dei granulociti >1500 x 106/l e conta delle piastrine >100000 x 106/l: 100% del dosaggio standard; valore assoluto della conta dei granulociti 1000-1500 x 106/l o conta delle piastrine 75000-100000 x 106/l: 50% del dosaggio standard; valore assoluto della conta dei granulociti <1000 x 106/l o conta delle piastrine <75000 x 106/l: omissione del dosaggio. Variazione del dosaggio dovuta a tossicita' ematologica in cicli successivi, in tutte le indicazioni il osaggio di gemcitabina deve essere ridotto al 50% della dose iniziale del primo ciclo, in presenza delle seguenti tossicita' ematologiche: Valore assoluto della conta dei granulociti < 500 x 10^6 /l per piu' di 5 giorni; valore assoluto della conta dei granulociti < 100 x 10^6 /l per piu' di 3 giorni. Neutropenia febbrile. Piastrine < 25.000 x 10^6 /l. Ritardo del ciclo di oltre una settimana acausa della tossicita.' Metodo di somministrazione: puo' essere sommi nistrato in ambito ambulatoriale. Se si verifica uno stravaso, abitualmente l'infusione deve essere interrotta immediatamente e ricominciatain un altro vaso sanguigno. Il paziente deve essere attentamente moni torato dopo la somministrazione. Pazienti con compromissione renale e/o epatica: usare con cautela nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale. Pazienti anziani (> 65 anni): la gemcitabina e' stata ben tollerata in pazienti sopra i 65 anni di eta'. Non sono necessari aggiustamenti della dose. Pazienti pediatrici (< 18 anni): l'uso nei pazienti sotto i 18 anni non e' raccomandato. .

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Il prolungamento del tempo di infusione ed un'aumentata frequenza di somministrazioni possono determinare un aumento della tossicita' del farmaco. Tossicita' ematologica: la gemcitabina puo' determinare riduzione della funzionalita' midollare, come evidenziato dalla comparsa di leucopenia, piastrinopenia ed anemia. Nei pazienti in terapia con gemcitabina prima di ogni somministrazione devono essere effettuate la conta delle piastrine, dei leucociti e dei granulociti. In caso di riduzione della funzionalita' midollare secondaria alla somministrazione del farmaco, dovrebbe essere valutata la possibilita' di modificare o interrompere la terapia. Comunque la riduzione della funzionalita' midollare e' di breve durata e generalmente non richiede riduzioni di dosaggio e solo raramente puo' comportare interruzione del trattamento. Gli elementi cellulari ematologici periferici possono continuare ad abbassarsi anche dopo interruzione della terapia. La terapia deve essere iniziata con cautela nei pazienti con funzionalita' midollare compromessa.Come per altri antitumorali, quando la gemcitabina viene usata in com binazione o in sequenza con altri chemioterapici deve essere tenuta inconsiderazione la possibilita' di una riduzione della funzionalita' m idollare cumulativa. Insufficienza epatica: la somministrazione di gemcitabina a pazienti con presenza di metastasi epatiche o con precedenti anamnestici di epatite, alcolismo, o cirrosi epatica puo' condurre ad una esacerbazione dell'insufficienza epatica di base. Controlli della funzionalita' epatica e renale devono essere effettuati periodicamente. La gemcitabina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale, in quanto le informazioni insufficienti provenienti da studi clinici non consentono di raccomandare una dose precisa per questa categoria di pazienti. Radioterapia concomitante: e'stata riportata tossicita'. Vaccini vivi: nei pazienti in trattamento con gemcitabina non sono consigliati il vaccino per la febbre gialla e altri vaccini vivi attenuati. Manifestazioni cardiovascolari: a causa del rischio di patologie cardiache e/o vascolari con gemcitabina, sideve fare particolare attenzione nei pazienti che presentano una stor ia di eventi cardiovascolari. Manifestazioni polmonari: manifestazionipolmonari, talvolta gravi sono state riscontrate durante terapia con gemcitabina. La causa di tali manifestazioni non e' nota. Se si verificano tali manifestazioni, considerare la possibilita' di interrompere il trattamento con gemcitabina. L'impiego tempestivo di misure di supporto adeguate puo' contribuire a migliorare il quadro clinico. Manifestazioni renali: nei pazienti in trattamento con gemcitabina sono stateraramente riportate segnalazioni cliniche compatibili con una sindrom e uremica emolitica. Il trattamento con gemcitabina deve essere interrotto ai primi segni di anemia emolitica microangiopatica, come una rapida diminuzione dell'emoglobina associata a trombocitopenia, innalzamento della bilirubinemia, della creatininemia, dell'uremia, o della LDH. Il danno renale potrebbe non essere reversibile anche dopo l'interruzione del trattamento ed in tali casi dovra' essere preso in considerazione il ricorso alla dialisi. Fertilita': studi preclinici sulla fertilita' hanno dimostrato che la gemcitabina causa una ipospermatogenesinel topo maschio. Per questo motivo gli uomini in trattamento con gem citabina sono consigliati di non procreare durante il trattamento e nei 6 mesi successivi. A seguito della possibilita' che il trattamento con gemcitabina causi un'infertilita' irreversibile, si consiglia agli uomini di chiedere informazioni sulle modalita' di crioconservazione dello sperma prima di cominciare il trattamento. Sodio: il farmaco da 200 mg contiene 3,5 mg (<1 mmol) di sodio per flaconcino. Cio' deve essere tenuto in considerazione da pazienti che seguono una dieta sodio controllata. Il farmaco da 1.000 mg contiene 17,5 mg (< 1 mmol) di sodio per flaconcino. Cio' deve essere tenuto in considerazione da pazienti che seguono una dieta sodio controllata.

Interazioni

Radioterapia: radioterapia concomitante (effettuata contemporaneamenteo separatamente entro un intervallo di tempo <= a 7 giorni). La tossi cita' associata con questa terapia multimodale dipende da diversi fattori, inclusi dose e frequenza di somministrazione della gemcitabina, dose della radiazione, piano di trattamento radioterapico e tecnica applicata, tipo e volume di tessuto irradiato. Studi clinici e preclinicihanno dimostrato un'attivita' radiosensibilizzante della gemcitabina. Durante una singola sperimentazione clinica in cui la gemcitabina e' stata somministrata alla dose di 1.000 mg/m^2 per 6 settimane consecutive in concomitanza con una radioterapia toracica in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule, e' stata osservata una tossicita' significativa manifestatasi con gravi mucositi, in particolare esofagiti e polmoniti, potenzialmente a rischio di vita per i pazienti, particolarmente quelli trattati con radioterapia su campi estesi. I risultati di studi effettuati successivamente hanno suggerito che e' realizzabile una somministrazione di gemcitabina a dosi inferiori in concomitanza con radioterapia in quanto presenta una tossicita' prevedibile,come e' risultato da uno studio di fase II su pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule. Radioterapia al torace a dosi di 66Gye' stata somministrata in concomitanza con gemcitabina (600 mg/m^2, q uattro volte) e cisplatino (80 mg/m^2, due volte) nel corso di 6 settimane. Il regime ottimale per una somministrazione sicura della gemcitabina in concomitanza con dosi radianti terapeutiche, non e' stato ancora determinato in tutti i tipi tumorali. Radioterapia non concomitante(effettuata separatamente in un periodo di tempo superiore ai 7 giorn i): l'analisi dei dati non suggerisce alcun aggravamento della tossicita' nel caso in cui la gemcitabina sia somministrata fino a 7 giorni prima o dopo l'effettuazione della radioterapia, ad eccezione del fenomeno di "recall" da radiazione. I dati indicano che la terapia con gemcitabina puo' essere iniziata dopo che gli effetti acuti della radioterapia si sono risolti o almeno dopo una settimana dalla sua effettuazione. Lesioni da radiazione sono state osservate su tessuti bersaglio inassociazione con l'uso, sia concomitante che non, di gemcitabina. Alt re: l'uso contemporaneo del vaccino per la febbre gialla e di vaccini vivi attenuati non e' consigliato a causa del rischio di malattia sistemica, eventualmente con esito fatale, particolarmente nei pazienti che sono gia' immunodepressi.

Effetti indesiderati

La frequenza e la gravita' degli effetti indesiderati sono riportati di seguito. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia, trombocitopenia, anemia; comune: neutropenia febbrile; molto raro: trombocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazione anafilattoide.Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, insonnia, sonnolenza. Patologie cardiache. Raro: infarto del miocardio. Patologievascolari. Raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e med iastiniche. Molto comune: dispnea di solito lieve e di rapida risoluzione senza trattamento; comune: tosse, rinite; non comune: polmonite interstiziale, broncospasmo di solito lieve e transitorio potendo richiedere trattamento parenterale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito, nausea. Comune: diarrea, stomatite e ulcerazione della bocca, stipsi. Patologie epatobiliari. Molto comune: aumento della gamma-glutamiltrasferasi; comune: aumento della bilirubina; raro: aumento delle transaminasi epatiche e della fosfatasi alcalina. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea allergica frequentemente associata a prurito, alopecia; comune: prurito, sudorazione; raro: ulcerazione, formazione di vescicole ed ulcere, desquamazione; molto raro: reazioni cutanee gravi, che includono desquamazione ed eruzioni bollose cutanee. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mal di schiena, mialgia. Patologierenali e urinarie. Molto comune: ematuria, lieve proteinuria. Patolog ie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: sintomi simil-influenzali come febbre, cefalea, tremori, mialgia, astenia e anoressia. Sono stati anche riportati tosse, rinite, malessere, perspirazione e difficolt? ad addormentarsi, edema periferico-incluso e edema facciale. L'edema ? di solito reversibile dopo interruzione del trattamento; comune: febbre, astenia, tremori; raro: reazioni nel sito d'iniezione di natura tendenzialmente lieve. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: tossicit? da radiazioni.>>Esperienza postmarketing. Patologie del sistema nervoso: ictus. Pat ologie cardiache: aritmie, essenzialmente di natura sopraventricolare,insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: segni clinici di vasculi te periferica e gangrena. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema polmonare, sindrome da distress respiratorio dell'adulto.Patologie gastrointestinali: colite, ischemica. Patologie epatobiliar i: grave tossicita' epatica, comprendente insufficienza epatica e morte. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee gravi, comprendenti desquamazione ed eruzioni cutanee bollose, sindromedi Lyell, sindrome di Steven-Johnson. Patologie renali e urinarie. In sufficienza renale: sindrome uremica emolitica. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: recall da radiazioni. Impiego in associazione nel carcinoma della mammella. La frequenza di tossicita' ematologiche di grado 3 e 4, soprattutto neutropenia, aumenta quando la gemcitabina e' usata in associazione con paclitaxel. L'affaticamento ela neutropenia febbrile si verificano con maggior frequenza quando la gemcitabina viene usata in associazione con paclitaxel. Eventi avvers i di grado 3 e 4. Paclitaxel versus Gemcitabina in associazione a Paclitaxel. >>Paclitaxel. Relativi ad analisi di laboratorio: anemia, neutropenia. Non relativi ad analisi di laboratorio: neutropenia febbrile,affaticamento, diarrea, neuropatia motoria, neuropatia sensoriale. >> Gemcitabina in associazione con Paclitaxel. Relativi ad analisi di laboratorio: anemia, trombocitopenia, neutropenia. Non relativi ad analisi di laboratorio: neutropenia febbrile, affaticamento, diarrea, neuropatia motoria, neuropatia sensoriale. Impiego in associazione nel carcinoma della vescica. Eventi avversi di grado 3 e 4 MVAC versus Gemcitabina in associazione a Cisplatino. >>MVAC. Relativi ad analisi di laboratorio: anemia, trombocitopenia. Non relativi ad analisi di laboratorio: nausea e vomito, diarrea, infezione, stomatite. >>Gemcitabina in associazione a Cisplatino. Relativi ad analisi di laboratorio: anemia, trombocitopenia. Non relativi ad analisi di laboratorio: nausea e vomito, diarrea, infezione, stomatite. Impiego in associazione nel carcinoma dell'ovaio. Eventi avversi di grado 3 e 4 Carboplatino versus Gemcitabina in associazione a Carboplatino. >>Carboplatino. Relativi ad analisi di laboratorio: anemia, neutropenia, trombocitopenia, leucopenia. >> Gemcitabina in associazione a Carboplatino. Relativi ad analisi di laboratorio: anemia, neutropenia, trombocitopenia, leucopenia. Non relativi ad analisi di laboratorio: emorragia, neutropenia febbrile, infezione senza neutropenia

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: non esistono dati sufficienti sull'uso della gemcitabina in donne in gravidanza. Studi sperimentali condotti negli animali hannoevidenziato una tossicita' sull'attivita' riproduttiva. Sulla base de i risultati degli studi su animali e sul meccanismo di azione della gemcitabina, questa non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Donne in eta' fertile dovrebbero esseresconsigliate di non iniziare una gravidanza durante la terapia con ge mcitabina. Nel caso in cui la paziente rimanga incinta deve informare immediatamente il medico. Allattamento: non e' noto se la gemcitabina viene eliminata nel latte materno e non possono essere escluse reazioni avverse nei lattanti. L'allattamento deve essere interrotto durante la terapia con gemcitabina. Fertilita': la gemcitabina causa nel topo maschio una ipospermatogenesi. Per questo motivo, gli uomini sessualmente maturi sono consigliati di non procreare durante il trattamento e nei 6 mesi successivi. A seguito della possibilita' che il trattamentocon gemcitabina causi un'infertilita' irreversibile, si consiglia agl i uomini di chiedere informazioni sulle modalita' di crioconservazionedello sperma prima di cominciare il trattamento.