Goltor - 30cpr 10mg+40mg Pe/Pvc

Dettagli:
Nome:Goltor - 30cpr 10mg+40mg Pe/Pvc
Codice Ministeriale:036678365
Principio attivo:Ezetimibe/Simvastatina
Codice ATC:C10BA02
Fascia:A
Prezzo:64.55
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Addenda Pharma Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

GOLTOR

Formulazioni

Goltor - 30cpr 10mg+10mg Pvc/Al/
Goltor - 30cpr 10mg+20mg Pe/Pvc
Goltor - 30cpr 10mg+40mg Pe/Pvc

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori dell'HMG-CoA reduttasi in associazione con altri agenti farmacologici che modificano il profilo lipidico.

Principi attivi

Ezetimibe e simvastatina.

Eccipienti

Idrossianisolo butilato, acido citrico monoidrato, croscarmellosa sodica, ipromellosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, propile gallato.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non-familiare) o con iperlipidemia mista ove sia indicato l'uso di un prodotto di associazione: Pazienti non controllati adeguatamente con una statina dasola; Pazienti gia' trattati con una statina ed ezetimibe. GOLTOR con tiene ezetimibe e simvastatina. E' stato dimostrato che la simvastatina (20-40 mg) riduce la frequenza degli eventi cardiovascolari. Non sono stati completati gli studi per dimostrare l'efficacia del farmaco o di ezetimibe nella prevenzione delle complicazioni dell'aterosclerosi.Ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote) il farmaco e' i ndicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. I pazienti possono essere sottoposti anche ad ulteriori misure terapeutiche .

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ad ezetimibe, simvastatina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. Epatopatia attiva o valori elevati, persistenti e di natura indeterminata delle transaminasi sieriche. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.

Posologia

Il paziente deve seguire un regime dietetico a basso contenuto lipidico adeguato e deve proseguire la dieta nel corso del trattamento con GOLTOR. Il farmaco deve essere somministrato per via orale. L'intervallodi dosaggio del farmaco e' da 10 mg/10 mg/die a 10 mg/80 mg/die alla sera. I dosaggi possono non essere tutti disponibili in tutti gli stati membri. Il dosaggio abituale e' di 10 mg/20 mg/die o di 10 mg/40 mg/die somministrati alla sera in singola dose. Il dosaggio di 10 mg/80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave ed alto rischio per le complicazioni cardiovascolari. Il livello di colesterolo lipoproteico a bassa densita' (C-LDL), il rischio di cardiopatia coronarica, e la risposta alla terapia ipocolesterolemizzante in corsodel paziente devono essere presi in considerazione all'inizio del tel farmaco deve essere individualizzato sulla base dell'efficacia ricono sciuta delle diverse formulazioni di dosaggio ed in base alla rispostaalla terapia ipocolesterolemizzante in corso. Gli aggiustamenti di do saggio, se richiesti, devono essere implementati ad intervalli non inferiori alle 4 settimane. Il farmaco puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. Il dosaggio raccomandato per i pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote e' di 10 mg/40 mg/die o di 10 mg/80 mg /die alla sera. Il farmaco puo' essere utilizzato come adiuvante per altri trattamenti ipolipemizzanti in questi pazienti o in caso di mancata disponibilita' dei suddetti trattamenti. La somministrazione delfarmaco deve avvenire o >=2 ore prima o >=4 ore dopo la somministrazi one di un farmaco sequestrante degli acidi biliari. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza al farmaco, il dosaggio non deve superare 10 mg/20 mg/die. In pazienti che assumono dosaggi ipolipemizzanti di niacina (>=1 g/die) in concomitanza al farmaco, il dosaggio non deve superare 10 mg/20 mg/die. In pazienti che assumono cnon deve superare 10 mg/10 mg/die. Non e' richiesto aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. Uso nei bambini e negli adolescenti: il farmaco non e' raccomandato per l'uso nei bambini a causa della mancanza di dati su sicurezza ed efficacia. Uso nell'alterata funzionalita' epatica: non e' richiesto aggiustamento del dosaggio nell'insufficienzaepatica lieve. Il trattamento non e' raccomandato in pazienti con ins ufficienza epatica moderata o grave. Uso nell'alterata funzionalita' renale: non e' richiesto aggiustamento del dosaggio nell'insufficienza renale moderata. Se il trattamento in pazienti con insufficienza renale grave e' ritenuto necessario, dosaggi superiori a 10 mg/10 mg/die devono essere somministrati con cautela.

Conservazione

Non conservare al di sopra dei 30 gradi C. Blister: conservare nella confezione originale. Flaconi: tenere il flacone ermeticamente chiuso.

Avvertenze

Sono stati segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi nell'esperienza post-marketing con ezetimibe. La maggior parte dei pazienti che hanno sviluppato rabdomiolisi erano in terapia concomitante con ezetimibe ed una statina. Il farmaco contiene simvastatina. La simvastatina puo' occasionalmente causare miopatia, che si manifesta con dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari associati ad innalzamenti dei livelli dellacreatin-chinasi (CK) al di sopra di 10 volte il limite superiore dell a norma. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e molto raramente si sono verificati effetti fatali. Come per altri inibitori dell'HMG-CoA reduttasi, il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato al dosaggio della simvastatina. I livelli di CK non devono essere misurati dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento di CK per la difficile interpretazione dei dati. Se i livelli di CK sono significativamente elevati, questi devono essere misurati di nuovo entro 5-7 giorni per una conferma dei risultati. Allo scopodi stabilire un valore di riferimento al basale, si deve misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani (eta' >70 anni), disfunzione renale, ipotiroidismo non controllato, storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari, presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato, abuso di alcool. Nei casi suddetti, il rischio che il trattamento comporta deve essere valutato in rapporto al possibile beneficio,ed in caso di trattamento si raccomanda un piu' stretto monitoraggio del paziente. Se il paziente ha avuto una precedente esperienza di disordini muscolari durante il trattamento con un fibrato od una statina,il trattamento con qualsiasi prodotto contenente statine deve essere iniziato solo con cautela. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, non deve essere iniziato il trattamento. Se duranteil trattamento con il farmaco il paziente riferisce la comparsa di do lorabilita', debolezza o crampi muscolari, si devono misurare i livelli di CK. In caso di livelli significativamente elevati di CK, si deve interrompere la terapia. Si deve interrompere il trattamento in caso di sospetto di miopatia per qualsiasi altro motivo. Se la sintomatologia regredisce ed i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione del farmaco, o di un altro prodotto contenente una statina alternativa, al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. La terapia con il farmaco deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di interventi chirurgici di elezione importanti e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato significativamente dall'uso concomitante del farmaco con i potenti inibitori del CYP3A4, come con ciclosporina, danazolo e gemfibrozil. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato anche dall'uso concomitante di altri fibrati, niacina a dosaggi ipolipemizzanti o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' alti del farmaco. Vi e' anche un leggero aumento del rischio quando diltiazem viene utilizzato con il farmaco da 10 mg/80 mg. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi puo' aumentare in caso di somministrazione concomitante del farmaco con acido fusidico. Di conseguenza, riguardo agli inibitori del CYP3A4, l'uso concomitante del farmaco con itraconazolo, ketoconazolo, inbitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicato. Se la terapia con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non puo' essere evitata, il trattamento deve essere interrotto durante la terapia. Inoltre, si deve agire con cautela quando si associa ilfarmaco con alcuni altri inibitori meno potenti del CYP3A4. L'uso con comitante con succo di pompelmo deve essere evitato. Il dosaggio del farmaco non deve superare i 10 mg/10 mg/die in pazienti in terapia concomitante con ciclosporina o danazolo. I benefici dell'uso del farmaco da 10 mg/10 mg al giorno in associazione a ciclosporina o danazolo devono essere attentamente confrontati con i rischi potenziali di queste associazioni. L'uso concomitante del farmaco a dosaggi superiori a 10 mg/20 mg al giorno e di niacina a dosaggi ipolipemizzanti deve essere evitato a meno che i benefici clinici superino le probabilita' di aumento del rischio di miopatia. L'uso concomitante del farmaco a dosaggi superiori a 10 mg/20 mg al giorno ed amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che i benefici clinici superino le probabilita' di aumento del rischio di miopatia. Vi e' un rischio aumentato di miopatia quando viene fatto uso concomitante di simvastatina e fibrati. In studi controllati di somministrazione combinata in cui i pazienti venivanotrattati con ezetimibe e simvastatina, sono stati osservati aumenti c onsecutivi delle transaminasi. Si raccomanda di eseguire test della funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento e successivamentequando indicato dal punto di vista clinico. I pazienti titolati al do saggio di 10 mg/80 mg devono sottoporsi ad un ulteriore test prima della titolazione, 3 mesi dopo la titolazione al dosaggio di 10 mg/80 mg,e successivamente a scadenze periodiche per il primo anno di trattame nto. Deve essere rivolta particolare attenzione ai pazienti che sviluppano aumenti delle transaminasi sieriche ed in questi pazienti i test ematici devono essere ripetuti prontamente ed eseguiti con maggior frequenza in seguito. Se i livelli di transaminasi mostrano evidenza di progressione, in particolare se aumentano fino a 3 volte il limite superiore della norma e sono persistenti, il trattamento con il farmaco deve essere interrotto. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che consumano quantita' rilevanti di alcol. Non sono state stabilite sicurezza ed efficacia di ezetimibe somministrato con i fibrati; la somministrazione concomitante del farmaco e fibrati non e' raccomandata. Si deve procedere con cautela nel caso che il farmaco vengautilizzato in un contesto terapeutico che include l'uso di ciclospori na. Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con il farmaco e ciclosporina. Se il farmaco viene aggiunto al warfarin,ad un altro anticoagulante cumarinico, o al fluindione, il valore dell'International Normalised Ratio deve essere adeguatamente monitorato. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco.

Interazioni

Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, e' aumentato durante la somministrazione concomitante di simvastatina con fibrati e niacina. I fibrati possono aumentare l'escrezione del colesterolo nella bile,che porta alla colelitiasi. Le raccomandazioni per la prescrizione pe r i farmaci che interagiscono sono riassunti di seguito. Potenti inibitori del CYP3A4: itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibtori della proteasi dell'HIV, nefazodone, sonocontroindicati con il farmaco. Fibrati: non raccomandati con il farma co. Ciclosporina-danazolo: non superare il 10/10 mg di farmaco al giorno. Amiodarone-verapamil-niacina: non superare i 10/20 mg di farmaco al giorno. Diltiazem: non superare i 10/40 mg di farmaco al giorno. Acido fusidico: i pazienti devono essere sottoposti a stretto monitoraggio. Si pou' prendere in considerazione la sospensione temporanea del trattamento con il farmaco. Succo di pompelmo: evitare quando si assume il farmaco. Niacina: in uno studio su 15 adulti sani, l'uso concomitante del farmaco ha prodotto un piccolo incremento nei valori medi di AUC della niacina e dell'acido nicotinurico. Antiacidi: la somministrazione concomitante di antiacidi ha diminuito il tasso di assorbimento diezetimibe ma non ha avuto effetto sulla biodisponibilita' di ezetimib e. Colestiramina: la somministrazione concomitante di colestiramina hadiminuito l'area media sotto la curva (AUC) dell'ezetimibe totale di circa il 55%. Ciclosporina: in uno studio su otto pazienti post-trapianto renale con clearance della creatinina >50 ml/min a dosaggi stabilidi ciclosporina, la somministrazione di una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha dato luogo ad un incremento di 3,4 volte della AUC media per l'ezetimibe totale rispetto ad una popolazione sana di controllo proveniente da un altro studio e trattata con ezetimibe da solo. In un differente studio, un paziente con trapianto renale con insufficienza renale grave in terapia con ciclosporina e con diversi altri farmaci, ha mostrato un'esposizione totale all'ezetimibe superiore di 12 volte comparata a quella dei relativi controlli trattati con ezetimibe da solo. Si deve procedere con cautela in caso di inizio della terapia con il farmaco nel contesto di regimi terapeutici che includono ciclosporina. Nei pazienti trattati con il farmaco e ciclosporina, si devono monitorare le concentrazioni di ciclosporina. Fibrati: la somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato le concentrazioni totali di ezetimibe di circa 1,5 ed 1,7 volte, rispettivamente. Ipotenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miop atia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. Tali inibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, e nefazodone. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento superiore a 10 volte nell'esposizione della simvastatina acida. La telitromicina ha causato un incremento pariad 11 volte nell'esposizione della simvastatina acida. Si deve agire con cautela quando si associa il farmaco con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Ciclosporina: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina in particolare ai dosaggi piu' altidel farmaco. Il dosaggio non deve pertanto superare i 10 mg/10 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. Danazolo: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con i dosaggi piu' elevati del farmaco.Gemfibrozil: aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte prob abilmente a causa dell'inibizione della glucuronidazione. Amiodarone everapamil: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla s omministrazione concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevati di simvastatina. Il dosaggio del farmaco non deve superarei 10 mg/20 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con amio darone e verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia probabilmente tale da superare l'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Diltiazem: un'analisi degli studi clinici disponibili ha mostrato un'incidenza di miopatia dell'1% nei pazienti trattati con simvastatina 80 mg e diltiazem. Il rischio di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non e' stato aumentato dal diltiazem assunto in concomitanza. Il dosaggio del farmaco non deve pertanto superare i 10 mg/40 mg al giorno in pazienti in terapia concomitante con diltiazem. Acido fusidico: il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi puo' aumentare in caso di somministrazione concomitante del farmaco con acido fusidico. Succo di pompelmo: l'assunzione concomitante di simvastatinae grandi quantita' di succo di pompelmo ha dato luogo ad un aumento d i 7 volte nella esposizione della simvastatina acida. Anche l'assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al mattino e simvastatina alla sera ha dato luogo ad un aumento di 1,9 volte. Anticoagulanti: la somministrazione concomitante di ezetimibe non ha avuto effetti significativi sulla biodisponibilita' di warfarin e sul tempo di protrombina in uno studio su dodici uomini adulti sani. Se il farmaco viene aggiunto al warfarin o ad un altro anticoagulante cumarinico, o al fluindione, il valore dell'INR deve essere adeguatamente monitorato. La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Anticoagulanti orali: in due studi clinici, uno in volontari normali e l'altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici; il tempo di protrombina riportato come International Normalized Ratio (INR) e' aumentato da un basale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari e nei pazienti in studio, rispettivamente. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi diprotrombina possono essere monitorati ad intervalli raccomandati abit ualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici.

Effetti indesiderati

Il farmaco e' stato valutato per la sicurezza in piu' di 3.800 pazienti negli studi clinici. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea.Patologie gastrointestinali. Comuni: meteorismo. Patologie del sistem a muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: mialgia. In studi di somministrazione combinata, l'incidenza degli aumenti delle transaminasi sieriche importanti dal punto di vista clinico e' stata di 1,7% nei pazienti trattati con il farmaco. Questi aumenti sono stati generalmente asintomatici, non associati a colestasi, e sono rientrati aivalori basali dopo interruzione della terapia o nel corso del trattam ento. Gli aumenti rilevanti dal punto di vista clinico della CK sono stati osservati nello 0,2% dei pazienti trattati con il farmaco. Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate nell'uso post-marketing con il farmaco o nel corso di studi clinici o durante l'uso post-marketing con uno dei componenti individuali. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, anemia. Patologie del sistema nervoso: capogiro, parestesia, neuropatia periferica. Patologie gastrointestinali: stipsi, dolore addominale, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari: epatite/ittero, insufficienza epatica, colelitiasi, colecistite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito, alopecia,reazioni di ipersensibilita', incluse eruzione cutanea, orticaria, anafilassi, angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia, crampi muscolari, miopatia/rabdomiolisi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, faticabilita'. Disturbi psichiatrici: depressione. E' stata segnalata raramente una apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche:angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomios ite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della velocita' di eritrosedimentazione, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Indagini diagnostiche: aumento delle transaminasi, aumento della CK, aumenti della gamma-glutamil transpeptidasi, fosfatasi alcalina elevata.

Gravidanza e allattamento

L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione di farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza deve avere un impatto trascurabile sul rischio a lungo termine associato con l'ipercolesterolemia primaria. Il farmaco e' controindicato durante la gravidanza. Non sono disponibili dati clinici sull'uso del farmaco durante la gravidanza. Studi sugli animali sulla terapia di associazione hanno mostratola presenza di tossicita' sulla riproduzione. La sicurezza della simv astatina nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne ingravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congeni te a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettiva di circa 200 gravidanzeesposte durante il primo trimestre alla simvastatina o ad un altro in ibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza dianomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statistica mente sufficiente da escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con simvastatina puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore della biosintesi del colesterolo. Per questa ragione, il farmaco non deve essere usato in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Non sono disponibili dati sull'uso di ezetimibe durante la gravidanza. Il farmaco e' controindicato durante l'allattamento. Studi sui ratti hanno mostrato che ezetimibe viene secreto nel latte. Non e' noto se i componenti attivi del farmaco sonosecreti nel latte umano.