Gonal F - 600ui) 1050ui/1,75ml

Dettagli:
Nome:Gonal F - 600ui) 1050ui/1,75ml
Codice Ministeriale:032392211
Principio attivo:Follitropina Alfa Da Dna Ricombinante
Codice ATC:G03GA05
Fascia:A
Prezzo:536.62
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Merck Serono Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

GONAL-F 1050 UI/1,75 ML

Formulazioni

Gonal F - 600ui) 1050ui/1,75ml

Categoria farmacoterapeutica

Gonadotropine ed altri stimolanti dell'ovulazione.

Principi attivi

Ogni flaconcino multidose contiene 87 mcg di follitropina alfa (equivalenti a 1200 UI), per poter rilasciare 77 mcg , (equivalenti a 1050 UI) in 1,75 ml. Ogni ml di soluzione ricostituita contiene 600 UI.

Eccipienti

Polvere: saccarosio, sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato dibasico diidrato, acido fosforico concentrato, sodio idrossido. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili, alcool benzilico.

Indicazioni

Nella donna adulta: anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato; stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART), come la fertilizzazione in vitro (In Vitro Fertilisation ,IVF), trasferimento di gameti all'interno delle tube o trasferimento di zigoti all'interno delle tube; il farmaco, in associazione ad una preparazione a base di ormone luteinizzante (Luteinising Hormone , LH),e' raccomandato per la stimolazione dello sviluppo follicolare e dell 'ovulazione in donne con grave insufficienza di LH ed FSH. Negli studiclinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno <1,2 UI/l. Nell'uomo adulto: il medicinale e' indicato nella induzione della spermatogenesi in uomini affetti da ipogonadism o ipogonadotropo congenito o acquisito, in associazione alla Gonadotropina Corionica umana (human Chorionic Gonadotropin, hCG).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo follitropina alfa, all'FSH o ad uno qualsiasi degli eccipienti; tumori dell'ipotalamo o della ghiandolaipofisaria; ingrossamento ovarico o cisti ovarica non dovuta a sindro me dell'ovaio policistico; emorragie ginecologiche ad eziologia sconosciuta; carcinoma dell'ovaio, dell'utero o della mammella. Il farmaco non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di: insufficienza ovarica primitiva; malformazionidegli organi sessuali incompatibili con la gravidanza; fibromi dell'u tero incompatibili con la gravidanza; in caso di insufficienza testicolare primaria.

Posologia

Le dosi raccomandate sono quelle utilizzate per l'FSH urinario. La valutazione clinica del farmaco indica che le sue dosi giornaliere, i regimi di somministrazione e i metodi di monitoraggio del trattamento nondevono essere diversi da quelli normalmente usati per i medicinali co ntenenti FSH urinario. Studi clinici comparativi hanno dimostrato che i pazienti in media richiedono una dose cumulativa piu' bassa e una durata del trattamento piu' breve rispetto all'FSH urinario. Si considera pertanto corretto somministrare una dose totale piu' bassa di quellageneralmente utilizzata con l'FSH urinario, non solo per ottimizzare lo sviluppo follicolare ma anche per ridurre il rischio di una iperstimolazione ovarica indesiderata. E' stata dimostrata la bioequivalenza tra la formulazione multidose del farmaco e dosaggi equivalenti della formulazione monodose. >>Volume da somministrare per il rilascio delladose prescritta. Dose 75 UI: volume da iniettare 0,13 ml; dose 150 UI : 0,25 ml; dose 225 UI: 0,38 ml; dose 300 UI: 0,50 ml; dose 375 UI: 0,63 ml; dose 450 UI: 0,75 ml. Effettuare l'iniezione successiva il giorno seguente alla stessa ora. Donne con anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico): il trattamento puo' essere effettuato con iniezioni giornaliere. Nelle donne con mestruazioni iniziare la terapia entro i primi 7 giorni del ciclo mestruale. Dosaggio giornaliro: 75-150 UI di FSH che possono essere aumentate, se necessario, di 37,5 o 75 UI ad intervalli di 7 o 14 giorni per ottenere una risposta adeguatama non eccessiva. Il trattamento va adattato in base alla risposta in dividuale della paziente. La dose massima giornaliera non supera generalmente 225 UI di FSH. Se la paziente non risponde adeguatamente dopo 4 settimane di trattamento interrompere il ciclo di terapia; la paziente dovra' essere sottoposta a ulteriori accertamenti, al termine dei quali potra' iniziare il ciclo terapeutico seguente con una dose superiore a quella del ciclo precedentemente interrotto. Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione e' necessario somministrare 250 mcg di coriogonadotropina alfa umana ricombinante (r-hCG) o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in unica somministrazione. E' preferibile che la paziente abbia rapporti sessuali a scopo procreativo sia il giorno della somministrazione di hCG sia quello successivo. In alternativa, potra' essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI). Se si ottiene una risposta eccessiva, interrompere il trattamento e rinunciare alla somministrazione di hCG. Nel ciclo successivo riprendere il trattamento con una dose piu' bassa. Donne sottoposte a stimolazione ovarica per lo sviluppo follicolare multiplo che precede la fertilizzazione in vitro o altre tecniche di riproduzione assistita: 150-225 UI al giorno iniziando il secondo o terzo giorno del ciclo. Il trattamento viene continuato finche' non viene raggiunto un adeguato sviluppo follicolare (valutato mediante monitoraggio della concentrazione degli estrogeni e/o mediante monitoraggio ecografico) adattando la dose in base alla risposta della paziente fino ad un massimo generalmente di 450 UI al giorno. In genere un adeguato sviluppo follicolare viene raggiunto intorno al decimo giorno di trattamento (intervallo compreso tra 5 e 20 giorni). Per indurre la maturazione follicolare finale devono essere somministrati 250 mcg di r-hCG o 5.000 UI fino a 10.000 UI di gonadotropina corionica (hCG), in unica somministrazione, 24-48 ore dopo l'ultima somministrazione. Comunemente si provoca una down-regulation con un agonista o antagonista dell'ormone che rilascia la gonadotropina (GnRH) al fine di sopprimere il picco dell'LH endogeno e di controllarne la secrezione tonica. Lo schema di trattamento piu' comune prevede l'utilizzo del farmaco circa 2 settimane dopo l'inizio della terapia con l'agonista; entrambi i trattamenti vengono continuati fino aquando si raggiunge un adeguato sviluppo follicolare. Per esempio dop o 2 settimane di trattamento con l'agonista, somministrare 150-225 UI per i primi 7 giorni. La dose viene poi aggiustata secondo la rispostaovarica. L'esperienza acquisita nella IVF indica che in genere la per centuale di successi rimane stabile durante i primi quattro tentativi,per poi diminuire successivamente in maniera graduale. Donne con anov ulazione dovuta a grave insufficienza di LH ed FSH: nelle donne carenti di LH ed FSH (ipogonadismo ipogonadotropo), l'obiettivo della terapia con con il farmaco in associazione alla lutropina alfa e' lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verra' liberato l'ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Somministrare il farmaco con iniezioni giornaliere contemporaneamente a lutropina alfa. Poiche' tali pazienti sono amenorroiche ed hanno una bassa secrezione endogena di estrogeni, il trattamento puo' iniziare in qualsiasi giorno. Uno schema posologico raccomandato comincia con 75 UI di lutropina alfa al giorno e 75 150 UI di FSH. Il trattamentova adattato in base alla risposta individuale della paziente, che va valutata misurando le dimensioni del follicolo mediante esame ecografico e mediante il dosaggio degli estrogeni. Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l'adattamento del dosaggio dovra' essere effettuato preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervallidi 7-14 giorni. La durata della stimolazione di un ciclo puo' essere estesa fino a 5 settimane. Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione di farmaco e lutropina alfa, e' necessario somministrare 250 mcg di r-hCG o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell'hCG e il giorno successivo. In alternativa, puo' essere eseguita una IUI. Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l'ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attivita' luteotropa (LH/hCG), valutare l'opportunita' di un supporto della fase luteale. In caso di risposta eccessiva, interrompere il trattamento e non somministrare l'hCG. Nel ciclo successivo riprendere il trattamento con dosaggi di FSH piu' bassi rispetto al ciclo precedente. Uomini con ipogonadismo ipogonadotropo: 150 UI tre volte la settimana, in associazione con l'hCG, per almeno 4 mesi. Se dopo tale periodo il paziente non risponde, il trattamento combinato puo' ulteriormente continuare; l'esperienza clinica corrente indica che il trattamento per almeno 18 mesi puo' essere necessario per indurre la spermatogenesi. Non esiste alcuna indicazione per gli anziani e bambini. Compromissione renale o epatica: la sicurezza, l'efficacia e la farmacocinetica del farmaco non sono state stabilite. Il medicinale va somministrato per via sottocutanea.

Conservazione

Prima della ricostituzione, non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Dopo la ricostituzione, non conservare a temperatura superiore ai 25 grad C. Non congelare. Conservare nel contenitore originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Usare il farmaco nei problemi di infertilita' e nel loro trattamento. Puo' verificarsi un certo grado di variabilita' individuale nella risposta all'FSH. Sia nelle donne che negli uomini utilizzare la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento. Porfiria: controllare i pazienti durante il trattamento. L'aggravamento o l'insorgenza di questa condizione puo' richiedere l'interruzione della terapia.Trattamento nelle donne: studiare adeguatamente l'infertilita' di cop pia e valutare eventuali controindicazioni per la gravidanza. Esaminare le pazienti per verificare l'eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso. Le pazienti che si sottopongono a stimolazione della crescita follicolare come trattamento dell'infertilita' anovulatoria o per tecniche di riproduzione assistita, possono sviluppare ingrossamento ovarico o iperstimolazione. L'aderenza alla dose raccomandata, alle modalita' di somministrazione ed un attento monitoraggio della terapiaminimizzeranno l'incidenza di tali eventi. Puo' manifestarsi un incre mento della sensibilita' ovarica al farmaco quando viene somministratoin associazione a lutropina alfa. Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l'adattamento del dosaggio dovra' essere effettuatopreferibilmente con incrementi di 37,5-75 UI ad intervalli di 7-14 gi orni. Non e' stata eseguita una comparazione diretta tra il farmaco/LHe gonadotropina umana menopausale (hMG). Un confronto eseguito su dat i storici indica che il tasso di ovulazione ottenuto con il farmaco/LHsia simile a quello ottenuto con hMG. Sindrome da Iperstimolazione Ov arica: un certo grado di ingrossamento ovarico e' un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. E' piu' comune nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento. Al contrario dell'ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS e' una condizione che puo' manifestarsi con diversi gradi digravita'. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livel li sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilita' vascolare che puo' evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleure e, raramente, nelle cavita' pericardiache. La valutazione clinica puo' rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta. Molto raramente, una severa OHSS puo' essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio. L'aderenza alla dose eal regime terapeutico raccomandati del medicinale puo' ridurre al min imo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio. Le evidenze suggeriscono che l'hCG svolga un ruolo chiave nell'induzione dell'OHSS e che la sindrome possa essere piu' grave e protrattain caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di iperstimolaz ione ovarica, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCGe di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usar e metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L'OHSS puo' evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell'arco di diversi giorni ediventare un evento clinico serio. Essa compare piu' frequentemente d opo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7- 10 giorni dal trattamento. Tenere le pazienti sotto controlloper almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG. Nella ART, l'aspirazione di tutti i follicoli prima dell'ovulazione puo' evitare il verificarsi di iperstimolazione. La OHSS lieve o moderata regredisce in genere spontaneamente. Se si verifica una OHSS grave si raccomanda di sospendere il trattamento, se ancora in corso, ricoverare la paziente e iniziare la terapia appropriata. Gravidanza multipla: nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell'ovulazione, l'incidenza digravidanze multiple e' aumentata rispetto ai concepimenti naturali. L a maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento delrischio di esiti avversi materni e perinatali. Per minimizzare il ris chio, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica. Nelle pazienti sottoposte a tecniche di riproduzione assistita il rischio di gravidanze multiple e' correlato principalmente al numero di embrioni trasferiti, alla loro qualita' e all'eta' della paziente. Prima di iniziare il trattamento informare le pazienti del rischio potenzialedi nascite multiple. Interruzione della gravidanza: l'incidenza di in terruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primotrimestre e' maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazio ne dello sviluppo follicolare per indurre l'ovulazione o per le ART rispetto a quanto avviene dopo un concepimento naturale. Gravidanze ectopiche: le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza e' ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l'infertilita'. Dopo le ART e' stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale. Neoplasie del sistema riproduttivo:sono stati segnalate sia benigne che maligne, dell'ovaio o altre neop lasie dell'apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti cicli di terapia per il trattamento dell'infertilita'. Non e' stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di questi tumori nelle donne infertili. Malformazioni congenite: la prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART puo' essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Cio' si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche dei genitori ed alle gravidanze multiple. Eventi trombo embolici: nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso il trattamento con gonadotropine puo' ulteriormente aumentare il rischio di peggioramento o di comparsa di tali eventi. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono unincremento del rischio di eventi tromboembolici. Trattamento negli uo mini: tassi endogeni elevati di FSH sono indicativi di insufficienza testicolare primitiva. Tali pazienti non rispondono alla terapia con ilfarmaco/hCG. Non utilizzare il farmaco quando non e' possibile ottene re una risposta efficace. Nell'ambito della valutazione della risposta, si raccomanda l'analisi del liquido seminale 4-6 mesi dopo l'inizio del trattamento. Il farmaco contiene sodio.

Interazioni

L'uso concomitante del farmaco con altri medicinali stimolanti l'ovulazione (es. hCG, clomifene citrato) puo' determinare un potenziamento della risposta follicolare, mentre l'uso concomitante di un medicinale GnRH agonista o antagonista, determinando desensibilizzazione ipofisaria, puo' richiedere un aumento della dose del farmaco necessaria per ottenere una adeguata risposta ovarica. Non sono state segnalate altre interazioni clinicamente significative con altri medicinali durante laterapia con il prodotto.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate piu' comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). La sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) lieve o moderata e' stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non e' comune. Molto raramente puo' verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave. Le seguenti definizioni si riferiscono alla classificazione dellafrequenza utilizzata d'ora in avanti: molto comune (>=1/10); comune ( >=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). >>Trattamento nella donna. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. Patologie delsistema nervoso. Molto comune: cefalea. Patologie vascolari. Molto ra ro: tromboembolia generalmente associata a OHSS grave. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: cisti ovariche; comune: OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia associata); non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata); raro: complicanze della OHSS grave. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). >>Trattamento nell'uomo. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Comune: acne. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: ginecomastia, varicocele. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). Esami diagnostici. Comune: aumento di peso.

Gravidanza e allattamento

Non vi e' indicazione all'uso del medicinale durante la gravidanza. I dati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte (meno di 300 gravidanze esposte) indicano che follitropina alfa non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. In studi su animali non e' stato osservato alcun effetto teratogeno. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno del medicinale. Il farmaco non e' indicato in fase di allattamento. Il medicinale e' indicato per l'uso nell'infertilita'.