Influvit - 16cpr 150+300+150mg

Dettagli:
Nome:Influvit - 16cpr 150+300+150mg
Codice Ministeriale:016281053
Principio attivo:Paracetamolo/Acido Ascorbico/Propifenazone
Codice ATC:N02BE51
Fascia:C
Prezzo:7.1
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Recordati Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

INFLUVIT COMPRESSE

Formulazioni

Influvit - 16cpr 150+300+150mg

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici ed antipiretici.

Principi attivi

Paracetamolo, propifenazone e acido ascorbico.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina; amido di mais; povidone; carbossimetilamido; silice precipitata; magnesio stearato; olio vegetale idrogenato; talco; ipromellosa E 110 lacca; titanio diossido; macrogol 800.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di stati dolorosi acuti (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali) e di stati febbrili.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi; pazienti affetti da grave anemia emolitica; storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedentitrattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (d ue o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);severa insufficienza cardiaca; grave insufficienza epatocellulare e r enale; gravidanza anche presunta e particolarmente nei primi 3 mesi; allattamento.

Posologia

Adulti: 1 compressa 3-4 volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica. Anziani: i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. Popolazione pediatrica: nei bambini al di sotto dei 12 anni di eta' il prodotto va somministrato solo dietro prescrizione del medico. Pazienti con insufficienza epatica: in pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica il prodotto non deve essereutilizzato. Il prodotto va utilizzato con cautela nei soggetti con in sufficienza epatica lieve o moderata. Pazienti con insufficienza renale: in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale il prodotto non deve essere utilizzato. Il prodotto va utilizzato con cautela nei soggetti con insufficienza renale lieve o moderata. Non superare le dosi consigliate. Modo di somministrazione: l'assunzione delle preparazioni analgesiche orali deve avvenire a stomaco pieno.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

L'uso del farmaco deve essere evitato in concomitanza di FANS (FarmaciAntinfiammatori Non Steroidei), inclusi gli inibitori selettivi della COX-2 (enzima Cicloossigenasi 2). Gli effetti indesiderati possono es sere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata ditrattamento piu' breve possibile che occorre per controllare i sintom i. I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali,che possono essere fatali. Sono state riportate emorragia gastrointes tinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale,ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Q uesti pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono il farmaco sospendere il trattamento. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienticon una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non sono attualmente disponibili dati sufficienti per escludere un rischio simile per paracetamolo quando esso e' somministrato alla dose giornaliera di 900 mg - 1200 mg. Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/oinsufficienza cardiaca poiche', in associazione alla terapia con FANS , sono state riportate ritenzione idrica, ipertensione ed edema. Gravireazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfo liativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior partedei casi entro il primo mese di trattamento. Il farmaco deve essere i nterrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale od epatica. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associarequalsiasi altro farmaco. Non somministrare il prodotto per oltre 3 gi orni consecutivi senza consultare il medico. E' sconsigliabile l'uso del prodotto se il paziente e' in trattamento con antinfiammatori. Dosielevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi . Nei bambini al di sotto dei 12 anni di eta' il prodotto va somministrato solo dietro prescrizione del medico. Il prodotto va utilizzato con cautela nei soggetti con insufficienza renale o epatica. Nei rari casi di reazioni allergiche la somministrazione del prodotto va sospesa.L'assunzione erronea di quantita' superiori a quelle consigliate puo' provocare convulsioni.

Interazioni

Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina o antiepiletticiquali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei pazienti trattati con zidovudina e sulfinpirazone. La somministrazionedi paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfo-tungstico) e con quella della gl icemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi- perossidasi). Il farmaco puo' interagire con alcool, alcuni ipoglicemizzanti (acetoesamide, clorpropamide, tolbutamide), anticoagulanti (warfarin), fenitoina.Il probenecid causa la riduzione della clearance del paracetamolo di almeno 2 volte attraverso l'inibizione della sua coniugazione con l'acido glucuronico. In caso di trattamento concomitante con probenecid sideve considerare una riduzione del dosaggio del paracetamolo. Metoclo pramide e domperidone possono accelerare la velocita' di assorbimento del paracetamolo, mentre l'assorbimento viene ridotto dalla colestiramina. Nel corso di terapia con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi. Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin. Agenti antiaggreganti e inibitoriselettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Influvit in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante.

Effetti indesiderati

Con l'uso di paracetamolo sono stati segnalati effetti indesiderati generalmente rari e lievi. Alterazioni del sangue e sistema linfatico: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, neutropenia. Alterazioni del sistema immunitario: sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' quali shock anafilattico. Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare: vertigini. Patologie cardiache e Patologie vascolari:edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Patologie gastrointestinali: gli eventi avversipiu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale; possono verificarsi reazioni gastrointestinali, ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Alterazioni del sistema epatobiliare: alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: sono state osservate reazioni cutanee di vario tipo e gravita', inclusi casi di eritema multiforme e reazioni bollose comprese sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto raramente). Nell'ambito di reazioni di ipersensibilita' sono stati segnalati rash cutaneo od orticaria, angioedema e edema della laringe. Alterazionirenali e delle vie urinarie: insufficienza renale acuta, nefrite inte rstiziale, ematuria, anuria. Qualora durante il trattamento comparissero ripresa della febbre, angina, alterazioni della cute o delle mucose, sospendere la terapia. Per il propifenazone vi sono state alcune segnalazioni di gravi reazioni di ipersensibilita'; inoltre e' stato associato ad attacchi acuti di porfiria. L' acido ascorbico e' generalmente ben tollerato. Dopo somministrazione del medicinale sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale ed epigastrico, pirosi gastrica, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il prodotto e' controindicato in caso di gravidanza anche presunta e particolarmente nei primi 3 mesi e durante l'allattamento. L'inibizionedella sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gra vidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.