Inovelon - 60cpr Riv 200mg

Dettagli:
Nome:Inovelon - 60cpr Riv 200mg
Codice Ministeriale:038217093
Principio attivo:Rufinamide
Codice ATC:N03AF03
Fascia:A
Prezzo:92.15
Glutine:Potenzialmente senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eisai Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:48 mesi

Denominazione

INOVELON 200 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Inovelon - 60cpr Riv 200mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici, derivati della carbossamide.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di rufinamide.

Eccipienti

Nucleo: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, amido di mais, croscarmellosa sodica, ipromellosa, magnesio stearato, sodio laurilsolfato, silice colloidale anidra. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol (8000), titanio biossido (E171), talco, ossido di ferro rosso (E172).

Indicazioni

Indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento di crisi epilettiche associate a sindrome di Lennox-Gastaut, in pazienti di eta' pari o superiore a 4 anni.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ai derivati triazolici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Il trattamento con la rufinamide deve essere iniziato da un medico specialista in pediatria o neurologia, con esperienza nel trattamento dell'epilessia. La formulazione sospensione orale e la formulazione compresse rivestite con film possono essere intercambiate, a parita' di dose. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione durante il periodo di passaggio alla diversa forma farmaceutica. Uso nei bambini di eta' pari o superiore a 4 anni e di peso inferiore a 30 kg. Pazienti <30kg che non assumono valproato: il trattamento deve essere iniziato co n una dose giornaliera di 200 mg. Secondo la risposta clinica e la tollerabilita', la dose puo' essere aumentata con incrementi di 200 mg/die, ogni due giorni, fino a una dose massima raccomandata di 1000 mg/die. Dosi fino a 3600 mg/die sono state studiate in un numero limitato di pazienti. Pazienti <30 kg che assumono anche valproato: poiche' il valproato riduce in misura significativa la clearance della rufinamide,si raccomanda una dose massima piu' bassa per i pazienti <30 kg a cui viene somministrato valproato in concomitanza. Il trattamento deve es sere iniziato a una dose giornaliera di 200 mg. Secondo la risposta clinica e la tollerabilita', dopo un minimo di 2 giorni, la dose puo' essere aumentata di 200 mg/die, fino alla dose massima raccomandata di 600 mg/die. Uso negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di eta' pari o superiore a 4 anni di peso pari o superiore a 30 kg: il trattamento deve essere iniziato con una dose giornaliera di 400 mg. Secondo la risposta clinica e la tollerabilita', la dose puo' essere aumentata con incrementi di 400 mg/die, ogni due giorni, fino a una dose massimaraccomandata indicata di seguito. Range ponderale 30,0 - 50,0 kg, dos e massima raccomandata 1800 mg/die; range ponderale 50,1 - 70,0 kg, dose massima raccomandata 2400 mg/die; range ponderale >=70,1 kg, dose massima raccomandata 3200 mg/die. Dosi fino a 4.000 mg/die (nel range 30-50 kg) o 48.00 mg/die (nel range oltre 50 kg) sono state studiate inun numero limitato di pazienti. Sospensione del trattamento Quando il trattamento con rufinamide deve essere sospeso, la sospensione deve e ssere effettuata gradualmente. Negli studi clinici, la sospensione deltrattamento con rufinamide e' stata effettuata riducendo la dose di c irca il 25% ogni due giorni. Nel caso di una o piu' dosi saltate, e' necessaria una valutazione clinica personalizzata. Studi clinici in aperto non controllati indicano una prolungata efficacia a lungo termine,sebbene non siano stati condotti studi controllati per un periodo sup eriore a tre mesi. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia della rufinamide nei bambini di eta' pari o inferiore a 4 anni di eta'non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Anziani: vi s ono informazioni limitate sull'uso di rufinamide negli anziani. Dato che la farmacocinetica della rufinamide non e' alterata negli anziani, non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio nei pazienti di eta' superiore a 65 anni. Insufficienza renale: uno studio effettuato su pazienti con grave insufficienza renale ha indicato che non e' necessario un aggiustamento del dosaggio in questi pazienti. Insufficienza epatica: l'uso nei pazienti con insufficienza epatica non e' stato studiato.Si raccomanda cautela e un'attenta titolazione della dose nel trattam ento di pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. L'uso nei pazienti con grave insufficienza epatica non e' raccomandato. Mododi somministrazione: la rufinamide e' per uso orale. Deve essere assu nta due volte al giorno con acqua, la mattina e la sera, suddivisa in due dosi uguali. Poiche' e' stato osservato un effetto del cibo, il farmaco deve essere somministrato con il cibo. Se il paziente ha difficolta' a deglutire, le compresse possono essere frantumate e somministrate in mezzo bicchiere d'acqua.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

Status epilepticus: casi di status epilepticus sono stati osservati durante gli studi di sviluppo clinico con il trattamento con rufinamide,mentre tali casi non sono stati osservati con il placebo. Tali eventi hanno comportato la sospensione della rufinamide nel 20% dei casi. Se i pazienti sviluppano nuovi tipi di crisi epilettiche e/o manifestano un aumento della frequenza dello stato epilettico, diversa dalla cond izione basale del paziente, il rapporto rischio-beneficio della terapia deve essere rivalutato. Sospensione della rufinamide: la rufinamide deve essere sospesa gradualmente, per ridurre la possibilita' di crisiepilettiche al momento della sospensione. Vi sono dati insufficienti sulla sospensione di medicinali antiepilettici concomitanti, una voltaottenuto il controllo delle crisi con l'aggiunta di rufinamide. Reazi oni a carico del sistema nervoso centrale: il trattamento con la rufinamide e' stato associato a capogiri, sonnolenza, atassia e disturbi dell'andatura, che potrebbero aumentare la possibilita' che si verifichino cadute accidentali in questa popolazione. I pazienti e le persone che li assistono devono prestare cautela fino a quando non abbiano acquisito familiarita' con i potenziali effetti di questo medicinale. Reazioni di ipersensibilita': una grave sindrome da ipersensibilita' indotta da medicinali antiepilettici che include la sindrome di DRESS (DrugReaction with Eosinophilia and Systemic Symptoms) e la sindrome di St even Johnson si e' verificata in associazione alla terapia con rufinamide. I segni e i sintomi di questo disturbo sono stati diversi; tuttavia, i pazienti presentavano tipicamente, sebbene non esclusivamente, febbre ed eruzione cutanea con coinvolgimento di altri organi. Altre manifestazioni associate sono state linfoadenopatia, anomalie nei test di funzionalita' epatica ed ematuria. Poiche' il disturbo si manifesta in modo variabile, possono comparire segni e sintomi a carico di altriorgani, non annotati in questa sede. Questa sindrome da ipersensibili ta' si e' verificata in stretta associazione temporale con l'inizio della terapia con rufinamide e nella popolazione pediatrica. Se si sospetta questa reazione, la rufinamide deve essere sospesa e deve essere iniziato un trattamento alternativo. Tutti i pazienti che sviluppano eruzione cutanea durante l'assunzione di rufinamide devono essere tenutisotto stretta osservazione. Riduzione dell'intervallo QT: in uno stud io approfondito sul QT, la rufinamide ha prodotto una riduzione dell'intervallo QTc proporzionale alla concentrazione. Sebbene non siano noti il meccanismo di base e l'importanza ai fini della sicurezza di questo risultato, i medici devono usare il proprio giudizio clinico nel valutare se prescrivere la rufinamide a pazienti per i quali l'ulterioreriduzione della durata del QTc rappresenta un rischio. Donne in eta' fertile: devono fare uso di misure contraccettive durante il trattamento. I medici devono cercare di assicurare che sia utilizzato un mezzo contraccettivo appropriato e valutare, sulla base del giudizio clinico, se i contraccettivi orali, o i dosaggi dei componenti dei contraccettivi orali, sono adeguati rispetto alla situazione clinica delle singole pazienti. Contiene lattosio. Ideazione suicidaria: ideazione e comportamento suicidari sono stati segnalati in pazienti trattati con agenti antiepilettici in diverse indicazioni. Anche una meta-analisi di studi clinici randomizzati controllati verso placebo, condotti su farmaci antiepilettici, ha dimostrato un piccolo aumento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Non e' noto il meccanismo di questo rischio e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un aumentato rischio per il farmaco. Pertanto, si devono tenere sotto osservazione i pazienti per rilevare segni di ideazione e comportamento suicidari e si deve considerare un trattamento opportuno. I pazienti (e le persone che se ne prendono cura) devono essere informati della necessita' di consultare il medico qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari.

Interazioni

Potenziale influenza di altri medicinali sulla rufinamide. Altri medicinali antiepilettici: le concentrazioni di rufinamide non subiscono variazioni clinicamente significative in caso di somministrazione concomitante con medicinali antiepilettici noti induttori enzimatici. Per i pazienti sottoposti a trattamento con Inovelon che iniziano l'assunzione di valproato, puo' verificarsi un aumento significativo delle concentrazioni plasmatiche di rufinamide. Gli aumenti piu' pronunciati sonostati osservati nei pazienti di basso peso corporeo (<30 kg). Pertant o, si deve prendere in considerazione la possibilita' di ridurre la dose nei pazienti di peso <30 kg che iniziano una terapia con valproato.L'aggiunta o la sospensione, o l'aggiustamento della dose, di questi medicinali durante la terapia con rufinamide possono richiedere un aggiustamento del dosaggio della rufinamide. Non si osservano modificazioni significative nella concentrazione di rufinamide a seguito della co-somministrazione di lamotrigina, topiramato o benzodiazepine. Potenziale influenza della rufinamide su altri medicinali. Altri medicinali antiepilettici: le interazioni farmacocinetiche tra rufinamide e altri medicinali antiepilettici sono state valutate in pazienti affetti da epilessia, usando modelli farmacocinetici di popolazione. La rufinamidenon sembra avere effetti clinicamente rilevanti sulle concentrazioni allo steady-state di carbamazepina, lamotrigina, fenobarbital, fenitoina topiramato o valproato. Contraccettivi orali: la co-somministrazione di rufinamide 800 mg b.i.d. e un contraccettivo orale combinato (etinilestradiolo 35 mcg e noretindrone 1 mg) per 14 giorni ha comportato una riduzione media dell'AUC0-24 dell'etinilestradiolo del 22% e dell'AUC0-24 del noretindrone del 14%. Non sono stati condotti studi con altri contraccettivi orali o impianti contraccettivi. Alle donne in eta'fertile che usano contraccettivi ormonali si consiglia di utilizzare un metodo contraccettivo supplementare sicuro ed efficace. Enzimi del citocromo P450: la rufinamide e' metabolizzata per idrolisi e non viene metabolizzata, in misura degna di nota, dagli enzimi del citocromo P450. Inoltre, la rufinamide non inibisce l'attivita' degli enzimi del citocromo P450. Pertanto, e' improbabile che si verifichino interazioni clinicamente significative mediate dall'inibizione del sistema del citocromo P450 da parte della rufinamide. E' stato dimostrato che la rufinamide induce l'enzima CYP3A4 del citocromo P450 e puo' quindi ridurre le concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate da questo enzima. L'effetto e' stato da modesto a moderato. L'attivita' media del CYP3A4, valutata come clearance del triazolam, e' risultata aumentata del 55% dopo 11 giorni di trattamento con rufinamide 400 mg b.i.d.L'esposizione del triazolam era ridotta del 36%. Dosi piu' elevate di rufinamide possono provocare un'induzione piu' pronunciata. Non si pu o' escludere la possibilita' che la rufinamide riduca anche l'esposizione delle sostanze metabolizzate da altri enzimi, o trasportati da proteine di trasporto quali la P-glicoproteina. Si raccomanda che i pazienti trattati con sostanze metabolizzate dal sistema dell'enzima CYP3A4siano tenuti sotto attenta osservazione per due settimane all'inizio o alla fine del trattamento con rufinamide, o dopo qualsiasi modifica sostanziale della dose. Potrebbe essere necessario prendere in considerazione un aggiustamento della dose del medicinale somministrato in concomtanza. Di queste raccomandazioni si deve inoltre tenere conto quando la rufinamide e' usata in concomitanza con sostanze che hanno una finestra terapeutica ristretta, quali warfarin e digossina. Uno studio di interazione specifico, condotto su soggetti sani, non ha rivelato alcuna influenza della rufinamide, a una dose di 400 mg b.i.d., sulla farmacocinetica dell'olanzapina, un substrato del CYP1A2. Non sono disponibili dati sull'interazione tra rufinamide e alcool.

Effetti indesiderati

Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 <1/10), non comune (>= 1/1.000 < 1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000). Infezioni ed infestazioni. Comune: polmonite, influenza, rinofaringite, infezione auricolare, sinusite, rinite. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensiblita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, disturbi dell'alimentazione, diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: ansia, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, cefalea, capogiri; comune: status epiletticus, convulsioni, anomalie della coordinazione, nistagmo, iperattivita' psicomotria, tremore. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito; comune: dolore all'addome superiore, costipazione, dispepsia, diarrea. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Comune: mal di schiena. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: oligomenorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; comune: disturbi dell'andatura. Esami diagnostici. Comune: dimagrimento. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: lesioni alla testa, contusioni. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Rischio legato all'epilessia e ai medicinali antiepilettici in generale: e' stato dimostrato che, nella prole di donne affette da epilessia,la prevalenza di malformazioni e' da due a tre volte superiore al val ore di circa il 3%, nella popolazione generale. Nella popolazione trattata, e' stato notato un aumento delle malformazioni con la politerapia; tuttavia, non e' stato chiarito in quale misura siano responsabili il trattamento e/o la malattia. Inoltre, una terapia antiepilettica efficace non deve essere interrotta, dal momento che l'aggravamento della malattia e' dannoso sia per la madre che per il feto. Rischio legatoalla rufinamide: gli studi effettuati sugli animali non hanno rivelat o alcun effetto teratogeno, ma fetotossicita' in presenza di tossicita' materna. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Perla rufinamide non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte al farmaco. Tenendo in considerazione questi dati, la rufinam ide non deve essere usata durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita', e nelle donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive. Le donne in eta' fertile devono fare uso di misure contraccettive durante il trattamento con rufinamide. I medici devono cercare di assicurare che sia utilizzato un mezzo contraccettivo appropriato e valutare, sulla base del giudizio clinico, se i contraccettivi orali, o i dosaggi dei componenti dei contraccettivi orali, sono adeguati rispetto alla situazione clinica delle singole pazienti. Se una donna trattata con rufinamide ha intenzione di iniziare una gravidanza, l'indicazione di questo medicinale deve essere attentamente valutata. Durante la gravidanza, un trattamento antiepilettico efficace con rufinamide non deve essere interrotto, dal momento che l'aggravamento della malattia e' dannoso sia per la madre che per il feto. Non e' noto se la rufinamide sia escreta nel latte umano. A causa dei potenziali effetti pericolosi per il lattante, l'allattamento deve essere evitato durante il trattamento della madre con rufinamide. Non sono disponibili dati relativi agli effetti sulla fertilita' in seguito al trattamento con rufinamide.